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Messaggi di Giugno 2016

x Teo acr Torino e Milano

Post n°439 pubblicato il 30 Giugno 2016 da acrilmilanese

Ciao Teo, mi pubblichi, per cortesia, il seguente articolo corpo 14 su pag 1 e 2 di acr Torino-milanese di luglio-agosto e poi mi aggiorni il Milanese, il Baggese, con luglio e agosto  .. 1 e *2 de 2016. .. (e a pag *2 toglimi x piacere Cinzia Alessi e aggiungi Giorgio GAGLIARDI).. tra i nomi ..*se ti serve pubblica pure le foto del CRV...).. (+ le foto della nuova Giunta di Torino e Milano con il programma del comune ..e le attività di Giunta di luglio e agosto/settembre).. se ti servono altre foto, usa quelle del CRV, oppure le trovi sul portale del Comune di Torino e di milano o in internet.. b.lav. La NUOVA TORINO!? .. nell'ultimo scorcio di campagna elettorale  P. Fassino aveva deciso di tirare fuori gli artigli. Il sindaco uscente di Torino capì.. in ritardo che per assicurarsi la vittoria al ballottaggio contro la grillina Chiara Appendino doveva agitare lo spauracchio di un’amministrazione comunale a 5 Stelle pronta a bloccare lo sviluppo città, puntando il dito da L. Annunziata a In ½ ora defini come “il cartello dei no”... xchè FASSINO SE LA PRENDEVA CON L’ASSESSORE IN PECTORE.. Nel mirino di Fassino fini l’assessore in pectore all’Urbanistica di un’ipotetica giunta torinese a 5 Stelle:Guido Montanari, è assessore   all’ Urbanistica nella giunta civica con simpatie grilline del Comune di Rivalta, ed è un architetto e docente universitario. Contro di lui così sì s’è scagliato l’ultimo segretario dei Ds ad confronto tv  : “Chiedo all’Appendino: ha indicato come assessore all’Urbanistica un architetto che dice ‘no alla Città della Salute, no al recupero di Torino Esposizioni, no alla riqualificazione di Italia ’61, no alla Tav’, cioè è tutto un no. Come si crea sviluppo? Come si crea lavoro? Appendino rappresenta il cartello del ‘no a tutto’, non si capisce dov’è il sì. Il futuro non si costruisce solo con i no’”... e fu il karakiri di Fassino. MA CHI E’ GUIDO MONTANARI? Cinquantanove anni e architetto, è un docente universitario; da convinto ambientalista, è stato presidente della commissione per il paesaggio e tra i promotori del comitato “Non grattiamo il cielo” e del forum “Salviamo il paesaggio”. Il suo è stato uno dei primi nomi indicati dalla candidata grillina e la scelta ha confermato un feeling già instaurato da tempo; nel settembre scorso Montanari era stato infatti invitato al Movifest a parlare di piano regolatore, per poi ricevere in seguito l’incarico di coordinare i gruppi tematici dei grillini sulla trasformazione urbana.. ECCO COSA (NON) BLOCCARE A TORINO..  Secondo l'ipotetico j’accuse di Fassino, la coppia Appendino-Montanari una volta alla guida del Comune avrebbe bloccato una serie di progetti di sviluppo, a partire da quello della Città della Salute, il grande ospedale di cura e ricerca che 'dovrebbe' essere realizzato nell’area ex Fiat Avio con la costruzione di un nuovo complesso, ma che il Movimento 5 Stelle intende invece riportare al progetto originario del governatore leghista Roberto Cota che prevedeva la ristrutturazione delle vecchie Molinette con la realizzazione della torre chirurgica. Da qui anche la polemica sui fondi in arrivo dal Governo, in mezzo alla quale pare sia finita pure la ministra di Renzi  Maria Elena Boschi.
.. poi ci pensò una testata torinese come la STAMPA a descrivere la “nuova urbanistica M5S” .. con un parallelismo su quanto sarebbe potuto accadere a Roma e Torino in caso di giunte grilline (NDR). “È l’urbanistica il terreno su cui già si misura la sfida al Pd di Virginia Raggi e Chiara Appendino che hanno vinto nei ballottaggi a Roma e Torino – avrebbe scritto G. Salvaggiulo – . "Come assessori hanno indicato due ‘urbanisti gemelli’: Paolo Berdini e Guido Montanari. Nomi pesanti con radici accademiche, noti nelle città per le numerose battaglie civili, stessi maestri e una comune radice culturale, ‘prima che la sinistra buttasse alle ortiche l’urbanistica’. Le loro idee: stop al consumo di suolo, revisione al ribasso dei piani regolatori, più trasporto pubblico, no alla privatizzazione del patrimonio immobiliare comunale. Proclamando ‘la fine dell’urbanistica neoliberista» e una soluzione di continuità con le giunte di centrosinistra’”. Ma ecco cosa dice Montanari, in un lungo post su Facebook di alcuni giorni fa (eccolo) ha spiegato che “non fermeremo ciò che di positivo è in corso, cercheremo di migliorare quanto è migliorabile e di bloccare solo ciò che va contro la qualità della vita dei cittadini”. Quindi ha specificato la sua posizione su ben 20 interventi, dal completamento della Linea 1 della metropolitana che “continuerà” mentre “la Linea 2, che non è neppure avviata, si farà avviando procedure di approfondimento partecipato con la cittadinanza per definirne il percorso”. Sulla nuova Città della Salute al Lingotto così si espresse: “Siamo contrari a quel progetto perché vogliamo realizzare la prima ipotesi di città della salute nell’area delle Molinette”. Per quanto riguarda “la nuova torre ad uffici in prossimità della stazione ad Alta Velocità di Porta Susa”, Montanari precisò che: “si farà con risorse private e non possiamo bloccarla anche se raddoppia l’impatto paesaggistico dell’inutile grattacielo della Banca Intesa”... quindi è Fassino che ha fatto AUTOGOL?.. lasciandosi scippare quello che avrebbe dovuto essere il patrimonio culturale e di lotta del PD!

Per il Milanese e Baggese (solo art. di fondo ringraziando la fonte "f! FORMICHE"-.) -La Gran Bretagna oggi ha fatto la storia, dando la dimostrazione che l’UE è in realtà un enorme bluff in cui la maggior parte dei politici di tutta Europa si sono adagiati per convenienza (?), dinamica che ha favorito gli interessi delle elites autoreferenziate a danno dei cittadini?! C'è chi afferma che sia così. Pare che .. analizzando i risultati, sul referendum britannico, sia interessata ma anche prevedibile notare che l’ideologia europeista, se così possiamo definirla, ha fatto proseliti nelle area dell’alta finanza, la City di Londra ha votato per il 75% a favore del remain, così come le zone ricche della capitale inglese e le città di Oxford e Cambridge, dove i figli di papà e giovani rampolli, sognano magari un mondo senza confini e senza regole per la finanza. Interessante è stato il 55% a favore per il leave votato dai gallesi, un voto di saggezza popolare in un area certamente non globalizzata con Londra, inoltre  molto bello, e a dir poco commovente, quel 55% sempre per il leave votato dagli abitanti di Coventry, magari per molti non significa nulla, ma questo esito, ha una rilevanza storica non indifferente. Questa città inglese tra il 14 e 15 novembre 1940, fu praticamente rasa al suolo dai bombardamenti tedeschi e gli abitanti di Coventry, hanno percepito che la Gran Bretagna nell’UE era più un vantaggio per la Germania che non per loro. Bruxelles inteso come sinonimo di coventrizzazione… Però tutti i britannici in generale, non si sono fatti influenzare dalla propaganda della paura, che mostrava scenari apocalittici per l’economia nazionale qualora avessero scelto l’uscita da Bruxelles. Anche se occorre però notare che i giovanissimi hanno votato per il 'remain', perchè indottrinati dal discutibile mito europeista, nonchè da modelli giovanili che propagandano un nuovo ordine mondiale. CMQ, la questione principale che ha caratterizzato il referendum  è stata proprio il discorso immigrazione, dove l’UE ha mostrato le sue lacune, anzi ha mostrato la sua “ideologia” di inclusione terzomondista, pertando i cittadini britannici, hanno capito che immigrazione è sinonimo di dumping salariale, basti pensare ai rifugiati “accolti” in Germania per tagliare i costi di lavoro. Le sinistre europee (unite ai perbenisti), ragionando a suon di propaganda, hanno gridato al razzismo,  a quello che è la difesa da condizioni di lavoro da terzo mondo che sono ovviamente a vantaggio per i profitti di pochi ricchi a danno di tantissimi poveri. I fatti umani come sempre si ripresentano e la politica italiana (a parte qualche eccezione)  anche questa volta ha perso il suo appuntamento con la storia. Ci rimane il rammarico, che forse questa vittoria della "democrazia sulle elites", possa essere la leva per una presa di coscienza europea per far rinascere la vera Europa, quella degli Stati sovrani cooperanti ma liberi di gestirsi in casa propria.. oppure una realtà simile agli Stati Uniti d'Europa. Ora la politica italiana, se vuole veramente riconquistare la sovranità e la democrazia deve, anzi dovrebbe e dovremmo tutti, iniziare la nostra scalata per la libertà, altrimenti l’Italia verrà rasa al suolo dalle elites europeiste, guidate dalla Merkel. Potremmo iniziare dall’invasione dei pomodori e delle arance nord africane in Sicilia che rovinano la nostra agricoltura nazionale grazie all’effetto dumping delle politiche di Bruxelles, come il riso del sud est asiatico nel Veneto, o il tessile orientale a danno della nostra manifattura e ovviamente l’euro… (forte e .. debole -NDR-)
Allo stato attuale, il 25 aprile, il 1 Maggio e il 2 giugno sono feste senza senso, non hanno più la portata iniziale, soprattutto dopo aver abolito l'Art. 18 dello Stattuto dei Lavoratori, quindi è necessario riscoprire cos’è veramente la tutela nazionale per il benessere dei cittadini e come effettuare la perequazione e redistribuzione delle risorse. Al lettore che vuole esprimere e riaffermare il suo concetto in merito chiediamo di inviare il suo pensiero all'e-mail : acrilmilanese@libero.it  
.. e sempre x acr Torino se ti serve.. L'analisi di Prof. Universitari, iniziamo da B. I. (ringraziandolo), storico e filosofo .. a cura di Crv-Acr -Ebbene sì: la tanto temuta uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea si è avverata. La Brexit adesso è una realtà con cui tutti dobbiamo fare i conti. Non solo la direzione del PD,  non solo la grande Germania, non solo David Cameron, ma tutti quanti noi. L’esito del referendum ha visto dopo un’alternarsi delle proiezioni l’arrivo dell’agognata conclusione inequivocabile. Charles De Gaulle avrebbe commentato questo risultato con cinismo, probabilmente chiosando la cosa con un sarcastico: perché i britannici erano nell’Unione? Robert Schumann, Bettino CRAXI e Alcide De Gasperi invece avrebbero fatto cadere qualche lacrima. Oggi come ieri c’è chi ride e chi si dispera, come sempre nella vita. Di là di tutto, questo giorno è memorabile e segna l’arresto .. parziale.. dell’avventura europea. Come appariva alla vigilia ora è solo stato formalizzato il requiem di una realtà comunitaria già agonizzante (.. per aver dimenticato la volontà popolare), uno squillo di tromba che suona dal profondo della società. Il fatto stesso che gli elettori britannici abbiamo optato per il Leave, sebbene i poteri forti, compreso il governo britannico, si siano sperticati a favore del Remain la dice lunga sulla portata politica, e aggiungeremmo democratica, di questa soluzione. Adesso il fronte anti Unione che va da Farange, Grillo (con alcuni ripensamenti dopo la vittoria delle amministrative di giugno u.s.), alla Le Pen, fino a Salvini hanno incassato un credito e una propulsione per la propria battaglia. Alla Brexit seguirà la Frexit?.. e poi chissà anche un nostro passo indietro. È certo che che la Brexit invia un messaggio dirompente, una sanzione della gente allo strapotere finanziario antidemocratico di banche, finanza e organismi centralizzati faraonici e inutili: un segnale che si presenta come una lettera ad un’Europa dei popoli... mai nata.. ma che grazie a ciò che è successo e succederà.. potrebbe nascere.. stavolta con il piede giusto.

 
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x Teo acr Roma ela nuova Giunta del nuovo sindaco

Post n°437 pubblicato il 29 Giugno 2016 da acrilmilanese

Ciao Teo, mi pubblichi, per cortesia, il seguente articolo corpo 14 su pag 1 e .. *2 de acr roma-milanese di luglio 2016. .. (e a pag *2 toglimi x piacere Cinzia Alessi e aggiungi Giorgio GAGLIARDI).. tra i nomi ..*se ti serve pubblica pure le foto del CRV...).. (+ le foto della nuova Giunta di Roma i e il programma del comune .. di luglio e agosto/settembre).. se ti servono altre foto, usa quelle del CRV, oppure le trovi sul portale del Comune di Roma o in internet.. b.lav.

Acr e Crv (www.acraccademia.it)aderiscono all’Appello del Coordinamento Comasco per la pace! Domenica 9 ottobre 2016 – Marcia Perugia Assisi della Pace e della Fraternità   Viviamo in un tempo di grandi tensioni, conflitti e preoccupazioni. Ogni giorno siamo costretti a fare i conti conproblemi complessi ignorati o sottovalutati da lungo tempo. Dalla miseria alladistruzione di posti di lavoro, dalle guerre alle migrazioni, dalladevastazione ambientale al cambiamento climatico. Problemi sociali, economici,ambientali e politici che spesso abbracciano l’intero pianeta, diseguaglianze ed ingiustizie che non trovano un adeguato impegno di coloro che hanno laresponsabilità di intervenire. Il nostro modello di vita e di sviluppo èinsostenibile, produce ingiustizie, crisi e guerre.
Ad aggravare la situazione si stanno facendo strada in Europa alcune idee e politiche pericolose che aumentano le paure, accentuano le divisioni, avvelena noi rapporti e allontanano le soluzioni. Idee e politiche che ci fanno male e chedobbiamo contrastare con forza. Una prima idea pericolosa è quella di chi sostiene che “possiamo fare a meno dell’Europa”, che dobbiamo tornare indietro alle monete e alle frontierenazionali ricostruendo muri e confini. L’Europa che oggi conosciamo non cipiace ma questo non vuol dire che possiamo buttarla via. Senza l’Europa saremmo tutti più deboli e vulnerabili. Anziché distruggerla oggi dobbiamo rifarel’Europa realizzando l’originale progetto di pace, giustizia sociale e fratellanza.
In base ad un’altra idea pericolosa alcuni affermano che “dobbiamo impedire a chi cerca rifugio nel nostro continente di arrivare da noi”. E’ l’idea che l’Europa possa fare a meno degli altri. Un’Europa che sbarra le porte a chi fugge dalla guerra e dalla fame, che tratta un rifugiato o un migrante come un criminale, che chiude gli occhi sulle cause di questi drammi è disumana edestinata a deperire rapidamente. Le istituzioni hanno la responsabilità diproteggere chi è in pericolo e assicurare il rispetto della legalità sancitadal diritto internazionale dei diritti umani.
Altri ancora sostengono che “la solidarietà è un lusso che non ci possiamo piùpermettere!” Questa idea ci sta avvelenando l’aria che respiriamo rendendociogni giorno più soli, più poveri e impauriti. E’ l’idea che corrode la nostracapacità di affrontare assieme le grandi e piccole sfide del nostro tempoproprio quando constatiamo che solidarietà e cooperazione sono le fondamenta della convivenza. In questo contesto di egoismi e di chiusure si insinua un’ulteriore ideadistruttiva in base alla quale “la guerra è inevitabile” e dunque dobbiamo essere pronti a farla tutte le volte che è necessario. Dietro a questa idea si nascondono e si alimentano interessi personali, sfruttamento di beni e dipersone, poteri occulti e corrotti, costruttori e trafficanti di armi, nuove forme di colonialismo.
Al contrario noi sappiamo che la guerra non è solo disumana ma illegale, che vafermata, che le alternative esistono e noi le vogliamo promuovere con azioni quotidiane, non violente, di educazione, di accoglienza e inclusione, disolidarietà e cooperazione, di dialogo e di riconciliazione, di rispetto dellediversità e di convivenza, di economia solidale e lavoro dignitoso. Contro il dilagare di queste idee pericolose e politiche irresponsabilirafforziamo il nostro impegno per la pace! Domenica 9 ottobre 2016 partecipaanche tu alla Marcia Pertugi Assisi della Pace e della Fraternità .. Facciamo in modo che la Perugia Assisi sia la marcia di coloro che sioppongono a questa realtà, che si indignano, la rifiutano e si impegnanoquotidianamente a trasformarla costruendo pace, accoglienza, solidarietà,dialogo, nonviolenza e fraternità.

x info acr-4658@libero.it

Ricerca in Internet di Crv e Acr.. fonte.. (si ringrazia)!
visto il msg troppo tardi?... alla prossima''se ti puo'interessare.. eccola"! Salve... da  www.acraccademia.it  giornali on-line e da Sergio Dario Merzario e Ketti Concetta Bosco: da noi la cultura sta dicasa! Poi se ti interessano altre notizie abbiamo di tutto e di + (i ns soci..offrono.. in affitto.. case per vacanze al Lago.. a Civenna.. a BELLAGIO.. a Asso, a Erba, a Canzo, al mare a.. Sanremo, a Torino.. etc .. Poi ci sono le varie che trovi su : www.acraccademia.it ..come ad Esempio … “da Kenzo klown dj 22 anni Organizzazione eventi & Animazione bambini ed adulti. 26 giugno." CULTURE A CONFRONTO" Piazza Cassini a SANREMO (mercatino annuale ogni 4a domenica del mese) dedicato a: hobbisti, benessere, vintage & gastronomia etnica. dalle 10 alle 24 spettacoli,balli, musica del mondo. . etc. info e prenotazioni al 3280284749...3394523017... 3402707829... 0287392826... acr-onlusdifatto@libero.it
------------------------
.. pubblicata su acr ROMA, il civennese, bellagino, torino, asso/valbrona, europa, sanremese,milanese, baggese, valassinese, triangolo lariano e su f.b. "leggete ediffondete.. ai vs contatti amici... ciao da ketti e da Rio..
www.acraccademia.it
FotoIstituto Giapponese - apertura del giardino

Istituto giapponese di cultura - Via Antonio Gramsci, 74 - ROMA (RM)

L'incantevole giardino dell'Istituto è aperto al pubblico gratuitamente (su prenotazione), offrendo anche visite guidate Il giardino dell’Istituto Giapponese è aperto al pubblico gratuitamente tutto l'anno (tranne nei mesi di luglio, agosto e nel periodo natalizio). Per visitarlo l’Istituto mette a disposizione un servizio di visite guidate (sospese in caso di pioggia) in turni di 30 minuti e in gruppi di circa 15 persone. È possibile prenotare la propria visita solo telefonicamente (al numero 06.94844655) ed esclusivamente per il mese in corso e il successivo. Nel giardino, realizzato dal noto architetto Ken Nakajima, compaiono tutti gli elementi essenziali e tradizionali del giardino di stile sen'en (giardino con laghetto), che ha raggiunto l'attuale splendore perfezionandosi attraverso i periodi Heian, Muromachi (XVI-XVII sec.) e Momoyama (fine XVII sec.): il laghetto, la cascata, le rocce, le piccole isole, il ponticello e la lanterna di pietra - il tôrô. La veranda - tsuridono - che si protrae sul laghetto è uno dei migliori punti per godere la vista del giardino. Tra le piante presenti si trovano il ciliegio, il glicine, gli iris e i pini nani. Le pietre che formano la cascata provengono dalla campagna toscana. Il giardino è aperto per le visite il martedì, il giovedì, il venerdì pomeriggio e venerdì e sabato mattina. Tutti i dettagli sono disponibili su Jfroma.it. Informazioni Istituto Giapponese di Cultura Indirizzo:info@jfroma.it Sito http://www.jfroma.it web: Via Antonio Gramsci, 74 - 00197 ROMA (RM) Telefono: 06.3224794-54 Fax: 06.3222165 Email:

 
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x Teo acr Europa- milanese pag 1 e 2 luglio

Post n°436 pubblicato il 28 Giugno 2016 da acrilmilanese

Ciao Teo, mi pubblichi, per cortesia, il seguente articolo corpo 14 su pag 1 e .. *2 de il Sanremese luglio 2016. .. (e a pag *2 toglimi x piacere Raffaele e aggiungi Giorgio GAGLIARDI).. tra i nomi ..*se ti serve pubblica pure le foto del CRV...).. (+ le foto di Europa i e il programma del regno unito .. di luglio e agosto/settembre).. se ti servono altre foto, usa quelle del CRV, oppure le trovi sul portale del Parlamento Europeo o in internet.. b.lav.Ricerca in Internet di Crv e Acr su Regno unito ed EuropaIl Regno Unito (UK) è formato da Inghilterra, Galles, Scozia (che costituiscono insieme la Gran Bretagna) e Irlanda del Nord. Il paese è morfologicamente variegato e caratterizzato da falesie lungo alcune coste, diversi altipiani e bassipiani e centinaia di isole al largo delle coste occidentali e settentrionali della Scozia.I settori più importanti dell’economia britannica nel 2014 erano l’amministrazione pubblica, la difesa, l'istruzione, la sanità e l'assistenza sociale (18,3 %), il commercio all’ingrosso e al dettaglio, i trasporti, il settore alberghiero e della ristorazione (18,4 %) e l’industria (13,5 %).I principali partner per le esportazioni sono gli USA, la Germania e i Paesi Bassi, mentre per le importazioni sono la Germania, la Cina e gli USA.Capitale: LondraSuperificie: 248 528 km²Popolazione: 64 875 165 (2015) Popolazione in % della popolazione totale dell’UE: 12,8 % (2015) Prodotto interno lordo (PIL): 2 569 miliardi EUR (2015) Lingue ufficiali dell’UE: ingleseSistema politico: monarchia costituzionale parlamentarePaese membro dell’UE dal: 1° gennaio 1973Seggi al Parlamento europeo: 73Valuta: lira sterlina (GBP)Fa parte dello spazio Schengen? No, il Regno Unito non fa parte dello spazio Schengen.Presidenza del Consiglio: il Regno Unito ha detenuto cinque volte la presidenza di turno del Consiglio dell'UE tra il 1977 e il 2005. La prossima volta sarà nel 2017.Per saperne di più•Fatti e cifre sul Regno Unito in rapporto agli altri paesi dell’UE •Profilo statistico del Regno Unito •Governo del Regno Unito Il Regno Unito nell'UEParlamento europeoIl Regno Unito ha 73 deputati nel Parlamento europeo. Gli eurodeputati britannici.Ufficio del Parlamento europeo nel Regno Unito Consiglio dell'UENel Consiglio dell'UE i ministri nazionali si incontrano periodicamente per adottare le leggi e coordinare le politiche dell'Unione. Alle riunioni del Consiglio partecipano regolarmente i rappresentanti del governo britannico, a seconda del settore politico in questione.Presidenza del Consiglio dell'UEIl Consiglio dell’UE non è presieduto in permanenza da un’unica persona (come ad esempio la Commissione o il Parlamento). I suoi lavori sono infatti guidati dal paese che detiene la presidenza semestrale di turno del Consiglio.Durante questi sei mesi, i ministri del governo di tale paese presiedono le riunioni del Consiglio nei rispettivi settori di competenza, contribuendo a fissarne l’ordine del giorno, e facilitano il dialogo con le altre istituzioni dell’UE.Date delle presidenze britanniche:gennaio-giugno 1977 | luglio-dicembre 1981 | luglio-dicembre 1992 | gennaio-giugno 1998 | luglio-dicembre 2005 | luglio-dicembre 2017Per saperne di più sull'attuale presidenza del Consiglio dell'UE Deutsch (de) English (en) français (fr) Nederlands (nl) Commissione europeaIl commissario nominato dal regno Unito alla Commissione europea è Jonathan Hill , responsabile della stabilità finanziaria, dei servizi finanziari e dell'Unione dei mercati dei capitali.La Commissione è rappresentata in ciascuno Stato membro dell’UE da un ufficio locale, detto anche "rappresentanza".Rappresentanza della Commissione nel Regno Unito Comitato economico e sociale europeoIl Regno Unito ha 25 rappresentanti nel Comitato economico e sociale europeo. Questo organo consultivo, che rappresenta i datori di lavoro, i lavoratori e altri gruppi di interesse, viene consultato sulle proposte legislative per avere un’idea più precisa del possibile impatto sulla realtà sociale e del lavoro nei paesi membri.Comitato delle regioniIl Regno Unito conta 24 membri nel Comitato delle regioni, l'assemblea dei rappresentanti regionali e locali dell'UE. Questo organo consultivo viene consultato sulle proposte legislative per assicurare che tengano conto delle esigenze di ciascuna regione dell’UE.Rappresentanza permanente presso l'UEIl Regno Unito comunica inoltre con le istituzioni dell’UE attraverso la sua rappresentanza permanente a Bruxelles. Similmente a una "ambasciata britannica presso l’UE", il suo compito principale consiste nell’assicurare che le politiche e gli interessi del paese siano perseguiti nel modo più efficace possibile a livello dell’Unione.Bilancio e finanziamentiQual è il contributo del Regno Unito al bilancio dell'UE e quanti finanziamenti riceve?I contributi finanziari degli Stati membri al bilancio dell’UE vengono ripartiti equamente, in base alle rispettive possibilità. Più grande è l'economia del paese, maggiore il suo contributo, e viceversa. Il bilancio dell’UE non mira a ridistribuire la ricchezza, bensì si concentra sulle esigenze di tutti i cittadini europei in generale.Rapporti finanziari del Regno Unito con l’UE nel 2014:•spesa totale dell’UE nel Regno Unito: 6,985 miliardi EUR•Spesa totale dell’UE in % del reddito nazionale lordo del Regno Unito (RNL): 0,32 %•contributo complessivo del Regno Unito al bilancio dell’UE: 11,342 miliardi EUR•contributo del Regno Unito al bilancio dell'UE in % del suo RNL: 0,52 %Altri dati sul bilancio, le entrate e le uscite dell'UE:•Il bilancio dell’UE nel Regno Unito •Il denaro e l’UE •Spese ed entrate dell'UE Progetti finanziati dall’UE nel Regno UnitoIl denaro versato nel bilancio dell’Unione europea dal Regno Unito contribuisce a finanziare programmi e progetti in tutti i paesi dell’UE: costruzione di strade, sovvenzioni per la ricerca, la tutela dell’ambiente, ecc.Per saperne di più su come il Regno Unito beneficia dei finanziamenti dell'UE.Informazioni pratiche•Il sistema fiscale nel Regno Unito •Il portale europeo del lavoro (EURES)•Diritti dei cittadini dell’UE che viaggiano in Europa •Vita e imprese nell’UE •Il Regno Unito per i bambini •Informazioni turistiche – Gran Bretagna .. a presto da www.acraccademia.it

 
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x Teo il Sanremese pag 1 e 2 luglio

Post n°435 pubblicato il 27 Giugno 2016 da acrilmilanese


Ciao Teo, mi pubblichi, per cortesia, il seguente articolo corpo 14 su pag 1 e .. *2 de il Sanremese  luglio 2016. .. (e a pag *2 toglimi x piacere Sergio Prevosto e aggiungi Giorgio GALLI).. tra i nomi ..*se ti serve pubblica pure le foto del CRV...).. (+ le foto di Sanremo della Festa dei Popoli e il programma della pro loco di luglio e agosto/settembre).. se ti servono altre foto, usa quelle del CRV, oppure le trovi sul portale del Comune di Sanremo o in internet.. b.lav.

Spagna in mezzo al guado.. Socialisti e Podemos determinanti!

.. da una ricerca di Acr e Crv Sanremesi!

da ..MADRID, capitale della cattolicissima Spagna - Nessuna certezza dalle urne in Spagna: le elezioni hanno riproposto i risultati del voto di dicembre 2015 con il Pp primo partito ma senza maggioranza assoluta (anche se rafforzato con 14 deputati in più), davanti a Psoe, Podemos e Ciudadanos. Un voto che ha visto tramontare il 'sogno' di Podemos di diventare il primo partito della sinistra, superando i socialisti, e candidarsi alla guida del governo (..ora occorre un'intesa al centro-sinistra..).. i fatti danno ragione a Renzi occorre sapere chi governa subito dopo il voto.

Ma ritorniamo alle elezioni ripetute in spagna.. Dopo la pubblicazione di un disastroso exit-poll che dava il partito post-indignados davanti allo Psoe (Socialisti) e il suo leader Pablo Iglesias in buona posizione per candidarsi a premier di un governo di sinistra, i risultati reali mano a mano hanno rovesciato il quadro politico. Così l'inaffondabile Democristiano Mariano Rajoy sopravvive ad un'altra elezione e, anzi, è il vincitore relativo delle politiche spagnole.
Ricerca SPECIALE di CRV e ACR Europa! Il partito 'viola' registra una forte delusione, dopo che le inchieste demoscopiche per settimane gli hanno fatto "toccare il cielo", dando a un'ipotetica coalizione Podemos-Psoe guidata da Iglesias quasi la maggioranza assoluta. Il partito, alleato con Izquierda Unida, si ferma a 71 seggi, lo stesso risultato delle elezioni dello scorso 20 dicembre, che hanno segnato la fine del tradizionale bipartitismo spagnolo e portato allo stallo il Parlamento.

Il Pp di Rajoy si rafforza rispetto a dicembre: cresce di 13 deputati, a quota 137 su 350, con il 33% dei voti. Gli elettori hanno votato la 'sicurezza' contro l'avventura di Podemos. Così i popolari hanno vampirizzato anche il partito moderato emergente Ciudadanos, che è sceso da 40 a 32 seggi e al 12,9%. I socialisti, in leggera flessione a 85 deputati contro i 90 del Congresso uscente - con il 22,8% - si sono salvati però dal disastro annunciato dai sondaggi, che unanimi prevedevano il sorpasso di Podemos. "Rivendichiamo il diritto di governare, perchè abbiamo vinto", ha detto il leader del Pp Mariano Rajoy davanti a una folla di sostenitori festanti davanti alla sede del partito, in calle Genova, a Madrid. "Da domani, ha aggiunto, inizieremo a parlare con tutti" in vista della formazione di un futuro governo.

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    PABLO IGLESIAS (UNIDOS PODEMOS)
    NON VINCE, QUINDI PERDE?! Sembrava che il leader di Podemos avesse tirato fuori dal cappello il coniglio politico definitivo: l'accordo con Izquierda Unida doveva consacrare Podemos come nuovo primo partito della sinistra spagnola, superando in voti e seggi lo Psoe. E gli exit poll dicevano che c'era riuscito. Errore: in questa tornata l'alleanza Unidos Podemos perde voti (quasi il 3%) rispetto a dicembre e - anche se la legge elettorale gli assegna un seggio in più - è una pareggio che vale una sconfitta.. governare la Spagna dopo la fuoriuscita del Regno Unito dall'Europa è importantissimo.. cosa ne pensate cari lettori? Ditecelo, come sempre al ns e-mail acrilsanremese@libero.it segue l prec post


 
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x Teo pag 1 e 2 di Civennese-Bellagino Luglio-Agosto

Post n°434 pubblicato il 24 Giugno 2016 da acrilmilanese

Ciao Teo, mi pubblichi, per cortesia, il seguente articolo corpo 14 su pag 1 e .. *2 de il Civennese-Bellagino  luglio-agosto 2016. .. (e a pag 2 toglimi x piacere Raffaele e aggiungi Giorgio (GAGLIARDI).. tra i nomi ..*se ti serve pubblica pure l'articolo sulla SICILIA...).. (+ le foto di Bellagio-Civenna programma della pro loco di luglio e agosto/settembre).. Le foto usa quelle del CRV, oppure le trovi sul portale della Proloco di Bellagio o in internet.. b.lav.

Dall'U.E. fuori il REGNO UNITO.. che non è più tanto UNITO!... ORA .. L'ITALIA? a cura di Crv e ACR.

Vince ma non CONVINCE(.. con oltre il 51%) la Brexit: contro i risultati dei  sondaggi e dei dibattiti tra politici, operatori dei mercati, analisti e cittadini comuni su cosa potesse significare la Brexit sia per il Regno Unito (che ora non è più tanto unito... visto che si è espresso in modo DIFFORME.. ) che per l’Unione Europea, gli inglesi hanno votato per lasciare l’UE.. Il popolo britannico chiamato alle urne per esprimersi sulla permanenza del loro Paese nell’Unione Europea o meno ha parlato: il Regno Unito lascia l’UE, con un voto molto variegato. In Inghilterra il dibattito è molto acceso e ha visto il coinvolgimento di diversi politici, istituzioni internazionali e nazionali nonché agenzie di rating e case d’affari... Il Fondo Monetario Internazionale, le agenzie di rating, come ci si aspettava, Obama e una lunga lista di personaggi ed organizzazioni, compresa la Bank of England, si erano schierati contro l’uscita dall’UE del Regno Unito ammonendo sui possibili rischi. Boris Johnson, ex-sindaco di Londra, .. era ed è .. uno dei più accesi sostenitori della Brexit, usando talvolta parole di fuoco contro l’Unione Europea e spiegando sui giornali i perché della sua avversione all’Europa unita. David Cameron, che fa parte dello stesso partito di Johnson, ha fatto di tutto per convincere i cittadini a votare a favore di una permanenza in UE, ma ha fallito. Il primo ministro inglese è stato costretto a dimettersi visto che ha promosso lui il referendum dopo aver trovato un accordo di massima con l’UE per ridefinire gli accordi in vigore. .. Forese.. Manca la chiarezza?!.. su quali siano gli effetti di un’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, come affermato dallo stesso parlamento inglese, l’evento è già stato inserito nella top 5 dei possibili scenari catastrofici per i mercati dall’Economist. Cosa succederà ora che il Regno Unito ha deciso di lasciare l’Unione Europea?! .. Nelle ultime settimane si è parlando molto del possibile impatto della Brexit, ossia l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea. David Cameron, dopo aver rinegoziato i termini di permanenza con i vertici UE, ha indetto per il 23 u.s. un referendum utile per far decidere al popolo britannico le sorti del proprio Paese.. che ha scelto caparbiamente. Il dibattito sulla Brexit ha visto la discesa in campo di personalità di spicco politche ed economiche, le quali hanno spiegato le loro ragioni per un voto a favore o contro l’uscita dall’UE. Ora non è difficile capire quale  sarà l’impatto di un’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea! Su questo punto parecchi analisti, case d’affari e banche hanno cercato di dire la loro anche se, come evidenziato dallo stesso Parlamento inglese, non si sa bene cosa possa succedere in termini economici. Intanto i mercati crollano:  basta seguire i mercati in tempo reale. L’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea avrà conseguenze piuttosto forti dal punto di vista economico. Infatti secondo uno studio della B. S. in collaborazione con l’Ifo Institute di Monaco, la Brexit costerebbe ai contribuenti inglesi circa 313 miliardi di Euro con il Pil in contrazione del 14% nell’arco di 12 anni. Lo studio prenderebbe in considerazione due tipi di isolamento del Regno Unito a seguito della Brexit: uno più leggero e uno più pesante. Nel caso dello scenario più accomodante la perdita pro capite del Pil si attesterebbe a 220 euro, mentre nel caso di scenario più sfavorevole la perdita pro capite arriverebbe a 1025 euro. L’uscita del Regno Unito permetterebbe però la cancellazione delle spese versate all’UE nella partecipazione al budget europeo, consistenti nello 0,5% del Pil che tuttavia non bilancerebbero l’emorragia di Pil causata dalla Brexit. Nel report di Bertelsmann vengono anche analizzati gli effetti sui vari settori dell’economia inglese. Una Brexit potrebbe indispettire non poco i Paesi dell’UE che potrebbero decidere di regolamentare in maniera più stringente gli scambi con il Regno Unito. Una mossa del genere influenzerebbe diversi settori dell’economia inglese e per ognuno di loro avrebbe effetti più o meno pesanti. Il settore finanziario perderebbe un 5% e potrebbe appesantirsi nel caso in cui molti degli istituti finanziari con base a Londra decidessero di spostare le loro sedi nelle capitali finanziarie dell’Eurozona tipo Francoforte. Il settore chimico è quello che subirebbe le perdite più alte stimate in un 11%. Gli altri settori più appesantiti sarebbero quello dell’automotive, meccanico e dell’ingegneria perché sono ormai troppo radicati nelle economie europee. Brexit: gli effetti per l’economia UE sarebbero meno gravi ma comunque incisivi. Di contro, per i Paesi dell’UE rimanenti la Brexit avrebbe un impatto nettamente meno significativo ma comunque incisivo. Prendendo a riferimento l’altra economia più forte in UE ossia la Germania, lo studio mostra cifre ben diverse. In uno scenario di basso isolamento negli scambi per l’Uk la Germania brucerebbe 8,7 miliardi di euro di Pil, mentre nel caso più sfavorevole ne perderebbe 58. In termini di pro capite, il caso più favorevole costerebbe 100 euro, mentre il caso più sfavorevole 700. I settori più colpiti sarebbero quello dell’automotive con perdite stimate intorno al 2%, il settore dell’elettronica, quello siderurgico e il settore alimentare. Questo studio non tiene conto dello scandalo Volkswagen che da solo potrebbe costare già l’1,1% del Pil tedesco. Inoltre, per compensare la mancanza dei contributi al budget europeo da parte del Regno Unito, la sola Germania dovrebbe versare 2,5 miliardi di euro in più rispetto a quanto già versa e l'ITALIA?. Brexit: le stime economiche nascondono la paura di un’uscita a catena dall’UE? Ora, quanto mostrato da Bertelsmann è uno scenario che si potrà avverare nel miglior caso entro 2 anni. Questo è ciò che prevede l’articolo 50 del Trattato dell’Unione Europea, il quale stabilisce in 2 anni il termine limite entro cui rinegoziare gli accordi con il Paese uscente. La cosa sembra difficilmente praticabile visto che andrebbero rinegoziati tutti gli accordi vigenti punto per punto ed è probabile che si giunga ad un accordo di transizione prima che l’uscita del Regno Unito sia effettiva. Bertelsmann in realtà calcola solo costi economici ma non politici. L’uscita di scena del Regno Unito farà scattare sogni di uscita sopiti in altri Paesi UE, come ad esempio Spagna, Portogallo, Grecia e Italia (Meloni e Salvini.. sono già all'opera..). Esse sono stufe di politiche di austerity che durano ormai da anni. Anche la Francia non è esente da venti di indipendenza europea, visto il successo di Marine Le Pen (..l'amica.. della Lega di SALVINI..) nelle recenti elezioni regionali che hanno fatto capire come i francesi comincino ad essere insofferenti alle politiche europee. Il cataclisma economico evidenziato da Bentelsmann così come Goldman Sachs o dalla Confindustria inglese (CBI) (tramite una ricerca di Price Waterhouse Coopers) è ipotetico e sottintende le preoccupazioni di carattere forse più politico che non economico dei Paesi UE convinti (Germania e blocco nordico). La Brexit potrebbe rappresentare la fine della zona Euro e dell’Unione Europea e questo preoccupa più di tutto, anche se sarebbe utile capire come attuare concretamente l'EUROPA voluta dai padri fondatori. Le cifre da capogiro come le perdite per il Regno Unito da 100£ miliardi (per la CBI, €330 miliardi per Bentelsmann) e l'aumento della disoccupazione nell’ordine di 2-3 punti percentuali non sembrano veritiere ma forse messe in giro più per far cambiare idea al popolo inglese, che era nettamente spaccato sulla permanenza nell’Unione Europea. Attualmente, per coloro che rimangono nell'UE., il rischio Brexit ha più carattere politico che non economico, per quest’ultimo bisognerà aspettare due o più anni per vederne gli effetti... la lezione che arriva dalla storia è molto chiara.. stiamo attenti a non farci trascinare su facili prospettive.. di rivincita.. pensiamo a cancellare o a sistemare il debito PUBBLICO italiano.. che si sta rivelando sempre di più ..una pietra al collo che ci trascina.. sempre più giù... (segue)

 
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x pag 1 e due de il Valassinese giugno e luglio

Post n°433 pubblicato il 23 Giugno 2016 da acrilmilanese

Lezioni di economia politica e politica/monetaria ed economica di conoscenza di base a cura di CRV e Acr
Descrizione dell'insegnamento inerente al Corso e percorso formativo!
Il corso/lezione di Economia Politica/Monetaria e Politica Economica/Conoscenza di Base si divide in più moduli: i primi moduli, di Economia Politica/Monetaria, intendono fornire gli strumenti analitici fondamentali (di base), micro e macroeconomici, per la comprensione del funzionamento di un sistema economico-monetario semplice. I secondi moduli, di Politica Economica e di conoscenza dei sistemi politici che reggono il governo e la gestione economico-monetaria, illustrano i concetti fondamentali (..di base. ndr) della teoria includendo applicazioni riferite all'Unione Europea, all'Unione Monetaria Europea ..(mondiale) e all'Italia.
Prerequisiti basilari:
E’ auspicabile e consigliato aver attuato precedentemente la ricerca della conoscenza di base della matematica generale o avere una buona o discreta preparazione analitica che consenta la gestione dell'analisi grafica e quantitativa (.. sempre di base..).
Scopi e obiettivi:
Il corso e percorso formativo ha l’obiettivo e lo scopo di dotare i discenti degli strumenti "base" per costruire la “.. loro cassetta degli attrezzi e delle conoscenze di base”. L'economista, deve avere la necessaria conoscenza per una comprensione adeguata dei fenomeni economici a livello micro e macroeconomico.. sempre di base!. E i discenti potranno essere così in grado di interpretare in maniera autonoma i "fatti" economici del presente e del passato e valutare con cognizione di causa le determinanti di eventi economici futuri dell'Europa e della ricaduta sui loro paesi.
Contenuti e conoscenza:
Il corso e i percorsi di Economia Politica/Monetaria e Politica Economica/Conoscenze di base sono suddivisi in due parti. La prima, quella di economia politica-monetaria, si compone di lezioni teorico-pratiche on-line. La seconda, quella di Politiche economiche-conoscenze e cognizioni pratiche, comprende le lezioni basate su ricerche ed approfondimenti, seguite da esperimenti pratici. Nella parte di economia-monetaria si affrontano le analisi del funzionamento del mercato descrivendo gli obiettivi di ottimizzazione del comportamento dei consumi e dei produttori. Successivamente l’analisi si concentra sulle forme di mercato e su come si determina l’equilibrio dell’impresa a seconda che questa possa o non possa influenzare il prezzo del mercato (il tutto controllato da una sovrastruttura chiamata "verifica Europea". La costruzione del quadro di riferimento macroeconomico è alla base della teoria dell’equilibrio simultaneo sul mercato dei beni reali e sul mercato della moneta, sia in un contesto di economia chiusa che di economia aperta agli scambi internazionali (MONDIALI.. Cina .. U.S.A.). Nella parte di politica economica si discutono le principali forme di intervento pubblico in economia finalizzate alla correzione degli squilibri e dei fallimenti del mercato che sono connaturati al funzionamento economico-monetario. Sono altresì; affrontati i problemi classici di politica fiscale (con particolare riguardo alla corruzzione e alle SANZIONI)  e di politica monetaria riferita ell'Euro, tesi a stabilizzare le fluttuazioni del reddito, e delle politiche di regolazione per correggere le inefficienze conseguenti all'esistenza di asimmetrie informative, di esternalità, e dei beni pubblici. Occorre poi verivicare e controllare gli squilibrii tra i cittadini, la mancanza di lavoro e i redditi di cittadinanza. 
I posibili testi verranno suggeriti di volta in vol,ta.
Esercitazioni
Gli esercizi proposti durante il corso e percorso formativo, serviranno per sviluppare le capacità analitiche e sperimentare il grado di confidenza con i principali concetti dell’economia politica e monetaria.. (.. misurate dal grado di conoscenza dei sistemi di governo dell'ECONOMIA). Si consiglia ai discenti di cimentarsi con gli esercizi proposti solo dopo aver concluso la preparazione degli argomenti trattati on-line da www.acraccademia.it giornali-on-line. La preparazione della prova di verifica finale è favorita da una certa confidenza con le rappresentazioni grafiche e, in particolare, con le nozioni di conoscenza dimostrate
Docenti dei corsi e dei percorsi formativi: CRV-Acr Aics e STAFF!

 
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x teo il Triangolo Lariano pag 1 e 2 -luglio e agosto-

Post n°432 pubblicato il 22 Giugno 2016 da acrilmilanese

Ciao Teo, mi pubblichi, per cortesia, il seguente articolo corpo 14 su pag 1 e .. *2 de il Triangolo Lariano  luglio-agosto 2016. .. (e a pag 2 toglimi x piacere Silvia Conti.. tra i nomi ..*se ti serve pubblica pure l'articolo sulla SICILIA...).. (+ le foto di bellagio programma della pro loco di luglio e agosto).. Le foto le trovi sul portale del PD o in internet.. b.lav.

  ..l'amico/compagno rottamato.. Massimo D'Alema contro .. il Presidente del Consiglio Renzi: Magari potessi... Voterò No al referendum... a mio avviso.. meglio la riforma di Berlusconi"

  
D ALEMA
 
 l'amico e COMPAGNO, Massimo D'Alema torna ad attaccare Matteo Renzi. Stavolta lo fa in chiaro, in un'intervista al Corriere della Sera e in altri giornali, dopo le polemiche sorte attorno a un retroscena di Repubblica smentito dall'ex premier. D'Alema conferma però molti concetti emersi in quel retroscena: la contrarietà per la gestione del Pd da parte di Renzi, la critica verso i vertici del partito che non ascoltano e non dialogano, il No al referendum sulle riforme che si terrà a ottobre. Il tutto all'indomani delle elezioni amministrative molto negative per il Pd in molte città, in alcune delle quali la "sconfitta assume dimensioni di disastro", come a Roma (peraltro ampiamente. A Renzi.. L'Ultimatuam x la direzione PD.. D'Alema scopre le carte?! Cara/o letttrice/ore.. ora vediamo se Matteo RENZI ha le palle... "Servirebbe una figura che si occupi del Pd a tempo pieno. E serve una direzione collegiale?.. con collaboratori così... altro che SOCIALISMO... EUROPEO... Il PD.. tradito.. il partito è stato volutamente lasciato senza guida ( .. la solidarietà di chi non vedeva l'ora...). Lo si ritiene non importante oppure si scarica su di esso la colpa quando le elezioni vanno male. È tutto puntato sul leader e il suo entourage, neanche i pseudo - collaboratori aiutano. Renzi non che non convoca la segreteria, che pure è un organo totalmente omogeneo.. dovrebbe riflettere. Se si riunisce solo con un gruppo di suoi amici" [ndr].. non andrà lontano. "Vediamo..i seguiamo una direzione del Pd?! Sono momenti di propaganda. Il capo farebbe lunghi discorsi, cui seguono brevi dichiarazioni di assenso o di dissenso; poi parlano una cinquantina di persone che insultano quelli che hanno dissentito. Non c’è ascolto, non c’è confronto. Non esiste la possibilità di trovare convergenze o accordi"... ma guarda.. ecco chi ha boicottato le amministrative?!.. boicottandole per far perdere Renzi.. ma addirittura .. dicono i ben informati .. sostenere la destra dei 5 stelle..
Una parte molto grande dell’elettorato di sinistra non si riconosce nel Pd, non lo sente come proprio, non si mobilita. Ho fatto campagna elettorale, là dove mi hanno chiamato. Ho trovato anche qualcuno che diceva: non dovete disturbare Renzi, ma anche tanti con un sentimento di avversione. Lui non si è limitato a rottamare un gruppo dirigente; sta rottamando alcuni milioni di elettori". [ndr] "Nei ballottaggi si è votato in 126 comuni su 8 mila. I nostri candidati(del Pd)— non dico il partito; i candidati, comprese le liste civiche — rispetto alle precedenti comunali hanno perso un milione di voti". D'Alema esamina la vittoria a Milano di Beppe Sala e riconosce grande merito a Giuliano Pisapia che "si è battuto come un leone per coprirlo a sinistra". Si dice molto dispiaciuto per Piero Fassino, sconfitto a Torino, "non meritava questa sconfitta. E non meritava di sentirsi dire, dopo aver sostenuto Renzi in tutti i modi — anche troppo, come presidente dell’Anci — che abbiamo perso perché avevamo volti vecchi”. Carissimi lettori cosa fare, ora... secondo il Massimo.. "Renzi dovrebbe cambiare. Questo risultato mette in discussione sia il rapporto tra il Pd, il suo elettorato e la società italiana, sia la politica del governo. E metterebbe in discussione il modo in cui Renzi esercita tutti e due i ruoli. Meriterebbe da parte sua riflessioni molto diverse da quelle, sconcertanti, che ha affidato al Corriere la notte del voto" [ndr] "Renzi, com’è noto, è convinto di essere il Blair italiano. Ma Blair si circondò del meglio del suo partito, non di un gruppetto di fedelissimi. Blair prese il principale avversario, Gordon Brown, e lo fece cancelliere dello scacchiere. Volle ministri Robin Cook e Jack Straw, figure storiche del laburismo. Ma Blair era intelligente: capiva che doveva mettere insieme forze tradizionali con forze nuove in grado di attrarre. Se per attrarre 5 ne cacci 10, come si sta facendo, il bilancio è meno 5". [ndr "La speranza è l’ultima a morire, ma non pare una persona orientata a tenere conto degli altri e neanche della realtà; neanche di quelle più prossime, visto che abbiamo perso a Sesto Fiorentino. Eppure sarebbe necessario un cambio di indirizzo nell’azione di governo, e anche un cambio di stile. Compreso il rispetto che dovrebbe essere dovuto a una classe dirigente che ha vinto le elezioni e ha fatto cose importanti per il Paese: l’euro, le grandi privatizzazioni, la legge elettorale maggioritaria uninominale; non quella robaccia che ci viene proposta adesso". (ma il compagno .. non poteva dire queste cose alla Direzione di venerdì..).. già ma Lui vuolefar sapere come la pensa.. e voterà contro le riforme costituzionali... e sarà No anche nei confronti dell'Italicum. .. incredibile da che pulpito.. dicono alcuni.. noi aspettiamo fiduciosi la Direzione PD.. se son rose.. poi occorrerà un ripensamento profondo di questo sistema". Secondo alcuni se vincesse il No non ci sarebbe una crisi di sistema... e non ci sarebbe una scissione nel Pd?!
 
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il baggese-Milanese pag 1 e 2 giugno-luglio

Post n°431 pubblicato il 21 Giugno 2016 da acrilmilanese

Cara Lettrice e Lettore... Leggi e diffondi... condividendo su facebook... www.acraccademia.it/Il%20Milanese%20pag%201.html

Da una ricerca di CRV-ACR il milanese, ringraziando le fonti, documentiamo ai lettori la reale portata di questi ballottaggi in attesa di seguire l'evolversi della realtà politica municipale, italiana ed europea (Referendum per la permanenza in Europa del Regno Unito). Seguiremo con attenzione la reale preparazione del Referendum inerente alla modifica Costituzionale, voluta fortermente dal Segretario del più grande Partito Italiano il PD, nonchè Presidente del Consiglio dei Ministri e quindi Capo del Governo in carica, Dr. MATTEO RENZI. Vi invitiamo a seguire con Noi... tale tematica .. e anche i nostri lettori, potranno dare il loro apporto con suggerimenti ed osservazioni, tramite il sito: www.acraccademia.it  e le mail: acrilmilanese@libero.it ; acrilbaggese@libero.it; acr-onlusdifatto@libero.it ; acrilsanremese@libero.it e info@acraccademia.it  .. ecco il risultato della ricerca!  

".. si tratta di una vittoria  .. netta e indiscutibile dei Cinque stelle". Matteo Renzi non cerca di "coprire" la realtà: Virginia Raggi e Chiara Appendino sono sindaci di Roma e Torino, dopo aver strappato le due città al Pd. Così il premier PD riconosce:  al voto dei ballottaggi, sia pure a valenza "locale", l'emergere  di un successo M5s come "elemento nazionale molto forte". Non basta. "Non è un voto di protesta ma di cambiamento", dice il segretario PD. Quindi per una volta Beppe Grillo è d'accordo: "Non è una protesta, è un cambiamento", dice contento il fondatore del Movimento. E aggiunge: "Ora aspettiamo il governo". Al dopo voto, il Pd riflettendo avvia quella che Renzi annuncia come una "pausa di riflessione" e una discussione interna "franca e sincera".

A Roma la Raggi è sindaco con il doppio (quasi) dei voti di Roberto Giachetti ("Il Pd e 'mafia capitale' sono all'origine della sconfitta", sostiene Matteo Orfini). A Torino Appendino strappa a Piero Fassino, staccandolo di nove punti, il governo di una città di centrosinistra da oltre venti anni(dopo la rottura con gli eterni COMUNISTI alla fassina e D'Alema. A Napoli, dove il Pd  era escluso dal ballottaggio, l'arancione Luigi De Magistris festeggia una riconferma "contro i poteri e gli apparati", doppiando lo sfidante di centrodestra Gianni Lettieri. A Trieste il centrodestra guidato da Roberto Dipiazza strappa il municipio al sindaco Pd uscente Roberto Cosolini. Sconfitte pesanti per il partito del Segretario Renzi, che che gettano ombre sulle vittorie. Da Milano, dove Beppe Sala vince staccando di misura Stefano Parisi (51,7% a 48,3%), a Bologna, dove Virginio Merola (54,6%) si riconferma contro Lucia Borgonzoni del Centrodestra (45,3%). L'esultanza dei Cinque stelle a Roma e Torino fa esplodere le tensioni levidenti nel Pd: la minoranza questa volta non fa sconti. E' una "sconfitta severa che merita risposte chiare", dice Gianni Cuperlo. E mentre Pierluigi Bersani non nasconde l'amarezza, Roberto Speranza afferma che è finito il tempo "dell'arroganza: serve un cambio di rotta nelle politiche del governo e nella gestione del partito". Sotto accusa, il doppio incarico del premier: "Renzi si rimetta in discuzssione da segretario", arrivano a chiedere parecchi .. tra i quali.. Davide Zoggia e altri. La sinistra chiede al Nazareno di abbandonare Verdini e sposare lo "schema Milano": centrosinistra unito   (.. ma i socialisti.. dove sono?.. con il cdx?). E invoca a gran voce modifiche all'Italicum. Cambiare la legge elettorale "non è all'ordine del giorno",.. giustamente.. taglia corto Matteo Renzi. Che saggiamente e per una riflessione interna, rinvia alla direzione di venerdì: "A me emozionano sempre le lasagne della nonna - dice dopo aver incontrato lo chef Massimo Bottura - ma bisogna coniugare i valori con la capacità di aprirsi al nuovo senza scadere nel nuovismo". Il premier intanto fa gli auguri ai sindaci, a partire da Raggi: "C'è totale impegno del governo a collaborare con tutti", afferma. E aggiunge che non hanno vinto i populismi ma "l'ansia di cambiamento". Ovunque, anche dove ha prevalso il Pd: perciò l'azione del governo "va avanti". Poco lontano da Palazzo Chigi, in Campidoglio, i Cinque stelle festeggiano: "Cambia tutto, ora tocca a noi", promette Raggi. E Appendino a Torino annuncia un rovesciamento di linea, dal no alla Tav ai vertici delle partecipate. "Da una parte i partiti tutti insieme e di qua noi, da soli. Ora l'obiettivo è cambiare quota e puntare alla guida dell'Italia", pensa in grande Grillo. Mentre Luigi Di Maio invia messaggi rassicuranti ai governi stranieri: "Venite a conoscerci". Dal centrodestra, intanto, si fa notare l'analisi di Angelino Alfano: "Il vecchio centrodestra come lo abbiamo conosciuto non esiste più: c'è il tentativo di Matteo Salvini di far nascere una destra estrema, noi dobbiamo far nascere un'area liberale e popolare che sia competitiva". "Per Alfano non c'è posto nel centrodestra che ho in mente - replica il leader della Lega - credo che si voterà per le politiche la primavera prossima. Io lavoro all'unità del centrodestra, col traino della Lega non ce n'è per nessuno". Forza Italia intanto rivendica i "buoni risultati dei moderati". Prossimo appuntamento, il referendum costituzionale di ottobre: in gioco, la vita del governo.

"Confermiamo che il voto ha ragioni di forte valenza territoriale ma c'è un elemento nazionale: una vittoria netta e indiscutibile nei comuni dei 5 stelle contro di noi", pare aggiunga Matteo Renzi. Quindi avrebbe vinto chi ha interpretato meglio l'ansia di cambiamento", ha aggiunto ancora Renzi. "Se c'è una cosa che il governo deve dire è un caloroso buon lavoro a tutti gli eletti. Il governo aiuterà tutti i contendenti a cercare di fare bene. Noi (Governo) andiamo avanti ad occuparci delle priorità istituzionali". 

Mentre a Sanremo e a Ventimiglia nell'Imperiese. La tradizionale festa interculturale delle comunità migranti della Città dei Fiori prenderà il via giovedì 23 giugno alle 21 in piazza San Siro. “Per conoscersi e per costruire la città della pace e dei diritti umani” , questo il tema centrale della due giorni dedicata all'integrazione e allo scambio culturale. La 'Festa dei Popoli' sarà aperta da un incontro con il vescovo Mons. Antonio Suetta, Donatella Alfonso, giornalista di Repubblica, Alessandra Ballerini, avvocato ed esperta dei diritti umani e delle migrazione e Paolo Lambruschi, giornalista de L'Avvenire.(vedi pag 1 de il sanremese in giornali on-line de www.acraccademia.it  )...

 
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