Creato da barbarella670 il 02/08/2008

Andiamo avanti.

Uffffaaaa

 

 

Il punto

Post n°64 pubblicato il 15 Ottobre 2010 da barbarella670

Arriva un momento per ognuno di noi che ti senti veramente la vita sfuggire tra le dita. Bene per chi riesce a viverla consapevole di quello che fa, appagato dalla situazione che si è creato ma ci sono anche persone come me che hanno lottato contro i mulini a vento per tanti, tanti anni e poi...ti accorsi che hai 43 anni e che la tua vita sta scappando ma senza conseguire grandi risultati o meglio, i risultati sono enormi se consideri la fatica che ci metti a fare le cose più banali ma alla fin fine, quello che per tanti è la normalità, per te diventa l'irragiungibile raggiunto. Capita allora che ti svegli, che cominci a guardarti allo specchio e invece di piangere, come sempre, di disperarti per quello che vorresti e che non hai o per quelo che hai e che ti fa tanto male, decidi di girarti sui tacchi e di andare da un'altra parte. Non è poi così difficile, pensi che sia impossibile ma alla fine sei così stanca, così sola, così vupta che nulla è peggio di quello che hai e qualsiasi cosa può essere solo che miglore. Così è stato e anche se questa sera mi sento un poco triste, è solo perchè mi devono venire le mestruazioni ed in questi giorni sono sempre un poco malinconica, molto sensibile e tendente al piagnisteo. Da quando mi sono girata ed ho cambiato strada mi sento più consapevole, impegno i miei pensieri a costruire una vita nuova, i miei soldi ad abbellirla, le mie parole a cercare di spiegare cose e le mie scritture a fare il punto della sitiazione. Una cosa stupenda è che non sono più iperconcentrata sul lavoro, non c'è più bisogno di darsi un contegno facendo l'unica cosa che mi faceva realizzare, non c'è più bisogno di sedare la mente spapolandomela in pensieri astratti e numeri, dati e numeri, dati e numeri. Adesso penso a domani, ipotizzo il dopo domani e prenoto qualche cosa per il prossimo mese. E' fantastico. Non so com'è possibile che anch'io faccia le cose ...normali ma è così: finalmente sono una donna normale che ha delle cose da dire e non solo 1000 cose da pensare ed altrettante da nascondere. Tante volte sono sola ma non è più come prima che ero sola pur essendo in compagnia. Quella solitudine era pesantissima, triste, disperevole. Questa solitudine è uno spazio vuoto che non ho ancora colmato ma che si riempirà domani o dopo domani con un'idea che si realizzerà. E' una solitudine di riflessione e di costruzione. E' come se fossi una fiera che prende la rincorsa solo che io voglio raggiungere il cielo e per me il cielo è la vita normale. Sono appena rientrata dalla palestra, avevo un invito per una castagnata ma ho rinunciato e non per paura di far un torto a qualcuno, ma perchè domani mi devo svegliare presto e non per andare a lavorare ma per andare a fare una cosa che m'interessa. Mi sento libera. Libera di essere, di fare e di pensare. Questa è la splendida normalità che oramai non conoscevo più e adesso mi è amica.

Buona notte

 
 
 

Risveglio e non solo muscolare

Post n°63 pubblicato il 06 Ottobre 2010 da barbarella670

Trascorrere anni a scappare, a trasferirsi di città, a negarsi al mondo a cercare...altro, per poi ritrovare se stessi esattamente dove ci si era lasciati e persi. E' la storia della mia vita ma credo anche di tanti altre persone che, prese dall'ebrezza dell'adolescenza prima e della gioventù dopo, bisognose di detronizzare l'autorità genitoriale, di chiudere con tutto ciò che ci ha fatto soffrire o comunque con ciò che per noi era obsoleto, se n'è andata alla ricerca di se stessi. In realtà pensavo di cercare altro ma solo la maturità mi ha regalato l'illuminazione: stavo cercando me stessa. La ricerca non è stata consapevole, mascherata dietro a 1000 scuse, tante esperienze e tante conoscenze, non è stata neanche indolore ma solo ieri, a 43 anni, ho cominciato a slucidarmi. E' un poco difficile da spiegare ma è come se da bambina avessi saputo tutto, chi ero, cosa volevo, dove desideravo andare e, soprattutto cos'avevo dentro. Poi, l'ho rinnegato! Forse mi vergognavo di quanto ero "contadina", ragazza semplice piena di brufoli ma anche di tanta buona volontà e tanta fantasia e così, per fuggire da un padre padrone, da una famiglia pesante e di ristrettezze spaziali, ho fatto le valige e me ne sono stata a zonzo per l'Italia. Non voglio raccontare della mia vita, non adesso ma è importante sottolineare come mi sia persa. Ho perso la certezza di quello che avevo dentro e così ho cercato di farmi accettare da chi io ritenevo migliore e superiore a me e l'ho fatto in tante occasioni e con tante persone che rivestivano varie funzioni nella mia vita. Questo mi ha completamente spiantato di sentimenti. Dentro mi suonava una musica però mi ero imposta di ascoltarne un'altra che, per me, era anche stonata. Mi era difficile e spesso impossibile e allora mi violengtavo come le Geishe che si mettono le scarpette piccole piccole. Il risultato è stato lo stesso: una donna deforme che fuori era una e dentro un'altra, che diceva una cosa ma che non la sentiva sua, che faceva delle cose ma ne desiderava delle altre e anche se facevo le cose che mi andavano, c'era sempre un sottile senso di colpa di sottofondo. Strano vero? Non credo tanto e, soprattutto, credo che sia abbastanza frequente. Una vita così schizzofrenica vissuta all'insegna del "qualcuno mi deve amare ma siccome non ho trovato chi mi ama per quello che sono, allora decido che voglio essere amata da te perchè io ti amo e così farò quello che vuoi te fermo restando che cercherò di oppormi finchè posso ma sono pronta a capitolare in qualsiasi momento se tu decidi di mollarmi" (senza fiato), mi ha frantumato e mi ha portato tanto di quel male che al solo pensarci mi vien da nascondermi come a davanti ad un film horror. Da tanto avevo realizzato che qualche cosa non andava bene, eccome se andava male, e giorno dopo giorno, a piccoli passi e tra una crisi di panico, una di depressione e chissadio cos'altro, ho iniziato a riprendermi in mano ma senza sapere che lo stavo facendo. Alcune sono state scelte fatte arrivandoci per contrarietà (come dirette il saggio Guccio), altre fatte per disperazione ma ci sto riuscendo e, ieri, ho preso una decisione drastica: vado a fare ginnastica. Voi riderete ma per me l'uscire da casa e trovarmi in mezzo a gente che non conosco era a dir poco impensabile. Ebbene ce l'ho fatta a farcela! Mi sono trovate tra persona sanissime tutte spinte dal desiderio di muovere il culo e di stare in compagnia. Tutta gente tranquilla, non montata in testa e alcuni dei quali conoscevo da una vita e da 30 anni non vedevo più. E' stato splendido! Mi hanno fatto sentire a casa. Sono state queste persone che oramai di me non sapevano niente che, ricordandosi il mio nome, ricordando le mie prodezze giovanili, mi hanno reso consapevole di quello che ero e che sono (a parte gli anni, i segni, la maturità). Ho capito che quando io ricordavo me stessa come una donna forte, bella, energica e fantasiosa, non era un'illusione dettata dall'attuale insicurezza e dal bisogno di essere "il gigante dei propri sogni contro il nano delle mie paure", ero proprio così e lo sono ancora solo che mi ero persa ed adesso mi sono ritrovata nel fare le cose che mi piacciono e la ginnastica è solo una piccola parte, nel dire quello che penso a costo di morire per le mie idee, nel vestire come voglio anche se non va bene al mondo. E' bello ritrovarsi ed è bello ritrovare tutti coloro ai quali avevo chiuso la porta ma che sono rimasti. Il fatto è che tutto ciò sta avvenendo a 200 mt da casa, esattamente da dove ero partita 25 anni fa.

Buona giornata a tutti!

 
 
 

Fiducia si ed era giusto così

Post n°62 pubblicato il 29 Settembre 2010 da barbarella670

Ad una lettura superficiale operata da chi non mi conosce, potrebbe trattarsi di uno dei procalmi di Fede. Si tratta, invece di una forma non troppo elevata di sarcasmo esercitato nei confronti di noi Italiani che siamo...vergognosi e non ho altre parole.

Tempo fa, quando oramai ero straschifata di questa piega che ha preso la mente italiana (?) e speravo che il governo cadesse, speravo nella rivolta anzi, ero sicura ci sarebbe stato il popolo della sinistra che sarebbe resuscitato dalle tombe ed armato di slogan, di coraggio e di giramento di palle, avrebbe scosso le anime e le coscenze degli esseri umani pensanti, un amico mi disse: - Guai, il governo deve governare il più possibile, deve portarci alla distruzione e solo allora, forse, gli italiana ridotti alla povertà, esposti con vergogna sulla pubblica piazza europea, forse solo allora capiranno". Ricordo che m'incazzai, che lo ricoprii d'ingiurie, gli dissi che era un cinico ma, purtroppo, aveva ragione. Al di là della vergogna che provo da anni di governo della destra, al di là della vergogna che provo ad avere un premier come questo, al di là della vergogna che provo ad essere italiana e al di là della vergogna che provo a vedere le scene che ho visto in questi mesi...mi vergogno della nostra sinistra. Branco di bambini immaturi, incapaci di assumersi il compito di guidare il popolo, incapaci di ridarci dignità, di fornirci una chiave di lettura del quotidiano nell'ottica di un' etica che si è persa tanti, tanti anni fa. VERGOGNATEVI come mi vergogno io e tutti gli italiani pensanti. VERGOGNATEVI!

Devo dire una cosa e mi inchino dicendolo: grazie Di Pietro, almeno non hai paura, almeno dai una speranza a chi vuol cambiare, almeno gliele dici come stanno. GRAZIEEE! e grazie anche ai GRILLINI, giovani, belli, colorati, pieni di voglia di vivere e di vivere in modo diverso. GRAZIE anche a voi che ridate colore a quest' Italia vecchia, decrepita, abbruttita dai luoghi comuni e dall' autocommiserazione, dalle brutte facce che riempiono i nostri schermi. SIETE BELLLIIISSSIIIMMMIIII!

Adesso guarderò ANNO ZERO e dopo andrò a vomitare!

Buona notte a chi riesce ancora a fare sonni sereni perchè ha la coscienza pulita, nonostante tutto.

 

 
 
 

Eccccoooommmiiiii!

Post n°61 pubblicato il 10 Settembre 2010 da barbarella670

Fantastico, non domandatemi cos'è successo ma posso scrivere di nuovo sul blog. Veramente ...non lo so neanch'io.

Allora, a parte il fatto che sono felice di questa splendida sorpresa, posso tranquillamente dirvi che in un anno sono cambiate tante cose:

sono single da tantissimo e, adesso, ben abituata e ben disposta verso il mondo anche se, non mi rendo disponibile ad alcuna storia easy o impegnata che sia. Ho voglia di amicizie, ho voglia di cose interessanti, ho voglia di studiare e di passare serate a guardare " Cobra 11, squadra autostradale" ah ah ah. Non ho più la moto per problemi economici ma adesso, aspetto solo di vendere l'auto e poi arriva la moto che dico io. Mi serviranno almeno 4 mesi ma poi...sarà una bella storia. Mia figlia vive da sola, o meglio, dopo la stagione estiva si è tutta "imboressada" e adesso continua la sua convivenza con un branco di cucciolotti, almeno fino al 30 settembre. "Che dio ghe daghi...che se ghe dago mi la copo", diceva il mio buon direttore...ai suoi tempi.

Sto bene anche se quest' anno mi è mancato di andare al Faaker See per il motoraduno. E' la mia prima assenza ma...senza moto e senza un "strazzo de biker" a darmi un passaggio???cosa potevo fare? ...solo sperare che avessero, almeno, brutto tempo e così sedo la mia invidia...ops...che caduta di stile, mi scuso e mi vergogno ma...non posso farci nulla...è stato il mio più grande desiderio.

Adesso vado a fare ma...spero presto...di ritornare.

Un abbraccissimo!

 
 
 

Ciao ciao

Post n°60 pubblicato il 07 Novembre 2009 da barbarella670

...va e vieni e vai di nuovo e poi torna, così faccio io e magari non è proprio giusto ma sono fatta così. Mi dispiace per non salutare mai quando mi allontano ma non sono proprio scelte...qualche volta, forse, ma altre è solo la conseguenza di fatti e misfatti. Dalla morte di Adriano non ho più scritto, poi mi è scaduto internet e non l'ho ripristinato fino ad oggi e poi c'era l'estate...la prima che mi sono goduta dopo anni e anni e poi ancora ... mia figlia l'aveva combinata grossa ma adesso è tutto tornato a posto ... o meglio...sotto controllo. Io sto bene, lavoro sempre tantissimo ma va bene così e poi ho fatto un paio di viaggetti a Roma e a Milano per lavoro e prima ancora c'è stato il solito Faaker See per il motoraduno dell'Harley (scusa Tizi). Insomma va avanti bene. Questo solo per rientare in qualche maniera senza far finta che nulla è successo ma alla fin fine so che chi c'era ci sarà.

Ciao

 
 
 

FOTO DI ANDREA MILIA

 

PICIO BRUTO CATIVO MA SOPRATUTTO PICIO

 

SILENZIO CHE INIZIA LA VITA

 
 

La Bestia? No, grazie, già dato.

 
 

FORSEPAURA, FORSE SPERANZA

Quando la morte bussa alla tua porta devi essere pronto a riceverla: è la tua ora. La vita serve a preparasi a questo, a pulire il nostro karma, a prepararsi ad altro, ad abbandonare tutto ciò che di superfluo ci appesantirebbe il viaggio nel "dopo". Ma dopo che cosa, e il prima che cos'è? Non lo so, ma so che non si finisce mai, so che l'energia non si crea nè si distrugge ma si trasforma e questa è l'unica cosa che conta. Gli sciamani prima di morire lasciavano il loro potere ad altri in quanto anche questo poteva essere un inutile fardello, so che i genitori lasciano l'eredità ai figli, so che nel passato si mettevano cose importanti nella tomba per aiutare il viaggio, so che quasi tutti morendo chiamano la mamma e questo mi basta per capire che oltre c'è altro e che nel nostro inconscio lo sappiamo.  Non è tutta paura. "Il libro tibetano dei morti" tanto c'insegna e  Olga Kariditi  lo ha ben esposto parlando del credo degli zingari Uzbechi. Siamo noi, è la nostra cultura della pseudo perfezione materialista e puramente narcisista che ci fa cercare altro, che ci fa attaccare a queste quattro cazzate che abbiamo. Ci vuole coraggio a cambiare flosofia di pensiero, ci vuole coraggio a lasciare la strada vecchia di una vita consumata e percorrere un sentiero ignoto che è ignoto solo, perchè la nostra indolenza culturale ci impedisce di scoprirlo prima, di sperimentarlo prima, di prepararci prima a questo viaggio tanto misterioso quanto anelato da chi ogni giorno si toglie la vita e preferisce il "dopo" all'adesso.

Solo parole? Può essere ma se alla fine dei miei giorni riuscirò a chiudere gli occhi serenamente, con i miei cari vicino e un bel pensiero nel cuore sarà fatta.  

 
 
 

Noi donne siamo sempre atirate dalla "perversione" della differenza. Il pirata che salva la principessa e diventa onesto, la "Bella e la Bestia"...che diventa un pezzo di strafigo, la delicata Lilly che ammalia il "vagabondo" che poi si accasa., "Cenerentola" che viene salvata dal principe e diventa una principessa and so on...Vi rendete conto del potere diseducativo delle favole? dei danni che ci hanno creato fin da piccole? e adesso...continuiamo a cercare il Principe Azzurro!?! Ma dai...SVEGLIIIAAAA!!! che la vita è bella anche con un ranocchio, con un beduino, con un contadino, con un ...boh, basta che ci si ami e...che non si muoia di fame!

 
 

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