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Messaggi di Ottobre 2013

x Teo 1a pag de acr roma nov 2013!

Post n°231 pubblicato il 29 Ottobre 2013 da acrilmilanese

Ciao Teo, hai fatto un'ottimo lavoro!

Quando te la senti mi aggiorni anche la 1a pag. di ACR ROMA.. NOVEMBRE 2013.. lascia le poesie e le foto .. e mi aggiorni le date x gli app. del Governo e le date per la camera "mese di nov. che trovi su internet.. Grazie e blav. 

 
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1a pag de il bellagino e acr torino!

Post n°230 pubblicato il 25 Ottobre 2013 da acrilmilanese

.. grazie per l'ottimo lavoro..

http://www.acraccademia.it/ACR%20Torino%20pag%201.html

x la prima pag de il bellagino:

http://www.acraccademia.it/Il%20Bellagino%20pag%201.html

"ottobre e novembre, 2013 .. grazie a quaderni socialisti abbiamo ritrovato un articolo di Felice Besostri che rirproponiamo ai ns lettori in un sunto, lo troveranno per esteso sul blog di Club f. turati :
 (buona lettura e.. grazie anche all ' Avv. Noto amico del Sen. F. Besostri)!

Riforme elettorali ed elezioni europee.

 Ringrazio Laboratorio Politico-Costituente delle Idee per aver accettato una mia proposta di riflessione sulle riforme istituzionali ed elettorali in vista delle elezioni europee del maggio del prossimo anno. Dalla sua costituzione faccio parte di Laboratorio Politico* pur non essendo come molti altri membro del PD: la  decisione di costituirlo, motivò la mia decisione di lasciare i DS al Congresso di Firenze dell’aprile 2007  Resto tuttavia convinto che senza il PD, i suoi iscritti ed elettori, non ci sia alcuna possibilità né teorica, né fattuale di costituire un’alternativa democratica e progressista al centro e alla destra, tantomeno che una sinistra europea si possa costruire contro il PD, invece di recuperalo ad una prospettiva di fronte democratico, laico e progressista, che abbia  la sua corrispondenza in un gruppo parlamentare europeo vincolato maggioritariamente al PSE.

La congiuntura politica istituzionale è condizionata dai problemi non risolti.  Con le sentenze n. 15 e 16 del 2008 del 23/01/2012 (l’udienza pubblica nella quale ho discusso l’ammissibilità dei referendum Guzzetta, opponendomi si era tenuta il 13/12/2011), la nostra Corte Costituzionale, non pronta proceduralmente ad accogliere le obiezioni sul premio di maggioranza che i quesiti  referendari avrebbero accentuato con il divieto di coalizioni, aveva lanciato un forte monito al Parlamento e alle forze politiche  di modificare il premio di maggioranza prevedendo una soglia minima in voti o seggi. L’invito, reiterato con la sentenza n. 13 del 2012, è rimasto inascoltato al pari degli appelli del Capo dello Stato. Si è votato, invece, con quella legge di dubbia costituzionalità nel 2008 e nel 2013, confidando in quella giurisprudenza, consolidata delle SS.UU. di Cassazione e del Consiglio di Stato sulla carenza assoluta di giurisdizione nei confronti delle operazioni elettorali, grazie ad un’abnorme interpretazione dell’art. 66 della Costituzione., Le Camere elette, anche con legge di dubbia, anzi addirittura manifesta incostituzionalità,  sono arbitre di giudicare sui ricorsi contro le operazioni elettorali.Il risultato pratico è che una legge incostituzionale che fosse votata da una maggioranza artificiale, grazie ad un premio di maggioranza, che fosse promulgata da un Presidente eletto dalla stessa maggioranza non avrebbe un giudice nemmeno per le operazioni elettorali preparatorie, benché il Parlamento con la norma di delegazione dell’art.44, c. 2 lett. d) l.n. 69/2009 avesse previsto lo stesso giudice per le operazioni elettorali di Comuni, Province, Regioni eDelegazione italiana nel Parlamento Europeo, anche per le operazioni elettorali preparatorie di Camera e Senato. Il codice del processo aministrativo non l’ha previsto, con dubbi che ciò sia avvenuto con violazione dell’art. 76 Cost..Lo stesso decreto di convocazione dei comizi elettorali sarebbe atto inimpugnabile, TAR Lazio Sez.IIbis n. 1855/2008 e CdS, sez.IV, n.1053/2008, quindi anche se emanato ln violazione del termine di 70 giorni dallo scioglimento  delle Camere. Eppure la Corte Costituzionale aveva fatto una richiesta minimale di fissare una soglia di accesso, che ben poteva coincidere con il 25% della fascistissima legge Acerbo. Il mancato adeguamento della legge elettorale non dipendeva dalla soglia di accesso o dalla difficoltà di rinunciare al premio di maggioranza, ma probabilmente dalle liste bloccate, che sono un bene irrinunciabile per i gruppi dirigenti o per i padroni di partiti e/o liste. Un parlamento di nominati, e la cui ripresentazione dipende da un gruppo ristretto di persone, è un organo più docile di chi debba rispondere ai propri elettori. La docilità e la prevedibilità dei loro comportamenti, salvo che quando entrano in gioco, altri fenomeni come la corruzione o semplicemente il desiderio di non perdere il posto e i connessi vantaggi, consentono di assicurare la stabilità e quindi la governabilità, che è la chiave di lettura delle scelte compiute in materia elettorale. Non si è tenuto conto che in una democrazia rappresentativa, che resta, a mio avviso, la miglior forma di governo, che può essere integrata e completata, ma non sostituita, da istituti di partecipazione popolare e democrazia diretta, è il dibattito pubblico che deve precedere le deliberazioni, l’essenza della democrazia, come ci insegna NadiaUrbinati, più dei sistemi elettorali, aggiungo io. Si spiega così che scelte come la modifica degli artt. 81, 97, 117 e 117 Cost. con una maggioranza straripante superiore ai due terzi  sia sta presa  in condizioni di semi-clandestinità.  Stabilità e governabilità spiegano la preferenza per sistemi elettorali maggioritari e bipolarizzanti, come se questo fatto potesse sostituire  l’elaborazione di programmi all’altezza dei problemi da risolvere e la capacità di organizzare un blocco politico  e sociale egemone, in grado di garantire una maggioranza non solo numerica ed apparente, come quella che deriva dalla combinazione di premi in seggi e soglie di accesso che trasformano minoranze occasionalmente più forti in maggioranze eterogene” Il prof. Onida , che purtroppo non può essere tra noi,  ha definito queste scelta: “La fiera dei premi di maggioranza” nel valutare positivamente l’ordinanza del Tar Lombardia, che ha inviato in Corte Costituzionale la L.R. 17/2012 della Lombardia , con norme condivise da altre leggi elettorali regionali. La legge elettorale regionale lombarda può così  raggiungere alla Consulta le modifiche introdotte dalla l. 270/2005, la cui discussione è fissata al prossimo 3 dicembre.  Il vertice dell’equivoco si è raggiunto  coll’errata convinzione che si debba sapere chi ha vinto le elezioni e quindi governerà  la sera stessa delle elezioni. E’ una pretesa  che non ha riscontro neppure nei sistemi presidenziali: Obama ne è dimostrazione. La situazione non è migliore neppure nei sistemi semipresidenziali: non solo ci sono state 2 coabitazioni in Francia, ma in astratto non è garantito, che il Presidente abbia la maggioranza nelle seguenti elezioni dell’Assemblea Nazional. Persino in Gran Bretagna chi avrebbe governato sarebbe dipeso dalle scelte dei liberali, come in Germania il successo personale della Merkel non le garantisce il Governo finché non firma un contratto di coalizione con un secondo partner, perché nel Bundestag è in minoranza come lo era nel 2005 e negli ultimo scorcio della coalizione con la FDPnel Bundesrat. Per noi che abbiamo gioito per la chiara vittoria di Hollande sia alle presidenziali che alle legislative  desta preoccupazione il fatto che a poco meno di un anno e mezzo dal maggio 2012 non sia garantito di poter governare, cioè di poter mantener fede al proprio programma e tutto ciò malgrado una confortevole maggioranza, frutto del sistema maggioritario a doppio turno, che piace a molti, anche nel centro-sinistra. Ebbene senza la disciplina repubblicana il sistema maggioritario a doppio turno non assicurerebbe stabili maggioranze. La cultura politica, che determina i comportamenti, pare non far parte delle riflessioni o del bagaglio di conoscenze ,di chi si occupa da politico o da giurista di leggi elettorali. Il maggioritario di collegio uninominale con ballottaggio eventuale, che ha il consenso di molti, senza disciplina repubblicana, senza la polarizzazione destra-sinistra e la discriminante anti-fascista verso la destra estrema e con, a contrario,  forti partiti regionali e vaste porzioni del territorio a forte dominanza clientelare, quando non di influenza elettorale della criminalità organizzata, avrebbe esiti diversi, se non opposti, in un Paese come l’Italia. Lo stesso con un sistema elettorale, come quello tedesco -l’altro grande modello di riferimento -con un sistema tripartito prima Union-SPD e FDP e quadripartito poi con i Verdi- si poteva scommettere che in Italia non avremo avuti Cancellieri democristiani o socialdemocratici ma liberali o verdi, finché DC e PCI non fossero stati pronti a praticare larghe intese o  una sorta di Große Koalition grazie al Compromesso Storico.  Nei paesi scandinavi, quando tramontò il periodo delle maggioranze assolute dei socialdemocratici furono possibili stabili governi di minoranza perché i partiti a sinistra dei socialdemocratici, mai avrebbero unito i loro voti a quelli dei partiti borghesi per sfiduciare o mettere in minoranza il governo: questo scrupolo è invece stato assente in Italia per sfiduciare il governo Prodi nell’ottobre 1998 e nel gennaio 2008 il logoramento del Governo  ad opera di sue componenti di sinistra della maggioranza aveva preceduto la sfiducia formale. Vogliamo pensare ai paradossi della governabilità e del bipolarismo, che avrebbero dovuto essere favoriti da leggi elettorali con premio di maggioranza, si sono avute legislature a fine anticipate dopo le elezioni del 2006 e senza la crisi economica e l’emergenza dopo quelle del  2008  e la stessa legislatura del 2013 non è destinata a durare fino al 2018, anzi sarebbe già terminata come la precedente se si fosse riformata la legge elettorale. Nel dibattito attuale preoccupa, che invece di trarre lezione da quanto accaduto si pensi di accentuare l’artificialità di maggioranze con l’introduzione di un premio di maggioranza nazionale anche al Senato, malgrado l’art. 57 Cost., quando la differenza di possibili maggioranze politiche tra Camera e Senato non dipende dal premio di maggioranza nazionale per la prima e regionale per il secondo, ma dalle diverse soglie di accesso  e di deroghe per le liste coalizzate, che contro ogni nozione minima di matematica, sono più elevate per il Senato anche fino al doppio, benché abbia la metà dei componenti della Camera. Questo fatto impedisce che ci sia le stessa offerta politica alla Camera e al Senato.

... omissis.. segue su : http://clubfturati.blogspot.it/

a cura di acr-onlus e ringraziando ancora l'Avv. Noto e il socio Felice C. Besostri "

.. e x la prima pag dell 'acr torino:

http://www.acraccademia.it/ACR%20Torino%20pag%201.html

http://www.acraccademia.it/Il%20Bellagino%20pag%201.html

" Immagini, il lettore, che cosa significa ammalarsi di Sla: significa conservare una mente lucida ed essere consapevoli che si è condannati a una morte lenta

RICERCA?!.. AMMALARSI di SLA
a cura di Rio Merzario e Maria A. F. Coscioni
La malattia... la conosciamo .. poco.. e per sentito dire..  se ne parla tanto.. ma occorre apprifondire.. Verifichiamola.. nel concreto per capire!?
Perché contro la Sclerosi laterale amiotrofica non c’è speranza perché la scienza ancora non ha trovato rimedio; significa che il corpo giorno dopo giorno ti diventa un qualcosa di estraneo, che ti abbandona, ti rende penoso anche svolgere funzioni elementari: per poterti lavare, accudire, vestire hai bisogno di qualcuno e da qualcuno sempre più dipendi, 24 ore su 24. La famiglia, certo, è essenziale. Ma le famiglie non possono essere abbandonate - come oggi sono - a se stesse. I malati e le famiglie hanno necessità, bisogno di aiuto: psicologico e concreto. Un aiuto che è un diritto avere, un dovere assicurare. Un diritto-dovere che viene negato perché lo Stato nelle sue articolazioni garantisce appena qualche ora la settimana; e per il resto, ognuno si arrangi come può.

Raffaele Pennacchio, morto l’altra sera  (23-10-2013) in un albergo romano, malato di Sla, lottava come tanti altri nella sua condizione, per l’affermazione e il riconoscimento di questo diritto e dovere. Lui, gli altri, le loro famiglie, lottano in maniera pacifica, non violenta. Per questo non fanno «notizia».

Raffaele aveva partecipato al presidio sotto il ministero dell’Economia, ed era reduce dall’incontro con il vice-ministro delle Politiche sociali e del Lavoro Cecilia Guerra, e il sottosegretario alla Salute Paolo Fadda. Quello che si chiede è qualcosa di normale eppure di «straordinario»: che sia garantita assistenza domiciliare ai disabili gravi e gravissimi che hanno diritto a restare a casa con dignità e a cure amorevoli. E questo riguarda i cosiddetti «Livelli essenziali di assistenza» che da oltre dieci anni attendono di essere aggiornati.

Nella passata legislatura, da componente della commissione Affari Sociali di Montecitorio, M.A.F. Coscioni,. ha dedicato buona parte del suo tempo in manifestazioni, digiuni, iniziative parlamentari. Ogni volta riceveva tanti attestati di solidarietà, di sostegno verbale, promesse e assicurazioni. Cinque anni sono passati così: il ministro della Salute di turno garantiva che la cosa era all’ordine del giorno, poi immancabilmente tutto si arenava. Cambiavano i presidenti del Consiglio, i ministri della Salute e dell’Economia, ma niente: a tutto si trovava modo di garantire «copertura» meno che ai Lea.

Eppure sarebbe bastato davvero poco... Basterebbe una autentica volontà politica e uno stanziamento di risorse piuttosto modesto. Basterebbe, ma nonostante le assicurazioni, le promesse, un ordine del giorno approvato di cui è stata la prima firmataria ( Maria Antonietta Farina Coscioni ndr) che impegnava il governo in questo senso, ancora non si è fatto nulla. Neppure una pur sollecitata indagine conoscitiva per sapere le esatte dimensioni del problema si è fatta, si è voluta.. o potuta.. fare.

E ora Raffaele Pennacchio è morto. Fino a quando la politica (ma anche chi dovrebbe assicurare informazione) continuerà a restare indifferente e immobile di fronte a queste tragedie? Domanda sacrosanta..  noi di acr-onlus, grazie anche a Maria Antonietta Farina Coscioni, cerchiamo di dare una risposta e non siamo tra quelli dell'informazione che rimangono insensibili.. sproniamo altresì la politica.. e la gente a dare questa informazione e ad aiutare la ricerca..

... libro di Claudio Martelli "RICORDATI DI VIVERE"..
 
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acr.. libri RICORDATI DI VIVERE di Claudio M.

Post n°229 pubblicato il 21 Ottobre 2013 da acrilmilanese

MARTELLI, LA CONFESSIONE DI CHI CREDEVA IN UN SOGNO
17 ottobre 2013 17:38Visite: 3316

claudiomartelli250ROMA.  0TT. “Ricordati di vivere”, edito Bompiani, non è solo una biografia, ma un messaggio, un sogno, un’utopia. Una storia di vita vissuta e mai tradita, almeno quella, per chi credeva fortemente in una società che potesse cambiare.

Il socialista Claudio Martelli si racconta in questa autobiografia, che ha il profumo del passato. Di quei garofani rossi che erano il simbolo del Partito Socialista, prima di Tangentopoli e di tutti gli scandali che lo hanno travolto fino a farlo lentamente scomparire.

Curiosità, aneddoti, di quella politica a cavallo tra gli anni ’70 e l’inizio degli anni ’90, con retrospettive curiose e lucide di molti avvenimenti che hanno fatto la storia del nostro Paese. Dall’amicizia con Giovanni Falcone, al caso Moro, alle stragi di Mafia. Un labirinto di persone e significati che Martelli oggi ripercorre e ricostruisce in un’analisi che mette in luce gli errori, gli istanti, gli sbagli ma anche le buone cose fatte, quando si avvertiva ancora nell’aria una certa passione per la cosa politica.

Ma non solo, perché Martelli regala anche ritratti interessanti di figure politiche europee come Francois Mitterrand, Willy Brandt. Senza dimenticare ovviamente il leader politico per eccellenza, Bettino Craxi, le sue parole, le contraddizioni intrecciate tra convinzioni, ideali e il meccanismo tritatutto della politica.

“Ricordati di vivere” è un po’ come un “Ricordati di me”, dei miei sbagli, delle mie idee, di quella vita che ho vissuto e che forse mi sarebbe piaciuto continuare a vivere ancora per un po’.. un pò anche come  "LA FINESTRA E I RICORDI di Maderna e Merzario.."

M. L. e Rio (mattia.langella83@gmail.com  e sergio.merzario4658@libero.it   )

http://www.acraccademia.it/Il%20Milanese%20pag%201.html

http://www.acraccademia.it/Acr%20Torino%20pag%201.html

 
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Lea Garofalo e Denis.. un dramma..

Post n°228 pubblicato il 20 Ottobre 2013 da acrilmilanese
Foto di acrilmilanese

LEA GAROFALO. PISAPIA: “IL SUO CORAGGIO UN ESEMPIO PER TUTTI”
Il Sindaco: “Milano in prima linea contro le mafie”


Milano, 19 ottobre 2013 – “Non è stato un incidente a causare la morte di Lea, non è stata una malattia, è stata la violenza di alcuni uomini, di quelli che gli erano più vicini. Lea ha voluto uscire dalla gabbia che la teneva prigioniera, sapeva che rischiava tutto, nonostante questo ha avuto il coraggio di ribellarsi. Una donna che è un esempio per tutti, soprattutto per i giovani”.

Lo ha detto il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia durante il suo intervento al funerale civile di Lea Garofalo che si è tenuto questa mattina in Piazza Beccaria alla presenza di migliaia di cittadini.

“In passato troppe volte si è detto, anche qui, ‘non vedo non sento non parlo’. Oggi diciamo ad alta voce ‘vedo sento parlo’ come si legge nelle bandiere che hanno riempito Piazza Beccaria. La figlia di Lea, Denise, ha voluto che la cerimonia si tenesse a Milano, la città – ha aggiunto Pisapia – dove Lea ha cercato un futuro migliore e dove ha trovato il coraggio di diventare testimone di giustizia”.

“Milano è in prima linea contro tutte le mafie e lo conferma anche la motivazione con cui il Tribunale ha ammesso il Comune come Parte Civile nel processo contro gli assassini di Lea. Nella motivazione, infatti, si legge, e di questo sono orgoglioso, che il Comune ‘ha dimostrato, di essere intervenuto statutariamente e con la propria attività amministrativa’ nel contrasto alla violenza di genere e domestica, alla discriminazione delle donne e in genere alle attività di contrasto alle culture mafiose. Il Comune oggi si costituisce Parte Civile in tutti i processi di mafia e collabora pienamente con tutte le Forze dell’Ordine e in ogni atto amministrativo si impegna per porre tutti gli argini possibili contro le infiltrazioni mafiose. Denise ci ha invitato al funerale di sua mamma, Milano ancora una volta ha risposta con il cuore e con la ragione”, ha concluso il Sindaco.

www.acraccademia.it

 
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oscar...

Post n°227 pubblicato il 14 Ottobre 2013 da acrilmilanese

 

...Ci ha lasciato... Sara Bianchi, la collega... giornalista de "Il Sole 24 Ore": da tempo lottava contro il cancro

Lunedì 14 Ottobre 2013

MILANO/Sanremo - Lutto nel mondo dell'informazione. È mancata all'affetto dei suoi cari, la collega giornalista de 'Il Sole 24Orè Sara Bianchi, 45 anni, nata a Sesto San Giovanni (Milano): da tempo lottava contro un tumore. Cattolica, sposata con il collega della stessa testata Francesco Gaeta, esponente di Impegno sindacale unitario, era segretario dell'Associazione lombarda dei giornalisti (Alg) e vice-fiduciaria regionale dell'Inpgi. Suo padre Giovanni è stato parlamentare, e segretario del Ppi prima e della Margherita poi, e presidente nazionale delle Acli.  Sara Bianchi aveva iniziato la professione giornalistica nell'emittente televisiva milanese dei Paolini, Telenova, per poi passare a quella de 'Il Sole 24Orè, quando il gruppo di Confindustria entrò nell'informazione video nazionale. Condusse la diretta durante l'attentato alle Torri Gemelle l'11 settembre del 2001. Quando l'emittente fu chiusa si spostò sul web per scrivere di politica e lavorare ai video anche se via internet. È sempre stata apprezzata per la competenza, la serietà e la sensibilità ai temi sociali. E per il suo impegno per la categoria. Ha combattuto contro la malattia con grande dignità e con la proverbiale riservatezza. «Ha saputo interpretare al meglio onestà, correttezza e dedizione al prossimo. Tutti valori della sua cultura cattolica e che noi tentiamo tutti i giorni di declinare nel sindacato - sottolinea Giovanni Negri, presidente dell'Alg -. Piangiamo una cara amica. Ci mancherà».. Acr il MILANESE, si associa al lutto e ricorda con affetto una cara e simpatica collaboratrice... ci ha solo preceduti, ma ha lottato eroicamente ad un male che non perdona.. ci aiuterà.. da lassu'.. ciao sara!

www.acraccademia.it e www.radioasso.it  

 

 
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per teo da pubblicare sulla 1a pag il milanese ott. 2013 di Felice Carlo Besostri

Post n°226 pubblicato il 10 Ottobre 2013 da acrilmilanese

ciao teo mi pubblichi x cortesia l art sulla prima pag de il milanese?

grazie e b lav ( le foto di Besostri le trovi in internet, togli tutto, lascia solo la pubblicità contro la pedofilia )

da Felice Carlo Besostri riceviamo e volentieri pubblichiamo

 ottobre 2013

Il Portogallo non è in Europa?
 (a cura di acr/crv ed Acraccademia con il Club F. Turati di Civenna e del Triangolo Lariano). 

Le elezioni portoghesi del 29 settembre hanno attirato poca attenzione: è vero che erano elezioni amministrative, ma erano un test europeo, il primo in un paese sottoposto alla tutela della trojka da lungo tempo. L’Irlanda e la Spagna hanno votato nel 2011 e la Grecia nel 2012. Era, comunque, la prima prova elettorale dalla presa del potere della coalizione di centro destra(PDS-CDS) due anni fa.. Sembra certo che il Portogallo avrà bisogno di un nuovo piano di aiuti e che dovrà rimandare il suo sbarco sui mercati dell’anno prossimo. Le assicurazioni del Governo che non si tratta di un nuovo aiuto, ma un aggiornamento delle condizioni del primo piano da 78 miliardi di euro non hanno commosso i Bruxelles, che no si è dimostrata aperta alle nuove richieste di Lisbona. “Non è certamente un buon segnale chiedere un allentamento sul deficit per il prossimo anno”, ha affermato il presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem. Il Portogallo ha mancato gli obiettivi di quest’anno. Le elezioni tedesche sono finite, a non c’è ancora una soluzione certa per il Governo: la Große Koalition è l’ipotesi più probabile, ma non una certezza e la Merkel deve continuare a giocare la carta dell’intransigenza. C’era molta tattica preelettorale nelle richieste del Governo di allentare gli obiettivi di riduzione del deficit, perché temevano per il risultato delle amministrative. Si consideri che in Portogallo le politiche di austerità imposte dalla Trojka sono state bloccate per tre volte dalla Corte Costituzionale, che ha dichiarato illegittimi i licenziamenti nel pubblico impiego
I timori si sono puntualmente verificati. Una partecipazione bassa pari al 52,61% per : 4.996.074 votanti su 9.497.037 elettori, i voti bianchi sono 193.357(3,87%) e i nulli 147.151(2,95%).La tendenza alla disaffezione elettorale trova ulteriore conferma
I risultati nel Portogallo continentale per le formazioni più importanti sono i seguenti:
PSP 36,25% 1.811.053 voti 921 mandati
PPD/PSD 16,69% 834.006 voti 531 mandati
CDU(PCP PEV 11,06% 552.556 voti 213 mandati
PPD/PSD.CDS-PP 7,59% 379.140 voti 154 mandati
GRUPO CIDADÃOS 6,90% 344.716 voti 113 mandati
CDS-PP 3,04% 151.882 voti 47 mandati
B.E. 2,42% 120.942 voti 8 mandati
PPD/PSD.CDS-PP.MPT 2,01%100.437 voti 11 mandati
Una chiara vittoria socialista, malgrado un -2% in meno rispetto alle precedenti elezioni, nel contesto di un avanzamento complessivo della sinistra e una sconfitta del centro destra al Governo. Il PSP da solo (36,25%) ha più della somma dei due partiti di governo, Socialdemocratici( non lasciatevi ingannare dal nome: sono nel PPE) e Popolari (24,28%).La sinistra ,PSP-CDU-BE, con il 49,53% sfiora la maggioranza assoluta: puramente numerica, in quanto dai tempi della rivoluzione dei garofano socialisti e comunisti sono fortemente contrapposti. In Portogallo ci sono 3 sinistre, quella socialista, quella comunista e quella estrema. Il PCP il partito del fu Alvaro Cunhal, tuttavia, non ha più pretese egemoniche tanto che il successo in queste elezioni è da attribuire alla formazione della Coalizione Democratica Unitaria (Coligação Democrática Unitária) di Comunisti e Verdi. Sulla divisione della sinistra contava il centro destra per conquistare il maggior numero di sindaci: obiettivo fallito, 130 sindaci socialisti e 90 ai partiti governativi, che nelle elezioni del 2009 ne avevano 139 contro i 132 socialisti. Importante la vittoria a Lisbona con il 50,91 % dei voti( il 44% nel 2009), la lista del Partido Socialista alla Câmara Municipal di Lisbona, guidata da António Costa, ha eletto 11 dei 17 vereadores (consiglieri). La maggioranza governativa perde il suo feudo di Oporto la seconda città del paese lusitano, la capitale del Nord, ma non a favore dei socialisti, ma di un sindaco indipendente, come in altri 80 municipi non si può dire arancione, perché è il colore tradizionale dei Socialdemocratici del PDS.
Rispetto alle elezioni del 2011 PDS, CDS e PP hanno praticamente dimezzato i voti. Non c’è dubbio che si sia trattato di un voto contro la politica di austerità della Trojka. Il leader dei Socialisti, Antonio Josè Seguro ha dichiarato che “ La maggioranza degli elettori ha rifiutato nell’intero paese la politica del Governo”, giudizio condiviso dal Primo Ministro Paulo Coelho, che ha parlato della “peggiore sconfitta” del suo partito. Tuttavia di questa sconfitta non hanno interamente profittato i socialisti, poiché gli elettori si son ricordati che il monocolore socialista si era adeguato alla politica di tagli della spesa pubblica chiesta dall’Europa. Della cresciuta astensione e di circa il 7% di voti bianchi e/o nulli ha profittato la CDU, l’alleanza di Comunisti e Verdi, che con il loro 11% sono chiaramente la terza forza politica. Non soltanto conservano i loro bastioni, come Setubal e i comuni della cintura metropolitana di Lisbona, ma strappano ai Socialisti Évora, Beja, Grândola, Alcácer do Sal, Alandroal, Cuba, Vila Viçosa, Monforte e Silves, mentre il Blocco di Sinistra, BE, ha perso l’unico municipio, che controllavano, Salvaterra de Magos.
Gli equilibri politici non cambieranno, il Governo continuerà nella sua politica, perché è necessaria “ per superare la crisi economica e ristabilire la fiducia nella crescita”, richiedendo, però, come detto sopra un rallentamento della riduzione del deficit. I Socialisti e la CDU sono, invece, contrari e le posizioni di forza conquistate nei municipi( la maggioranza di centro destra non controlla più alcuna grande città e nessuna capitale regionale) sarà uno strumento di opposizione, insieme con la mobilitazione sindacale. Il Portogallo non sarà la Grecia, anche se questo è l’obiettivo della Trojka. Il segnale politico di queste elezioni dovrebbe essere colto, perché il Portogallo è in Europa, come la Germania, anche se con meno abitanti.

F.Besostri.

Ci complimentiamo con il ns lettore e collaboratore di Acr per la sua grande competenza, lungimiranza, vicinanza alla socialità italiana, europea e mondiale. Grazie alla sua sensibilità  ed esperienza maturata come Senatore ed  Avvocato, ma soprattutto da compagno socialista, che è da sempre vicino alla ns Associazione!
Grazie Felice... Milano, ottobre 2013 www.acraccademia.it

 
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Carlo Terz e Artiolii hanno pubblicato ... in PIGNA MON AMOUR - SANREMO VECCHIA x i lettori di acr il sanremese!

Post n°225 pubblicato il 08 Ottobre 2013 da acrilmilanese

Carlo Terzi
Carlo Terzi(x acr-Onlus e il sanremese) 
Pistoletto: “Impariamo dai cani a essere più umani”
www.lastampa.it
Prima a Bruxelles, poi a Madrid all’Istituto italiano di cultura, la prossima settimana a Tokyo per ...
.... seguici su:
Andrea Artioli
Andrea Artiolix acr il sanremese e acr-onlus 
ATTENTI ALLA TRUFFA! VIGILATE

Ci tengo ad informarvi circa una truffa, magari conoscendone il mecca...
carissimi saluti da acr e grazie x la collaborazione.. a presto da acr il sanremese e www.acraccademia.it

 
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acr aa Milano.. "Stassera andiamo a :.."

Post n°224 pubblicato il 02 Ottobre 2013 da acrilmilanese
Foto di acrilmilanese

      Riceviamo e pubblichiamo x i ns lettori!        
                    
Il  Gruppo Proeti di ACR-Onlus
e l’Associazione Milano Loves You
hanno il piacere
di invitarVi all’evento   "Aspettando BrerArt
scopriamo Milano"     
                     
      giovedì 3 ottobre alle ore 18.00
presso la Sala delle Colonne
della Banca Popolare di Milano, via San Paolo, 12      
      Una conversazione di Stefano Zuffi, storico dell'arte
e cofondatore della Associazione Milano Loves You,
sulla storia dei monumenti milanesi che i runner
della Milano Loves You Run, la mattina seguente,
incontreranno nel loro percorso attraverso il centro di Milano
e che faranno da cornice alla manifestazione Brerart.     
          
          
    
      DURANTE L'EVENTO SARANNO PRESENTATE:      
                  
                     
      Milano Loves You Run, la corsa non competitiva a scopo solidale per le vie del centro per raccogliere fondi a supporto delle Case Accoglienza di LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, Milano)   Milano Loves You, associazione che ha come obiettivo la promozione internazionale delle eccellenze milanesi   BrerArt, ossia una mostra d’arte contemporanea diffusa, dal 23 al 27 ottobre dove gli stand sono le gallerie d’arte, le showroom, i palazzi storici e le fondazioni, situati nel distretto di Brera e nel centro di Milano.      
      Main Sponsor              
                  
      INTERVERRANNO:      
                     
      Sami Zeaiter,
Presidente Associazione
Lombarda
Portieri
d'Albergo
-Le Chiavi d'Oro    Andrea Jarach,
Presidente dell’Associazione
Milano Loves You    Oddone Sangiorgi, consorzio FIA
Fabbrica
di Idee ed Azioni      
                     
    Al termine della serata verrà offerto un aperitivo con prodotti tipici e specialità
a base di Zucca Bertagnina per le quali un ringraziamento va alla proloco di Dorno.  
      Ingresso libero fino a completamento della capienza della sala.  
      Si ringrazia: Regione Lombardia, Provincia di Milano, Comune di Milano, Banca Popolare di Milano, LILT-Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, Podisti da Marte, Settimana della Comunicazione, Associazione Lombarda Portieri d’Albergo-Lle Chiavi d’Oro, UNA Hotel, The Body B., Artribune, DARS, Exibart.com, Rivistasegno, Meta Parole & Immagini, Okarte, Artshake, BikeMi, Comservizi, Comufficio, Angus Fiori, Heineken, Italo, Stazione Arte, Tao B, Tina B., Touring Club Italiano, ZonaUno, Camera di Commercio Milano, Accademia di Brera, Confcommercio, Associazione Solferino.
 
  
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a cura di acr-onlus e il milanese
www.acraccademia.it

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