Creato da acrilmilanese il 05/08/2010
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Messaggi di Luglio 2014

... LEGGI E DIFFONDI la 7a e 8a pag de il baggese ag e sett. 2014

Post n°303 pubblicato il 31 Luglio 2014 da acrilmilanese

http://www.acraccademia.it/Il%20Civennese%20pag%202.html

… LE RIFOME COSTITUZIONALI PROSEGUONO IL LORO CAMMINO.. l’ Elezione diretta del Presidente della REPUBBLICA e del Presidente del CONSIGLIO, la modifica del SENATO.. a Camera delle REGIONI, la Nuova “LEGGE ELETTORALE” … ma e il “LAVORO.. ASSENTE”? .. le “TASSE.. ESAGERATE.. sul LAVORO”? … l’estensione delle “80 €” ai pensionati e agli INCAPIENTI? ..Ma i PRESIDENTI SI INTERROGANO DI NOTTE? a cura di.. ACR e RioMa chi sono I PRESIDENTI? ..Napolitano… e Renzi? ..Nell’estenuante dibattito sulle riforme istituzionali che ormai da decenni alimenta e scombina il dibattito politico italiano ed europeo, già dai tempi di Craxi, Spadolini, Andreotti e Moro.. puntualmente emergeva.. questa realtà… il tema dell’elezione diretta del Presidente della Repubblica Italiana e del CONSIGLIO, la riforma del Bicameralismo Perfetto, la Giustizia.. ingiusta, il Lavoro.. che diminuisce sempre di più, il Fisco…forte con i deboli e debole con i forti… Ma iniziamo con il tema della Grande Riforma.. voluta dai socialisti di Craxi, ELEZIONE DIRETTA per il Presidente del Consiglio e della Repubblica .. : c’è chi li vorrebbe ancora eletti dal Parlamento (con l’incarico), chi direttamente dal popolo; chi li desidererebbe alla francese, chi all’americana, chi alla tedesca. Comunque, chi non vorrebbe l’uomo forte a Capo della Nazione.. dell’Europa?! .. è una moda non dichiarata.. ma pare che si vorrebbe il capo o e il console! Raramente è capitato di interrogarsi del perché i padri costituenti hanno voluto i Presidenti.. con questi compiti? Pare che qualcuno, ora, si soffermi sul ruolo che il Capo dello Stato dovrebbe rappresentare e interpretare nei riguardi di tutti i cittadini… che il Capo del Governo venga eletto direttamente dal popolo. Siamo quindi, sicuri che dovrebbero essere sempre e solo imparziali, al di sopra delle parti e primi garanti della Costituzione e del Governo? Usiamo la parola “solo” non per sminuire l’importanza di questi compiti, che sono indubbiamente alti e supremi .. fondamentali per assicurare la vita democratica e dignitosa dei cittadini. Però, se vogliamo andare oltre e cambiare questi compiti, per certi versi altisonanti, diciamo che i Presidenti devono essere essenzialmente come un ‘buon padre di famiglia’. E qui veniamo al punto: per essere un buon padre di famiglia è sufficiente collocarsi in maniera equanime e al di sopra di tutti i figli senza distinzioni, senza privilegiare nessuno, senza favorire alcuno? No. Un vero buon padre di famiglia dovrebbe avere un amore di giustizia, con un occhio di riguardo, un interesse speciale e umano per i figli più deboli, più svantaggiati, anche più emarginati. E’ così che dev’essere… che i Presidenti della Repubblica e del Consiglio… ognuno con un proprio compito: -il Presidente della Repubblica… -Il suo ruolo principale dovrebbe essere quello di richiamare costantemente il Parlamento a migliorare le condizione dei più poveri, degli affamati, dei malati, degli anziani. (così prevede la Costituzione) –il Presidente del Consiglio, Capo dei ministri e titolare della funzione del Governo. Si tratta di una visione romantica del ruolo presidenziale? Forse. Però, quanto sarebbe bello immaginare di avere per un settennato un tribuno della plebe in chiave moderna che ogni sera, prima di andare a dormire nelle maestose stanze del Quirinale, s’interroghi con sincerità: Cosa ho fatto oggi per migliorare le condizioni dei più poveri e indifesi? … e il Presidente RENZI .. che ha liquidato.. con un stai sereno l’Ex Presidente LETTA e ha fatto mille promesse, galvanizzando tutti gli ITALIANI.. che pensavano che fosse giunto l’uomo della provvidenza e lo hanno premiato.. sulla fiducia.. con un risultato non da poco alle Europee con un lusinghiero 40,8 % -realizzare con il Parlamento razionale e rinnovato tutte le promesse e le aspettative di un’Italia e di un’Europa sempre più al passo con i tempi.. Ai lettori che pazientemente ci hanno seguito su questi temi vitali per il popolo… riflettano su queste realtà.. e ci segnalino.. come uscire da questa stagnazione… dove i ricchi diventano sempre più ricchi.. distruggendo la classe media.. e aumentando i poveri e gli indigenti… vogliamo ritornare all’epoca degli schiavi? … gli italiani sono un popolo che ne ha viste di tutti i colori.. ma la loro pazienza potrebbe anche finire.. a presto e auguriamoci che Renzi e Napolitano.. trovino la soluzione, prima di finire come l’Argentina.. o la Grecia! www.acraccademia.it

Calcio Roma @RepAsRoma. Un calcio con meno mangia-banane, l’incredibile esordio con gaffe razzista di Carlo Tavecchio, prossimo n.1 della LEga Calcio Italiana... bit.ly/1rHlGPB  lug-ag e serr  #NoTavNo, impediamo che Tavecchio diventi presidente Figc o la battaglia contro il razzismo è perduta per sempre.  Renzi e Malagò fanno Ponzio Pilato #NoTavNo. Si va avanti nella classifica ipocrisia dello sport e del calcio. Molti si dicono indignati, ma chi dovrebbe non fa nulla per impedire che Carlo Tavecchio - l'uomo che ha dato una versione razzistica del calcio... riceviamo e volentieri pubblichiamo... a cura di Acr-Crv e Rio x i SOCI VOLONTARI e TUTTI I NAVIGATORI LETTORI di ACR-ONLUSDIFATTO@LIBERO.IT Gentile Merzario, Presidente di acr-onlusdifatto@libero.it , per conto del nostro Direttore Generale, dott. Germano Pellegata, ho il piacere di inoltrarLe.. e di chiederLe di coillaborare con noi di ONDA.. Grazie dell'INVITO... sento i collab e i volontari poi le dico. sergio.merzario719@gmail.com

 
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ciao ... pag 1di agosto e sett 2012 di il baggese

Post n°302 pubblicato il 30 Luglio 2014 da acrilmilanese

CHE COSE’ IL PROGRESSO?.. e IL POPOLO?.. e la RIVOLUZIONE? .. e l'ANIMA? 

da I Miserabili di V. Hugò e di Da .. Rio MERZARIO... CON ASS. CULT. RICREATIVA!

..VUOI LEGGERE E DIFFONDERE... I NS GIORNALI?..  CLICCA Quì: 

http://www.acraccademia.it/Il%20Civennese%20pag%201.htm

Il progresso? Pare sia la vita permanente dei Popoli. Capita a volte che la vita momentanea neghi, agli individui, la prosecuzione della vita eterna del genere umano.. come una corsa con il Testimone..  ALLORA.. occorre fare la rivoluzione per cambiare l’ordine costituito e redistribuire il reddito e il POTERE,..  ma il popolo deve essere cosciente .. maturo.

Quando il popolo sceglie la rivoluzione? Non si può fare avanzare un popolo di sorpresa più presto di quanto non voglia o non ne sia convinto: guai a chi tenta di forzargli la mano! Perisce.. solo.. Un popolo non si lascia fare.. spingere.. se non è coinvolto.. e allora abbandona la rivoluzione e l’insurrezione diventa fine a sé stessa… come con i FORCONI.. o i LEGHISTI.. e adesso però ci prova il PD-PSE!


RIUSCIARANNO i SOCIALISTI a scegliere il Ministro MOGHERINI!?

Cicerone fu duro con Cesare ed ebbe ragione. Tale severità non è la diatriba. Quando Zoilo insulta  Cicerone e Cesare, Mevio Virgilio, Visè Molière.. e Pope Shakespeare .. e Frèron Voltaire, entra in azione una vecchia legge di odio e di invidia: i geni attirano gli insulti, sempre dal più al meno si latra contro i grandi uomini. Ma tra Zoilo e Cicerone passa una bella differenza: questi è un giustiziere col pensiero come Bruto lo è con la spada; ma l’antichità lo ammetteva. Cesare violatore del Rubicone, che accordava come cosa sua le cariche che provenivano dal popolo, che non si alzava  all’ingresso dei Senatori, compiva, come dice Eutropio, atti da re e quasi da tiranno, regia ac paene tyirannica. Era un grande uomo tanto peggio o tanto meglio; la lezione è più alta. Le sue 23 ferite ci commuovono meno che lo sputo ricevuto da Gesù Cristo.. in fronte!  Cesare è pugnalato dai senatori, Cristo schiaffeggiato dai servi… dall’oltraggio più grave si avverte  il Dio!... DALEMA o la MOGHERINI?... noi di Acr e Crv ci manderemmo SGARBI!

 AMORE dell'ANIMA!

Wow.. CIAO DA.. Rio.. per un attimo mi sono incantata e persa tra le bellissime parole che mi hai scritto e donato... in SONO ROSE!  L'amore rientra tra i codici dell'infinito. È quella scintilla divina che si accende in noi quando noi siamo pronti a farla risplendere dentro e fuori di noi. Anch'io nel mio libro "Noi siamo Amore" canto e declamo quell'Amore cosmico che respira con la nostra anima e con quella dell'universo intero... Noi siamo Amore quando arriviamo a comprendere e sperimentare tutto ciò! Un abbraccio solare mio caro amico e che l'amore sia con noi…

.. e RenzI Matteo Presidente del Consiglio dei Ministri, NONCHE' SEGRETARIO D4EL PD-PSE.. diventa bel PASCIUTO.. mi faceva notare Nando Giancola un bravissimo Socio di Acvr il sanremese.. vedi.. forse da quando è a Roma non ha i probblemi che abbiamo noi ITALIANI .. e quindi si dia una MOSSA e mantenga le promesse.. se nò addio al 41 x cento circa!

Poi c'è ancher l'amore dell'ANIMA!... quando l'amore viene dall'anima.. tutto è possibile.. e sia... tanto .. "del doman nn vè certezza"... Dal LIBRO di Rio " SONO ROSE... il Tuo? Carissima Marilena è un Mega LIBRO che decanta.. in NOI SIAMO AMORE.. LA GIOIA DI AMARE... RICAMBIANDO L'ABBRACCIO SOLARE E COSMICO.. che l'amore sia con noi!... ciao bnt .. mia cara amica... e COLLABORATRICE!

http://www.acraccademia.it/Il%20Civennese%20pag%201.html

.. da acr... a te e a tutte le VOLONTARIE e i volontari... buone vacanze, BUON  FERRAGOSTO, da www.acraccademia.it

 

;)

 
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x Teo da pubblicare sulla 2a pag de il milanese luglio e agosto 2014

Post n°301 pubblicato il 11 Luglio 2014 da acrilmilanese

Ciao Teo  Ottimo lavoro.. ora impostiamo pag. 3 e 8 cn questi aticoli e foto conseguenti.:

X Pag 3 de il milanese agosto e sett. 2014:

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MILANO PER META' A BAGNOMARIA.. ANCHE CON SINDACO PISAPIA..

… Tante chiacchere nel passato, ma ora l’intervento non si può più rimandare..

La città, mezza allagata.. un Sindaco che accusa la Regione e il suo Presidente Maroni e dice che la Protezione Civile ha dato l’allarme in ritardo.. Ma quando si pensa con Expo alle vie d’acqua.. mica si allude alle inondazioni.. agli allagamenti! Ed è successo per  l’ennesima volta, dopo aver preso atto che occorrerebbe un canale scolmatore.. che faccia defluire l’acqua che tracima, da anni, dal Seveso, dal Redefossi e dal Lambro, anche con Sindaco Giuliano Pisapia! . . da quasi sessant’anni succede.. quindi non è una novità.. eppure neanche Pisapia ha prevenuto.. ha cambiato… e le tasse pagate in più dai milanesi.. verranno spese per  rimborsare dei danni che si potevano evitare!? Bastava prevenire.. fare lavorare un po’ di gente.. ce n’è tanto bisogno di nuovo lavoro.. Altro che riaprire i NAVIGLI… Milano come Venezia.. per le strade con le barche? Cari milanesi.. Vi chiedo scusa.. dovremo risarcire tutti i danneggiati.. e i soldi.. li prendiamo dallo stipendio del Sindaco Pisapia.. degli Assessori.. dei Consiglieri?.. o  arriveremo all’ennesima tassa?!.. poi, magari, chissà si dirà che è ancora la Milano da BERE? Adesso basta con tardive giustificazioni e generiche accuse.. occorre la giusta prevenzione.. Va bè che il calzolaio và in giro con le scarpe rotte, ma la città che vede il suo Politecnico e la Metropolitana progettare per tutto il mondo non può più essere incapace al punto di non saper progettare una soluzione preventiva  alle piene del Redefossi, Seveso e Lambro… certo che è uno smacco vedere.. affondare Milano nel fango.. non balliamolo più questo brutto e bagnato.. TANGO!.. alcuni Consiglieri propongono di riaprire le vie d’acqua dei Navigli.. e gli Assessori.. e il Sindaco Pisapia cosa rispondono… c’è un progetto allo studio.. o nò?!... se non si prepara un VERO progetto operativo… la prossima esondazione.. sarà peggio.. Prevenire è meglio che rincorrere… facciamo i lavori necessari… SE NON ORA.. QUANDO?!... Sono ROSE.. a cura di www.acraccademia.it

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... e per pag 8 agosto e sett. 2014:

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DAL SOGNO DELLA RIPRESA ALL’EVOCAZIONE DEL DEFAULT.. SE NON CI BRIGHIAMO..
 QUI RISCHIAMO DI BRUCIARE LA FIDUCIA CHE SI ERA RIATTIVATA

 Carissimi milanesi e lombardi, abbiamo rischiato di distrarci... Sgranavamo gli occhi, inutilmente, di fronte a cose di poco .. il mondiale, pur importante e vinto dalla Germania che ha battuto l'Argentina ai tempi supplementari.. la diatriba verso l'EUROPA  e l'EURO.. sì.. Euro no.. e le performance europee di Renzi.. anche se importanti.., e non ci accorgiamo di questioni grandi come oceani, come le mega dichiarazioni di Delrio sul debito pubblico e il suo possibile consolidamento. .. e giù, fiumi di parole per descrivere
il discorso del Matteo Renzi Nazionale.. Segretario del Pd.. di inaugurazione del semestre europeo a presidenza italiana – perché diceva sempre “il mio Paese” quando lì rappresentava l’Europa intera?.. ragazzo in gamba, ma un pò.. come dire megalomane?!.. – se per discettare sulle dotte citazioni con cui ha infarcito il disicorso –
anche qui, ma cosa gli salta in mente di evocare Telemaco, uno che cornificò il
padre Ulisse andando con la di lui amante Circe e finì maciullato dalle sirene,
cauando il crepacuore a mamma Penelope – per non parlare del presunto scontro con
la Germania, di cui a ben vedere non c’è traccia, considerato che Roma diceva
“non chiediamo sconti, non vogliamo scorciatoie, dobbiamo noi risolvere le
questioni italiane” e Berlino sosteneva che “sconti e scorciatoie sono solo
quelle previste dai patti” e “il debito è nemico della crescita”. Tutto questo
mentre, nell’ignavia generale, il governo rappresentava all’esterno le evidenti
divergenze che ci possono essere al proprio interno. Infatti, in un’intervista al Corriere della sera, per la prima volta che mi ricordi, un importante esponente del Governo italiano prendeva in considrazione l’ipotesi di un default del debito, stile Argentina o
Grecia, aggiungendo che però “deciderà il Presidente del Consiglio”. Ora,
Graziano Delrio .. che .. non è uno qualsiasi, trattandosi di sottosegretario alla
Presidenza del Consiglio, l’uomo fidato che Renzi avrebbe voluto all’Economia
come suo braccio armato se il Quirinale non gli avesse pressantemente suggerito
Padoan, nominato poi ministro dell'Economia... Quelle sue parole hanno un peso, non si può far finta di niente. Così come va valutata la proposta dello stesso Delrio di mutualizzazione del debito attraverso futuribili “euro union bonds”, la quale, prima ancora di incassare i prevedibili dinieghi tedeschi, è stata stoppata proprio dal ministro Padoan. 
E' chiaro che, Delrio è stato, forse.. un pò.. improvvido – su temi come questi si dovrebbe decidere, non annunciare.. né tantomeno ipotizzare – ma.. credo abbia il merito di avere sdoganato una questione che altrimenti sarebbe rimasta sottotraccia dopo il cambio di “umore” che Matteo Renzi, dopo Mario Monti e l'ex Pres. del Consiglio Letta, hanno imposto al Paese. Cambio utile per riacquistare un po’ della fiducia perduta, ma pericoloso se aveva come prezzo l’occultamento dei problemi. E che il debito pubblico sia “il problema italiano” – sia per la dimensione che ha raggiunto, sia perché drena tutte le risorse che dovremmo impiegare per gli investimenti, unico vero strumento che può assicurare la crescita – lo dimostra il fatto che, record negativo dopo record negativo,
continua ininterrottamente a crescere, avendo, oramai, sfondato i 2100 miliardi
e la quota del 135% del pil, con 82 miliardi di interessi da pagare (circa il
5% del pil, un peso insostenibile), e soprattutto che il Fiscal Compact,
operativo dal 2015, ci costringerà a svenarci per far fronte agli impegni
stringenti che prevede. Ora.. Facciamo due conti. Se sarà confermato il pareggio di
bilancio l’anno prossimo – e non vi è traccia reale del contrario – considerato
che la crescita nel migliore dei casi sarà la metà di quella prevista dal
governo (0,4% anziché 0,8%), è prevedibile la necessità di una manovra
correttiva in autunno di almeno 25 miliardi... Negata dallo stesso Renzi.. Cui si aggiungono altri 17 miliardi come effetto della deflazione sul debito. Poi scatterano gli obblighi di riduzione dello stock di debito per portarci entro il 2019 intorno al 121% del
pil. Per farcela senza interventi straordinari, dovremmo essere capaci di avere
un avanzo primario del 4,6%, il triplo dell’attuale e il doppio di quello che
avevamo negli anni delle vacche grasse. Oppure di toglierci il peso di oltre
200 miliardi in un colpo solo. Ecco perché l’uscita di Delrio, pur nella sua parziale
imprudenza, ha non poco significato. Certo, per evitare il bailout con relativo
commissariamento della Troika, la strada giusta non è il brutale
consolidamento, che tra l’altro avrebbe nella quota detenuta dall’estero un
freno e che ricadrebbe in modo pesante sul sistema bancario (con conseguente
ritorno in zona “credit crunch”). E neppure la “ricetta” del Fondo Monetario
(riscadenzare, pur senza cambiare la remunerazione offerta), che pure sarebbe
meno peggio. Né, purtroppo, è percorribile la strada, buona ma futuribile,
degli eurobond.

No, l’unica ristrutturazione possibile è quella del conferimento del
patrimonio mobiliare e immobiliare pubblico – stimato dal Tesoro 600-800
miliardi per la parte più facilmente valorizzabile – ad una società ad hoc da
quotare in Borsa, con il contributo del patrimonio privato, in modo progressivo
e oltre una certa soglia. Forse, anziché lanciarsi messaggi via stampa o
inscenare presunte battaglie di principio in Europa, converrebbe mettersi a
studiare le diverse modalità pratiche di questa idea. Ci sono fior di
economisti che ne hanno parlato e si sono documentati. E che, gratis, farebbero
volentieri una consulenza al presidente Renzi e al sottosegretario Delrio.
Anche perché questa è anche l’unica via per trovare le risorse necessarie a
rilanciare gli investimenti, indispensabili per riattivare la crescita. Una
partita, questa della ripresa economica, che bisognerebbe smettere di giocare
con carte truccate. Ci vuole una buona dose di coraggio per dire che siamo
fuori dalla crisi, visto che dopo lo 0,1% di pil perso nel primo trimestre,
anche nel secondo l’Istat stima una variazione compresa tra  il -0,1% e il +0,
3%. E se i trimestri negativi saranno due consecutivi, ecco che saremo
ufficialmente tornati in recessione. Come se non bastasse, secondo l’Istituto
di cui Giorgio Alleva ha da poco assunto la presidenza, vedremo “ritmi
sostanzialmente analoghi anche nella seconda metà dell’anno”. Se saremo
fortunati, insomma, la nostra crescita nel 2014 sarà di certo più vicina allo
0,2% previsto da Confindustria che non allo 0,8% su cui si è attestato e
intestardito il governo.

Ecco, anche a voler essere moderatamente (e immotivatamente) ottimisti e
ipotizzando una crescita di mezzo punto percentuale, a questi ritmi serviranno
circa 19 anni recuperare i 9,4 punti di pil persi dal 2008. E a chi dice che il
pil, da solo, non indica nulla, si fa presente che a maggio la disoccupazione è
tornata a salire, attestandosi intorno 12,6%, portando i senza lavoro alla
triste quota di 3 milioni e 222 mila, il doppio del 2007. Il tutto, visto che l’
inflazione ha raggiunto a giugno il livello più basso dall’ottobre 2009
(fermandosi allo 0,3%), mentre siamo ad un passo dalla deflazione, quella
spirale perversa in cui, di fronte ad aspettative di discesa dei prezzi,
famiglie e imprese preferiscono rinviare acquisti e investimenti, con la
prospettiva di minori spese future, di fatto contribuendo alla contrazione dell’
economia.  Eppure anche di fronte ai dati negativi, c’è un serpeggiante clima di
ottimismo, percepibile in modo speciale tra gli imprenditori. E’ evidente la
dicotomia tra realtà e sentimento, tra evidenze empiriche e astrazioni, ma
soprattutto la dicotomia tra le parole e i fatti, visto che il governo ha
dimostrato che la crisi è quasi finita e che le sue mosse saranno in grado di
riavviare la ripresa. Ma che non sia così? E allora il grande merito di aver riacceso
la speranza e il motore della fiducia rischia di essere vanificato dal potenziale .. demerito
di aver generato un ottimismo quasi fuori misura, che alla fine potrebbe rilevarsi un
boomerang. Sarebbe esiziale se questa “aeriforme” fiducia non diventasse
infatti solida, con almeno qualche concreta declinazione dei tanti annunci di
riforma. Perché non c’è peggior cosa della fiducia tradita... ma crediamo che non sia quesro il caso! Specie se a risvegliarci dal sogno è un importante esponente di governo che parla senza perifrasi di un possibile default prossimo venturo... ma che da ex Sindaco sa che è meglio intervenire per tempo... Grazie DELRIO!

http://www.acraccademia.it/Il%20Milanese%20pag%201.html

 
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