Creato da: wolands il 21/06/2007
Diario di Viaggio di Wolands

LENNY BRUCE

 

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SO CHE E' FINITA

Oh madre, sento la terra che mi cade sulla testa
E mentre mi arrampico su un letto vuoto
Oh va bene.. ho detto abbastanza
Io so che è finita, eppure non desisto
Non so cos'altro fare
Oh madre, sento la terra che mi cade sulla testa
Guarda, il mare vuole impadronirsi di me
Il coltello penetrarmi
Pensi di potermi aiutare?
Triste sposa velata, sii felice
Bel consorte, dalle il suo spazio
Amante chiassoso e villano, trattala con gentilezza
Sebbene lei abbia bisogno di te più di quanto ti ami
Ed io so che è finita, eppure non desisto
Non so cos'altro fare
So che è finita
Ed in realtà non è neppure mai cominciata
Ma dentro di me era tutto così reale
E tu addirittura ti sei rivolto a me dicendo:
"Se sei un tipo così divertente
Allora perché te ne stai da solo stasera?
E se sei un tipo così sveglio
Allora perché te ne stai da solo stasera?
Se sei tanto simpatico
Allora perché te ne stai da solo stasera?
Se sei tanto affascinante
Perché dormi solo stanotte?
Lo so perché..
Perché questa è una sera come tutte le altre
Ecco perché te ne stai da solo stasera
Con i tuoi trionfi ed il tuo fascino
Mentre loro sono l'una nelle braccia dell'altro.."
é così facile ridere
é così facile odiare
Ci vuole del coraggio per essere buoni e gentili
é così facile ridere
é così facile odiare
Ci vuole del fegato per essere buoni e gentili
L'amore è Naturale e Vero
Ma non per te, amor mio
Non stasera, amor mio
L'amore è Naturale e Vero
Ma non per quelli come noi, amor mio

Oh madre, sento la terra che mi cade sulla testa
 

Ultimi commenti

Quindi tu approvi quell'opportunismo politico che...
Inviato da: yama_san
il 28/10/2009 alle 12:46
 
no comment
Inviato da: nichivrocchiblu
il 21/10/2009 alle 20:16
 
grande Battisti....sempre attuale....(bacio caro)
Inviato da: jonica1
il 15/10/2008 alle 11:24
 
....si bellissima! Passionale! ... credo non si possa...
Inviato da: silvietta_36
il 16/07/2008 alle 15:45
 
Marta non m’abbandonare,… non è possibile che tu non sia,...
Inviato da: silvietta_36
il 16/07/2008 alle 15:41
 
 

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LA CANTINA DEI... CENTOPASSI

Post n°68 pubblicato il 21 Ottobre 2009 da wolands

Il 27 ottobre alle ore 11:00 il Consorzio Sviluppo e Legalità e l´Associazione Libera inaugurano a S.Cipirello in C.da Don Tomaso la Cantina Centopassi.

Lo stabilimento enologico realizzato dal Consorzio Sviluppo e Legalità in un bene confiscato, ai sensi della legge antimafia, a Giovanni Genovese, è stato finanziato dal Ministero dell´Interno DPS grazie ai fondi del PON Sicurezza 2000-2006.

La Cantina, ubicata in un´area estesa 17 mila metri quadri e circondata da altri 6 ettari di terreno anch´essi confiscati alla mafia, è destinata alla trasformazione di uve di alta qualità, bianche (Chardonnay, Catarratto, Grillo) e rosse (Nero d´Avola, Syrah, Merlot, Cabernet Sauvignon, Perricone) prodotte nei vigneti del Consorzio Sviluppo e Legalità. Ha una capacità di 2100 ettolitri per una produzione finale di circa 350.000 bottiglie l´anno.

La struttura nel suo complesso è composta da un padiglione che ospita il ciclo di produzione con le relative attrezzature e macchinari e, leggermente staccato ma collegato da un'unica copertura, un corpo annesso che comprende l´ingresso al pubblico, gli uffici per l´amministrazione, i locali per il personale, spogliatoi con servizi igienici e un laboratorio di analisi; il tutto composto da semplici forme rettangolari coperte da un soffitto "a botte".

La Cantina Centopassi sarà gestita dalla Cooperativa Placido Rizzotto Libera Terra, che grazie ad un cofinanziamento dell´Assessorato regionale dell´Agricoltura nell´ambito della misura 4.06 del P.O.R. Sicilia 2000- 2006 ne ha implementato gli impianti di produzione.

La prossima primavera vedrà qui imbottigliate le selezioni monovarietali Centopassi e i blend della linea Placido Rizzotto; qui si porta al pieno delle possibilità l'ambizione delle cooperative che animano Centopassi di produrre vini di alta qualità, che interpretino lo straordinario territorio del Corleonese.

 
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LEONARD COHEN

Post n°67 pubblicato il 17 Ottobre 2009 da wolands

Il grande Leonard

 
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DALLA FOTO NEL PROFILO AL BLOG: SIGNORE E SIGNORI... I TIGER LILLIES

Post n°66 pubblicato il 09 Ottobre 2009 da wolands

 
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Per maggiori informazioni

Post n°63 pubblicato il 31 Agosto 2009 da wolands

Difficilmente aggiorno questo blog, Per maggiori informazioni, se avete tempo, se volete, potete cliccare su: accursiosoldano.blogspot.com

 
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Post N° 61

Post n°61 pubblicato il 05 Giugno 2009 da wolands
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LA SICILIANA RIBELLE

Post n°59 pubblicato il 26 Febbraio 2009 da wolands
Foto di wolands

 

Esce il 27 febbraio, nei cinema di tutta Italia, il nuovo film del regista siciliano Marco Amenta, dal titolo "La siciliana ribelle" ispirato alla storia di Rita Atria, la ragazza di 17 anni che nel 1991 denunciò gli assassini del padre e del fratello. Rita veniva da una famiglia mafiosa di Partanna e rivelò al giudice Paolo Borsellino ciò che sapeva sugli uomini di Cosa nostra del suo paese. Dopo l'attentato a Borsellino, Rita si suicidò, a Roma, dove viveva sotto protezione. Il film non ricostruisce la cronaca ma è un omaggio alla memoria della Atria. La protagonista della pellicola si chiama Rita Mancuso: da bambina è convinta che suo padre sia un eroe e vuole solo vendicare la sua morte. Dovrebbe chiudere gli occhi, accettare le regole che governano il suo paese, come ha sempre fatto sua madre, ma non ci sta.

Il film segue il suo avvicinamento allo Stato, il suo spaesamento quando viene trasferita a Roma sotto protezione, la sua ricostruzione insieme alle forze dell'ordine dei fatti che aveva appuntato sul suo diario. Fino al processo che, come nella realtà, portò all'incriminazione di molti mafiosi. Man mano che la storia si sviluppa il suo desiderio di vendetta si trasforma in desiderio di giustizia, ma quell'isolamento e l'uccisione del suo confidente le saranno fatali. Il regista palermitano Marco Amenta, da me intervistato, ci tiene molto a sottolineare che è importante non raccontare la mafia in maniera romantica.

 
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E ADESSO ASCOLTIAMO I SOLITI... NOTI

Post n°58 pubblicato il 20 Febbraio 2009 da wolands
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E per la nota politica ascoltiamo adesso Cota, Quagliariello e Gasparri.

 Pensi che domani si possa cambiare e vedere cosa hanno da dire anche gli altri 300 e passa deputati, e invece il giornalista della RAI, piazzato davanti alla Camera dei deputati, con uno sfondo di passanti che saluta i parenti a casa e li avvisa via cellulare che, “finalmente sono in TV, finalmente anche io ho i miei 15 minuti di popolarità” ci ripropne la stessa cosa. Tutti i giorni. Il “bravo” giornalista, che in questi casi ha solo il compito di piazzare il microfono davanti la bocca degli intervistati e prendere qualche appunto che possa servire da introduzione, dopo la sua breve presentazione sul fatto politico del giorno ci dice che ascolteremo… Cota, Quagliariello e Gasparri. Se poi siamo fortunati e c’è una nota di quel disgraziato di Di Pietro che si vanta di fare opposizione, potremo persino ascoltare Bonaiuti e ammirare le sua mani che gesticolano all’unisono con la bocca, come farebbe papa Benedetto XVI. Altrimenti ci dobbiamo accontentare di vederlo con gli occhialetti da sole e il sorrisino ebete, piazzato dietro Berlusconi.

E tutti i giorni ascoltiamo l’opinione di Cota, Quagliariello e Gasparri (simboli della cultura politica di questa nazione) che sono diventati così familiari da essere scambiati, a seconda della stagione, per i tre briganti della famosa canzone di Modugno, o per i re magi che annunciano solo cose buone e accusano Erode di chissà quale misfatto dialettico. Naturalmente,  essendo sempre chiamati a parlare, rispondono quasi a memoria a qualsiasi domanda, e di solito la risposta si articola in una breve, brevissima dissertazione sull’argomento e poi una lunga lunghissima dissertazione su quelli della sinistra che non dialogano, che vanno sempre all’attacco e che… se non ci fossero loro che pensano per noi, saremmo ancora in mano a Che Guevara, Lenin, Topolino, Zagor e Gramsci.

Nei casi più eclatanti, quando il TG ha un po’ di tempo in più, ecco arrivare l’incravattato Capezzone che cerca in tutti i modi di darsi un tono ed una credibilità, ma soprattutto di far vedere a Berlusconi che lui si, adesso è allineato e coperto, (quale minchia di sinistra, ma quale radicali, quei morti di fame che ogni tanto digiunano e che al congresso erano in 39) e che sta prendendo lezioni di tonalità da Bonaiuti (non si sa mai, dovesse prenderne il posto). Naturalmente, qualunque sia l’argomento, la colpa è sempre della sinistra.

L’informazione politica, quella che ci propina la RAI, è un monopolio Cota-quagliariello-gasparri, il trio fantasticus, gli unici che hanno qualcosa da dire, ma soprattutto, gli unici che dicono sempre le stesse cose. E meno male che c’è l’inchiesta sugli appalti a Napoli, altrimenti avremmo ancora, tutti i giorni l’Italo Bocchino a parlare di quando ha perso le elezioni in Campania.

L’informazione fa il paese forte, diceva Lenny Bruce. Ma accidenti, quello era un comico!

 
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L'ARCIGAY CONTRO IL CARRO ALLEGORICO SULLA SESSUALITA'

Post n°57 pubblicato il 18 Febbraio 2009 da wolands
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Parte la centonovesima edizione del carnevale di Sciacca che quest’anno, dopo tre anni di esilio nel quartiere Perriera ritorna nel centro storico e rischia di diventare una edizione minore del Gay-Pride nazionale con tanti giovani mascherati da Platinette che cantano…”sono nato io, mezzo si e mezzo no, sono nato gay”
Risolti i problemi di viabilità, quest’anno i dieci carri allegorici, cinque di categoria “A” e altrettanti di seconda fascia, ritornano a far tappa in Piazza Scandaliato.
Ma sebbene tutti i carri siano ancora in fase di assemblaggio e nelle scuole di danza si provino le coreografie e gli inni, c’è già un carro allegorico che incuriosisce e fa discutere.
Si chiama “Un mondo diverso” ed è un carro di fascia B che, secondo le previsioni catalizzerà l’attenzione di tutti i partecipanti. A costruirlo, l’associazione culturale “Tira e molla” che nel suo mondo diverso, ha voluto affrontare il tema dell’omosessualità, con un inno, scritto da Giuseppe Gulino e Baldo Sclafani che inneggia all’omosessualità ed all’orgoglio di essere gay.
Sul carro, la maschera principale sarà quella di Lucio Carofiglio, barese di nascita e saccense di adozione, sosia di Platinette che dopo anni di partecipazione passiva al carnevale di Sciacca, quest’anno ha voluto impegnarsi in prima persona.

 

L’associazione saccense che costruisce il carro, grazie anche a Carofiglio, ha coinvolto l’Arcigay nazionale, ma Agostino De Caro, neo presidente provinciale, ha declinato l’invito.
“La sede nazionale – ha detto De Caro- ci ha trasmesso l’invito pervenuto dall’associazione di Sciacca che costruisce il carro, ma noi, in questo momento siamo impegnati ad organizzare il congresso fondativo ad Agrigento, che finalmente, dopo tanti anni, apre una propria sede nella città dei templi. Non credo che parteciperemo al carnevale, perché non ritengo che l’omosessualità sia un problema da mettere su un baraccone del carnevale con tante persone mascherate da Platinette. In questo momento –continua De Caro- abbiamo bisogno di fare lotte serie, se ci mettiamo su un carro di carnevale a fare la cretina, di sicuro perdiamo il rispetto della gente”.
Insomma, malgrado il rifiuto della neonata associazione agrigentina dell’arcigay, la sensazione è che i giorni di sfilata dei carri allegorici, si trasformeranno in una specie di gay-pride, con il coinvolgimento delle associazioni di categoria, che lottano per “un mondo diverso”.
La manifestazione si svolgerà dal 19 al 24 Febbraio. I primi due giorni sfileranno solo i gruppi mascherati, i successivi, a turno, tutti i carri allegorici con esibizione lungo le vie cittadine e sul palco allestito nella piazza principale. Rogo finale il martedì sera della maschera simbolo chiamata "Peppe Nappa".

 

SIETE TUTTI INVITATI

 
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GAZA 2009

Post n°56 pubblicato il 17 Gennaio 2009 da wolands
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