Creato da bandierarossa61 il 31/05/2008
Nel blog verranno presi in considerazione i problemi presenti nella città di Pisa. Blog campanilista, assolutamente no, in quanto i problemi della città della torre pendente, leggendo i quotidiani e ascoltando i servizi trasmessi dalle tv locali e nazionali, li ritroviamo in molte altre città italiane, tanto per citarne alcuni: l'inquinamento, causato dal traffico su gomma, dallo sviluppo sconsiderato degli aeroporti e dell'industria; l'assenza della casa; il sociale la sanità e la salute, la sicurezza e la violenza; gli extracomunitari; i rifiuti e il loro smaltimento; il precariato e la sicurezza nei luoghi di lavoro. Ripeto sono soltanto alcuni dei tanti probelmi che affliggono questa nostra società. E' un variegato di problematiche che in molti casi sono legate a filo diretto le une alle altre. La discussione sarà condotta in maniera democratica e aperta a tutti, il linguaggio utilizzato dovrà essere semplice e comprensibile. Ritengo necessario informare coloro i quali parteciperanno a questo blog, che le funzioni dello stesso saranno quelle di supporto professionale al lavoro degli amministratori della nostra città.

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chiusura della piscina Concetto Marchesi di Cisanello

Post n°119 pubblicato il 15 Ottobre 2010 da bandierarossa61
 

Al presidente della Provincia, ai direttori dei quotidiani La Nazione ed Il Tirreno

 

Egregio Presidente,

 

            a scriverLe è tutto il gruppo di istruttori e personale di servizio che per anni si è occupato della piscina Gianluca Signorini sita nel complesso Marchesi. Per anni abbiamo svolto la nostra attività con passione e dedizione insegnando a bambini, ragazzi e adulti; tutti, seppur con enti diversi, accomunati dall’interesse e dalla passione per l’attività natatoria.

Negli anni passati, in questo periodo, eravamo in fibrillazione; pronti a ricominciare una nuova stagione sportiva. Ora, invece, tutto tace.

             

          Finora, con pazienza, abbiamo atteso uno sviluppo della situazione ma a quanto pare tale silenzio rimarrà ancora; almeno fintanto che qualcuno vorrà romperlo e capire come stiano realmente le cose.

Ci facciamo carico, non solo dei nostri dubbi, ma anche di quello di centinaia di persone che continuano a chiedersi il perché di tale situazione. Perché chiudere una piscina, in una città, il cui bacino di utenza non può essere soddisfatto dalla sola piscina comunale e da quelle limitrofe. Il disagio provocato dalla chiusura dell’impianto sopracitato non solo porterà all’abbandono di uno sport sempre propagandato e per il quale si fa sempre troppo poco, ma inevitabilmente, si ripercuoterà anche nel sociale. 

Pertanto, con la presente, vorremmo che Lei ci chiarisse alcuni punti che a noi risultano molto oscuri.

 

-        il cronoprogramma, l'inizio vero e la durata degli interventi ed il perché non si possa utilizzare la piscina visto che si paventa un inizio dei lavori a marzo 2011 quasi con un anno di ritardo (comunque la piscina chiudeva- di norma- a maggio);

 

-        come committente dei lavori se sia possibile, visto l'impatto e le ripercussioni di tale chiusura per tante persone, predisporre vie alternative di accesso alla struttura, dai diversi ingressi presenti.

 

-        se la Provincia, istituzionalmente impegnata nella formazione e nelle problematiche del lavoro, sia sensibile, e in quali forme se ne faccia carico, al disagio economico del personale, che per alcuni non è cosa da sottovalutare, e al rischio di disperdere le professionalità del personale stesso;

 

-        se  la Provincia di Pisa, sul tema del sociale, dello sport, dei giovani, della disabilità, ritiene davvero sufficiente, rispettoso ed esaustivo liquidare la faccenda con “...ma i necessari sacrifici saranno ricompensati dal rinnovo e dal miglioramento degli spazi e della sicurezza.” (Tirreno, 7-9-10). Tanto per informazione, alcuni disabili, quelli che deambulano, andranno nella piscina piccola di via A. Pisano, mentre per quelli che non deambulano, in pratica quelli sulla sedie a rotelle, per loro non c’è alcun impianto che possa ospitarli e quindi rimarranno a casa. Giusta giustizia.

 

Egregio Presidente, noi tutti indistintamente uniti, al di là dell'appartenenza ad Enti differenti, e l'utenza, ci auguriamo che alla presente segua una sincera risposta per far luce sulle questioni sollevate affinché le problematica del sociale, nelle sue diverse sfaccettature, sia ancora una priorità del buon amministratore e non solo lo slogan politico.

 
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