BIANCA

Il week end è andato

Va bene, lo ammetto, non mi è mancato più di tanto.

Ma sabato, quando l’ho incrociato e mi sono accorta che faceva il cascamorto con quella scema che, a sua volta, faceva la svenevole, tutta mascara allunga ciglia e tacchi, mi son cadute le braccia.

L’interrogativo che mi pongo da sempre è questo: gattamorta si nasce o si diventa??

… ma che tristezza bambole di pezza… canta il buon Fabri Fibra.

Ogni volta che la vedo mi chiedo se quella c’ha più secche le chiappe o il cervello.

Anzi, no, scema sono io che glie’ho presentata. Il fatto è che non credevo mai che a lui potesse piacere quel tipo di donna.

E invece...

Invece ragionano tutti così, con quell’organo che non ha nulla a che fare con il cervello. Che sia il gusto della conquista?
Adesso faranno pure amicizia su facebook, e poi lui la inviterà a prendere un aperitivo, magari farà sfoggio della sua raccolta di aforismi, lei farà finta di rimanere impressionata da questo novello filosofo, che manco fosse Kant.
Perepé qua qua- qua qua perepé.

Ma non lo capisce o no che quella la fa solo annusare, che non gliela darà mai??

È giusto, in fondo. Un po’ per uno.
Sai che faccio? Rimango qui in un angolino a godermi lo spettacolo!

e vabbè, non è mica la fine del mondo!

E vabbè, a quanto pare, non si batte chiodo.

Non c’è niente da fare, non gli piaccio. Anzi, quello neanche mi vede. Forse vede la mia testa, la mia ironia, forse vede soltanto la brava ragazza. Ma quella la vedono tutti.

Ehi carino, ti dispiacerebbe guardarmi anche le tette una volta tanto? Che mica son da buttare sai?

Cosa si fa quando tu vorresti tanto qualcosa di più, e lui ti fa capire in mille modi che non ce n’è, che sarai sempre e soltanto un’amica, certo carissima, ma una di quelle amiche che non avranno mai il piacere di finire tra le sue lenzuola stropicciate?

Cosa si fa quando puoi uscire anche tutte le sere con lui, ma tanto hai già capito che le serate finiranno sempre e solo con un paio di casti bacetti della buonanotte?

Beh, ma è semplicissimo… si tirano i remi in barca, si cerca di vedere altre persone, che poi, magari, qualche distrazione fa pure bene. E si dimentica.

Oddio, ci si prova.

Cosa faresti al posto mio se ogni pensiero fossi io? Canta Vasco. Già, cosa faresti?

Credo di saperlo, cosa faresti. Troveresti una sostituta, una qualsiasi, magari, tanto per non annoiarti troppo. E io… sono capace di farlo, io?

Non è forse vero che chi non ci vuole non ci merita? O forse è solo la vecchia storia della volpe e l’uva?

Eppure, non ci riesco.

Perché se non lo sento per un giorno sto male, perché vorrei che mi vedesse bella, che mi trovasse sexy, e invece quello neanche mi vede.

Si è mai visto, in fondo, che da un’amicizia poi, improvvisamente, nasce qualcosa di più? O sono solo banali invenzioni da filmetti alla Meg Ryan?

Il piano d’azione è molto semplice: cancellare il numero/la mail/face book/ogni contatto.

Evitare di incontrarlo, ovviamente.

Non parlare più di lui né con lui.

Magari, perché no, uscire, nella speranza che ci sia qualcun altro pronto a fregarsene delkla testa, dell’intelligenza e della brava ragazza e a guardarmi le tette…