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Nickname: MANonTHEmoonMilano
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Messaggi di Dicembre 2013
Sta arrivando Natale e con esso la fine dell'anno...Il 2013 è stato un anno importante per me con mille gioie e delusioni. |
Ma ricordarsi di che? Questo potrebbe essere il famoso laccio che leghiamo a un dito per impedirci di dimenticare. Eppure succede che qualcosa ci sfugga, una cosa per cui pensiamo giorni e giorni in quel momento svanisce nel nulla e diventa un errore grave non averla fatto e non avere avuto la presenza mentale per poterla rendere reale ricordandola. Tutti noi abbiamo una indimenticabile dimenticanza, almeno una nella nostra vita. A volte ci è esplosa la casa perchè ci siamo scordati di chiudere il gas, in quel caso a ricordarsi di noi sono però i giornali per la strage che abbiamo commesso. In altri casi indelebile è il mancato ricordo di un appuntamento che avrebbe cambiato la nostra vita, ma all'epoca non ci presentammo. Una sorta di sliding door dell'esistenza. Quel giorno proprio non ci siamo andati. In altre occasioni abbiamo dimenticato di spedire una lettera, e ci hanno tagliato la luce perchè era la raccomandata di pagamento dell'ultima quietanza per la quale per giorni uno stupido numero anonimo ci telefonava. Ci sono stati dei momenti poi in cui abbiamo perso il ricordo di un bel momento: è l'attimo in cui ci arrabbiamo e la nostra mente menziona solo le cose brutte e mette da parte le belle. Ci dimentichiamo anche di quando eravamo più giovani e spensierati, e delle cretinate che abbiamo fatto quando guardiamo in faccia i nostri figli e gli rinfacciamo le stesse cose che facevamo noi alla loro età. Alcune dimenticanze sono da ricordare come vedete. Ma non dobbiamo dimenticare di ricordarci chi siamo, da dove veniamo e che esperienze abbiamo fatto: la storia. Solo conoscendo la storia non ripeteremo quegli errori che invece continuiamo a fare. Alan Paul Panassiti |
Siamo diventati un popolo di pecore e segaioli/e. Questo è quello che vedo girando sui mezzi pubblici, sulla strada, su internet...Ovunque. Un popolo di giovani masturbatori di Iphone, smartphone, di Whatsapp ecc. ecc. Quel ditino rivolto sempre sullo schermo, quella azione di spostamento, l'inviare e ricevere messaggi in continuazione, l'essere sempre connessi con chi non si sa, l'ingobbimento verso questo mezzo che ti tiene collegato con il mondo... Ma qual'è questo mondo? Si è perso il senso della realtà. Non ci si stringe più la mano, non ci si affronta più, non si manda a fanculo ormai nessuno, se non sulla rete o rinunciando a qualsivoglia confronto. Belli i miei tempi in cui, quando facevi una cazzata, ci pensavi due volte: l'esclusione dalla vita sociale di un gruppo era automatica, o la vergogna di chiedere scusa guardando in faccia chi avevi offeso era un azione da fare che ti avrebbe fatto crescere. Ora si parla di Cyber bulli, alla nostra epoca c'erano già e facevano parte della vita e non si creavano psicodrammi come ora: ci si prendeva a botte e si soffriva magari, ma almeno succedeva qualcosa. Adesso per un post su Facebook c'è gente che si lancia dal balcone, giovani mentecatti che nulla a che vedere hanno con me e quelli della mia generazione (e già noi sentivamo "ai miei tempi" non era così) sono chiusi in casa a masturbarsi di fronte a uno schermo, a condividere, linkare, chattare. Fuori da ogni regola e curiosità per le cose reale. Ebook per non sfogliare un libro, condividere frasi ad effetto, ma non produrne più di proprie. Questa è la generazione internettiana, ricca di demotivazione e contropiedi culturali. La generazione che di fatto ha creato un vuoto e che non riesce a cambiare una società in crisi perchè non sa nemmeno come si esce per strada. "Mi faccio e sono figo", questa è la regola delle giovani menti di ora, che tornano ubriache alle 3 di notte a 14 anni con genitori novelli Stevie Wonder. La scuola non aiuta più, ormai in crisi nera perchè abbandonata a se stessa. I professori hanno perso di prestigio, ormai un sano e meritato schiaffo ai ragazzi che si comportano male non si può dare più perchè partono stupide denunce. Invece certe regole andrebbero reintrodotte, con più rigore per svegliare dal torpore queste generazioni. E le proteste? Vogliamo parlarne? Movimenti promossi da internet perennemente fallimentari: bisogna andare in piazza e bloccare tutto. E' L'unica. Ormai ogni forma di amore viene pubblicizzata online, si condividono foto di baci, coccole, carezze e poi ci si fa le corna senza problemi. Molti uomini, e donne, sfruttando l'anonimato della rete consumano foto di donne e uomini succinti, si crea l'adorazione verso idoli virtuali, si perde il senso della realtà e nessuno per strada dice a un altro: "mi piaci". "Amore, tesoro, cucciola, cucciolo", anche le parole hanno perso un senso: si è sminuito tutto. E poi cosa resta? Restano le sempre più numerose botte che le donne prendono da uomini segaioli e inadeguati, che vivono in una società in cui tutto si consuma troppo in fredda e ci si impoverisce prima mentalmente e poi finanziariamente. Questi uomini schifosi, che magari a 50 anni si fanno le canne e poi si dimenticano delle loro responsabilità e dei figli. Persone, uomini e donne, che non si impegnano più, in cui tutto è gioco e tutto è poco serio. Superficialità a tutto spiano. Questo ci sta regalando il Natale 2013. Una società che sta superando al contrario se stessa, sta tornando indietro come un gambero. A forza di progredire stiamo regredendo. Questa è davvero una brutta storia--- Alan Paul Panassiti |
(lo condivido) NON SIAMO FORCONI, NON SIAMO DANILO CALVANI, SIAMO ITALIANI INCAZZATI CHE NON CE LA FANNO PIU'. SIAMO IMPRENDITORI, DIPENDENTI, DISOCCUPATI, STUDENTI. NON SIAMO DI DESTRA E NON SIAMO DI SINISTRA. |
Scusate ma non ce la faccio: imparate l'Italiano! Vi garantisco che io lo so bene...E se scrivo qualche battuta i miei errori sono fatti apposta... Le e senza accento, le o con o senza ha, i congiuntivi figli della sofferenza grammaticale, le doppie, le singole, le triple mi hanno stufato.
Chi è padrone della lingua può storpiarla, chi invece la storpia senza padronanza è un criminale...grammaticale!
Invece di condividere frasi fatte da altri (perché non siete in grado di scrivervele da soli), imparate a usare i verbi: sarebbe (il condizionale è d'obbligo) un buon inizio! Se una persona mi scrive che è: "in barazzata", forse voleva dire che è "In Baranzate"? Non mi dite che è la tastiera: è la vostra ignoranza che si riflette in ciò che scrivete. I verbi sono come le coppie di oggi: non si coniugano più! Oppure le O senza H, o con l'H! Se oggi è l'HANNO 2013, chi è che ha 2013? Questa è la domanda da porci. "Spero che il mio problema non ti ...da...fastidio"...dovrebbe essere DIA, come l'Antimafia, infatti dovremmo costruire una task force per combattere questo crimine chiamato uccidere l'Italiano. "Sei al lavoro HO casa?"...e non mi dite che è la tastiera! Forse era una frase aperta..."Sei al lavoro, HO CASA...LIBERA", se no sembra ET "Telefono casa"! "MI ...a...rimandato"...io ti avrei BOCCIATO. A Rimandato, un paese della bassa bocciatura..Queste H, sconosciute! "Lui a senpre raggione"..da strage in un supermercato! Oppure "Propio". quando lo ascoltate non vi da rabbia? "Aldilà di tutto": quasi dantesco! "Mi sono bruciata, tutta colpa dei raggi...ultraviolenti!" Ecco perchè ti han fatto nera! "Torna a casa lessico"... Che nervi!!!!!! Alan Paul Panassiti |
Inviato da: cassetta2
il 27/07/2019 alle 11:53
Inviato da: aldogiorno
il 28/04/2018 alle 17:24
Inviato da: vita1954c
il 07/04/2018 alle 03:12
Inviato da: aldogiorno
il 25/12/2017 alle 10:03
Inviato da: lab79
il 19/11/2017 alle 01:41