Creato da: conte.oliver1 il 14/04/2008
notizie, novità, curiosità e speranze provenienti dal continente da cui ha avuto origine la razza umana

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africa by brett murray

san sebastiano d'africa?

 

 

Questo spirutal sudafricano e questa bellissime immagini come contraltare alle brutture di alcuni post sul Sud Africa, e anche come preghiera.

Non parte da solo, bisogna schiacciarci sopra.

 
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Parliamo d'Africa

In questo spazio inserisco, man mano che li trovo, siti e blog che parlano di Africa.

Più giù ci sono gli  ultimi articoli di alcuni di loro, quelli che frequento di pù.

I titoli, grazie ai potenti mezzi di Libero, vengono aggiornati automaticamente. Per leggerli basta cliccarci su.

http://marianna06.blog.lastampa.it/il_mio_weblog/

http://africa.blog.ilsole24ore.com/

 http://www.inafrica.it/africando/link/blog.php

http://agoafricanblog.blogspot.com/

Questo invece è un meraviglioso sito italiano di musica africana, davvero bello.

http://www.tpafrica.it/

 

 

ritmi ed armonie a sud del Sahara

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JAMBO AFRICA

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SECONDO PROTOCOLLO

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AFRICA BLOG

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SALUTI DA PARTE MIA: ANTONY, SENIOR CONSULTANT DI GOLDMAN...
Inviato da: ANTONY-GOLDMAN SACHS
il 04/03/2018 alle 21:56
 
articolo veramente ben scritto. I miei complimenti da lumaca
Inviato da: diletta.castelli
il 23/10/2016 alle 12:17
 
:-) grazie
Inviato da: conte.oliver1
il 03/04/2014 alle 23:05
 
articolo molto bello
Inviato da: flappy bird
il 21/03/2014 alle 21:52
 
Caspita che errore!!! Il problema è che non si trova nulla,...
Inviato da: conte.oliver1
il 02/04/2011 alle 19:58
 
 

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Musica africana

                                 Ismaël Lo - Dabah

                                  ISMAEL LO

 

Darfur

 

"E venne il giorno" di P. Lumumba

«E venne il giorno in cui comparve il bianco Fu più astuto e cattivo di ogni morte, barattò il tuo oro con uno specchietto, una collana, ninnoli, e corruppe con l'alcool i figli dei fratelli tuoi e cacciò in prigione i tuoi bimbi. Allora tuonò il tam-tam per i villaggi e gli uomini seppero che salpava una nave straniera per lidi lontani là dove il cotone è un dio, e il dollaro è imperatore
 

RADIO DES MILLES COLLINES

Radio delle mille colline, che bel nome per una radio, vero? Molto meno bello però il modo in cui è stata ribattezzata: “La voce del diavolo” . Più brutto sì, ma purtroppo molto più vicino al vero, come altro potrebbe chiamarsi la radio che durante il genocidio in Ruanda continuava a istigare la popolazione Hutu all’omicidio, al massacro, a riempire di corpi gli scavi ancora non completamente pieni, e non si limitava a questo: trasmetteva elenchi dei nemici da sterminare, non solo Tutsi ma anche Hutu moderati, che rifiutandosi di partecipare alle stragi diventavano nemici da sterminare anche loro, segnalava i rifugi dove poterli scovare e uccidere. La radio del diavolo cominciò questa campagna di odio diversi mesi prima dell’inizio del genocidio. No!!! Non si è trattato di pura follia, ma di lucido, agghiacciante e premeditato piano di sterminio, uno dei tanti del secolo appena concluso.
 

ES TU TUTSI?

raciste rwandais hutu tutsi
 
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Ismael Lo - Baykat

Ismael Lo - Baykat
 

 

 

ZIMBABWE E ITALIA

Post n°15 pubblicato il 08 Luglio 2008 da conte.oliver1
 

E chi se l'aspettava che l'elezioni nello Zimbabwe sarebbero diventate uno dei pochi argomenti africani capace di conquistare un angolino nelle prime pagine dei quotidiani italiani, e che addirittura avrebbe assunto un certo rilievo nell'agenda politica del nostro governo, che in pochi giorni ha assunto due decisioni importanti e molto discusse a livello internazionale, tra loro contrastanti.

La prima è di qualche giorno fa. Da parte del Ministro degl Esteri, Frattini, che ha ritirato l'ambasciatore da Harare.

Decisione piuttosto grave.

Una volta era il preludio allo scoppio di un conflitto. Si interrompevano le relazioni diplomatiche e subito dopo si presentava la dichiarazione di guerra!

Ma credo possiamo stare tranquilli. Non c'è bisogno di scendere in cantina a cercare lo zaino o di spolverare la baionetta.  Non siamo in procinto di invadere lo Zimbabwe.

Anzi.

Proprio ieri, il primo ministro italiano si è reso protagonista per una  presa di posizione di segno opposto, molto criticata dagli altri capi di governo occidentali.

Si è schierato contro l'idea di sanzioni ai danni dello Zimbabwe per punire Mugabe e i suoi, sanzioni a gran voce invocate dal governo inglese e tedesco, e ampiamente condivise da tutte le altre potenze del G8.
Berlusconi si è così improvvisamente ritrovato in dissenso con tutti gli altri leader occidentali e fianco a fianco con i leader dei paesi africani, in particolare Thabo Mbeki, presidente del Sudafrica, che si batte per un governo di compromesso, che coinvolga sia Mugabe che Tsvangirai.

Per carità, quest'idea mi sembra sbilenca e disgustosa, assolutamente. Eppure....eppure stavolta non riesco ad essere del tutto critico con Berlusconi. Non so cosa lo abbia spinto ad assumere questa scomoda posizione, ma io non riesco a capire a cosa cavolo servano le sanzioni, i boicottaggi, gli embarghi.

L'unica vera vittima di queste misure è il popolo, che vedrà crescere  i proprio disagi, la propria miseria.
Il Big Man non le  soffre, non si spaventa affatto. Cosa gliene fraga a lui se la gente avrà  più la fame o se morirranno pù bambini per banalissime malattie.

Mi sapete dire a cosa sono servite le sanzioni contro Saddam Hussein, contro Gheddafi, contro Iran, Afghanistan, ecc...? A NULLA! Anzi, spesso, come nel caso della Libia, hanno aiutato quegli stessi  tiranni che, sulla carta, avrebbero voluto punire, a ricompattare  la popolazione e a scaricare sulle  potenze occidentali la colpa della miseria del proprio popolo mascherando così il proprio nefando e criminale modo di governare.

Ma Santo Iddio, se si sono rivelate sempre assolutamente inutili, perchè continuano ad usarle? Senza dimenticare che, ogni volta che si applicano questi provvedimenti restrittivi nei confronti di uno stato, si originano contemporaneamente tutta una serie di traffici illeciti,  merrcato nero,  prezzi alle stelle, affari miliardari.

Si, incredibile  ma vero, stavolta, forse per motivi diversi dai suoi, concordo con una presa di posizione di Berlusconi. Strano, come deve sembrare strano anche a Silvio trovarsi, solo per un attimo,  più vicino a Mbeki che al suo amico Bush.

 
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e lo sapevo!

Post n°14 pubblicato il 22 Giugno 2008 da conte.oliver1
 
Foto di conte.oliver1

Eh sì. è sempre brutto dirla sta frase, "e lo sapevo!" ma stavolta non riesco proprio ad evitarmela e ad evitarvela. E lo sapevo, e lo sapevamo tutti... TSVANGIRAI, l'oppositore di Mugabe, quello che già l'aveva battuto alle elezioni di aprile, che però era stato costretto ad accettare il ballottaggio, dopo essere stato arrestato una decina di volte in un paio di settimane, dopo ripetuti atti di violenza, compresi omicidi, arresti e torture, ai danni dei propri sostenitori, dopo tutta una serie di dichiarazioni chiarissime di Mugabe che invitava a mettersi tutti il cuore in pace perchè mai e poi mai lui e i reduci della guerra di liberazione avrebbero ceduto il potere, a costo di provocare una carneficina, TSVANGIRAI dicevo,  proprio oggi ha ufficializzato il suo ritiro dalla competizione elettorale. Non parteciperà al ballottaggio che si sarebbero dovuto tenere il 27 giugno. E finisce così un sogno, il dubbio diventa certezza. Impossibile liberarsi di questi "big man" con regolari elezioni. Del resto per Mugabe ed i suoi Generali, rinunciare al potere sarebbe lo stesso che suicidarsi, anzi peggio: un uomo  che ha superato gli 80 anni come Mugabe, tra l'altro in un continente in cui è già un successo arrivare ai 45, potrebbe anche essersi rassegnato alla morte, ma alla sua, non certo alla fine del benessere di tutta la sua famiglia, dei suoi cari, del suo clan familiare. Come ci si libera di questi dittatori allora? Con la violenza? Assolutamente no! Uccidere Mugabe non servirebbe a nulla, solo a scatenare una guerriglia che andrebbe avanti chissà per quanti anni. Ricordiamoci sempre che dietro Mugabe ci sono i reduci e tanta altra gente, e non si può certo pensare di ucciderli tutti. No, l'unica arma è la pressione internazionale, che in questo caso è mancata del tutto. Bisognava costringere questo dittatore a rispettare le regole, anche a costo di assicurargli l'impunità. Ma, in tutti questi giorni, quante volte i grandi quotidiani nazionali si sono occupati dello Zimbabwe? due, tre volte?iE sicuramente la stessa cosa sarà successa negli altri paesi. Insomma, di Mugabe non frega nulla a nessuno, e forse anche i vari governi hanno pensato che non fosse il caso di impegnarsi su un argomento di così scarso interesse. Eppure io spero però non sia così, io credo che non sia ancora finita, non può finire così, come se nulla fosse successo....

 
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BRIVIDI

Post n°13 pubblicato il 05 Giugno 2008 da conte.oliver1
 

Mancano 22 giorni al  ballottaggio per le presidenziali in Zimbabwe, l'evento da cui è incominciato il mio blog.  Più si avvicina il giorno più arrivano notizie da brivido.

L'ultima è l'arresto di Tsvangirai, il leader dell'opposizione e rivale di Mugabi al ballottaggio. Brivido! Fortunatamente dopo essere stato interrogato in questura, Tsvangirai è stato rilasciato.

Poi a diversi diplomatici inglesi e statunitensi è toccata la stessa disavventura. Brividi. Arrestati, detenuti per 4 o 5 ore e poi rilasciati. Ovviamente con contorno di vibranti proteste  di Usa e Gran Bretagna...

E tutto questo mentre il vecchio dittatore, Mugabe, ha raggiunto gli onori delle cronache! Avete letto in questi giorni i resoconti del vertice Fao?

Subito dopo Ahmadinejad e Carla Bruni, il più nominato era Mugabe, l'affamatore del suo popolo, che discettava con i grandi del globo sulla fame nel mondo!

Non voglio fare battute banali sul convegno FAO, è stato detto di tutto e di più. Mi astengo.

Ma quanto sarebbe importante, porca miseria, se il popolo dello Zimbabwe riuscisse ad esprimersi, cambiando la storia! Senza spargimenti di sangue, senza drammi, via uno dentro l'altro. Un altro paese libero accanto alla Repubblica del Sudafrica, un altro paese aperto alle riforme e allo sviluppo. Che stimolo sarebbe per il Sudafrica stesso, che ultimamente sta deludendo rallentando il suo cammino verso un vero cambiamento.

In due a tirare, credo ne guadagnerebbe tutta l'Africa meridionale.

Brividi.

p.s.

segnalo un articolo del sole 24 ore.com che spiega con chiarezza la purtroppo drammatica evoluzione della crisi in Zimbabwe.

In pratica è avvenuto un vero e proprio colpo di stato militare, Mugabe non conta più niente e sono i suoi generali che non volendo perdere il potere e rischiare di essere condannati per tutti i crimini di cui si sono macchiati, sono pronti al bagno di sangue pur di evitare la vittoria di Tsvangirai al ballottaggio del 27 giugno.

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Mondo/2008/06/zimbabwe-caos-potere-militari.shtml?uuid=8582303a-33ad-11dd-b639-00000e251029&type=Libero

 
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LEOPOLD SEDAR SENGHOR

Post n°12 pubblicato il 02 Giugno 2008 da conte.oliver1
 
Tag: SENEGAL

 


Léopold Sédar Senghor

Maschera Negra


a Pablo Picasso


Lei dorme, riposa sul candore della sabbia.
Kumba Tam dorme. Una palma verde vela la febbre dei capelli, color rame la fronte curva
Le palpebre chiuse, coppa duplice e sorgenti sigillate,
Questa falce sottile di luna, questo labbro più nero e appena tumido - dov'è il sorriso della donna complice?
Le patene delle gote, il disegno del mento cantano l'accordo muto.
Viso di maschera chiuso all'effimero, senz'occhi senza materia
Testa di bronzo perfetta con la patina del tempo
Che non imbrattano beretti né rossetto né rughe, né tracce di lacrime o di baci
O viso tale come Dio t'ha creato prima della memoria stessa delle età
Viso dell'alba del mondo, non ti aprire come una gola tenera per commuovere la mia carne.
Io ti adoro, o Bellezza, col mio occhio monocorde!
Image:Senghor1960.jpg
Senghor, letterato ed uomo politico senegalese nonchè autore di questa e molte altre poesie,  è stato presidente del Senegal dall'indipendenza fino al 31/12/1980.  Fu uno dei pochi uomini politici africani del post colonialismo a ritirarsi dalla scena politica spontaneamente e senza spargimenti di sangue.
Fu lui il promotore nel 1967 della legge sull'istruzione obbligatoria, oggi purtroppo troppo spesso calpestata. Morì nel 2001.
 

 
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CATECHISMO ALLA SENEGALESE

Post n°11 pubblicato il 01 Giugno 2008 da conte.oliver1
 
Tag: SENEGAL
Foto di conte.oliver1

Torno allo spirito del blog: commentare ed approfondire le notizie dall'Africa che ogni tanto  appaiono sulle pagine dei quotidiani nazionali.

Qualche giorno fa ho letto un'articolo che parlava del Senegal e di un fenomeno che interessa migliaia di bambini di Dakar e non solo.

Alcuni MARABUT corrotti e disonesti si improvvisano maestri di strada sfruttando bambini poveri che i genitori non riescono ad accudire.  intorno a ognuno di questo "maestri" si riuniscono 50-60 bambini tra i cinque e i dodici anni che diventano i loro discepoli ed anche il loro sostegno economico.

La giornata tipo di un bimbo catechizzato, raccontata proprio da uno di questi Marabutti è la seguente:

ore 6 di mattina: sveglia

dalle 6 alle 11,00: in giro per le strade inquinatissime della capitale a chiedere l'elemonsina.

ore 11,00 si porta la questua al marabut

dalle 11 alle 14 si prega e si studia il corano

alle 14 si mangia

pomeriggio misto tra elemosina  e preghiere.

dalle 18,00 alle 20,00 si gioca

ore 20 a letto.

 Credo che il Senegal sia uno dei paesi africani con cui abbiamo  più familiarità, grazie al fatto che  senegalesi nelle nostre città ce ne sono tanti, e con loro si fa amicizia facilmente perchè sono molto gentili, simpatici,  generalmente ben istruiti e di gradevolissima conversazione. Vendono borse o cd pirata sulle bancarelle, ma sono spesso laureamuniti e conoscono sempre due o tre lingue più di noi!

Nel loro paese in effetti, ormai dal lontano 1967,  l'istruzione è obbligatoria e la cultura di questi giovani dimostra che questa legge fino ad ora ha funzionato.

 Il  fenomeno dei bambini catechizzati per strada è deleterio, sia perchè i bambini sono costretti all'elemosina, sia perchè l'indottrinamento dei marbut si limita ovviamente al corano, niente più lingue straniere, nessun altro tipo di libri niente matematica o peggio ancora scienze, insomma nulla di nulla, islam ed elemosina. Stop.

Leggevo che ormai l'abbandono scolastico ha raggiunto percentuali enormi, oltre il 60 per cento.

Ci sono diverse ONG che si occupano del problema, tra queste ce n'è una italiana l'UCV sigla che sta per UNDERSTANDING CHILDREN'S WORK. Beh, come nome..tanto italiana non mi sembra comunque ha sede in Italia e lavora a contatto con l'Unicef. 

 

 
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LO ZINGARO SCOMPARSO

Post n°10 pubblicato il 25 Maggio 2008 da conte.oliver1
 
Tag: Zingari
Foto di conte.oliver1

No, non mi riferisco allo zingaro come popolo, ma allo zingaro come parola. Sempre sull'altare del politicamente corretto anche questa parola storica sta per essere sacrificata, traballa, bollata di razzismo non viene più utilizzata dai giornalisti e dai commentatori più avveduti, chi si azzarda a farlo durante una conversazione tra amici viene guardato con disprezzo, ben che vada con altera compassione, con uno sguardo sul quale si legge chiaramente "Si dice rom oppure sinti, ignorante, non zingaro!" Porca miseria, vaglielo a dire a Iva Zanicchi "Prendi questa mano...Rom!" che brutta che viene così!

Oppure "che colpa ne ho se il cuore è un sinti che vaaaaa!"
ma dove va?? cantata così non va da nessuna parte.

Per non parlare di Claudio Lolli, il cui album più famoso è proprio sugli zingari "ho visto anche degli zingari felici".  Anche De Gregori ha usato questo termine in una canzone che ho messo nel profilo,  non famosissima ma secondo me  molto bella,  e chissà quanti altre canzoni usano questo termine (se vi vengono in mente segnalatele, mi sembra ci sia anche Tozzi..).

Sono andato a cercarmi "ZINGARO" sul vocabolario, indovinate su quale? Ma sullo ZINGARelli!! E dove se no! (o si deve dire ROMelli?) ed ho scoperto che questa parola è in uso dal 1470! Più di cinque secoli di storia, per questo il termine zingaro per noi adesso è molto familiare.

Vero, a volte viene utilizzato con cattiveria, ma quando sentiamo zingaro pensiamo anche ad una delle canzoni che citavo, pensiamo a splendidi film o romanzi come "cent'anni di solitudine", a racconti dei nostri genitori, io in particolare penso con dolcezza a mio papà bambino, che dopo un brutto sogno di morte, accompagnato da una zia è andato da una zingara per farsi indovinare la "ventura". La veggente lo tranquillizzò dicendogli che sarebbe vissuto fino a 93 anni. Mannaggia, papà, non ci ha imbroccato la zingara, ma tu quella speranza te la sei portata dietro per tutta la vita, pensa che brutto se ti avesse detto la verità.

Insomma, siamo legati a questa parola, fa parte della nostra cultura, ci evoca ricordi, immagini, storie, a me adesso anche una lacrima.

La parola rom, che dovrebbe sostituirla, è stata usata per la prima volta in italiano negli anni 70, ci abbiamo impiegato cinquecento anni per accorgerci che Zingaro non andava bene! Rom invece indica il nome che gli zingari, alcuni zingari, danno a se stessi, ma  significa uomo, marito, praticamente è un termine maschilista: può andar bene o appena se ne accorgono i benpensanti eliminano pure questo e ce ne dobbiamo cercare un'altro?
prendi questa mano....NOMADEINDOEUROPEO?

 

 
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AGGIORNAMENTI

Post n°9 pubblicato il 15 Maggio 2008 da conte.oliver1
 

17/04/2008

Non arrivano buone notizie dallo Zimbabwe, a 19 giorni dal voto non ci sono ancora i risultati ufficilali, la sconfitta di Mugabe non è ancora certa ed il vecchio premier sta cercando con tutti i mezzi di obbligare lo sfidante al ballottaggio.

Nel frattempo cresce la tensione e la paura che la situazione possa degenerare, due omicidi eccellenti hanno insanguinato gli ultimi giorni, due importanti esponenti del MDC il partito dello sfidante,  Morgan Tsvangirai sono stati uccisi. La polizia....brancola nel buio! In realtà gli omicidi sembrano opera dei "veterani di guerra" il braccio violento del presidente.

Uno sciopero organizzato dall'opposizione e disertato dalla popolazione impaurita, è finito con l'arresto di 300 persone. 

E lo Zimbabwe? Muore: quello che  fino a 15 anni fa era considerato uno dei paesi più sviluppati d'Africa, oggi boccheggia,  disoccupazione all'80%,  scarsità di cibo e la più alta inflazione al mondo, che si aggira intorno al 165.000%. Si, lo so, è difficile da leggere e da capire sta cifra, la riscrivo, centosessantacinquemila per cento!!!!! Noi piangiamo quando la nostra supera il 3%.

Significa che la moneta locale (dollaro dello Zimbabwe) non vale  assolutamente nulla, non ci puoi comprare niente, te la tirerebbero dietro,  o baratto, o dollari statunitensi...ma lo stato paga in moneta nazionale, per cui....!

Morgan Tsvangirai pur convinto di aver vinto, ha detto che lui al ballottaggio ci andrebbe, se proprio non si può evitare, basta che la comunità internazionale assicuri la sua sorveglianza. 

Stati Uniti e Onu in queste ore fanno pressione sul Sud Africa, la maggiore potenza della regione, perchè intervenga....vedremo.

 19/04/2008

E hanno ricominciato a contare! Mugabe ha ottenuto la riconta dei voti (mi ricorda qualcosa...) in 29 circoscrizioni su 210 , sufficienti a modificare il risultato delle elezioni e in ogni caso a guadagnare altro tempo. Conta che ti riconta sta passando Aprile e di risultati ufficilali ancora nulla...e intanto arrivano inquietanti "pacchettini" a Mugabe.

Si è appreso che in un porto del Sud Africa, due giorni  dopo il voto,  è arrivata dalla Cina un bastimento carico carico di....

ARMI!!!! 77 tonnellate di armi, destinazione ovviamente Harare, capitale dello Zimbabwe, ministero della difesa! Il paese muore di fame, il granaio dell'Africa è rimasto senza generi alimentari, ma cavolo, i soldi per 77 tonnellatine di armi si trovano sempre!

A questo punto sembra chiaro che Mugabe ha poca voglia di andarsene con le buone, ed il bagno di sangue comincia a diventare una probabilità purtroppo sempre meno remota e paventata a gran voce dall'opposizione, che chiede alla comunità internazionale e soprattutto al Sud Africa  di fare sentire il proprio peso nei negoziati, «prima che scorra  sangue nelle strade, sangue nei villaggi: sangue di innocenti». Ma il presidente sudafricano, Thabo Mbeki, che dovrebbe mediare, nicchia, dice che non tocca a lui e che ci deve pensare la Comunità per lo sviluppo dell’Africa meridionale.

Intanto, al ministero della difesa, qualcuno firma la bolle d'accompagnamento, scarica casse dai camion e  controlla che il prezioso carico proveniente dalla lontana Cina sia arrivato in buone condizioni.

25/04/2008

Da notizie di agenzia sembra che le cose vadano sempre peggio nello Zimbabwe. Cominciano ad esserci notizie di morti, una trentina di oppositori politici trucidati dalle forze del regime di Mugabe. Inoltre aumentano gli arresti, che sarebbero trecento soltanto nella giornata di oggi e sale anche il numero di persone che abbandonano lo Zimbabwe per paura che la situazione possa degenerare, si parla di migliaia di profughi. Il riconteggio dei voti prosegue lentamente, finora si è concluso soltanto in una delle 29 circoscrizioni da controllare e, ovviamente, è terminato con l'assegnazione di quel seggio a Mugabe. Intanto fortunatamente sembra che la nave cinese di cui parlavo nel post precedente, sia  stata costretta a ripartire con le sue armi ancora a bordo a causa del rifiuto del Sud Africa a fare transitare queste armi nel proprio territorio, ma soprattutto, sembra,  per il rifiuto dei portuali sudafricani a scaricarle: grandi!!

 La nave ha continuato a solcare i mari africani alla ricerca di un paese che potesse acquistare il suo carico ma adesso dovrebbe aver rinunciato rientrando in Cina.Mi lasciano molto perplesso però i commenti indignati dei governi occidentali, USA su tutti, per questo episodio, come se improvvisamente la Cina sia diventata l'unico paese al mondo ad esportare armi!! Ma non mi facciano ridere! Comunque sia, inserisco qui sotto un appello trovato in rete per fermare la vendita di armi, da qualunque parte provengano,  a questo derelitto paese. 

26/04/2008

Le notizie che arrivano dallo Zimbabwe emanano un pessimo odore, un maledetto tanfo di morte, di possibili stragi imminenti.

Diciamoci la verità, gente come Mugabe non esce di scena facilmente, con nonchalance, sa benissimo il vecchio dittatore che lasciare il potere per lui equivale ad un suicidio, troppe ne ha fatto in quasi trent'anni di dittatura, sa che verrebbe sicuramente processato per tutto il sangue di cui si è macchiato, e Mugabe, pur avendo superato gli ottantanni in un paese in cui la speranza di vita è sui quaranta, non ha nessuna voglia di suicidarsi.

Tra l'altro troppa gente è legata a lui, compromessa col suo potere e andrebbe a fondo con lui, persone che sanno benissimo che un ballottaggio "onesto" vedrebbe vincitore Morgan Tscangirai, e questo non possono permetterlo....a costo di una carneficina?

Speriamo di no, ma c'è un'altra cosa che non fa stare tranquilli, avete provato a trovare notizie su questa crisi in qualche giornale, tipo sul Corriere della Sera, o in TV?

Sul corriere solo un paio di righe, sabato, per dire che si andrà al ballottaggio, stop, in TV, mi sembra, nemmeno quelle. Questa totale assenza dei media ed il fatto che quasi tutti gli osservatori hanno già abbandonato il paese...non promette nulla di buono. Ci sono notizie che le milizie del dittatore hanno già ucciso una trentina di avversari politici   e che tutti i suoi oppositori vivono nel terrore, da un momento all'altro potrebbero essere arrestati, torturati, o uccisi. Sudafrica, Onu, e paesi occidentali non stanno facendo molto, tanto lo Zimbabwe non fa notizia....ancora.

28/04/2008

Il conteggio dei voti per l'elezione del parlamento si è concluso! Sono stati ricontati i voti di 14 circoscrizioni delle 23 che bisognava controllare, ma ormai il risultato non poteva più cambiare, per cui è stata ufficializzata la vittoria del partito di opposizione. E questa secondo me è una buona notizia (spero di non dovermi pentire di quello che sto dicendo...) 

Adesso però resta il più, cioè il risultato delle elezioni presidenziali! Anche lì dovrebbe essere finito il riconteggio, ma i risultati dovrebbero diventare ufficiali soltanto domani. Ce l'avrà fatta Morgan Tsvangirai a scalzare il vecchio despota Mugabe, o si andrà al ballottaggio?

Intanto  Morgan è andato a fare una commissione in Sud Africa...e lì è rimasto, non si sa mai, ho visto su un sito una sua foto dopo un pestaggio da parte degli scagnozzi di Mugabe, davvero raccapricciante, non l'ho messa nel blog perchè non voglio impressionare nessuno. Pesa la forte pressione degli USA che appoggiano senza riserve il leader dell'opposizione, e sinceramente questa cosa non è che mi piaccia tanto, il pensiero che dietro Morgano ci sia Bush un po' mi preoccupa, ma penso che un cambiamento sia in ogni caso assolutamente necessario. Lo Zimbabwe sta morendo

29/04/2008

La Commissione elettorale di Harare ha finalmente partorito ufficializzando i risultati, e come era ampiamente prevedibile si va al ballottaggio. E' stata riconosciuta la vittoria parziale al leader dell'opposizione,  Morgan Tsvangirai  ma solo per 47,9% contro il 43,2% del presidente Robert Mugabe. Non avendo nessuno dei due candidati ottenuto oltre il 50% dei voti al primo turno del 29 marzo scorso, si va al ballottaggio.

Morgan ha gridato alla truffa, ma si è detto disponibile al ballottaggio solo se ci sarà il controllo di forze internazionali. A questo punto credo che la pace in Zimbabwe sia davvero appesa ad un filo....speriamo non si spezzi.

15/05/2008

Dicevo che le notizie dallo Zimbabwe odorano di strage ed in effetti non siamo lontani putroppo, una organizzazione di medici parla di 900 morti dalla fine delle elezioni, speriamo non sia vero. Lo Zimbabwe è un paese molto importante, potenzialmente un grande paese, se riuscisse a liberarsi di Mugabe senza troppo sangue, potrebbe rappresentare la seconda ruota, isieme al Sud Africa, per il rilancio dell'Africa meridionale. La notizia di oggi è che è stata fissata la data per i ballottaggi: il 27 giugno. Era stato fatto un tentativo di spostare più in avanti la data ma per fortuna non ha avuto esito.

Mugabe ha dichiarato che le elezioni sono state un disastro ed ha denunciato violenze da parte della minoranza nei confronti dei suoi sostenitori, (la minoranzza denuncia da tempo l'esatto contrario)

Inoltre  Mugabe ha detto che non accetterà osservatori internazionali perchè i paesi occidentali hanno imposto un embargo contro lo zimbabwe, rimuovendo l'embargo si potrebbero mandare gli osservatori. vedremo, anzi, chissà se vedremo..

 

 

 
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SUDAN E DARFUR

Post n°8 pubblicato il 12 Maggio 2008 da conte.oliver1
 

Le brevi dagli esteri in questi giorni parlano di Sudan, per cui parliamo di Sudan ed in particolare del Darfur, che non è una moda alimentare dei giovani d'oggi, come sosteneva un onorevole intervistato dalle Jene, confondendolo con "fast-food", ma la regione meridionale del Sudan, al confine con il Ciad. Con occhi occidentali questo paese potrebbe essere definito la Russia d'Africa: come estensione è la più grande delle nazioni  africane, più di otto volte l'Italia ma con  metà della sua popolazione. Come la Russia è diviso in molti stati ed ha perfino avuto la sua rivoluzione d'ottobre, il clima...non è proprio lo stesso... Fare un riassunto dei problemi di questo paese è veramente arduo, ci vorrebbe un blog con un centinaio di messaggi solo per questo. Ce le ha un poco tutte le disgrazie, guerre civili, guerre religiose tra mussulmani cristiani e animisti, tra nord e sud, guerre con stati confinanti, carestie, regimi oppressivi, movimenti secessionisti...ho dimenticato qualcosa? ahh sì! nel sud del paese ci sono grandi quantità di petrolio scarsamente utilizzato, tanto per complicare le cose. La notizia di questi giorni, che si è guadagnata niente di meno che un'intera pagina del Corriere della Sera di oggi, è che le forze ribelli del Darfur, fondamentaliste islamiche, hanno raggiunto la capitale del Sudan, anzi no, anzi si... dovrebbero essere da quelle parti, perchè ieri i ribelli affermavano di essere entrati nella capitale, ma le fonti governative smentivano, oggi i ribelli sotengono di avere lasciato la capitale, ma le fonti governative dicono che si nascondono tra i civili...insomma non riescono a trovarsi, ci deve essere confusione a Khartoum.

 
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LA VITA NUDA

Post n°7 pubblicato il 09 Maggio 2008 da conte.oliver1
 

Ieri, tornando dalla spesa, mi sono fermato a sgranocchiare una cosa appena comprata,  non era possibile portarla a casa in buone condizioni  (la cioccolata per me è come un malato grave, è intrasportabile). Questa di fermarmi con la macchina e sgranocchiare tavolette di cioccolata è una cosa che faccio spesso, fino a quando il fegato non andà a parlare direttamente col cervello...

 Dicevo  che  mentre ero intento a questa missione umanitaria, ho visto arrivare dal fondo della strada una ragazzina; non so se avete presenti quelle persone con gravi ritardi mentali, che avanzano incerte, con la testa piegata,  una specie di sorriso sempre stampato sul viso, che camminano un po' saltellando e agitando le braccia aperte come farfalline ferite, con un papà triste che le segue qualche metro indietro. Generalmente evito di guardarle, mi dico che è sconveniente fissarle, ci resterebbero male...cazzate! la verità è che fa male a noi guardarle non a loro, stavolta però ero nascosto in macchina, non c'erano scuse, e poi avevo la cioccolata in mano e con quella divento coraggioso, affronterei chiunque, pure una bimba celebrolesa,  quindi ho continuato a guardare...ed ho avuto la sensazione che stavo osservando..la vita, la vera vita, la vita senza trucco, senza rossetto, senza vestiti, la vita nuda ecco! Se arrivasse la smacchiavip di striscia e le dicessero "dai Nunzia vai con la tua spugnetta" , via tutto le cose apparentemente superflue di cui ci circondiamo, via le cosidette "sovrastrutture", via tutto...sono certo che la vita prenderebbe il volto di quella bambina saltellante. Difficile da guardare, imbarazzante da morire, come la vista di una vecchia madre nuda.

 
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E venne il giorno in cui comparve il bianco -  2^ parte 

Post n°6 pubblicato il 04 Maggio 2008 da conte.oliver1
 

Il sostegno del Belgio ai Tutsi, ai quali viene interamente affidato il potere, durò fino agli anni 50.  I Tutsi, forti dell’appoggio della loro potenza coloniale, e ormai convinti di essere geneticamente superiori ai negri-negri Hutu, cominciarono a far pesare il loro giogo e nello stesso tempo rivendicarono l’indipendenza, tramite il mwami, il loro re.

Il Belgio allora, vedendo scricchiolare il proprio potere, cambiò improvvisamente politica e appoggiò gli Hutu, battendosi per una democratizzazione del paese. Ovviamente per i Tutsi, che rappresentavano solo il 14% della popolazione, il governo della maggioranza avrebbe significato la fine della propria supremazia, per cui si opposero ma il Belgio, nel 1957, organizzò un referendum contro la monarchia, che segnò la fine del regno tutsi: il re fu cacciato, diecimila Tutsi trucidati e diciassettemila costretti all’esilio. Da qui iniziarono una lotta armata per la riconquista del potere, con l’aiuto dei paesi confinanti che li ospitavano. Nel 1973 prese il potere un generale Hutu: Juvenal Habyarimana, che governerà fino al famoso attentato con metodi dittatoriali e con l’appoggio economico e militare della Francia. L’esercito Hutu che si macchierà dell’infame strage del 1994, è stato addestrato e finanziato dai governi francesi che si sono succeduti da Giscard d’Estaing fino a Mitterand. Sulle responsablità dell'occidente ho letto un bellissimo articolo di Cairoli (cliccare sul box a destra).

Poi, il missile terra aria contro l’aereo presidenziale.

Quello che successe subito dopo l’ho già scritto.

Per chi volesse approfondire c'è un film, Hotel Ruanda, da vedere.

La strage viene interrotta soltanto grazie all'intervento dell'esercito Tutsi, guidato da Paul Kagame, che sconfigge gli hutu e penetra nel paese mettendo fine alla mattanza.

Dopo la strage salì al potere lo stesso Kagame. Molto controversa la sua figura, gode dell’appoggio e della stima degli Usa, ma diversi tribunali europei, in particolare francesi e spagnoli lo accusano di essere stato l'organizzatore dell’attentato all’ex dittatore proprio per provocare la reazione degli hutu, la successiva strage e quindi il ritorno al potere dei Tutsi.

In realtà Juvenal Habyarimana stava tornando in Ruanda per applicare gli accordi di pace appena firmati, che prevedevano un ritorno in patria dei Tutsi ed un loro coinvolgimento nel governo del paese. Qualcuno dice che sia stata addirittura l’ambiziosa moglie dello stesso Habyarimana ad organizzare l’attentato per non cedere il potere che aveva fino a quel momento gestito col suo clan familiare. Ovviamente dopo l'olocausto di riconciliazione tra i due gruppi che compongono la popolazione ruandese non se n'è più parlato. Gli hutu, a centinaia di migliaia hanno dovuto lasciare la propria terra, trovando rifugio in campi profughi soprattutto nel sud del Congo destabilizzando i rapporti tra i due paesi.

Forse non si saprà mai chi lanciò quel missile, si sa però benissimo, purtroppo, quello che successe dopo.

E adesso? Adesso Kagame è ancora al potere, sinceramente, anche se le accuse che gli muovono sembrano fantasiose, anche se ha l'indiscutibile merito di aver messo fine all'olocausto, anche se ha una faccia simpatica, a me uno che vince le elezioni con più del 90% di consensi mi convince molto ma molto poco. Del resto basterebbe il fatto che, con un paese da ricostruire, con un armonia sociale da reinventare, l'occupazione principale di Kagame in questi anni è stata quella di impegnarsi nella cosi detta "prima guerra mondiale africana" che a fasi alterne, dal 1996, insanguina il Congo mietendo milioni di vittime e che coinvolge anche Angola, Uganda, Zimbabwe e Namibia.

Credo proprio, purtroppo,  che questa benedetta "buona news dall'Africa" che sto pazientemente cercando con questo blog, non verrà da tipi come Paul Kagame.

 
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E venne il giorno in cui comparve il bianco - 1^ parte

Post n°5 pubblicato il 03 Maggio 2008 da conte.oliver1
 

La popolazione del Ruanda si divide in tre gruppi: gli Hutu che ne costituiscono la maggioranza (85%) i Tutsi (14%) ed i Twa, i pigmei, che rappresentano il restante 1% della popolazione. Cosa ci sia esattamente dietro questa classificazione è un problema che non è stato ancora risolto, qualcuno parla di etnie, qualche altro di caste Di certo da secoli gli Hutu praticano l’agricoltura mentre i Tutsi sono pastori e formavano l’elite dominante (14%) di cui faceva parte il re e la sua coorte. Per secoli le tre componenti della popolazione ruandese hanno vissuto in pace, poi “venne il giorno in cui comparve il bianco” e, sarà anche una coincidenza, ma qualcosa nel magico equilibrio si ruppe. Irrimediabilmente? Il bianco nel caso specifico era tedesco prima (1894) e belga dopo la prima guerra mondiale. Di essere diventati una colonia tedesca i ruandesi non se ne accorsero mai, i belgi invece si fecero sentire ed appoggiarono apertamente gli Hutsi, ed il perché è un capolavoro di scienza della razza. Gli scienziati della razza, anche detti razzisti, sentenziarono che la differenza tra le due classi non era dovuta soltanto al ruolo svolto all’interno della società ma si trattava di una differenza razziale: gli Hutu sarebbero bantu, mentre i Tutsi  di origine nilotica. E fin qui nulla di male (anche se questa teoria non è mai stata dimostrata, in realtà differenze fisiche tra le due classi non che ne sono  e ancora adesso si discute se  si tratti effettivamente di due popoli di origini diverse o dello stesso popolo, ma sinceramente di questa cosa non me ne frega nulla). Ma i razzisti non si fermarono qui: sentenziarono che i bantu, e quindi gli Hutu,  sono i neri veri e propri,  negri-negri, mentre le popolazioni nilote, e quindi i Tutsi, sono  di origine bianca  o quasi bianca, non sono negri come gli altri, insomma  sono “neri per caso”, dei negri-bianchi. Per cui, il fatto che in un paesino sperduto dell’Africa, lontanissimo dalla nostra civiltà. dei negri-bianchi, pur in minoranza numerica, prevalgano sui negri-negri dimostrerebbe inconfutabilmente che la supremazia dei bianchi è una legge di natura: i negri-bianchi  domineranno  sui negri-negri  e i  bianchi domineranno sia sui negri-bianchi che sui negri-negri! Evviva.

Le conseguenze di questa geniale trovata  furono disastrose, perché da un lato i Belgi decisero che bisognava sostenere e privilegiare i negri – bianchi e dall’altro anche  i Tutsi e gli Hutu diedero importanza a questa teoria e forse per la prima volta si accorsero gli uni di essere i dominatori e gli altri di essere dominati.  Nasceva l’odio tra Hutu e Tutsi,  un odio inestinguibile che avrebbe portato lutti ed orrore senza fine ad entrambi.

 
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RUANDA - APRILE 1994

Post n°4 pubblicato il 24 Aprile 2008 da conte.oliver1
 
Tag: RUANDA

In questi giorni cade una riccorrenza che in un blog come questo non posso assolutamente ignorare.

 Il 6 aprile del 1994 viene abbattuto da un missile terra aria l'aereo che trasportava il presidente-dittatore del Ruanda,  Junvenal Habyarimana, filo francese  e hutu. Quello che seguì è una delle atrocità più terrificanti della storia umana. Mi infastidisce dovere trovare una parola per definire l'insieme di   "cose" che accaddero allora, anche perchè qualunque termine si usi rischia di apparire quasi una giustificazione, un tentativo di spiegare l'inspiegabile. Forse la più accettabile, inaccettabile, è genocidio.

 Tutti ci ricordiamo benissimo cosa facevamo, con chi eravamo, cosa abbiamo pensato, forse perfino come eravamo vestiti nel momento in cui abbiamo appreso la notizia del crollo delle torri gemelle. Molto più improbabile che qualcuno ricordi le nostre sensazioni nell'apprendere del genocidio dei Tutsi  di cui proprio in questi giorni ricorre il 14esimo anniversario. Eppure come numero di morti non è nemmeno paragonabile: poco meno di un milione di persone, per la maggior parte tutsi, massacrate in tre mesi. E per di più non uccisi con un unica bomba, o a gruppi di 100 o di 1000, no. 800 mila persone uccise singolarmente, ad una ad una, con armi che evito di nominare, come non posterò una delle migliai di immagini di teschi e corpi ammassati che popolano i siti che si occupano di questo argomento, perchè non ho nessuna intenzione di fare inorridire nessuno. Eppure, qualcuno in occidente, pur di giustificare l'inerzia delle potenze occidentali, disse che si trattava soltanto di "qualche episodio di genocidio".

Per carità, so benissimo che le conseguenze dell'attacco alle due torri sulla politica internazionale sono state mille volte più pesanti e lungi da me l'idea ridicola di fare una graduatoria delle tragedie. Ma una strage di queste proporzioni è sicuramente una delle pagine peggiori di tutto il secolo passato, Purtroppo forse, quando Mitterand disse: "un genocidio in Africa non è così terribile come altrove", fu terribilmente cinico ma espresse un pensiero largamente condiviso. Sì, è successo in Africa, lì la morte è di casa.

 
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SLAVE

Post n°3 pubblicato il 15 Aprile 2008 da conte.oliver1
Foto di conte.oliver1

Hadijatou Mani è una bella ragazza del Niger, 24 anni, figlia di una schiava. All’età di 12 anni è stata venduta a sua volta ad un uomo molto più vecchio di lei e portata in un altro villaggio. Il suo padrone la utilizzava per il lavoro nei campi, in casa, e per soddisfare le proprie voglie sessuali, tanto che negli anni Hadi partorisce tre figli. La ragazza tenta due volte di scappare ma viene riacciuffata. Un giorno, circa tre anni fa, il suo padrone decide di sposarla per farla diventare la sua quarta moglie. Per farlo la deve riscattare, e Hadi, per la prima volta nella sua vita, diventa una donna libera!
Appena conquistata la libertà scappa di nuovo e con l’aiuto di un’organizzazione del luogo riesce a ricostruirsi una vita, si sposa con un ragazzo scelto da lei e da questo matrimonio nasce un figlio. Ma il vecchio padrone non molla, cavolo! L’ha pagata ben 500 dollari!! È sua! La denuncia per bigamia,(e mi sembra giusto, lui non è bigamo, di mogli ne ha 4!) e la fa arrestare. E Hadi si fa anche tre mesi di carcere, che volete che siano per una  schiava dalla nascita! Ma la ragazza è in gamba ed è ben aiutata, per cui non si arrende, fa causa al vecchio e vince in primo grado ma perde in appello, la corte dice che avendo tre figli evidentemente erano sposati!! Ovvio! Mah! Comunque sia Hadi non ci sta e fa appello contro il Niger  ad una corte sovranazionale, il tribunale della Comunità Economica degli Stati Africani Occidentali, accusando il governo del Niger di non applicare la legge che proibisce la schiavitù. Infatti la schiavitù “sarebbe” stata bandita da questi stati dal 2003, anche se si stima che esistano ancora circa 500.000 schiavi in tutta l’Africa (in Asia ce ne sono molte di più, oltre 20milioni). Una sentenza a favore di Mani impegnerebbe contro la schiavitù tutti e 15 i paesi che fanno parte della comunità. La sentenza tra due mesi…

 
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ZIMBABWE

Post n°1 pubblicato il 14 Aprile 2008 da conte.oliver1
 
Foto di conte.oliver1

Ex Rodhesia, indipendente dal 1969,  anno in cui Ian Smith (si capisce dal nome che non è negro? Penso di si) proclama la nascita del nuovo stato libero dello Zimbabwe. E che ti fa questo bel tipino nel paese appena liberato dai colonizzatori inglesi? Ma ti instaura un regime di apartheid sul modello di quello sudafricano. Ian Smith

Bisogna arrivare al 1980 perchè Smith venga sconfitto, alle elezioni vinte dal partito Zanu-Pf (Zimbabwe Africa National Union- Patriotic Front), seguono speranze, promesse, sogni, tutti legati ad un uomo, il leader dello Zanu-Pf che raggiunge la ribalta internazionale, diventa il simbolo del riscatto dei neri contro la prepotenza e l'invadenza bianca. Questo eroe della liberazione degli africani, questa specie di Mandela dello Zimbabwe, si chiama Robert Mugabe.Mugabe

 Come odora di bestemmia adesso questo paragone! Mugabe si impossessa del paese, ne fa un sua proprietà, sua e della sua famiglia I primi anni sembrano promettenti, provvede a migliorare la condizione della popolazione nera, combatte l’analfabetismo, migliorando enormemente la pubblica istruzione e varie riforme economiche. Poi cominciano i guai: enorme aumento delle spese militari, persecuzione degli omosessuali e tante altre belle cose. Le organizzazioni internazionali lo accusano di torturare degli avversari politici, violenze, furti e truffe nella gestione degli aiuti internazionali, pedofilia, insomma non si fa mancare nulla il nostro buon Robert. Con tutto questo, anche grazie a brogli elettorali, riesce a conservare il potere per 29 anni, fino a …fino a qualche giorno fa!!! Alle elezioni del 29 marzo 2008 viene sconfitto da Morgan Tsvangirai, del Mdc (Moviment for Democratic Change). Il partito dell’ex presidente adesso dovrebbe avere 94 seggi mentre l'MDC se ne assicura 105, gli altri 9 vanno ad un partito che si è staccato dall’Mdc, ed 1 ad un partitino indipendente. resta ancora un seggio da assegnare. Cambiamento? Non si sa ancora, Mugabe protesta chiedendo che si vada al ballottaggio, nonostante gli osservatori neutrali parlino di suoi brogli senza i quali la sua sconfitta sarebbe stata ancora più netta. A salvare il partito di opposizione è stata una legge imposta dal Sud Africa che imponeva la fotografia di tutti i risultati seggio per seggio. Dalla conta dei voti così fotografati emerge infatti la vittoria, anche se risicata, del Mdc, in percentuale 50,3% contro il 43,8 del vecchio presidente. Per evitare il ballottaggio bisognava superare il 50%, dopo una settimana dal voto non si hanno ancora i risultati ufficiali. I militari sono inquieti, potrebbe scoppiare un ennesima guerra civile. Speriamo proprio di no! Lo so, sono un ingenuo….ma io spero nel nuovo, spero in MORGAN TSVANGIRAI, nuovo presidente dello Zimbabwe? Lo sapremo tra qualche giorno.

 
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