IL CUORE DI ALBERTOL'amore di un padre per un figlio dal cuore fragile. UN BLOG PER LA RICERCA DELLA VERITA' |
AVVISO AI LETTORI DEL BLOG
L'ipocrisia, il lucro, il buonismo e il MONDIALISMO sono ormai ovunque. Ne fa parte anche l'allarmante fenomeno dei minori sottratti , sia a mamme che a papà, da parte di assistenti sociali e/o giudici di Tribunali per Minorenni, COLLUSI con vere e proprie organizzazioni criminali trasversali. Valanghe di reati: da associazione per delinquere, falso e omissione di atti giudiziari, negazione di contraddittorio, sequestro ("lampo") E CONTROLLO MENTALE di minore, tramite gli artt. 403 e 336 (chieste riforme di questi), traffico di ADOZIONI illegali, negazione atti, illeciti ricoveri in psichiatria (TSO), e perfino la detenzione senza giusto processo.
ADESSO COLPITE DURO!!!
NOTIZIA ECLATANTE!
HANNO APPROVATO ALLA CAMERA LA LEGGE SULLA RESPONSABILITA' DEI GIUDICI?
CHI SBAGLIA NE RISPONDE PENALMENTE E LA VITTIMA HA DIRITTO AL RISARCIMENTO!!
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NON SI TOCCANO I BAMBINI
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RITORNO AL MEDIOEVO
MEDIOEVO, STREGONERIA E ATTUALITA'
(...) Una galassia di sette di ogni tipo, mascherate da fondazioni, associazioni, club, comunità, leghe, ecc., le quali, oltre a prelevare denaro pubblico, fanno rivivere situazioni che qualcuno pensava appartenessero al passato medievale, come, per esempio, l'uso dei bambini per invocare Satana, oltre al traffico di organi, maltrattamenti o facili adozioni (continua).
POTERI OCCULTI
L’attualitàdi questi giorni nell’ambito della Giustizia, con lo scontro fra magistrature (...), ha rivelato le nostre profezie sulla sua reale condizione interna di questo Potere.
Sta emergendo quella parte strisciante di magistratura collusa con altri poteri finanziari, politici e amministrativi e poteri occulti, all’interno e all’esterno di questo Paese. (...)
Ci auguriamo che, nello scontro e nel desiderio di pulizia di parte della Magistratura Italiana, possano esserci degli effetti benefici anche per le nostre questioni causate da un cattivo uso da parte di alcuni magistrati della Giustizia e di vari Enti Locali “buonisti” e pseudo-morali che gravitano attorno a loro.
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Post n°274 pubblicato il 14 Maggio 2009 da musicoloco
Racconto di una famiglia affidataria Omero Faggionato, ANACRUSI - associazione di promozione sociale, http://www.anacrusi.org, 0444927611 – 3384296616 Una giudice onoraria, da noi incontrata, nei mesi scorsi, ricoprente contestualmente i ruoli di docente universitaria, consulente presso l'ordine delle a.s., nonché curiosamente, presidente di una comunità per minori, hadetto che porterà la storia che riportiamo in seguito, agli studenti del terzo corso, quale esempio da non seguire. Ci auguriamo che possa essere un monitoper tutti.
La prima sera vomitò. E' un'immagine che non ci toglieremo mai dagli occhi Ci era stata presentata come una bimba affettuosa, sempre alla ricerca del centro dell'attenzione, vivace, anche se caratterizzata da un lieve deficit cognitivo, che peraltro percorre tutti i componenti della famiglia così come si evince dal progetto stilato dagli operatori. Il papà era mancato da pochi mesi lasciando la madre sola ed incapace di affrontare la quotidianità. Quel vomito era la manifestazione del suo malessere: non aveva la sua mamma con se. Giovanna si era proposta di affiancare la madre dalle faccende domestiche all'uscita per un gelato con le bimbe. Rimase però inascoltata. L'idea di tenere insieme madre e figlie era nelle nostre corde e vedevamo nel rientro in famiglia della bambina il più naturale degli obiettivi. D'altronde cos'altro è l'affido se non un aiuto a superare una momentanea difficoltà che, dopotutto può riguardare ognuno di noi Giovanna ed io, avevamo da poche settimane concluso il corso di adozione. Avevamo però scelto di non darvi seguito, perchè al nostro orizzonte c'era lei, che ancora non avevamo conosciuto.
La bimba in cinque anni non ha mai preso una sola aspirina. Le manifestazioni rabbiose della bambina continuavano a caratterizzare le nostre serate, in particolar modo nei giorni precedenti l'incontro con la mamma. Sentimenti
la bimba stava iniziando ad intrecciare relazioni amicali con taluni compagni di classe e mentre un tempo, preferiva i contatti con gli adulti, iniziava , ora, ad uscire il pomeriggio, a giocare con le bimbe dei vicini. Il suo rendimento scolastico andava decisamente migliorando, destando la meraviglia di tutte le insegnanti. Acquisiva nuove abilità, a lei sconosciute che poi trasferiva nell'esperienza scolastica. Si iniziava a stare a tavola, tutti insieme, amabilmente a conversare. In quei momenti la bambina era speciale, in modo particolare quando c'erano ospiti. Sono innumerevoli le circostanze che potremmo ricordare, in cui ricevevamo complimenti e felicitazioni per la sua prontezza. I vicini , di lei, apprezzavano i bei modi gentili. Aveva un saluto per tutti. Ci divertiva molto sentirla scimmiottare espressioni colte da noi. Insomma, tutto il vicinato le voleva bene. Piano piano aveva cominciato ad andare a scuola da sola. La mandavamo anche a fare, quindi, qualche piccola commissione, e l'indomani chi l'aveva incontrata aveva qualcosa di carino da raccontarci. La domenica andava a messa con la nonna Paola, con la quale aveva un rapporto speciale: era lei che le preparava il panino tutti i pomeriggi, da lei scendeva per vedere la televisione che noi non abbiamo. Con lei faceva delle grandi chiacchierate. Le raccontava del papà, della sorella, della mamma e dei nonni.
Improvvisamente i ruoli si invertirono: gli esclusi non erano più i nonni e la mamma, ma noi. Su di noi scese la notte. Quando chiamavamo i servizi per avere notizie della
Presi dallo sconforto telefonammo ai nonni, che non ci avevano mai nascosta la loro
Aveva appena subito un intervento. Comincia a pensarlo perchè ne ha bisogno, aveva detto a Giovanna, la Baglioni. Giovanna, già all'opera con lana e ferri, per tessere un berrettino aveva risposto: lo sto già facendo da quando me ne hai parlato la scorsa settimana. Due settimane dopo, la Baglioni dirà che si era fatta prendere dall'emotività, che il bimbo era più morto che vivo, che era in vita solo grazie all'accanimento dei soliti medici obiettori clericali, che lei l'avrebbe lasciato alla sua sorte, che doveva subire decine di interventi, che un medico era stato nominato tutore e che infine mai l'avrebbe affidato a noi. Mentre due settimane prima aveva affermato che la nostra esperienza nel mondo dell'handicap ci faceva apparire adeguati a prenderci cura di quella povera creatura, della quale ci aveva fornito le generalità,dirà poi che non lo siamo ne per lui, ne per altri. Avete lavorato bene fino al quarto anno (episodio Prima Comunione); dopo di che vi siete sovrapposti agli operatori, dimostrandovi inadeguati. Nelle settimane a cavallo dello strappo, la dottoressa Moro, ci aveva proposto una collaborazione a Caldogno ed un'altra poi al villaggio sos. Avevamo iniziato a fare affido prima ancora di sostenere il consueto corso. Era stata proprio la Baglioni a catturarci nel 2001 quando noi le avevamo chiesto un aiuto per dare un sollievo alle giovani coppie che si trovavano a fronteggiare la nascita di un figlio portatore di handicap.. Ad oggi, la bimba è sotto ricatto. Se ci vedrà, la mamma non la premierà.... ...non si sta per sempre in comunità.. ci aveva detto la bimba il 2 agosto.
Se dovesse rientrare in famiglia d'origine, noi saremo i primi a gioirne. Una cosa è certa, non tollereremo che la bambina diventi una voce di bilancio della cooperativa Radica. Così come non siamo disposti a tollerare il comportamento indecente della dottoressa Baglioni, che da un lato riabilita la figura della madre, dall'altro però, la deride nei corridoi, riportando aspetti che riguardano la vita intima di quella donna.
Ora, ci sembra evidente che i sentimenti espressi con tanta virulenza dal nonno sono stati alimentati da altri ....... lo stato di svantaggio sociale in cui si trova la bimba e la sua famiglia, cavalcato dagli operatori del servizio affidi, non può diventare un alibi per garantire un posto letto coperto alla cooperativa Radikà, alla quale il comune di Vicenza e l'ulss 6 riconoscono una retta giornaliera prossima a 120 euro/giorno.
Lo stato spende oggi più di 500 milioni di euro/anno per tenere i minori lontani dai loro affetti. Il Veneto ne spende da solo 24 milioni. Sia rivalutato il ruolo della famiglia affidataria, come ha saputo fare la regione Piemonte. I bambini non possono finire nelle mani dell'industria della solidarietà. Ho chiesto al nuovo assessore ai s.s. di Vicenza, GIULIARI: Assessore, lei non crede che sarebbe opportuno cominciare a chiudere qualche comunità/casa famiglia se non vogliamo che la lotta all'istituzionalizzazione che ad ogni convegno viene puntualmente evocata, rimanga lettera morta?.... Sig. Faggionato, se lei avesse un figlio dipendente di una cooperativa sociale non si preoccuperebbe che potesse perdere il posto di lavoro??.... Riporto di seguito uno stralcio di uno scritto indirizzato al Pubblico Tutore dei minori della regione Veneto. Lo faccio nella remota speranza che questo tema esca dal ghetto nel quale è coattamente relegato. ..........non disponendo della possibilità/facilità di accesso all'informazione riconosciuta/spettante ai titolari delle risorse destinate al settore famiglia-minori, è anche possibile che nostre affermazioni cadano alla stregua di strafalcioni. E' un rischio che corriamo volentieri. Fateci capire. Se riconosceremo di aver offeso qualcuno, faremo pubblica ammenda. Don Gobbo (ex presidente CNCA del Veneto) si è risentito perché gli ho detto che ha un'azienda cui pensare. Non è forse vero?
Assume educatori, con contratti a termine, mercanteggia con i dirigenti dei servizi territoriali importi delle rette, e con un po di puzza sotto il naso snobba quelle strutture, concorrenti, che si pongono sul mercato con condizioni troppo vantaggiose, commissiona analisi di mercato, assume neolaureati, poco più che ventenni, con contratti a progetto, alla guida di reparti strategici quali le relazioni esterne, risorse umane, ecc.. Riceve elargizioni dalle fondazioni bancarie che attraverso i loro istituti operano nei mercati finanziari emergenti, caratterizzati da assenza di welfare e reti Stanno sotto un tetto che non è loro, mettono insieme il pranzo con la cena grazie alle rette di comuni ed ulss, (120 euro al giorno con una copertura media di 8 minori, sono circa 30.000 euro al mese), costringono i loro educatori a scendere in piazza per avere lo stipendio, dopo avere magari marciato a fianco di rappresentanti sindacali contro la precarietà, la flessibilità, hanno ai loro poggioli le bandiere arcobaleno per il disarmo, e la pace universale.
Salvo poi dividere a fine anno i residui, fra i soci, perché hanno scelto un regime fiscale che glielo consente. Fateci capire.
Fateci capire. Piani di zona e costituzione centri per l'affido. Quali sono gli attori? In nome di chi agiscono? Le conferenze dei sindaci, in nome di chi agiscono? La politica locale poco o niente conosce in tema di affido.
I cittadini lo sanno? Chi autorizza il sindaco xxxx a sottoscrivere una cambiale in bianco a nome di decine di migliaia di contribuenti che ne diventano ignari debitori?
Don Gobbo al tavolo, attraverso una sua emanazione – Giudici tutelari che sono al contempo presidenti di comunità – rete di tutori volontari costituiti prevalentemente da operatori dei servizi territoriali – sindaci con cento e oltre tutele su di sé dirigenti dei servizi che hanno affermato di subire le iniziative Ancora. I medesimi dirigenti che una volta usciti dal servizio per il quale ed in nome del quale hanno abbracciato linee guida approcci, intendimenti, cambiano casacca ed indossano quella della nuova AZIENDA, che vanno a dirigere). Come potete, ai convegni, evocare la necessità di scelte omogenee se ciò che andava bene qui non va più bene lì, domani, semplicemente perché è cambiato il detersivo. Ribadiamo COME POTETE perché naturalmente noi ci chiamiamo fuori nonostante il Dr.xxx, la dr.ssa xxx si siano accomiatati dicendoci andate avanti con questa iniziativa dall' ALTO VALORE CIVICO.
Quante vicende analoghe, sono sotto gli occhi di chi ha occhi per vedere, quotidianamente? Noi tutti sappiamo che oggi le difficoltà economiche costituiscono una fra le prime cause di allontanamento di minori dalle loro famiglie. Paradossalmente, da un lato ci si pone come paladini difensori dei più svantaggiati, con proclami sui portali web, dall'altro però si approcciano questi “casi” con un atteggiamento “punitivo”.
L'état c'est moi. Questo, se ci è concesso ricordarlo, è il medesimo sentimento che animò Giovanna sei anni fa, quando si propose, per un affiancamento nei confronti della madre della bimba. E' lo stesso moto che sta muovendo la giunta regionale Piemonte, e la giunta comunale di Torino, che attraverso iniziative coraggiose, stanno da un lato facendo scuola, dall'altro suscitano la levata di scudi dei dirigenti del privato sociale (leggasi la Noi pensiamo che sia intollerabile che temi quali la cura e la tutela di bambini, bambine, ragazzi e ragazze continui a rappresentare una sorta di “riserva protetta”, all'interno della quale solo distratti sindaci, operatori dei servizi territoriali, giudici onorari, ordini professionali, agiscono indisturbati. Omero Faggionato, ANACRUSI - associazione di promozione sociale, 0444927611 – 3384296616 |
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IL PRIMO LIBRO SUI SEQUESTRI DI STATO DI BAMBINI
E' USCITO IL PRIMO LIBRO CHE RACCOGLIE IL SUCCO DEI
SEQUESTRI DI STATO
DI BAMBINI
(E SPESSO ANCHE LE MAMME)
PER OPERA DELLA GRANDE RETE, LA MACROMOLECOLA
ASL-TRIBUNALI-CITTIU'-PSICHIATRIA.
E VE LO RACCONTIAMO ATTRAVERSO VARI EPISODI DELLA VICENDA DI
EVA DIANA DI GENOVA E LA FIGLIA ARIELA.
COSE CHE STANNO SOLO NEI FILM? PURTROPPO NO.
ADIANTUM??
La VERITA' E' ALTROVE.
Ecco come andarono le cose per casa Caimmi, grazie al portavoce dell' Ass. di Ass.
IL NON GENITORE
Questo video NON è PERBENISTA o BUONISTA.
Questo video è SATIRICO.
Questo video NON sarà mai cancellato.
Questo video è BASATO SU FATTI REALI.
Vietato a quelli sopra i 18 anni.
ABOLIAMO I TRIBUNALI PER I MINORENNI
Avevamo aperto un sito dedicato UNICAMENTE all' abolizione dei Tribunali per i Minorenni, come aveva già tentato Castelli già dal 2003.
Il sito inspiegabilmente è stato oscurato subito dopo l'apertura e il referente che ce lo ha pubblicato irreperibile!
COLPA DELLA MACROMOLECOLA MONDIALISTA.
ALLORA NON ERA SOLO LA FANTASIA DI ALBERTINO...
TESTIMONIANZE CHIAVE: GENITORI PEDOFILI E STATO
TESTIMONIANZA CHIAVE:
SETTE, ISTITUZIONI, GIUDICI, ORDINI RELIGIOSI E... TRATTA DI BAMBINI.
ABUSI MINORI E RELIGIONI UFFICIALI
- Abusi su minori nella diocesi di Dublino. Tutti gli abusi (su The Populi).
E perchè mai c'è bisogno di un' intera Organizzazione Mondiale per fare questo
I BAMBINI AVEVANO SOLO UN NUMERO, E NON UN NOME!
Lettera riservata di Angelo Caloia, presidente del Consiglio di sovrintendenza dello Ior, al segretario di Stato, cardinale Angelo Sodano.
Spericolate operazioni finanziarie mascherate da opere di carità e fondazioni di beneficenza. La storia raccontata in questo libro è totalmente inedita. Parte da un archivio immenso, custodito in Svizzera e da oggi accessibile a tutti. Circa quattromila documenti. Lettere, relazioni riservate, bilanci, verbali, bonifici. La finanza del Vaticano come non è stata mai raccontata.
(..) Dopo la fuoriuscita di Marcinkus dalla Banca del Papa, parte un nuovo e sofisticatissimo sistema di conti cifrati nei quali transitano centinaia di miliardi di lire. L’artefice è monsignor Donato de Bonis. Conti intestati a banchieri, imprenditori, immobiliaristi, politici tuttora di primo piano, compreso Omissis, nome in codice che sta per Giulio Andreotti.
I soldi di Tangentopoli (la maxitangente Enimont) sono passati dalla Banca vaticana: titoli di Stato scambiati per riciclare denaro sporco. Depositi che raccolgono i soldi lasciati dai fedeli per le Sante messe trasferiti in conti personali, con le più abili alchimie finanziarie.
Lo Ior ha funzionato come una banca nella banca. Una vera e propria “lavanderia” nel centro di Roma, utilizzata anche dalla mafia e per spregiudicate avventure politiche. Un paradiso fiscale che non risponde ad alcuna legislazione diversa da quella dello Stato del Vaticano. Tutto in nome di Dio.
LA MASSONERIA NON C'ENTRA NULLA
TESTIMONIANZA CHIAVE DI CECILIA GATTO TROCCHI, POI "SCOMPARSA".
IL LIBRO NERO DELLE SETTE IN ITALIA
2007, 479 p. Ed. Newton Compton
Leggi anche: http://www.assotutor.it/manipolazione.htm
"LEI NON HA DIRITTO A VEDERE IL FIGLIO!"
AVVERTENZA
IL DANNO MORALE E BIOLOGICO - AREA RISARCIMENTI
DE PERNICIEBUS MORALIS
- Danno biologico-danno morale e danno da diminuzione della capacita' lavorativa
- Tabella Danno biologico 2008
- Tribunale di Monza: risarcimento danni per danno morale del genitore non affidatario.
- La sentenza di Monza sul sito di Studio Donne: la dipendenza affettiva del minore nei confronti dell'affidatario è condannabile
- "IL DANNO DA PRIVAZIONE DEL RAPPORTO PARENTALE, OVVERO LA TUTELA DELL’'ESSERE GENITORE' COME NUOVA FRONTIERA DEL DANNO ESISTENZIALE".
- Dal sito di Mammeseparate Corte di Cassazione I Sezione I Civile - Sentenza 20 marzo - 3 giugno 2000 n. 7328.
- Dal sito Civile.it: elenco di sentenze civili sul danno morale.
- Il danno morale va integralmente risarcito: Cassazione 28407 del 28 11 2008.
MATRIX DIVINA.FISICA QUANTISTICA.