ADOTTO UNA MAMMAsolidarieta' al femminile per l'emancipazione delle donne nei villaggi gandhiani in India |
8 MARZO 2011
non avrei potuto immaginare un giorno migliore per lanciare questa iniziativa!!
Agli amici vorrei dire che non cerco qui adesioni e contributi in denaro, ma soltanto un feedback di commenti, domande e suggerimenti che saranno preziosi per migliorare la comunicazione di questa 'laica', originale campagna al femminile di adozioni a distanza
BUTTERFLY EUROPE FOR INDIA
Con un accordo di collaborazione tra la Butterfly Europe for Africa ONLUS e la Gandhi In Action International si e’ costituita la nuova sezione Butterfly Europe for India
Due sono i progetti che Butterfly Europe for India e Gandhi In Action hanno deciso di condividere in sinergia….
la “Jai Jagat University of NonViolence” e la Campagna “Adopt a Mother with a child”
GANDHI IN ACTION INT.L
Gandhi In Action International, creata nel 1985, e’ un rete internazionale di contatti di cooperazione tra persone e gruppi che praticano attivamente la nonviolenza, per costruire un ponte aperto per collegare gli individui e le organizzazioni gandhiane indiane con i movimenti ambientalisti, vegetariani, pacifisti, sostenitori dei diritti umani e promotori di terapie naturali in occidente.
L'UNIVERSITA' DELLA NONVIOLENZA
la “Jai Jagat University of NonViolence”, una rete di strutture educative gandhiane, presenti in tutti gli stati indiani, per offrire opportunita’ agli studenti delle universita’ europee e americane, di svolgere approfondite ricerche o tesi di laurea e partecipare a stages formativi sui principi della vita nonviolenta applicabili alle scienze sociali, politiche ed economiche del mondo occidentale.
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Post n°1 pubblicato il 08 Marzo 2011 da butterflyeurope
Tag: adotto una mamma, adozioni a distanza, cotone, femminile, filarello, Gandhi, India, khadi, mamma, solidarieta', sponsor UN’INIZIATIVA DI SOLIDARIETA’ CHE SI RIVOLGE ALLE DONNE DEL NORD DEL MONDO PER OFFRIRE OPPORTUNITA’ DI DIGNITA’, EMANCIPAZIONE ED AUTONOMIA A MAMME SOLE, CON BAMBINI, CHE VIVONO IN STATO DI DISAGIO NEI VILLAGGI RURALI IN INDIA, ATTRAVERSO IL LAVORO MANUALE SECONDO I PRINCIPI DEL MAHATMA GANDHI. Le mamme che intendiamo aiutare sono vedove o ragazze madri, abbandonate a se stesse e spesso costrette ad alienare i propri figli per la loro incapacità di mantenerli ed educarli nei loro villaggi rurali. Non le vogliamo educare o convertire, ma dare loro cio’ che serve per renderle autonome, autosufficienti e partecipi della vita sociale delle loro comunita’. Utilizzando la rete delle organizzazioni gandhiane, presenti ed attive nelle aree rurali del nord e del sud dell’India, dove si produce il khadi, il tessuto di cotone filato a mano e intessuto a mano, le mamme assistite da questa iniziativa potranno emanciparsi dalla poverta' ed emarginazione e tenere con se i loro figli per mantenerli ed educarli nella loro fede e tradizione. (questo video ben rappresenta la realta' in cui operiamo) Un dono da donare Alle mamme adottate da questa iniziativa di solidarietà’ al femminile verranno fornite le risorse economiche per la loro sussistenza, le tecnologie appropriate (filarelli e telai manuali) e la provvista di cotone biologico che consentira’ loro di produrre il khadi, il famoso tessuto di cotone filato e tessuto a mano, usato da Gandhi come simbolo dell’emancipazione delle popolazioni rurali dell’India. Il programma prevede l’inserimento in unita’ di lavoro 'khadi', garantendo un’occupazione e un reddito dignitoso. Una parte del cotone lavorato dalle mamme verra’ inviato in dono alle donne sponsor (a chi ha donato a loro la dignita’ di un lavoro, il reddito per vivere e la gioia di poter tenere con se i figli) confezionato in preziosi e simbolici doni da donare ad amici o parenti. Mahatma Gandhi usava soltanto indumenti semplici di Khadi e egli stesso filava quotidianamente il cotone come pratica di lavoro manuale e di meditazione. Gandhi, nei suoi discorsi, citava spesso la necessita’ per ogni uomo e donna di svolgere del lavoro manuale per guadagnare ‘il pane quotidiano’ e aveva identificato il lavoro della filatura e tessitura manuale del cotone dei contadini come ideale per la sua semplicita’, utilita’ ed essenzialita’ nella vita delle comunita’ rurali dell’India. Con un congruo contributo di sponsorizzazione si realizza un rapporto ottimale di solidarieta’ femminile nonviolenta, mediando l’adozione a distanza, con il microcredito e lo scambio equo e solidale di doni. Attraverso un sito, attualmente in costruzione e che sara' periodicamente aggiornato, si potranno conoscere le mamme adottate, i loro bambini, seguire i progressi dell’iniziativa con i filmati, le foto, i report del progetto, partecipare al forum e al social-network delle donne sponsor e partecipare ai viaggi, in piccoli gruppi, per far visita alle mamme adottate nei loro villaggi. Butterfly Europe for India INFOLINE +39 345 0370403 riccardogram@butterflyeurope.eu
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Post n°3 pubblicato il 10 Marzo 2011 da butterflyeurope
E’ vero che i bisognosi di aiuto sono tanti, in tutto il mondo, e stanno diventando tanti anche in Italia, con le endemiche miserie e le nuove poverta’ emergenti… e’ vero che quando tutti si stanno impoverendo, tranne i pochi che ancora si arricchiscono, e’ difficile pensare di aiutare chi e’ cosi’ lontano quando non c’e’ neppure la disponibilita’ di aiutare il prossimo che ci e’ vicino… disoccupati, precari, cassaintegrati, insieme agli occupati che si stanno rendendo conto che le loro aziende stanno colando a picco sono sicuramente in grave difficolta’ e il nostro sistema socio-assistenziale non e’ strutturato e finanziato per far fronte ai tanti bisogni, ma si sa che la famiglia, per chi ce l’ha, e’ ancora un punto di riferimento e di sostegno per molti che hanno difficolta’ a sopravvivere e ad essere indipendenti. Ci sono tante associazioni di volontariato, laiche e religiose, che si occupano con buona volonta’ dei bisognosi e meritano tutto il sostegno di chi lo puo’ dare, sia in denaro che in opere di bene. Il mondo sta cambiando… c’e’ instabilita’, precarieta’ e incertezza sul futuro in tutte le generazioni conviventi sul pianeta… e allora perche’ aiutare le mamme in difficolta’ nei villaggi rurali in India? India… molti ci sono stati e molti ci vorrebbero andare… e’ un paese che sta cambiando, molto e molto in fretta e, da paese sottosviluppato, sta crescendo al punto da essere indicato come un futuro leader dell’economia mondiale… ci sono ricchi molto ricchi e poveri molto poveri e i poveri in India sono quelli che vivono con meno di 1 dollaro al giorno… nell’India rurale, la vita costa poco e in molti villaggi non c’e’ l’elettricita’… la vita e’ semplice, ma puo’ essere molto dura per chi, come le mamme che vogliamo aiutare, non ha nessuno che le sostenga… per cui… ogni uno ha la propria sensibilita’ e le proprie preferenze e la generosita’ della gente comunque fluisce nei mille rivoli del delta della Provvidenza verso il mare del bisogno, che sia vicino o lontano fa poca differenza… i mari si uniscono negli oceani... Il nostro progetto ha molte sfumature che lo differenziano dalle numerose sollecitazioni che si propongono per la solidarieta’ verso il sud del mondo… E’ un progetto laico, perche’ non intende convertire ad una religione usando il potere del denaro… E’ un progetto al femminile perche’ si rivolge alla solidarieta’ concreta tra donne del nord e sud del mondo… E’ un progetto equo e solidale, perche’ offre il dono del lavoro e riceve in dono il frutto del lavoro, non dona il pesce, ma la canna per pescarlo… E’ un progetto rispettoso delle culture, delle tradizioni, della poverta’ vissuta con dignita’ dalle popolazioni rurali che ancora vivono in India la dimensione umana del tempo E’ un progetto ecologico ed ecosostenibile, perche’ non crea nessun impatto ambientale, anzi… E’ un progetto culturale, perche’ si fonda sui principi della nonviolenza del Mahatma Gandhi… E’ un progetto politico, perche’ previene l’abbandono dei villaggi e la migrazione verso gli slums metropolitani, previene la tratta dei bambini sacrificati al commercio degli organi, previene la schiavitu’, la prostituzione e l’umiliazione di donne e bambine, previene la delinquenza giovanile, e promuove l’emancipazione delle donne piu’ deboli ed emarginate nel continente indiano. E’ un progetto economico, perche’ amalgama il microcredito della Grameen Bank e i principi del commercio equo e solidale delle ‘botteghe del mondo’… E da ultimo, e’ un progetto innovativo, perche’ e’ originale, pensato con il cuore e la coscienza... |
Post n°4 pubblicato il 13 Marzo 2011 da butterflyeurope
Alcuni anni fa, a New Delhi, ebbi modo di incontrare Sonia Gandhi. Sonia Maino e’ italiana, piemontese, e aveva sposato Rajiv Gandhi, figlio di Indira Gandhi, figlia di Nehru, il primo Primo Ministro dell’India liberata dal dominio dell’Impero Britannico. Non ha quindi una parentela diretta con Gandhi, ma, dopo l’assassinio del marito, guida il partito laico, fondato dal Mahatma, di maggioranza relativa nella piu’ grande democrazia del mondo. A quel tempo, ero stato invitato, in rappresentanza dei nonviolenti Europei, a far parte del comitato internazionale per le celebrazioni del Giubileo d’Oro dell’Indipendenza Indiana, e Mrs. Sonia Gandhi mi parlo’ delle difficolta’ che aveva con i fondamentalisti Hindu (quelli che avevano assassinato il Mahatma, per intenderci) per via delle adozioni a distanza di bambini portate avanti dai missionari cristiani… In sostanza, i fondamentalisti hindu e mussulmani vedevano con ostilita’ i missionari che, con i soldi occidentali “compravano i bambini poveri” (cosi’ dicevano) per farne dei cristiani… Le donne hindu che affidavano i loro figli ai missionari venivano isolate ed emarginate dalla loro comunita’ e venivano cosi’ obbligate a dipendere dalle missioni… Insomma, le popolazioni locali leggevano le adozioni a distanza come il frutto dell’invadente imperialismo culturale e religioso dell’occidente a caccia di conversioni…. Dopo le recenti violenze subite dai cristiani in India, con Gandhi In Action abbiamo studiato questo progetto di adozione delle mamme, che permette alla buona volonta’ delle persone sensibili in occidente, di aiutare i bambini indiani piu’ bisognosi senza violare le sensibilita’ culturali e spirituali locali delle loro comunita’. Una forma di solidarieta’ laica, aconfessionale, rispettosa e equo-solidale, affidata ad un movimento, come quello gandhiano, che 65 anni opera nei villaggi rurali indiani aiutando i piu' deboli e promuovendo un modello di sviluppo eco-umano sostenibile ad impatto ambientale Zero. Sappiamo tutti che, se l’India si ‘occidentalizza’ troppo, il sistema mondiale dell’economia e l’ecosistema planetario rischiano di saltare e questa iniziativa, al di la’ delle implicazioni dirette sui bambini, le loro mamme e le loro comunita’, contribuisce con originalita’ al movimento culturale globale della solidarieta’ equa e solidale verso il sud del mondo senza sfruttarne, snaturarne o contaminarne la civilta’. Nell’Ashram di Gandhi, ogni mattina, si recitavano preghiere di tutte le religioni presenti in India e il rispetto dell’occidente per la figura, i messaggi del Mahatma potrebbero risvegliare anche negli Indiani una maggiore attenzione ai valori dello sviluppo eco-umano sostenibile che la Grande Anima aveva sognato per la sua India e per il mondo. |
Post n°5 pubblicato il 20 Marzo 2011 da butterflyeurope
La vita costa molto poco nell’India rurale, infatti li’ ci sono molti di quelli che sul pianeta vivono con meno di un dollaro al giorno. Con 1000 euro, tra il filarello, il telaio, il cotone cardato e una diaria di 2 dollari al giorno, la mamma adottata puo’ lavorare tutto l’anno e mantenere i suoi bambini a casa sua, realizzare il filato e il tessuto che, in parte la rendera’ autosufficiente per i bisogni suoi e dei suoi bambini, in parte potra’ vendere localmente e una parte la spedira’ come segno di riconoscenza a chi l’ha adottata, come dono da donare ai propri amici e familiari… una volta avviata la sua attivita’, non avra’ piu’ bisogno di essere sostenuta, perche’ il secondo anno sara’ autonoma e autosufficiente. Abbiamo fatto quote diverse, per permettere a chiunque di partecipare, anche in quota parziale e assicuriamo che le quote verranno trasferite direttamente in India dove verranno gestite scrupolosamente con la supervisione della Gandhi In Action e mia personale. Le quote da 1000 euro si pensa di ottenerle da Aziende, Fondazioni, Club di Servizio, persone benestanti e con redditi di fascia alta o da collette organizzate volontariamente. Le quote da 350 euro, equivalgono alla spesa che gia’ sostengono le persone che adottano i bambini a distanza e si rivolgono alla cosiddetta classe media, che puo’ permettersi 1 euro al giorno in beneficenza. Le quote da 150 euro sono piu’ economiche e alla portata di, piu’ o meno, tutte le donne che hanno un lavoro e facilmente raggiungibili con un salvadanaio per le monetine. Il triangolo di tre quote da 350 euro o il gruppo di 10 quote da 150 euro, andranno a formare una quota intera, calcolando che i pacchi di manufatti realizzati dalle mamme, saranno spediti, direttamente dall’India, alle donne adottive, per cui saranno piu’ piccoli, proporzionalmente alle quote sottoscritte e gravati dalle spese postali di spedizione dall’India. I profili delle singole mamme avranno quindi adozioni singole, triangolari o di gruppo o di colletta e avranno un rapporto diretto con le loro sponsor singole, in triangolo e in gruppo. Stiamo lavorando ad un social network, con un forum, che permettera’ a tutte le donne coinvolte, adottanti e adottate, di avere un rapporto diretto, conoscendosi e seguendo i progressi del progetto… LA COLLETTA Chi vuole raccogliere i fondi con una colletta, e si fa promotore dell’iniziativa inserendola nella lista nozze o all’interno di aziende, uffici, scuole, associazioni, gruppi di amiche, o come opera di bene alternativa ai fiori per un funerale, ricevera’ il pacco dono in segno di gratitudine e proporzionale alle quote raccolte. Stiamo lavorando anche alla possibilita’ di organizzare, per piccoli gruppi e a basso costo, un viaggio in India, “sulle orme di Gandhi”, che comprendera’ la visita alle mamme adottate per conoscere direttamente la loro realta’ e l’efficacia della sponsorizzazione. Se qualcosa non e’ chiaro, se ci sono domande o contributi migliorativi al progetto, prego usare lo spazio commenti e ve ne saremo estremamente grati… |
Post n°6 pubblicato il 04 Aprile 2011 da butterflyeurope
A Delhi, c’e’ una rassegna permanente dei gruppi di volontariato gandhiani che operano nei villaggi rurali e dei diversi prodotti artigianali che realizzano manualmente per auto sostentarsi e creare opportunita’ di lavoro ai piu’ deboli. Sono presenti gruppi e organizzazioni che operano in diverse parti dell’India, quell’India dei villaggi che Gandhi definiva “la Vera India” dove la poverta’ e’ vissuta con dignita’ e la solidarieta’ e’ concreta e creativa. Ogni Gruppo e ogni prodotto, ogni villaggio ha una storia da raccontare, storie di solidarietà, di cultura e tradizione popolare. Se intendete viaggiare in India fuori dai circuiti turistici, qui troverete contatti che vi offriranno semplice e cordiale ospitalita’ in cambio del vostro interesse per la loro storia e di un modesto ma sincero contributo per la loro causa. Acquistando i loro prodotti, avrete originali regali equo-solidali per i vostri amici e souvenir di esperienze umane straordinarie. Quest’inverno, a partire dalla fine di ottobre e fino alla fine di marzo, Gandhi In Action organizza un viaggio per piccoli gruppi di 10/12 persone “sulle orme di Gandhi”. Il viaggio in aereo A/R costa dai 500 ai 700 euro a seconda dei periodi, e il fondo cassa comune, per trasporto, vitto e alloggio per 10/12 giorni e’ previsto in 250 euro. |
Post n°7 pubblicato il 08 Aprile 2011 da butterflyeurope
'Khadi' e' il nome di un tessuto particolare. Cotone organico, filato a mano, tessuto a mano, una particolare morbidezza e consistenza, dalla piu' fine a quella piu' grossolana, che ci ricorda quei tessuti che usavano i nostri nonni e bisnonni, prima della 'rivoluzione industriale'. Un tessuto che intreccia i fili di un'umanita' semplice, che vive ancora la dimensione umana della vita vissuta con semplicita' e dignita'... “Se riusciamo a coltivare dentro di noi lo spirito del khadi possiamo circondarci di semplicita’ in ogni passo della nostra vita.” In questa frase di Gandhi sul cotone indiano, filato e tessuto artigianalmente, c’e’ tutta la filosofia del khadi… piu’ che un tessuto e’ un simbolo dell’indipendenza e dell’autonomia dell’India e degli abitanti dei villaggi rurali. Il Mahatma usava il khadi come un indumento personale e sociale, una stoffa per ripararsi dal caldo, per coprirsi dal freddo, per meditare, per pregare. Era il suo mantello spirituale. Quotidianamente usava il charka, il filarello tradizionale, come pratica di meditazione e di condivisione del lavoro manuale che poteva garantire il pane quotidiano ai piu’ poveri tra gli abitanti dei villaggi rurali. “Lo spirito del Khadi significa pazienza illimitata, perche’ coloro che conoscono la produzione del Khadi sanno quanta pazienza investono i filatori e i tessitori nel loro lavoro. Sono convinto che la rinascita della filatura e tessitura a mano possa contribuire alla rigenerazione economica e morale dell’India. I milioni di abitanti dei villaggi rurali devono avere una capacita’ produttiva artigianale per supplementare i lavori nell’agricoltura. La filatura a mano era parte delle nostre tradizioni negli anni passati e se a milioni devono essere salvati dalla miseria, devono essere messi nelle condizioni di reintrodurre la filatura nelle loro case e ogni villaggio deve riappropriarsi della presenza dei loro tessitori.” S.V. GOVINDAN e' conosciuto in occidente per il Massaggio Ayurveda. Ha scritto molti libri sull'argomento e dal 1986 ha insegnato in tutta Europa a molti di coloro che oggi lo praticano professionalmente. Qui racconta come da anni fila il cotone per la sua autosufficenza nell'abbigliamento e la sua esperienza personale con il khadi...
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“Adotto una Mamma”
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(cell. 345 037040)
Coordinatore Europeo
GANDHI IN ACTION INT.L
E DIRETTORE DELLA SEZIONE
BUTTERFLY EUROPE for INDIA
GANDHI VESTIVA IN KHADI
le quote di sponsorizzazione
Individuale euro 1000
Triangolo euro 350
Uno di 10 euro 150
Colletta euro 150
Le quote parziali formeranno una quota individuale, maggiorata dei costi di spedizione dei pacchi di tessuti e manufatti che verranno spediti dalle mamme adottate come dono di gratitudine al domicilio delle donne sponsor.
BUTTERFLY EUROPE FOR INDIA
e' una sezione della
Associazione Butterfly Europe for Africa ONLUS
Cod. fiscale 94056620035
Sede legale:Via Costantino Porta, 24
28100 Novara (NO)
Sede operativa: Via Ruggero Bonghi, 34
00184 ROMA
Per bonifici bancari
UNICREDIT
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Con causale “adotto una mamma”
CONDIZIONI FISCALI
PERSONE FISICHE o ENTI SOGGETTI ALL' IMPOSTA SUL REDDITO DELLE SOCIETA'. DL 35/05 articolo 14 (Onlus e terzo settore)
Le liberalità in denaro o in natura erogate da persone fisiche o da enti soggetti all' imposta sul reddito delle società in favore di organizzazioni non lucrative di utilità sociale (Onlus) di cui all'art. 10 ,commi 1, 8 e 9 del Dl 4 dic. 1997, n°. 460 sono deducibili dal reddito complessivo del soggetto erogatore nei limiti del 10% del reddito complessivo dichiarato e comunque nella misura massima di euro 70.000 annui.
Inviato da: PieroVeneto
il 21/06/2011 alle 15:34
Inviato da: anton6100
il 17/05/2011 alle 07:51
Inviato da: antonioge2010
il 17/05/2011 alle 07:40
Inviato da: fulviomonti531959
il 17/05/2011 alle 07:18
Inviato da: butterflyeurope
il 04/05/2011 alle 17:55