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un graditissimo regalo di Martina

-by

 

Premio 10 e lode

ringrazio con tanto affetto per il premio

con la seguente motivazione assegnatomi da

 donne e.... 

Al blog "TANTO PER ESSERCI"  di una persona speciale.

http://blog.libero.it/ashla/

 

PREMIO Award Brillante

donatomi dalla cara amica Silvana

del blog : SGATTAIOLANDO

 
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I veri amici vedono i tuoi errori e ti avvertono. I falsi amici invece  pur vedendo allo stesso modo i tuoi errori...  ti lusingheranno sempre

 
 

Messaggi del 09/07/2023

in arrivo anche in Italia

Post n°1225 pubblicato il 09 Luglio 2023 da acer.250
 

ogm

i nuovi ogm

L’Unione Europea prepara la deregulation dei cosiddetti nuovi Ogm (organismi geneticamente modificati), che sono effettivamente degli Ogm. L’ufficializzazione è attesa per mercoledì 5 luglio 2023. In base alle indiscrezioni, spesso questi Ogm non saranno neanche etichettati come tali: l’Ue si adeguerà dunque agli Stati Uniti. Impossibile evitarli, se non forse acquistando – e pagando – solo cibi biologici. Forse: perché anche questa sorta di riserva indiana è minacciata.

I nuovi Ogm sono quelli dei quali l’Italia ha già sdoganato la sperimentazione in campo aperto nell’ambito del decreto siccità. La differenza rispetto a quelli vecchi? Questi ultimi sono ottenuti inserendo nel Dna di una specie geni che appartengono ad un’altra specie. Per i nuovi Ogm invece si interviene manipolando i geni della specie stessa, o inserendovi geni di specie affini. Li si definisce anche come frutto del gene editing, ossia dell’assemblaggio genetico.

Ciò che si sa a proposito della nascente legislazione Ue sui nuovi Ogm discende da una sua bozza che doveva restare segreta. È aggiornata ad un paio di settimane fa. Nel frattempo può ovviamente aver subito modifiche, ma è indicativa dell’aria che tira a Bruxelles.

VECCHI E NUOVI OGM

In estremissima sintesi, la bozza divide i nuovi Ogm in due categorie. La prima comprende le colture ottenute con al massimo 20 modifiche genetiche: non importa quali. Esse sono considerate equivalenti agli omologhi convenzionali. Non è previsto quindi un meccanismo di valutazione della loro sicurezza per la salute e per l’ambiente e non verranno neanche etichettati come Ogm, a meno che non si tratti di colture resistenti agli erbicidi. Sarà dunque impossibile evitarli. Un invito a nozze per le multinazionali, perlopiù statunitensi, che brevettano colture Ogm e che finora non sono riuscite a penetrare nel mercato europeo.

Gli Ogm della seconda categoria, cioè con un maggior numero di modifiche genetiche, andranno etichettati ma godranno di una procedura di autorizzazione al commercio snella. In nessuno dei due casi sono in vigore tracciabilità e monitoraggi.

L’etichetta è prevista solo per le sementi. Infatti in agricoltura biologica gli Ogm rimangono vietati, vecchi o nuovi che siano. Così diventerebbe possibile evitare di seminarli.

LA BOZZA UE

Tuttavia la bozza della nascente legislazione Ue non contiene misure per la coesistenza fra colture convenzionali e nuovi Ogm: nemmeno per quanto riguarda l’agricoltura biologica.  Infatti  l’impollinazione fra colture Ogm e convenzionali è possibilissima. Per questo è minacciata anche la riserva indiana degli alimenti liberi da Ogm costituita da quelli che provengono dall’agricoltura biologica.

Sempre in base alla bozza, gli Stati membri dell’Ue non avrebbero nessuna possibilità di opporsi alla coltivazione dei nuovi Ogm sul territorio nazionale. La cosa è invece possibile, seppur in modo contorto, con l’attuale legislazione relativa ai vecchi Ogm. Al momento, in Italia gli Ogm sono vietati. Addio anche a questo.

 

Quando la Commissione Europea ufficializzerà il testo sui nuovi Ogm, il Parlamento Europeo e il Consiglio Ue potranno introdurvi modifiche. Si tratterà di un regolamento e non di una direttiva. Significa che, una volta approvato, diventerà immediatamente esecutivo e vincolante in tutti gli Stati membri, che dovranno applicarlo senza poter modificare neanche una virgola.

 

 
 
 

dieci curiosità sull'Italia

Post n°1224 pubblicato il 09 Luglio 2023 da acer.250
 

Dell’Italia si è innamorato chiunque abbia avuto la possibilità di ammirare da vicino le sue bellezze storiche, architettoniche, artistiche e naturali.

E se ogni angolo del Bel Paese è una meraviglia per gli occhi, tra monumenti e paesaggi sono nascoste anche delle peculiarità, degli aneddoti, delle curiosità che rendono ogni viaggio in Italia ancora più affascinante e indimenticabile.

PARTICOLARITÀ D’ITALIA: IL BEL PAESE SPIEGATO IN 10 NOTIZIE CURIOSE

Abbiamo cercato di scovare tutte le notizie che fanno dell’Italia una terra originale e ricca di sorprese. Ecco le 10 cose che, forse, non sapevi sull’Italia!

1. PASTA MON AMOUR!

Quanti sono i tipi di pasta italiana? Oltre 140, stando alle statistiche. Alcune varietà sono prodotte solo a livello regionale, mentre altre, anche se confezionate su tutto il territorio della Penisola, sono conosciute con nome diverso a seconda della regione in cui ci si trova. Ad ogni modo, comunque la si chiami, la pasta Made in Italy resta ai vertici degli eccellenti prodotti esportati in tutto il mondo!

2. DNA RICCO E VARIO

Una recente ricerca che ha analizzato il patrimonio genetico degli italiani ha dimostrato che il dna tricolore è il più ricco d’Europa. Come mai? Beh, il motivo è da cercare nella storia del Bel Paese, attraversato da continue migrazioni e con la presenza di isolamenti di minoranze linguistiche e dialetti che resistono al tempo e all’evoluzione.

3. LA SCACCHIERA VIVENTE

In provincia di Vicenza, esattamente nella città di Marostica, periodicamente si tiene una delle manifestazioni storiche più suggestive di tutto il patrimonio folkloristico d’Italia. Ogni weekend di settembre degli anni pari, gli abitanti del luogo, figuranti in costume, giocano una partita a scacchi a personaggi viventi. Questa tradizione si mantiene viva da oltre 500 anni, senza perdere mai il suo fascino.

4. SARDEGNA MAGICA

La regione Sardegna è un luogo che attira ogni anno migliaia di turisti, un posto incantevole con un mare cristallino da rivista. Ebbene non tutti sanno che la Sardegna è anche una terra misteriosa e magica. La tradizione popolare colloca in questa parte d’Italia la nascita della stregoneria come espressione della magia contadina: in quest’isola si radunavano diverse tipologie di streghe, secondo la leggenda. Cogas o Kogas, Surbiles, Surtòras, Strias, Janas e Bruscias sono soltanto alcuni degli appellativi usati per queste creature fantastiche, che in tanti dicono di aver avvistato.

5. L’INVENZIONE DELLA FORCHETTA

La mettiamo quotidianamente a tavola, la usiamo automaticamente senza più pensarci, ma sappiamo che la forchetta è una delle geniali invenzioni italiane? Questo fondamentale utensile è comparso probabilmente con l’Impero Romano Bizantino, ma dopo la caduta di quest’ultimo, sembrava essere sparita. In tempi successivi decisamente “migliori”, gli italiani hanno ricominciato a usare la forchetta diffondendola in tutta Europa.

6. COLLEZIONE DI INCISIONI RUPESTRI

Spostandoci verso la parte settentrionale dell’Italia, precisamente in Val Camonica, troviamo una delle più grandi collezioni di petroglifi preistorici del mondo. Si tratta di incisioni rupestri, riconosciute come primo patrimonio dell’umanità in Italia dall’UNESCO. Sono state realizzate in un arco temporale di circa 8.000 anni, fino all’età del Ferro (I millennio a.C.), mentre quelle dell’ultimo periodo sono attribuite al popolo dei Camuni.

7. UNA COSTELLAZIONE A PIAZZA DEI MIRACOLI

Ammirando la Torre di Pisa si scorge il simbolo del segno zodiacale dell’Ariete nel bassorilievo sopra la porta di ingresso. Ma c’è di più: l’intera disposizione dei monumenti di Piazza dei Miracoli riproduce esattamente la costellazione dell’Ariete con la Torre che si trova nella posizione di una delle stelle maggiori. Perché? Semplice, l’Ariete è il segno zodiacale della città.

8. UNA CITTÀ A FORMA DI STELLA

Una cittadina che vale la pena visitare? Quella di Palmanova, in provincia di Udine, che vanta una pianta perfetta a forma di stella a nove punte. La struttura si distingue per la notevole simmetria e il luogo, visto dall’alto, è fiabesco: restituisce l’immagine di una bellissima città fortezza a nove punte senza alcuna imperfezione.

9. IL RISTORANTE PIÙ PICCOLO

In Italia esiste anche il ristorante più piccolo del mondo: si chiama “Solo per Due”, e, proprio come suggerisce il nome, può accogliere solo due persone, dal momento che c’è un solo tavolo disponibile. Il ristorante si trova a Vacone, in provincia di Rieti ed è obbligatorio passarci, se vi trovate da quelle parti. Ma attenzione: ricordatevi di non essere in troppi.

10. I GATTI DI ROMA

L’amore tra la città eterna e i gatti dura dai tempi della Roma imperiale. Fin dall’antichità, all’interno dell’area sacra di Torre Argentina, il complesso archeologico che sorge al centro dell’omonima piazza, i felini hanno sempre trovato posto tra gli affascinanti ruderi. Attualmente i gatti sono patrimonio bioculturale della Capitale e un apposito regolamento comunale li tutela, istituendo le “colonie feline” della città.

Particolari aneddoti storici, città dalle strambe forme, eventi tradizionali unici al mondo: nel grande forziere del patrimonio culturale, gastronomico e artistico dell’Italia ci sono anche tante interessanti curiosità.

 

 

 
 
 
 
 

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