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« Le uova di Livorno.NO al nuovo patto (anti)sociale! »

Le vittime della CISL.

Post n°110 pubblicato il 05 Ottobre 2010 da VoceProletaria

Le vittime della CISL

 
Pietro Ancona,  02.10.2010
già sindacalista CGIL, già membro CNEL


  Le parole più pesanti sono quelle dell'Avvenire, quotidiano cattolico  portavoce dei vescovi che parla di sede CISL "assaltata" da "un manipolo di facinorosi " e di guerriglia a senso unico.  
  Una vera e propria manipolazione della verità perchè la  sede CISL di Livorno non è stata assaltata ma soltanto fatta segno ad un serrato lancio di uova e di palloncini pieni di acqua colorata.   Qualcuno aggiunge  le pietre ma la presenza di queste deve essere provata.             Non c'erano pietre!
  In Sicilia si dice che quando qualcuno  "avi u carboni vagnatu",  ha la coscienza sporca si aspetta davvero il peggio e grida fingendosi spaventato anche dinanzi a innocue manifestazioni di dissenso.   Per il petardo tirato da Rubina a Bonanni si è parlato di intenzione di uccidere, il leader della CISL ha detto di aver temuto per la sua vita, il ministro Sacconi ha mugugnato per il mancato arresto della giovane contestatrice e tuttora si lamenta del "perdonismo".   Non bisogna perdonare niente a nessuno!    Bisogna essere durissimi con tutti specialmente con coloro che contestano gli Oligarchi e le istituzioni che galleggiano ed ingrassano in una realtà sociale intrisa di  disperazione, di infelicità, di terrore per un futuro sempre più incerto.
  Oggi tutta la stampa italiana grida scandalizzata contro i metalmeccanici di Livorno che hanno protestato contro un abuso di potere.    Un accordo che li priva di diritti e salario perpetrato in un’ambigua temperie giuridica senza certezza di regole.    Gli obiettivi dei lai e degli alti strilli dei pennivendoli sono orientati ad un tentativo di criminalizzazione della FIOM (la Stampa di Torino), di richiesta di ulteriori prese di distanza della CGIL dai reprobi massimalisti, di un baubau di terrorismo prossimo venturo.
   E qui la storia di Livorno si congiunge con quella del direttore di "Libero".  
Maroni dichiara che si aspetta il peggio, che avremo altri tentativi di omicidio di esponenti della Nomenclatura, ed ha già provveduto a rafforzare la scorta a BelPietro.
  L'Italia è un paese in cui la polizia viene usata  alla grande per la protezione di personaggi dell'establishment.    Non c'è paese in Europa in cui si vedano  i politici con le  ridicole folle accanto di agenti di protezione.    Una classe  dirigente che ostenta la scorta come status symbol e se ne serve come barriera di separazione dalla gente comune.
  Siamo alla Milano di Manzoni in cui ogni Don Rodrigo ha un gruppo di bravi che bivacca nella corte di casa.    Solo che qui i Don Rodrigo sono davvero diventati tanti e tutto il mondo guarda stupefatto il Bel Paese in cui  sfrecciano cortei di lussuosissime automobili blindate piene di agenti  al seguito dei potenti politici.    Lo Stato è una specie di masseria al servizio degli Oligarchi  e le guardie sono i loro campirei.
  In effetti, i metalmeccanici di Livorno ed i loro colleghi di tutta Italia sono vittime della CISL e della UIL, vittime di una prepotenza mafiosa: la firma di un contratto di lavoro che non è valido soltanto per gli aderenti alla CISL ed alla UIL  (che sono una minoranza) ma vige per tutta la categoria per i quasi due milioni di metalmeccanici.  
  Questo contratto è stato firmato ed imposto senza un referendum di coloro ai quali verrà imposto.   La Confindustria e la FIAT, che sono stati tanto solerti ad imporre il referendum a Pomigliano d'Arco sperando in un plebiscito in loro favore, si guardano bene dal sottoporre questo contratto a verifica.   Esercitano una violenza mafiosa che produce un terribile danno morale, economico e giuridico ai lavoratori.   Questi non hanno alcun modo di reagire anche perchè il governo che dovrebbe garantire l'imparzialità e dovrebbe impedire le forzature sta dalla parte della Confindustria e della CISL e UIL.   Ha elaborato la teoria della complicità delle sigle ai danni dei lavoratori e di chi non ci sta.
   Chi si oppone è estremista e non è patriottico.
  In Parlamento non esiste un solo gruppo disposto a stare dalla parte della ragione e dei lavoratori.   L'opposizione del PD è confindustrialista e patriottica disposta solo a rimproverare chi protesta. " Ma che andate cercando con questi chiari di luna"?   "Non sapete che il vostro comportamento scoraggia gli investitori stranieri e nostrani che preferiscono la Serbia o la Tunisia"?  
   Anche gli Oligarchi del PD pressano la FIOM e vorrebbero che accettasse le deroghe al CCNL e che rinunziasse ai grilli che ha per la testa.....
   Colpisce l'attiva partecipazione della Chiesa al processo sempre più veloce di riduzione dei diritti dei lavoratori italiani.   Il Papa in persona aveva esortato i giovani a non pensare al posto fisso ma a cercare in Dio la consolazione della loro vita.    A Genova il Cardinale Bagnasco ha benedetto l'accordo tra la Confindustria e la CGIL per un recupero dell'unità sindacale e della collaborazione con il padronato così come oggi vuole il  governo.   Insomma una adesione della CGIL alla dottrina della complicità antioperaia che Sacconi ha portato avanti con CISL e UIL e che avrà un momento significativo nel prossimo accordo che sostituirà lo Statuto dei Lavoratori con una roba gradita al padronato italiano.
    E' vero che in Italia c'è molta violenza.
   E' la stessa che ha spinto Vincenzo a suicidarsi a Castellamare dopo mesi di mancanza di reddito, dopo aver lasciato a casa i figli digiuni.   E' la violenza di Berlusconi e della destra italiana contro i professori messi sulla colonna infame del parassitismo e del clientelismo e licenziati a diecine di migliaia.    E' la violenza del miserabile reddito di quindici milioni di famiglie a meno di mille euro mensili.    E' la violenza di ritmi di sfruttamento che producono quattro morti al giorno ed una quantità infinita di feriti, mutilati, malati.    E' la violenza di un fascismo sociale al quale partecipano quasi tutti i sindacati che impone giorno dopo giorno, accordo dopo accordo, la rinunzia a diritti conquistati o dovuti per legge.   
   Lavoro contro Diritti!     Se vuoi guadagnarti il pane devi sottostare alle condizioni che decidiamo noi!
   La CGIL dovrebbe riflettere sulla sortita della parte più combattiva del corteo di Livorno e capire che la sua adesione al collaborazionismo filopadronale farà contento Bersani e Letta ma crea un vuoto pericoloso.  La gente si sente sola senza sindacato e senza partito.
   Si sente in balia di una realtà sempre più dura ed infame.
   Mentre in Francia, in Spagna ed in Grecia i lavoratori combattono inquadrati dai loro  sindacati, in Italia sono costretti a staccarsi da un corteo per fare giungere ai giornali la loro protesta contro l'aggressione sociale che stanno subendo.    Giornali che li mettono subito in graticola e ne fanno potenziali terroristi di domani. 
   Quando a  sinistra si crea un vuoto, nel vuoto si sviluppa una spirale di disperazione e di odio.
   Io spero che si sviluppi un sindacato del tutto nuovo ma che sia la copia esatta di ciò che era la CGIL di Di Vittorio, Novella, Santi, Foa.
   Io spero che questi sindacati  felloni e complici del padronato   vengano ripudiati e privati della fiducia che i lavoratori hanno avuto per loro.

 
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