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Post n°21 pubblicato il 04 Luglio 2017 da miriambeta
Ho mangiato un panino e continuo a guidare, sto per arrivare in Italia...non vedo l'ora di essere a casa mia, ho bisogno della mia casa, del mio rifugio, delle mie sicurezze...Lui ha mandato messaggi e ha chiamato, non ho risposto, cosa potevo rispondere...sono stanca del tuo amore...sono stanca di vivere una favola meravigliosa...sei un uomo eccezionale ma io mi sono stancata...devo essere pazza, sono pazza di sicuro, dopo cinque anni sto scappando da lui senza ancora sapere cosa dirgli, come spiegargli...Mi fermo per fare benzina ed entro nel bar per prendere un caffè, al bancone c'è un uomo di spalle che beve un bicchiere di qualcosa..non credo ai miei occhi, penso di sbagliarmi ma non è così, è Pierre!...Il mio amico sembra intuire la mia presenza, si gira e mi guarda stupito, poi allarga le braccia e io corro da lui, sto piangendo, gli bagno la camicia di lacrime e lui mi stringe più forte...-cosa fai qui piccola cherie? ti credevo a Barcellona con lui-...scuoto la testa e continuo a versare tutte le lacrime ho trattenuto, lui chissà cosa immagina e lo sento irrigidirsi, non sopporta che qualcuno mi faccia soffrire e sicuramente sta pensando che Antony mi abbia fatto del male e che la colpa delle lacrime è tutta sua....Mi calmo e cerco di spiegargli che non è come pensa lui, la colpa è mia come sempre, voglio stare da sola, sono andata via, l'amore non parla più al mio cuore, non mi dice niente, Antonio è un uomo meraviglioso, unico, eccezionale- caro Pierre sto piangendo perchè so che forse non troverò mai più un uomo come lui...e l'ho lasciato- ... |
Post n°18 pubblicato il 20 Ottobre 2012 da miriambeta
Cominciamo il pranzo alle 14 e finiamo alle 18...sono stanca sfinita e non ho mangiato quasi niente...si parla e quasi si grida, chi dice una cosa e chi ne dice un'altra...io decido di entrare nei miei pensieri, cerco quello che mi piace di più e me lo godo...ma la goduria dura poco perchè in mezzo alle altre voci mi squilla anche il telefonino...è lui...guardo il suo numero con sopra il suo nome e non so cosa fare, avevamo deciso di non sentirci almeno per un mese, però adesso non mi sembra più una saggia decisione e premo il tasto ok...la sua voce mi arriva così vicina che quasi mi volto a cercarlo, il suo accento un po' inglese e un po' spagnolo mi solletica l'orecchio...mi parla in francese e quando mi chiama "cherie" mi alzo di scatto e il tovagliolo mi cade a terra, il collega vicino a me mi guarda con aria interrogativa, cosa succede?...non lo so cosa succede, rispondo, qui fa caldo e voi continuate a gridare, sono stanca e me ne vado...esco sulla veranda del restaurant mentre la sua voce continua a chiamarmi cherie...io non capisco perchè sono così arrabbiata, non so più con chi ce l'ho veramente...sembrava tutto perfetto e invece il paradiso deve attendere... con la voce più ferma possibile rispondo al telefono che ho da fare e non posso parlare...ad un tratto Parigi mi sembra una trappola mortale e vorrei andare via.... |
Balliamo il tango...ora sono un pochino più brava di prima e a te questo piace ...i tuoi occhi mi incendiano e poi mi fanno rinascere...le tue mani mi toccano ora dolci e ora decise...fai finta di accarezzarmi ma è come se lo facessi davvero...mi sento sfiorare e dei lunghi brividi mi scorrono nelle vene...vorrei che tu non mi guardassi così ma non so chiedertelo e aspetto che un miracolo avvenga senza nemmeno sapere che miracolo aspetto...la musica è finita ti chiedo di lasciarmi riposare...anche oggi mi sorridi come se sapessi un segreto che io nemmeno immagino...un lungo sospiro mi esce dal petto e sono consapevole che la mia scollatura si è alzata e abbassata lentamente...mi prendi la mano e mi tiri piano, come sempre sai dove andare, conosci sempre il posto giusto dappertutto...il taxi corre veloce per le strade di Parigi e quando si ferma rimango come sempre sbalordita dalla tua sicurezza...hai indovinato il posto perfetto, luci tenui, musica dolce, atmosfera discreta...naturalmente decido di scappare, ma tu indovini anche quello e mi baci...mi tieni stretta a te e finisco per aggrapparmi perchè le gambe si piegano...non mi avevi mai baciato veramente, è la prima volta che lo fai così... Parigi val bene una messa!!!! |
Post n°16 pubblicato il 06 Ottobre 2012 da miriambeta
Sono circa le 7 del mattino e mi chiama il portiere dalla hall...- Buongiorno, mi scusi, c'è un signore che vorrebbe salire...io ho ancora gli occhi chiusi e chiedo chi è ma appena sento il nome sono sveglissima!...- Lo faccia aspettare, scendo io...Mi sono preparata con calma, i passi falsi non sono previsti nella mia vita, mentre mi truccavo cercavo di ricordarmi se mi aveva detto che sarebbe venuto a Parigi, poi ho pensato che la sangria mi aveva fatto addormentare, ma ci eravamo salutati?...accidenti alla nebbia nella mente! ...scendo le scale, le scendo lentamente cercando ancora di ricordare ma non ci riesco...Eccolo, mi sorride, mi viene incontro, mi abbraccia e...mi bacia!!!...io mi tiro indietro, non mi piace dare spettacolo nemmeno al mattino presto quando non c'è quasi nessuno in giro....e lui ride...mi prende la mano e me la bacia, un bacio dolce e leggero...mentre il suo profumo mi stordisce...Andiamo bene Miriam (mi dico) se la giornata comincia così, chissà come finisce!... ...come è finita la giornata?...è finita in una di quelle sale enormi che si prendono in affitto a ore per ballare...l'aveva prenotata per insegnarmi a ballare il tango...mi dice che glielo avevo chiesto io la sera della festa a Barcellona (ancora non mi ricordo) ...quasi per un giorno intero ho ballato il tango con lui, un'esperienza meravigliosa ma sconvolgente, perchè io sbagliavo tutti i passi e lui ricominciava sempre daccapo...e intanto rideva...anche se ogni tanto i suoi occhi fissi nei miei erano lame di fuoco che mi bruciavano la vista...adoro il tango, ma quella che balla con lui nel video non sono io! (no!) |
La saletta riservata del ristorante è tipicamente francese, luci soffuse e tende di broccato...adoro questo gusto retrò chic...purtroppo i miei colleghi sono italiani e la prima cosa che fanno è chiedere al cameriere se possono avere degli spaghetti...io inorridisco e chiedo, invece, il piatto dello chef, che arriva con una chateaubriand favolosa e un sorriso tutto per me...è veramente un bell'uomo, alto, moro, con due occhi profondamente scuri e lo sguardo attraente...mi serve lui stesso e cominciamo a chiacchierare mentre i miei colleghi mi lanciano le solite occhiate di apprensione, con me si comportano come delle chiocce con il pulcino...decido di fare uno scherzo e chiedo allo chef, a voce alta, quando sarà libero di uscire...lui prende la palla al balzo e risponde che mi apetterà fuori per quando la cena sarà finita...parlo in fretta di lavoro, spiego cosa si dovrà ancora fare per la sfilata e cosa è stato già fatto...tutti mi guardano costernati mentre mi alzo e indosso il mio giacchino di seta, io saluto con un sorriso ed esco dal locale...lui è lì, ci avrei scommesso...fatico un po' per fargli capire che era uno scherzo, non si convince facilmente, stavolta ho esagerato...alla fine mi chiede almeno un bacio e mi strappa la promessa di rivederci ...rispondo di si ma salgo su un taxi che si è appena fermato a scaricare dei clienti...ritorno in albergo e mi sento stanca...la mia stanchezza viene da lontano, dagli anni di vita passati tra un albergo e l'altro, dalle domeniche passate da sola...dai desideri mai realizzati...indosso una vestaglia di seta...mi sdraio sul letto...accendo una sigaretta...prendo il cellulare e faccio un numero... -Ciao, cosa fai, dormivi? io no! ....perchè? ...non ho sonno, sono stanca...dormi cucciola, devi riposare, non vorrai far venire le rughe al tuo bel viso? ...no, niente rughe, in fondo non mi conviene, il viso mi serve così com'è...buonanotte...buonanotte- |
Sono a Parigi da due giorni, la mia camera in hotel è un caos di valige e cassetti aperti...non riuscirò mai a fare entrare tutto nei due armadi...decido di uscire a mangiare qualcosa e a comprare le sigarette...Parigi è la città più esagerata che conosco, è troppo bella, c'è troppa gente, troppi negozi, troppi ristoranti e bistrot...prendo una cioccolata con panna veramente deliziosa, rimango un po' seduta al tavolino del piccolo bar e guardo la luna che sale nel cielo che diventa sempre più blu...un sospiro mi esce dalle labbra...mi sento un po' sola in mezzo alle coppie che camminano allacciate baciandosi sotto i lampioni...i miei passi mi riportano indietro...entro in hotel e salgo lentamente le scale fino al primo piano, giro l'angolo del corridoio e proprio davanti alla porta della mia stanza c'è qualcuno seduto sulla moquette, vicino a lui una bottiglia di champagne...mi scappa una risata e lui alza gli occhi e mi sorride...- Miriam, ho saputo che eri qui, adesso non scappi, ora entro con te, brindiamo a noi due e dopo ti porto in un posto favoloso...ti piacerà, mi ringrazierai!....- Io so bene come vuole essere ringraziato Jean Pierre, lo conosco da tre anni e da tre anni mi dice sempre la stessa cosa...però è carino a ricordarsi di me ogni anno, non si dimentica mai di mandarmi un sms di auguri a Natale e per il mio compleanno...si, Jean Pierre è un tesoro e il suo accento francese mi piace da morire..decido di mandarlo subito via ma lui resiste, mi viene vicino, la sua bocca è quasi sulla mia e mi chiede a bruciapelo- non hai voglia di fare l'amore Miriam?- ....accidenti a lui, certo che ne ho voglia, ne ho tanta voglia che lo griderei alla gente per strada....invece gli rispondo - No Jean Pierre, grazie, non ho voglia di farlo con te...mi spiace.... |
Scendo sulla spiaggia attrezzata dell'hotel e cammino in mezzo alla gente fino al bagnasciuga...i tacchi affondano nella sabbia e cerco di togliermi le scarpe...barcollo ma una mano prontamente mi sorregge per il gomito...il suo smoking bianco scintilla contro l'oscurità profonda del mare...abbiamo entrambi un bicchiere di champagne in mano, non so cosa farmene delle scarpe e le lascio lì...camminiamo lungo la battigia e lui ridacchia, sembra felice ma io non so il perchè...ad un tratto mi ricordo cosa volevo chiedergli, mi giro verso di lui e gli poso una mano sul bianco della giacca: - come mai sei finito a parlare con le galline nella pubblicità in tv? sembri un fornaio che fa panini e brioscine!-....ci guardiamo seri per qualche istante, lui con un dito sotto il mento mi alza il viso verso il suo...sembriamo resistere ad un bacio...ma poi scoppiamo a ridere mentre una pioggia di fili di luce cade sul mare, pozze di acqua colorata si allargano fra le onde, mille colori illuminano i nostri visi...continuiamo a ridere mentre riprendiamo a camminare, lui galantemente mi porge il suo braccio...ridiamo perchè è una festa e le feste sono fatte per ridere...ciao Antonio! |
Accoglimi tra le tue braccia, circondami come sai fare tuffati nel miei capelli, stringimi e non mi lasciare…. In questa favola antica che gli altri chiamano vita… c’è sempre un guerriero lontano e una donna che aspetta… c’è la luna e il frinire dei grilli sopra il mare in tempesta… Confusione e saggezza si mischiano al sole e alla terra… mentre il mondo rimane fugace e per questo è vivace… Io e te camminiamo per secoli e cammini diversi… ma non è paurosa la solitudine delle anime sperse…
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...calpesto le foglie e la rugiada, i miei piedi nudi si bagnano ma io non posso fermarmi, arriverò tardi se non seguo il tramonto... la strada del bosco è silenziosa, anche i grilli hanno smesso di fare i loro piccoli versi alla luna che arriva improvvisa su di me... accelero i passi e quasi corro, un ramo mi sfiora il corpo, un raggio di luna mi insegue e io corro fino a rimanere senza fiato... senza fiato arrivo dal mio amore e senza fiato lo bacio... per ringraziarlo di avermi aspettato... ...sfinita...mi abbandono nel bosco... |
Adesso ti sogno. Sei l’ombra che si avvicina al mio letto, sei la nebbia che avvolge la mente come le gocce leggere di rugiada si posano sui petali di notte… ma le gocce diventano pioggia e l’acqua mi inzuppa mentre ancora incredula della tua forza mi nascondo dietro le mie braccia serrate sul petto…sei forte e sei dolce, mi prendi le mani e allarghi le mie braccia, mi guardi negli occhi che parlano di mille altri sogni già finiti… mi racconti il tuo sogno e lo intrecci col mio…io aspetto ogni nuova parola come la notte aspetta la luna… con pazienza sospiro e appoggio la mia ultima arma…la mia fronte si posa leggera sulla tua spalla e decido di sognare un nuovo sogno, almeno, ancora una volta… |
Uno ti ama e l’altro ti vuole…a volte tra le due cose c’è tanta differenza…uno ti sfiora dolcemente con lo sguardo e l’altro ti spoglia strappandoti i vestiti…uno ti tratta come un fiore delicato e adora il terreno su cui metti i piedi e l’altro ti afferra e ti stringe fino a toglierti il respiro…e dopo, uno continua ad accarezzarti i capelli e a guardarti negli occhi, l’altro invece no, l’altro si alza e va a fumarsi una sigaretta, dimenticando che tu sei ancora con il cuore in tumulto perché vorresti innamorarti, e forse già un po’ lo sei… quel suo atteggiamento ti sembra crudele e hai paura di soffrire rimanendo con lui…ritorni con il pensiero all’altro e il tuo cuore lo sceglie, lo sceglie anche se sa di avere davanti una fila di giorni in cui sarà un po’ noioso guardarsi negli occhi… lo sceglie il cuore e non la ragione, lo sceglie per avere una dolcezza che sa che è bella, ma non è tutto…la scelta è sempre troppo difficile e questo per un solo motivo, perché scegliere è insensato…scegliere non è vero amore…meglio andare oltre e superare l’ostacolo…un salto nel buio, un po’ di coraggio e la vita ricomincia…forse…chissà…quando…come… |
Si guardava concentrata la punta dei piedi che uscivano dai sandali aperti, con gli occhi fissi controllò lo smalto rosso scuro che colorava le unghie, intanto dalle sue labbra uscì un lungo sospiro, mentre diceva - Chiamala come vuoi, chiamala gelosia se ti piace così, anche se fosse solo gelosia mi sta bene lo stesso, perché non dovrei essere gelosa, dove è scritto che la gelosia è vietata, chi l’ha detto, forse qualche rivistucola che cerca di convincere le donne a non fare tragedie, a stare calmine, o qualche psicologo da strapazzo che scrive consigli per tutti, consigli stupidi che non ci azzeccano mai…non mi importa se la chiami gelosia, fai pure, ma per me è qualcosa di più, per me è una prova, una prova importante e tu non l’hai superata…non è stato giusto metterti alla prova?...ma davvero dici?...e io avrei dovuto sposarti, passare tutta la mia vita con te, senza essere sicura se tu avresti superato una piccola, sciocca, facilissima prova?...allora non mi conosci…tanti anni insieme e ancora non sai chi sono, non sai come penso e non sai mai, dico mai, quello che penso…mi ami, mi abbracci, mi baci, mi porti in giro, mangi con me, stai con me, dormi con me…ma non mi conosci, ancora non hai capito quanto è facile deludermi, eppure hai visto come ho allontanato la mia amica Raffaella perché ha fatto la furba e mi ha sottratto dei libri dicendo che erano suoi, non è per i libri, non è per i soldi…oddio per i libri mi è spiaciuto di certo…ma quello che mi ha dato fastidio è stata la sua affermazione che io sbagliavo sembra ombra di dubbio…io i dubbi invece ce li ho…un po’ su tutto, perché i dubbi me li faccio venire, per capire, per capire meglio…e adesso i dubbi ce li ho su di te…e sono dubbi grossi, grossissimi… |
Inviato da: cassetta2
il 05/10/2022 alle 04:47
Inviato da: soledelmattino6
il 30/04/2020 alle 20:17
Inviato da: miriambeta
il 10/08/2012 alle 15:59
Inviato da: Oldhighlander
il 10/08/2012 alle 15:25
Inviato da: miriambeta
il 10/08/2012 alle 11:30