Creato da MissEstate il 23/07/2010
Lascio socchiusa la porta dell'anima
 

 

Venerdì sera...

Post n°10 pubblicato il 17 Ottobre 2010 da MissEstate

…quando ho suonato il campanello di casa sua avevo il cuore in gola e le gambe che mi tremavano sul tacco 12 di Flo. Ma non dicevano che è sufficiente far finta di essere sicure di sé, per sembrarlo davvero?

Lui bellissimo, bello e impossibile, eppure lì davanti a me, camicia bianca impeccabile e jeans, mi ha aperto la porta con quel suo sorriso che mi fa sciogliere.

Casa sua, luce soffusa e candele da atmosfera, è uno spazio intimistico, ha il suo tocco, oltre che il suo profumo.

Dallo stereo le note calde e profonde di Mario Biondi, e quel cocktail preparato per me, con tanto di fetta d’ananas, proprio come quello che abbiamo sorseggiato quest’estate in spiaggia, al nostro primo incontro.

Quando ancora non sapevo quanto mi avrebbe fatta stare male.

Sarà stato quell’aperitivo, il vino o lui, ma dopo un po’ la mia testa girava e mi sentivo in un’altra dimensione. Esistevamo io, lui, e i nostri occhi che sprofondavano negli occhi. Le nostre voci, le risate.

Ho anche scoperto che è un cuoco fantastico, degno del miglior ristorante di pesce della zona, un grande oratore ed un buon ascoltatore. ehbbravo il mi Kant.

Poi, verso le due, dopo aver snocciolato mille argomenti, lì sul suo divano con vetrata-vista-strepitosa sul mare, dopo aver parlato di tutto, dalla cucina ai mari tropicali, dall’architettura ai miei capelli...

...mi ha accompagnata alla porta, mi ha gentilmente ringraziata della bella serata, salutata con due bacetti... e me ne sono tornata a casina, con il film che mi ero fatta su noi due riposto in un angolo del cuore, con il mio bagaglio di desideri e sogni richiuso, e con le mie mutandine super sexy che evidentemente non gli interessano un granché.

E’ stato come... è stato come quando si ascoltavano le cassette e a un certo punto il nastro si incastrava nel mangianastri, la canzone si interrompeva all’improvviso  e tu sentivi quel rumoraccio di nastro che si stropiccia e si avvolge... e già sai che ti toccherà buttare la cassetta...

E oggi, rientrata finalmente nelle mie ballerine, mi sento triste e anche un pochino stupida... e non è una bella sensazione.

 

Ora mi chiedo: a che serve montare tutto questo teatrino della seduzione, e poi mandarmi a casa con il solito bacetto sulla guancia?

Qualcuno mi dice dove posso trovare il libretto di istruzioni per il corretto utilizzo degli uomini?

 
 
 

Oggi è il grande giorno...

Post n°9 pubblicato il 15 Ottobre 2010 da MissEstate

... mi penserete?

 
 
 

Ricapitoliamo...

Post n°8 pubblicato il 14 Ottobre 2010 da MissEstate

Ho sempre avuto il dono della sintesi, miei cari amici, e ho fatto tesoro di tutti i vostri consigli.

Ho fatto una bella lista, come quando vado al supermercato e mi segno, allora mi serve… il latte, la carta igienica, il riso… ecc. e direi che sono troppo preparata!

Iniziamo….

Con l’abbigliamento siamo a posto. Direi che vince il look jeans, magari attillati, và, che c’hanno sempre un loro perché. Camicia un po’ sbottonata, che il vedo non vedo va sempre di moda. E poi, scusate, deve guardare il mio cervello o le mie tette, stavolta?

Comunque. Tacco da super gnocca, che minimo 12-14, magari 15 è meglio. Ecco, qui avrei un paio di problemini perché, lo confesso, io sono una da ballerine… vabbè, signori, nessuno è perfetto....

Però.

Ho già parlato con la mia amica Flo, che c’ha una laurea in gnoccaggine e un master in come sentirsi stra-fighe e supersexy. Ah... sì... c'ha pure un diploma in zoccolaggine, ma vabbè... E anche qui ci siamo… il tacchissimo ce l’ho!!!!!!!

Poi, vediamo un po’...

Intimo. Una mutandina un po’ sexy ma non perizoma che non va più di moda… ne ho una perfetta, nera, vita bassa, un po’ trasparente ma non troppo, con un bordino di pizzettino di sangallo un fiocchettino davanti e… vabbè ma che sto qui a descivere… a voi che vi frega, in fondo? Comunque… non troppo aggressiva, un po’ lolita… IRRESISTIBILE!!!

Un reggiseno a balconcino me lo concedete?

E naturalmente… niente struccante né spazzolino da denti… perchè chi ci vuol restare, là a dormire? (... ehm... ecco...)

Giusto???

Che ho dimenticato??

Ma che poi, io veramente, in questa cosa, me la voglio tirare un po’… mica ho deciso se dargliela o no… oddio, e se non me la chiede neanche?? Ma tanto me la chiederà, vero?

Beh, comunque, sentite: deve capire che io non sono come la drink card delle discoteche… con prima consumazione inclusa…

Giusto? Giusto? Giusto?

 
 
 

Una ola per me, grazie

Post n°7 pubblicato il 13 Ottobre 2010 da MissEstate

Signore e Signori… mi ha appena invitata a cena.
Venerdì. A casa sua. E adesso inizia la preparazione, fisica e psicologica.
Che mi metto?
Non si farebbe moooolto prima se io ci andassi vestita soltanto del bicchiere?

 
 
 

... si, ma, e adesso??

Post n°6 pubblicato il 12 Ottobre 2010 da MissEstate

E adesso, coraggio, ditemi, c’è  una più appagante, più affascinante, più tremendamente liberatoria, più incredibilmente sovversiva che starsene lì con il telefono in mano che squilla e non rispondere?

Dite, ma in tutta franchezza però, senza fare i fenomeni, che tanto non ci conosciamo, c’è una cosa che faccia meglio all’autostima che vedere proprio quel nome e godersi due, tre, quattro squilli gongolando in silenzio?

Sono bastati appena tre giorni di latitanza, e subito si va sentire, il filosofo-della-gnocca.

E io sto li, beata e con un sorriso scemo sul viso a guardare il suo nome sul mio smartphone super aggressivo, e la sua faccetta assorta in quella foto che gli ho fatto io mentre si specchiava nella vetrina del negozio di scarpe da donna vicino all’enoteca, occhiali da sole da figo e bicchiere di vino roisso da meditazione tra le mani.

Che già da lì dovevo capirlo che uno che si ama così tanto, farà fatica ad amare anche te.

(… però, ma quanto mi piace quest’uomo…)

Allora ti sei deciso a chiamarmi, eh, bello?

Epperò io no, non rispondo.

In fondo non dicono che bisogna farsi desiderare un mucchio, per averli tutti ai piedi??

E no, carino. Si parla quando lo decido io.

E la mia vocina da stra-figa mi dice: ma grande Bianca, la vita fa per te! Ora si starà rodendo a capire che fine hai fatto, magari più tardi fa pure un saltino a casa tua, per assicurarsi di non averti persa… e perché no, magari ti porta pure un mazzo di fiori, l’avrà capito che sei la donna della sua vita ormai, no?

Adesso, mi raccomando, non lo chiamare per almeno 24 ore!

Poi, però, me lo vedo che, appena chiude la chiamata con me, alla quale non ho risposto, compone il numero di quella chiappa secca sculettante, e lei che gli risponde cinguettante tutta sbattiti di ciglia…

 E allora interviene l’altra mia vocina, quella da Bridget Jones, che mi dice: ma che fai, Bianca, sei impazzita a non rispondergli dopo che aspetti ‘sta telefonata da tre giorni? Magari ti voleva dire che gli manchi e che ti vuole vedere, e tu non gli rispondi?

Ma che vuoi, finire come quelle donne (du du du) donne a un telefono che non suona mai? Chiamalo! SUBITO!

 
 
 
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