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Questo spirutal sudafricano e questa bellissime immagini come contraltare alle brutture di alcuni post sul Sud Africa, e anche come preghiera. Non parte da solo, bisogna schiacciarci sopra. Area personale- Login
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Darfur"E venne il giorno" di P. Lumumba«E venne il giorno in cui comparve il bianco
Fu più astuto e cattivo di ogni morte,
barattò il tuo oro con uno specchietto, una collana, ninnoli,
e corruppe con l'alcool i figli dei fratelli tuoi
e cacciò in prigione i tuoi bimbi.
Allora tuonò il tam-tam per i villaggi
e gli uomini seppero che salpava
una nave straniera per lidi lontani
là dove il cotone è un dio, e il dollaro è imperatore RADIO DES MILLES COLLINESRadio delle mille colline, che bel nome per una radio, vero? Molto meno bello però il modo in cui è stata ribattezzata: “La voce del diavolo” . Più brutto sì, ma purtroppo molto più vicino al vero, come altro potrebbe chiamarsi la radio che durante il genocidio in Ruanda continuava a istigare la popolazione Hutu all’omicidio, al massacro, a riempire di corpi gli scavi ancora non completamente pieni, e non si limitava a questo: trasmetteva elenchi dei nemici da sterminare, non solo Tutsi ma anche Hutu moderati, che rifiutandosi di partecipare alle stragi diventavano nemici da sterminare anche loro, segnalava i rifugi dove poterli scovare e uccidere. La radio del diavolo cominciò questa campagna di odio diversi mesi prima dell’inizio del genocidio. No!!! Non si è trattato di pura follia, ma di lucido, agghiacciante e premeditato piano di sterminio, uno dei tanti del secolo appena concluso. Citazioni nei Blog Amici: 13 I miei Blog Amici |
La popolazione del Ruanda si divide in tre gruppi: gli Hutu che ne costituiscono la maggioranza (85%) i Tutsi (14%) ed i Twa, i pigmei, che rappresentano il restante 1% della popolazione. Cosa ci sia esattamente dietro questa classificazione è un problema che non è stato ancora risolto, qualcuno parla di etnie, qualche altro di caste Di certo da secoli gli Hutu praticano l’agricoltura mentre i Tutsi sono pastori e formavano l’elite dominante (14%) di cui faceva parte il re e la sua coorte. Per secoli le tre componenti della popolazione ruandese hanno vissuto in pace, poi “venne il giorno in cui comparve il bianco” e, sarà anche una coincidenza, ma qualcosa nel magico equilibrio si ruppe. Irrimediabilmente? Il bianco nel caso specifico era tedesco prima (1894) e belga dopo la prima guerra mondiale. Di essere diventati una colonia tedesca i ruandesi non se ne accorsero mai, i belgi invece si fecero sentire ed appoggiarono apertamente gli Hutsi, ed il perché è un capolavoro di scienza della razza. Gli scienziati della razza, anche detti razzisti, sentenziarono che la differenza tra le due classi non era dovuta soltanto al ruolo svolto all’interno della società ma si trattava di una differenza razziale: gli Hutu sarebbero bantu, mentre i Tutsi di origine nilotica. E fin qui nulla di male (anche se questa teoria non è mai stata dimostrata, in realtà differenze fisiche tra le due classi non che ne sono e ancora adesso si discute se si tratti effettivamente di due popoli di origini diverse o dello stesso popolo, ma sinceramente di questa cosa non me ne frega nulla). Ma i razzisti non si fermarono qui: sentenziarono che i bantu, e quindi gli Hutu, sono i neri veri e propri, negri-negri, mentre le popolazioni nilote, e quindi i Tutsi, sono di origine bianca o quasi bianca, non sono negri come gli altri, insomma sono “neri per caso”, dei negri-bianchi. Per cui, il fatto che in un paesino sperduto dell’Africa, lontanissimo dalla nostra civiltà. dei negri-bianchi, pur in minoranza numerica, prevalgano sui negri-negri dimostrerebbe inconfutabilmente che la supremazia dei bianchi è una legge di natura: i negri-bianchi domineranno sui negri-negri e i bianchi domineranno sia sui negri-bianchi che sui negri-negri! Evviva. Le conseguenze di questa geniale trovata furono disastrose, perché da un lato i Belgi decisero che bisognava sostenere e privilegiare i negri – bianchi e dall’altro anche i Tutsi e gli Hutu diedero importanza a questa teoria e forse per la prima volta si accorsero gli uni di essere i dominatori e gli altri di essere dominati. Nasceva l’odio tra Hutu e Tutsi, un odio inestinguibile che avrebbe portato lutti ed orrore senza fine ad entrambi.
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