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La favola

Post n°93 pubblicato il 28 Dicembre 2006 da watermec

Attenzione: quello di cui verrete a conoscenza, proseguendo nella lettura, cambierà completamente la vostra visione del mondo:

 la politica vi sembrerà tutta una farsa ed inizierete ad intuire chi possiede veramente il potere di sostenere o annientare le economie di interi Stati.
Quando avrete capito i meccanismi dell'incredibile trappola nella quale, vostro malgrado, siete invischiati, NON POTRETE PIU' TORNARE INDIETRO!.
Se ritenete di essere pronti per sapere la verità proseguite pure. Se non volete aggiungere una preoccupazione (molto grossa) a quelle che già avete,
 fate dietro-front e RIMANETE TRANQUILLAMENTE NELL'IGNORANZA, è comunque un vostro diritto.

Partiamo con alcune domande fondamentali. Provate a dare una risposta a questi quesiti apparentemente banali...

1) Di chi è il denaro (compreso quello che avete nel portafoglio)?

2) Dove prende i soldi una banca quando ve li presta?

3) Cos'è l'interesse sul prestito applicato dalla B.C.E.(e da qualsiasi altra Banca Centrale)?

4) Cos'è il debito pubblico? A chi dobbiamo tutti quei soldi? Perchè aumenta sempre?

L'unico sistema per capire la complessa meccanica dell'economia mondiale è riportare tutto ai minimi termini e ragionare con dei modelli semplici.
Magari leggendoci una simpatica favoletta per bambini....

Immaginate una società in piccolo. Diciamo un paesino composto da un centinaio di abitanti nel quale ognuno abbia un ruolo diverso,
 ovvero sappia fare qualcosa che gli altri non sanno fare. Ci sarà quindi il calzolaio, il barbiere, il ristoratore, il muratore, il falegname ecc...
Un modellino di società standard in scala ridotta. Immaginate ora che il denaro totale posseduto da questa piccola società ammonti a, diciamo...   10.000 €. Ogni abitante possiederà in media 100 € in banconote di vario taglio.
Immaginiamo che la cultura dominante di questa società sia il risparmio a tutti i costi. Se ognuno di loro si tenesse il denaro stretto stretto,
 senza spenderlo, la società sarebbe destinata a cadere nella miseria più totale nel giro di pochi giorni.
Zero scambi commerciali = morte sicura del nostro simpatico paesino di montagna in tempi brevissimi.
La cultura dominante, affinchè la società prosperi, deve essere quella dello scambio commerciale continuo, della vivacità di mercato costante.
Avremo così il calzolaio che paga il falegname per sistemare una porta; il falegname pagherà il ristoratore per il pranzo;
 il ristoratore pagherà il barbiere per i capelli, il quale pagherà il sarto per la camicia nuova, ecc... Il denaro è sempre quello,
 ma per il solo fatto di passare di mano in mano quella società è destinata a migliorare il proprio benessere materiale all'infinito.

La società dei consumi si basa su questo semplice principio.

Immaginiamo che questa società sia governata da un capo saggio, buono e che lavori per il bene di tutti:
 lo so che è difficile da credere ma proviamo a fare questo sforzo di immaginazione (in una favola ci può stare)!
Tale capo deciderà saggiamente quante banconote stampare (in base al comportamento del mercato, all'aumento demografico,
 agli scopi comuni ecc...)  ed in che maniera distribuirle; per esempio sottoforma di compenso per lavori di pubblica utilità.
Il costo di produzione di tali banconote sarebbe irrisorio: carta + inchiostri + manodopera. Semplice no?

Tutto troppo bello perchè sia vero...

Immaginiamo invece che il capo di questo villaggio sia un tipo disonesto, arrogante, subdolo e che sia molto concentrato sul proprio
 e personale interesse e che del villaggio e dei suoi abitanti non gliene freghi niente!

Immaginiamo che tale capo venga avvicinato da un losco individuo, che chiameremo "Amschel",
 
che gli propone un sistema per diventare immensamente ricchi entrambi.
Il capo accetta di buon grado e si mette ad ascoltare la furbissima proposta del nero cornacchione: "per prima cosa" - dice il losco Amschel -
 "devi ritirare tutte le banconote che girano nel tuo villaggio e distruggerle!". "Sei impazzito?!" ribatte il capo: "sarebbe la fine di tutto!".
"No, tranquillo..." sussurra con un diabolico sorriso Amschel "...sarà l'inizio di tutto! Sostituirai tutte le banconote,
 che ora sono di proprietà degli abitanti del villaggio, con quelle che ti darò io. Io però non ti regalerò le banconote... eh! eh! eh!...
 ma te le presterò per un tempo indefinito. In cambio ti chiederò un misero interesse... diciamo... un 2... anzi...un 2,5%!
Se metterai in circolazione le mie banconote io ti farò diventare ricchissimo!". "Mmm....Tutto qui? Accetto, ovviamente!
Ma per metterle in circolazione come faremo?".
"Tranquillo capovillaggio. Dovrai concedermi il permesso di fondare una banca nel tuo villaggio, al resto penserò a tutto io! Ih! Ih! Ih!"

L'economia sembra funzionare più o meno come prima ma dopo un anno arriva la prima batostina...
Amschel contatta il capovillaggio e gli chiede il pagamento degli interessi: il 2,5% di 10.000 € ovvero 250 €!
Il primo anno il capovillaggio riesce a pagare, ma già il secondo anno si trova in difficoltà. Dovrebbe pagare altri 250 €,
 ma la popolazione è aumentata ed il denaro totale è diminuito e così anzichè pagare si fa prestare altri 2.000 € da quel torvo del sig. Amschel.
Il terzo anno gli interessi da pagare diventano 306,25 €, ovvero il 2,5% dei 10.000 iniziali + i 250 di interesse non pagato l'anno prima
 + i 2.000 prestati l'anno prima. Il capovillaggio però non ha un euro,
 così chiede un prestito agli ignari abitanti del villaggio inventando il B.O.T.
! In pratica dice: se mi prestate 306,25 €,
 io tra sei mesi ve ne restituisco 310
. Gli abitanti non si fanno pregare (sembra un buon affare) e così prestano il denaro al capovillaggio.
Egli salda la rata di 306,25 €, ma sei mesi dopo si presenta il problema di pagare i 310 euro di B.O.T. agli abitanti.
Il capovillaggio taglia la testa al toro e si fa prestare altri 1.000 € dal cornacchione così può saldare il B.O.T.
 ed anche pagare la prossima rata di interessi al sig. Amschel. Intanto la massa monetaria nel paesino è aumentata e, di conseguenza,
 ogni singola banconota perde di valore (inflazione) e quindi la gente si ritrova ad avere bisogno di più denaro (che ora vale meno)
 per poter svolgere la propria attività. Ed è così che anno dopo anno quel paesino, senza saperne il motivo,
 si indebita sempre di più e si avvicina progressivamente al punto di non ritorno. Amschel inizia a sfregarsi le mani...
 il suo piano sta dando i suoi frutti. Amschel, infatti, prestando delle merci di modico valore
 
(il valore reale delle banconote è praticamente nullo composto solo da carta, inchiostro ed un po' di manodopera)
 sta tenendo per le palle l'intero villaggio senza che gli abitanti abbiano il benchè minimo sospetto di cosa stia accadendo....

Iniziate a capire?

 
 
 
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Data di creazione: 29/09/2005
 

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