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Diario di Viaggio di Wolands

LENNY BRUCE

 

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SO CHE E' FINITA

Oh madre, sento la terra che mi cade sulla testa
E mentre mi arrampico su un letto vuoto
Oh va bene.. ho detto abbastanza
Io so che è finita, eppure non desisto
Non so cos'altro fare
Oh madre, sento la terra che mi cade sulla testa
Guarda, il mare vuole impadronirsi di me
Il coltello penetrarmi
Pensi di potermi aiutare?
Triste sposa velata, sii felice
Bel consorte, dalle il suo spazio
Amante chiassoso e villano, trattala con gentilezza
Sebbene lei abbia bisogno di te più di quanto ti ami
Ed io so che è finita, eppure non desisto
Non so cos'altro fare
So che è finita
Ed in realtà non è neppure mai cominciata
Ma dentro di me era tutto così reale
E tu addirittura ti sei rivolto a me dicendo:
"Se sei un tipo così divertente
Allora perché te ne stai da solo stasera?
E se sei un tipo così sveglio
Allora perché te ne stai da solo stasera?
Se sei tanto simpatico
Allora perché te ne stai da solo stasera?
Se sei tanto affascinante
Perché dormi solo stanotte?
Lo so perché..
Perché questa è una sera come tutte le altre
Ecco perché te ne stai da solo stasera
Con i tuoi trionfi ed il tuo fascino
Mentre loro sono l'una nelle braccia dell'altro.."
é così facile ridere
é così facile odiare
Ci vuole del coraggio per essere buoni e gentili
é così facile ridere
é così facile odiare
Ci vuole del fegato per essere buoni e gentili
L'amore è Naturale e Vero
Ma non per te, amor mio
Non stasera, amor mio
L'amore è Naturale e Vero
Ma non per quelli come noi, amor mio

Oh madre, sento la terra che mi cade sulla testa
 

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Quindi tu approvi quell'opportunismo politico che...
Inviato da: yama_san
il 28/10/2009 alle 12:46
 
no comment
Inviato da: nichivrocchiblu
il 21/10/2009 alle 20:16
 
grande Battisti....sempre attuale....(bacio caro)
Inviato da: jonica1
il 15/10/2008 alle 11:24
 
....si bellissima! Passionale! ... credo non si possa...
Inviato da: silvietta_36
il 16/07/2008 alle 15:45
 
Marta non m’abbandonare,… non è possibile che tu non sia,...
Inviato da: silvietta_36
il 16/07/2008 alle 15:41
 
 

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GAZA 2009

Post n°54 pubblicato il 17 Gennaio 2009 da wolands
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IN MEMORIA DI GREGORY CORSO

Post n°53 pubblicato il 16 Gennaio 2009 da wolands
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Gregory Corso, uno dei maggiori poeti italo americani, icona della beat generation è morto 8 anni fa a Roma, il 17 gennaio 2001 ed è stato seppellito nel cimitero dei poeti a Roma.

Gregory Corso era nato a New York. Figlio di genitori italiani, sua madre, Michelina Colonna era nata a Miglianico, in Abruzzo, e si era trasferita in America con la madre e altre quattro sorelle, suo padre, Sam Corso era americano figlio di emigrati.

Per le sue poesie che inneggiavano ai valori di libertà, amore e pacifismo, Corso divenne “il poeta” per eccellenza della stagione Beat. 

E c'è uno strano filo conduttore che unisce idealmente l'Italia, la Sicilia ed alcuni dei maggiori poeti americani della Beat Generation. 

Un denominatore che forse, non è stato ancora  pienamente esplorato. Basta pensare che in Sicilia, a partire dal 1968 alcuni giovani intellettuali isolani, misero insieme un gruppo di poeti e crearono “L'antigruppo”, ed a Sciacca, gli stessi componenti di quel gruppo, organizzarono una serie di incontri con la poesia e la letteratura.

 
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LUCI ROSSE O GROSSO ABBAGLIO?

Post n°52 pubblicato il 07 Gennaio 2009 da wolands
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Navigando nel web, alla ricerca dei tradizionali cenoni di capodanno, cercando il prezzo più basso, o magari il ristorante più esclusivo, si possono trovare anche delle brutte sorprese. Non tanto per gli avventori, ma soprattutto per i proprietari di bar e ristoranti che, chissà come, trovano il nome del loro ristorante o della loro pizzeria, in un elenco di locali notturni.
Navigando sul sito http://www.regioni-italiane.com/ e recandosi nella pagina dedicata ai locali notturni, si può trovare un elenco di esercizi commerciali che, secondo il sito, propongono qualcosa di diverso. La dicitura esatta è: “Elenco di tutti i locali notturni tradizionali, economici e lussuosi sul territorio siciliano. Provincia per provincia, suddivisi per città, potrete trovare gli indirizzi, i numeri di telefono, i fax, eventuali link ai siti web di tutti i locali notturni in Sicilia ove potrete divertirvi, bere e ballare tutta la notte. Dedicato a chi ama fare l'alba, nelle discoteche, ballando e divertendosi in giro per la Sicilia.
E fin qui non ci sarebbe niente di male. La presentazione poi continua entrando nel dettaglio dei servizi che si possono trovare se ci si reca in uno dei ristoranti o pizzerie nell’elenco.
“Ma non parliamo solo di discoteche, birrerie o disco-pub, ma anche di club privè dove effettuare scambi di coppie, oppure luoghi di incontro a luci rosse come discoteche gay-lesbo o cinema a luci rosse. Ma anche strip bar, sale bingo, casinò, bar, irish pub, dove passare le tue serate e nottate in Sicilia”. E come se non bastasse, a correlare la descrizione, c’è una bella foto che ritrae un paio di belle cubiste mezze nude in discoteca. Insomma, per chi ama la trasgressione e un capodanno all’insegna del diverso, il sito sembra proporre un elenco di locali da vero sballo.
Nell’elenco vengono consigliati, ben 68 posti, fra pizzerie e ristoranti siciliani in cui lo sballo è assicurato con tanto di numero di telefono, fax e indirizzo. Ci sono, 8 esercizi commercali in provincia di Agrigento, 19 in provincia di Messina, 3 in provincia di Enna, 4 in provincia di Ragusa, 14 in provincia di Palermo, 1 a Caltanissetta 2 in provincia di Trapani, 5 a Siracusa, e 12 in provincia di Catania.
Il problema è che nella maggior parte dei casi, (se non in tutti) la descrizione è sbagliata e il locale non risponde ai requisiti sbandierati nella presentazione iniziale. Ed allora può capitare che in questo elenco sono etichettati come luoghi di vero sballo, “dedicati a chi ama fare l'alba, ballare e divertirsi”, tre rispettabilissimi e frequentatissimi locali pubblici di Sciacca che offrono servizi di ristorazione e sono specializzati in matrimoni. Può capitare persino che nell’elenco della provincia di Messina, non si sa perché, sia inserito anche un “Juve club associazione sportiva”. In provincia di Enna invece, viene indicata, fra le proposte, anche un “Bar Tabacchi” di Nicosia.
Facile immaginare la sorpresa e l'ira dei proprietari, probabilmente ignari di tutto ciò, nell'istante in cui si accorgeranno della loro presenza sul web tra i luoghi più apprezzati per una serata non solo a base di pizza e birra, ma anche… a luci rosse o addirittura… estrema.
Dei 14 locali segnalati, ben 12 sono a Palermo, poi uno si troverebbe a Balestrate e l’altro a Isola delle Femmine. Fra i segnalati, oltre al “Malizia sexy bar” di viale delle Magnolie, che, in qualche modo potrebbe benissimo trovarsi nell’elenco proposto dal sito, troviamo un ristorante messicano ed un altro che si trova anche nel sito per chi vuole viaggiare con gusto, e persino una agenzia di animazione e organizzazione di feste private.
Insomma, l’impressione è che sia stata fatta una vera e propria confusione. Non solo di idee.

 
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4 euro di elemosina

Post n°51 pubblicato il 07 Gennaio 2009 da wolands

Che sarebbe stato un Natale all’insegna del risparmio lo si sapeva. Le previsioni, come nelle migliori tradizioni meteo davano un rigido «austero e preoccupato» con tanta gente per strada a passeggiare ed a guardare le vetrine, ma pochi a fare compere. Tra gli addobbi natalizi, in mezzo al crollo delle borse, agli aumenti della pasta e dei generi di prima necessità, entra la parola crisi e così le spese per i regali, secondo i vari sondaggi diminuiscono di quasi un miliardo di euro rispetto allo scorso anno. Segnando un calo del 9% per i regali, mentre sale di un miliardo e mezzo di euro la somma destinata a quei pochi che possono ancora permettersi un salvadanaio dove conservare qualche risparmio. E per fare i regali di Natale non basta la famosa e triste “social card” distribuita dal Governo Berlusconi, anche perché sotto l'albero le famiglie hanno mutui e rate in sospeso, e quella tessera ricorda da vicino quella per la distribuzione del pane in tempo di guerra: altro che Natale.
E in mezzo all’austerity natalizia, oltre ai soliti regali, in mezzo alle tante iniziative umanitarie condite da mostre, cene e presentazioni di questo o quel progetto per qualche paese povero, c’è finita pure la bontà, l’animo caritatevole dei cittadini, per i quali, evidentemente, anche un euro serve a fare la spesa.
L'idea è venuta guardando un vecchio articolo pubblicato nel 1983 sulla rivista “TV sette”, che parlava di una delle produzioni televisive di TRS: Freaks. 25 anni fa, quando andava di moda la candid camera, i giovani che componevano quell'equipe, avevano pensato di mettere un ragazzo davanti la chiesa a chiedere l'elemosina, per vedere se lo spirito natalizio si traduceva in elemosina. A 25 anni di distanza, è stato ripetuto l'esperimento.
La cittadinanza di Sciacca era stata invitata la sera prima a raccogliere fondi da destinare ad una nazione africana e, proprio in quella sera, altre iniziative benefiche si sono svolte sempre con un unico obiettivo: aiutare il prossimo. Aiuti per l'africa, aiuti per i meno abbienti, aiuti per i bambini e le famiglie bisognose. Tutti, ma proprio tutti hanno voglia di prodigarsi per alleviare in qualche modo lo stato di disagio di chi è in difficoltà.
Ed allora, i giornalisti che compongono la redazione di “15 minuti” una trasmissione che va in onda su Tele radio Sciacca, si sono chiesti quanto potesse racimolare un mendicante davanti la chiesa madre, la sera della novena. Sciacca vale come esempio. Poteva essere Agrigento, o Palermo, o Roma.
Novena di Natale.
Fa freddo. C’era pure una piccola pioggerellina e la collega giornalista Simona Giacone, con una vecchia tuta, cappello in testa e fasciacollo si piazza davanti l'ingresso della chiesa madre di Sciacca, con in mano un sottovaso, a chiedere l'elemosina. E la telecamera, nascosta dentro una Matiz parcheggiata di fronte il portone della chiesa, comincia a registrare.
I fedeli che entrano ed escono dalla chiesa, quasi evitano la mendicante. Alcuni cambiano strada, altri fanno un cenno con la testa facendo intuire che il portafogli è rimasto a casa per una pura coincidenza. E il freddo aumenta. Intanto, sui gradini della chiesa, in attesa dei musicanti che devono fare le prove della Novena, e ad uno ad uno arrivano con in mano i loro strumenti musicali, alcuni uomini continuano a parlare tranquillamente come se quella persona che chiede pochi centesimi per mangiare, sia quasi un ornamento natalizio o sia invisibile.
La gente intanto passa, entra, esce, si ferma a parlare. Alcuni accelerano il passo proprio per non farsi intaccare da quella triste e malinconica aria che traspare da questa “povera” ragazza. Pochi, invece, iniziano a dare qualche euro. Sono soprattutto anziani. Nessun giovane dà soldi, nessuna donna impellicciata, solo anziani. Ed è passata un'ora.
Sarebbe quasi ora di andare quando ci accorgiamo che la sacra funzione delle 18 sta per concludersi e che un centinaio di persone si riverseranno a breve fuori dalla chiesa.
Qualcuno ha donato, molti hanno preferito allontanarsi, altri ancora hanno preferito cambiare strada, e quasi tutti hanno soltanto ignorato che quella triste realtà si stesse verificando davanti ai loro occhi.
Simona, che si è prestata alla candid camera, per un’ora ha vissuto una vita che altri affrontano ogni giorno. Quelli, però, non recitano. Abbiamo raccolto 4 euro e 50 centesimi. Questo è stato racimolato su circa 250 persone presenti alla funzione religiosa. Soldi sufficienti, forse, per un panino e una bottiglietta d’acqua.
Qualcuno ha detto che, solitamente, l'accattonaggio non è ben visto, ma siamo a Natale... dove tutti siamo più buoni. O no?

 
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IL KILLER DELL'UFFICIO ACCANTO

Post n°50 pubblicato il 25 Novembre 2008 da wolands
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E' stato presentato nei giorni scorsi, il nuovo libro del giornalista Lucio Luca dal titolo "Il killer dell'ufficio accanto", la vera storia di Nino Verlio Sprio.

Ha collezionato cinque ergastoli, Nino Velio Sprio, ex funzionario della regione siciliana, originario di Raffadali. L’uomo è stato condannato per l'omicidio di Salvatore Piscitello, un rappresentante di libri assassinato il 6 marzo 1988. Nino Sprio venne arrestato nell'ottobre del 1999 perché indicato come il mandante dell'omicidio di un suo collega, il dirigente della Regione, Filippo Basile. Il funzionario fu trovato ucciso dentro la sua Lancia Prisma il 5 luglio 1999 a Palermo. I killer poco prima gli avevano tagliato la ruota anteriore sinistra della vettura.  Indagini successive portarono gli inquirenti a fare luce su altri tre delitti: quello del funzionario regionale Giovanni Bonsignore, dell’avvocato Giuseppe Ramirez e di un panettiere palermitano, Antonio Lo Iacono, ucciso a Firenze con la stessa tecnica usata per Basile. Antonio Lo Iacono e' stato ucciso la mattina del 12 ottobre  mentre cambiava il pneumatico anteriore sinistro della sua Peugeot, che i due killer avevano bucato.

Ma chi è Nino Sprio?

Nino Velio Sprio, padre di un avvocato, casa in via D' Amelio, è un personaggio sul quale la Squadra Mobile di Palermo aveva acceso i riflettori nell' ambito delle indagini per l' omicidio Basile. E questo perche'  il funzionario, poi ucciso, aveva avviato i primi passi per il licenziamento di Sprio, a sua volta sospeso dall' ex assessore all' Agricoltura, Toto' Cuffaro, dopo una condanna a 3 anni per associazione a delinquere e ricettazione. La procedura di deferimento alla commissione di disciplina era un obbligo. Come la trasmissione all' Antimafia regionale di un elenco di impiegati sotto processo. Ma quella figura di funzionario irreprensibile sarebbe diventata l' ossessione di Sprio che, forte di una vecchia sentenza del Tar di reintegro in servizio, pretendeva una impossibile impunità . Era gia' stato allontanato dopo una condanna a 5 anni per un tentato omicidio a Milano. E in quel caso a tirarlo dentro le indagini fu proprio il panettiere disoccupato che Sprio fece uccidere.

Una storia che merita di essere ricordata e... letta.

 
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MANDAMI UN SMS

Post n°49 pubblicato il 15 Novembre 2008 da wolands
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È arrivato dall’Agcom il primo formale via libera alla proposta di aumento del canone residenziale di Telecom Italia.

 

Il rincaro di 1,26 euro, che porterà il canone a 13,40 euro al mese (iva esclusa) dagli attuali 12,14 euro, dovrebbe scattare dal prossimo 1° febbraio.

 

Al termine di questa procedura, che dovrebbe concludersi entro la fine di questo mese, l’Agcom varerà il provvedimento definitivo di aumento del canone, il primo ritocco da sei anni a questa parte.

 

 

Nei giorni scorsi l’amministratore delegato di Telecom Italia, Franco Bernabè aveva infatti dichiarato che a fronte di un incremento dell'indice dei prezzi al consumo del 14,6%, il canone residenziale fisso è rimasto fermo ai livelli del 2002, sottolineando come i prezzi dei servizi di accesso residenziale in Italia siano, nonostante l’aumento, al di sotto della media europea di 13,70 euro al mese.

 

 

Si rincorrono, ovviamente, le stime relative alle risorse aggiuntive che entreranno nelle casse Telecom grazie a questo ritocco: secondo Gianluca Susta, capogruppo del Partito democratico al Parlamento europeo, si registrerà un aumento della spesa da parte degli utenti pari a circa 370 milioni di euro per le comunicazioni fisse, mentre il segretario nazionale di Slc-Cgil, Alessandro Genovesi, parla di 600 milioni di euro in più per l'azienda telefonica.

 

 

Quale che sia la cifra esatta ancora non è dato saperlo, ma su un punto sono tutti d’accordo: la somma dovrà essere destinata all’ammodernamento della rete e al miglioramento dei servizi erogati.

 

Adesso capisco perché molti italiani usano i callulari, vanno avanti ad sms, e disdicono i contratti con la Telecom.

 

 
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QUANDO LE... MISURE SERVONO!

Post n°48 pubblicato il 04 Novembre 2008 da wolands
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Un libretto di appunti per il lavoro con nome del cliente, altezza, peso, struttura del collo, "drop". E un nastro con la scala espressa in pollici e piedi: le misure imperiali delle quali gli inglesi vanno ancora tanto orgogliosi. Sembra l’armamantario di un bravo sarto quello che è uscito da una cassetta appartenuta a Henry Pierrepoint da Nottingham. Mr Pierrepoint non faceva il sarto, ma il boia, tra il 1901 e il 1910 ha impiccato 105 criminali nelle carceri di Sua Maestà.

Quei dati "vitali" scritti accuratamente sul taccuino, in realtà rappresentavano il modo in cui l'uomo prendeva le misure alla morte. Peso e altezza del condannato gli servivano per valutare bene la lunghezza della corda: perchè se l’avesse scelta troppo lunga avrebbe decapitato il condannato e se fosse stata troppo corta lo avrebbe lasciato penzolare strangolandolo lentamente. Sarebbe stato poco professionale e visivamente sgradevole, come una giacca troppo sciallata. Il significato di "drop" in quegli appunti era tutto qui. Il boia poi si segnava le caratteristiche del collo: "lungo, debole, sottile, ordinario". Lo scopo era sempre lo stesso: l’impiccagione perfetta.

 E a quanto si ricorda, Pierrepoint era bravo: in carriera ha accorciato la vita di 105 condannati. Ed era professionale: nel diario non aggiungeva mai un commento, un’emozione, solo numeri e valutazioni da sarto. Era così soddisfatto del suo lavoro che mise sulla stessa strada il fratello Thomas e ispirò anche il figlio Pierre a imparare il mestiere. In totale la dinastia Pierrepoint mise a morte più di 900 persone. Ma improvvisamente al fondatore della ditta, Henry, successe qualcosa: numeri e dettagli sul libretto si fanno incerti, la mano che li ha tracciati sembra tremare. Il boia aveva cominciato a bere. La sua carriera finì nel 1910, quado aveva solo 32 anni, perché si presentò ubriaco sul posto di lavoro. Del caso si occupò anche il ministro dell’Interno dell’epoca, Winston Churchill, che scrisse di suo pugno alle autorità carcerarie: «Questo tizio non sia mai più impiegto».  Ora diario e nastro da sarto del boia vanno all’asta e i venditori spiegano che «si tratta di uno sguardo eccezionale sulla storia criminale del Regno».

  Il figlio di Henry, il famoso Albert Pierrepoint, attivo fino agli anni Cinquanta, ha impiccato 433 uomini e 17 donne tra Regno Unito e Germania (200 criminali nazisti nel suo record). Questi almeno sono i dati ufficiali, perché Pierrepoint junior ha sempre cercato di proteggere la sua privacy e il segreto professionale: qualcuno sostiene che abbia giustiziato in tutto 608 persone. Dopo le impiccagioni dei gerarchi nazisti comunque divenne celebre, si fantasticava anche sulla sua rapidità: pare che la media fosse sui 12 secondi dopo i processi di Norimberga qando lavorava per l’esercito. Era così popolare che uno dei suoi clienti, John Amery, condannato per alto tradimento, vedendolo sul patibolo gli disse: «Mr Pierrepoint, avevo sempre desiderato di conoscerla, anche se non proprio in queste circostanze». Pierrepoint strinse il cappio anche per Lord Haw Haw e Ruth Ellis, l’ultima donna impiccata in Inghilterra, nel 1955. Quando si ritirò, dopo un litigio per il compenso (i boia di Sua Maestà erano freelance e lui si indignò per non aver ricevuto neanche uno scellino per un’esecuzione rinviata all’ultimo momento) disse che le sentenze capitali sono solo vendetta, non hanno mai prevenuto un delitto.

 
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SETTE PICCOLE TARTARUGHE

Post n°47 pubblicato il 17 Ottobre 2008 da wolands
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Sette  piccoli di tartarughe Caretta caretta sono nati questa notte sulla spiaggia adiacente l'oasi WWF di Torre Salsa in provincia di Agrigento. A questi nuovi nati si aggiungono i tre segnalati da un cittadino che ne aveva trovato le tracce sulla sabbia, cosa che ha permesso di individuare e proteggere il nido da cui provengono. Il personale dell'OASI WWF ha passato quindi la notte sulla spiaggia per verificare eventuali nuove nascite ed è stata grande la sorpresa di contarne ben 7. Queste nuove nascite confermano che le coste della Sicilia meridionale sono aree di nidificazione della Caretta caretta. In vista della prossima stagione occorre intensificare l'azione di vigilanza per verificare la localizzazione e la quantità dei nidi presenti, per poter mettere in atto azioni di conservazione.

La fascia costiera, compresa tra Monte Stella e Bovo Marina, nei pressi di Siculiana Marina (Ag), dove è ubicata la Riserva Naturale Orientata Oasi WWF di Torre Salsa, è uno dei pochi tratti integri e incontaminati della costa meridionale siciliana. Qui da maggio a settembre si è svolto un campo di volontariato proprio per riconoscere le tracce della tartaruga marina Caretta caretta, e sorvegliare la spiaggia per eventuali deposizioni.

 
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ALONE WITH THE MOON

Post n°46 pubblicato il 16 Ottobre 2008 da wolands

Cercando la luce del sole, là nella vostra stanza. Pescando a traino per una luce, là nel buio a sognare un giorno migliore, solo con la luna. Tutte le cose sono niente, là dentro, tutte le cose sono niente, l'unica cosa sicura è che c'è sempre una sorte avversa. E, soli con la luna, Sognate un giorno migliore, solo con la luna. Ridere e scherzare, tutte le cose dimenticate, concluse troppo presto, arie dimenticate Sognate un giorno migliore, solo con la luna. Quel giorno, viene presto.
 Da solo con la luna, sola con la luna

 
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CHE COSA LE TOCCA SENTIRE... ALLA RAGAZZA!

Post n°45 pubblicato il 15 Ottobre 2008 da wolands
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L'alba, la barba, la curva della gola, rasoiate che sono orli di gonna.
La luce ha ancora sonno ma si da' un tono da ostetrica che è urgente.
Apre gli occhi sul mondo partoriente ed è a disposizione...
l'alba, la barba, presa con le buone.
Offrire la gola al tocco leggero, l'alba la lanolina candida
gli uccelli appostatissimi nell'aria, come i chiodi senza quadri, alle pareti;
ed è ancora mattina.
I pesci pesci pesci i pori pori, cosa succederà alla ragazza,
vede i pori con le corna come i tori;
le corna curve sono due ferventi trafficanti a bassa voce
sotto la croce, sotto la croce,
nel loro dialetto antico, nel loro diletto pratico, che la vogliono fare bollire,
che la vogliono suonare, appesa al campanile.
Che la vogliono ricoprire di cioccolata,
che la vogliono servire in bocca,
ad una bocca sterminata di forno: che cosa le tocca, sentire che cosa.
Allora ricordarsi di fare delle pose delle fotografie:
che possono sempre servire, e non se ne parli più.
Gesù, Gesù che non se ne parli più Gesù, Gesù
ed è ancora mattina, tutti sono pronti a bere qualcosa;
e poi si riprende fiato, per fare le bolle acustiche.
Che la vogliono olio e limone; che la vogliono aggiustare:
entriamo in un portone...
Che la vogliono un po' scoperta per accertare;
che la vogliono nell'ascensore per implorarla da che piano a che piano,
acquetta, fuochino; la gloria all'ottavo.
Che la vogliono ricoprire di cioccolata, che la vogliono servire in bocca,
ad una bocca sterminata di forno: che cosa le tocca, sentire che cosa.

 
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