energia alternativa

leggo e provo un pugno al cuore..si chiamava samba, uno yorky di 3 anni e mezzo..mio marito mi viene a prendere al lavoro in macchina, e io vedo che ha il muso lungo. salgo e mi ritrovo un esserino bellissimo tutto timido. io gioisco. non pensare che rimanga con noi. è solo per una settimana, nn potevo dire di no agli amici che me l'hanno chiesto. gli amici in questione avevano un allevamento e il cane nn fruttava. è rimasta con noi per altri 13 anni..amata più di un figlio..io che nn avevo mai vissuto con un cane, ho capito di aver avuto un angelo al mio fianco. l'ho tenuta tra le braccia nel suo dolore, sapendo di non poter far più nulla...non ho potuto esser così egoista..ho pianto nell'ambulatorio..ho pianto e gridato...piango anche adesso, nonostante siano passati quasi sei anni...ho amato moltissimo quella dolce creatura..lei è rimasta con me...

e io ti capisco, mi dispiace aver risvegliato questo dolore, la mia creatura è morta 6 anni fa, e in ambulatorio rivivo quasi ogni giorno quell'angoscia. e non passa, non so farci l' abitudine, non voglio

non farci l'abitudine, gli hai accarezzato l'anima prima di lasciarla libera.e*

non ce la faccio, l'abitudine, no. penserò a quello che mi hai detto le prossime volte.... grazie

Grazie per aver condiviso, a volte penso che i veterinari debbano farsi venire un callo sull'anima grosso così per non soffrire ogni volta che debbono somministrare la fatidica iniezione. Ho pianto tanto anch'io con le mie due gatte e per ora mi godo la bellezza, la gioia e l'amore incondizionato di una Miss M. giovane, sana e allegra. E ringrazio di aver scoperto quanto sia bello avere un cane a 43 anni e non più tardi o, ancor peggio, mai. Un bacio.

grazie a te, condividere e lenire era proprio quello di cui avevo bisogno oggi. :)

..porca loca..che male che fà portarli al patibolo....però almeno lì si può dare una morte dignitosa e non c'è nessun cazzo di cattolico troglodita che si impunta giuridicamente-eticamente per evitare una dipartita onorevole invece che di una morte tra atroci dolori,nel nome della vita che non è piu vita da anni e anni!

non ho mai fatto un'eutanasia prima che fosse un gesto etico e generoso, ma è sempre maledettamente duro e difficile. ciao iena :)

E' successo anche ad un mio amico, uno splendido pastore belga di sette anni, molto più intelligente e vispo di me e di lui messi assieme. Capisco che è dura per il proprietario, ma anche per chi la pratica...

già....e qualcuno lo deve fare....

Sei una bellissima persona.
Anche gli animali hanno un'anima, tu l'hai solo liberata da sofferenze divenute insostenibili.
Lo so che non è consolante, non lo sarà mai, ma aiuta un pochino.
:)

no aiuta molto, e io ti ringrazio! ma aiuterebbe anche essere un po' distaccati, io non arrivo neanche alla d....il primo giorno di università invece che tante stronzate che manco ti ricordi, dovrebbero dire 1) se avete la passione, quella vera, per gli animali, se li amate...quella è la porta, lasciate fare i veterinari a chi ama solo la medicina. 2)vi sbatterete come bestie, studierete , non avrete orari, e 9 animali su 10 che entreranno in ambulatorio come minimo avranno paura di voi!!! che frustrazione! (ma quelli che ti amano, quelli che entrano e ti fanno le feste mentre stai visitando un altro animale, quelli che ridono(!), quelli che ti si infilano sotto la scrivania mentre scrivi....!!!) :) ecco, mi è partito un altro sfogo

Ti capisco perfettamente, non è facile reiventarsi cinici se si è dotati di una certa sensibilità.
:)

...è solo che le alternative sono peggio...

grande verità, è la cosa a cui ti aggrappi. Il dolore, la fatica, la dignità che a un animale non puoi togliere solo per prolungare di qualche ora la sua agonia

non posso leggere oltre. ciò che devo dirti te lo dirò tra di noi. troppo dolore. troppo. troppo importante non cedere alle difese per essere ciò che sei. alla fine ho scritto. solo una parte. come te, del resto! ;)

cara clo, io non mi difendo, non lo farò, ma forse sarebbe sano non farsi pervadere dal dolore mio degli altri del distacco, della morte, di quella necessità che conosco così bene di toccare quell'animale che ti è entrato dentro, di riconoscere ad occhi chiusi la sua consistenza, i capricci del pelo, la forma, il peso, il passo, guardo chi perde il suo cane o il suo gatto e so che gli mancheranno le abitudini e le sorprese, il rapporto pulito, l'amore grande, l'irruenza o la delicatezza, i comportamenti buffi e gli abbracci. fa male

impariamo a difenderci un pò? non troppo...un pò! ehm? ( e ho detto impariamo!)

a me mi difendi tu, intanto. io so

:*

...già in fondo non servono tante parole, basta averne in casa uno....:)

quando hanno fatto l'eutanasia al mio cane puzzone,non me l'hanno detto.Dolore.

noooooooo. brutto, così :( ...o forse in fondo cosa cambia? è proprio quell'assenza di conti sospesi che fa del rapporto uomo-animale una cosa splendida. nessun bisogno di tempi supplementari per darsi spiegazioni o dirsi il non detto.

io non volevo.E pensare che sono per l'eutanasia applicata agli uomini.Volevo prendermi cura di lui,era paralizzato:un pastore tedesco di 11 anni con la displasia.Prova a immaginarlo.Non si muoveva più.Cominciò a rifiutare il cibo,benchè il cuore fosse a posto,come se volesse farla finita.I miei genitori decisero che era la cosa giusta da fare.E ora lo credo anche io.Ma il non averlo tenuto io fra le braccia mi fa stare malissimo.

questo lo capisco, e il confine fra aiutarli e tenerli è proprio la loro voglia o meno di andare avanti.

E' capitato a gennaio... Uguale o quasi. Dopo tredici anni. Mia madre piangeva quando mi diceva al telefono. L'avevo visto, qualche giorno prima, sì era anziano ma non sembrava stare male, sì si alzava sempre meno ed aveva sempre più bisogno di coccole. E' capitato... per non farlo soffrire di più ha detto il veterinario.
Un abbraccio di quelli grandi.

grazie Quoti, un abbraccio a te.

anche l'eutanasia è un atto d'amore, non solo le coccole quando l'amico a 4 zampe è nel pieno della vitalità..!!! non mi sono mai pentita nel tempo di questa decisione per i miei 4 cani anche se ammetto che per l'ultimo, un fiero maremmano di 14 anni, mi son ritrovata quasi a pentirmi che potevo stare ancora un pò con lui ...ma l'amico veterinario prospettandomi il peggio e dicendomi che era la cosa migliore, mi ha sollevato un pò da un forte senso di colpa!!

nessun senso di colpa, sono allergica....hai sicuramente fatto la scelta giusta, e difficilmente un veterinario (amico x di più) consiglia questa soluzione se non è davvero il momento

se hanno un'anima tu l'hai lasciata libera e se non ce l'hanno hai liberato il suo corpo da dolore inutile... che faccia male lo capisco ed è la tua sensibilità a farti anche grande e bella...
avevo da piccola un cane, si chiamava fifì, il nome l'avevo scelto io, ma si ammalò insieme a mio padre, forse perchè in casa non c'era più cura, non c'era più famiglia, non c'era più tempo, non mi dissero esattamente cosa ne fu fatto. Penso qualcosa di molto peggio, ma fifì non lo vidi più... ti abbraccio, marti

io ti abbraccio, e sono emozionata perchè mi hai dato qui questa tua parte di te. stento seriamente a vederti come una persona, bambina, donna priva di cura...davvero faccio fatica, anzi so che non è possibile, non puoi averlo imparato, è roba tua, la cura. quello che succede nelle famiglie invece è sempre complicato e a volte difficile, molto difficile. bacio angi

ti lascio un sorriso..ma su questo post nn lega bene...dew :)

a me lega bene!

Mi dissero di farlo a Silvestro, un anno fa. Mi c'opposi, perchè non m'aveva chiesto di curarlo, perchè era stato sempre libero. Anche d'ammalarsi e morire. O forse crollare nel suo sangue era il suo modo per chiedere. Mi promisi soltanto di esser capace di prenderla, quella decisione, se non fossi riuscito a curarlo, se dopo l'operazione non ce l'avesse fatta. Ero convinto che me l'avrebbe fatta pagare: il bisturi, le medicazioni, quel mese chiuso in casa. Ma d'andarsene ha smesso proprio quel giorno. E' in giardino la mattina, ce lo trovo la sera. Con la compagna che le ho portato e la loro piccola. Ringrazia così, lui. Senza nessun sospeso, come dici tu. Stessa dignità di quel piccolo cane. Un po' più giovane, un po'più sfortunato prima, tanto più fortunato ora. Se il suo ultimo giorno dovesse essere come quello che t'ha fatto piangere, voglio che siano occhi capaci di farlo, di piangere, quelli che l'aiuteranno.

Silvestro campa cent'anni e poi con la saggezza e la serenità degli animali e degli indiani troverà da solo un giorno giusto per liberare la sua anima. baci

Sai che ti capisco... Quando mi è morto Punto fra le mani due settimane fa ho pianto come mai. Così piccolino, leggero leggero e ha voluto che lo accarezzassi fino alla fine, quando ha smesso - in un soffio- di respirare. Non avevo mai visto morire un essere vivente. Fai bene a non abituartici. Non ci si può abituare alla morte, di nessuno, uomo o animale. ( per la cronaca: mi sono rimessa a piangere).

non mi abituo, garantito, e qualche volta vorrei. Punto se ne è andato proprio da poco, mi dispiace averti risvegliato questo dolore. abbraccio

ciao, ti ho letta da quoti, abitiamo nella stessa città...

eccomi anche qui con un po di ritardo. prima non, boh, dovevo pensare a quello che hai scritto per trovare le parole. Ho tenuto il mio yorkie fra le braccia mentre il vet gli faceva l'iniezione. Avevo 23 anni e una madre morente a casa. Ricordo ancora che nell'immagine sfocato dalle mie lacrime (anche ora) ho visto la difficoltà di lui. ci conosciavamo da poco( il dott storico era andato in pensione - 14 anni sono davvero tanti a volte) Lui cercava di convincermi che avevo scelto bene, che si vedeva il dolore e la vergogna della mia piccola, mi vedeva dura con me stessa, in fondo la decisione era solo mia. Lui cercava di allegerirmi il peso, impossibile, ma gli ero grata. Non cambiare Kuta cara, abiamo bisogno di medici per i nostri animali e per i nostri famigliari che curano anche l'anima, che ci fanno sentire speciali e unici e non una cartellina o una parcella in più. Se soffri anche tu mi spiace, ma te ne sono immensamente grata.

Grazie per non esserti abituata. L'aguzzino che lo fece alla mia micia lo era, tantissimo. Avevo fatto l'ultima iniezione di cortisone per permetterle di respirare un pò in attesa che arrivasse il veterinario. Come entrò in casa la mia micina divenne una belva: al solo vederlo fece quello che non aveva mai fatto soffiò e soffiò, mostrò i denti, si rintanò in un angolo pronta a colpire. Tirò fuori una forza straordinaria, lei che non si muoveva quasi più: ora che ho imparato a comunicare telepaticamente con i miei due deliziosi di adesso, so che gli aveva letto nel pensiero. La presi in braccio e la tenni stretta a me mentre veniva uccisa(dico così perchè quel mostro non le diede la dolce morte ma, la uccise).

Se c’è una cosa per me insopportabile è il dolore degli animali. Mi sono sempre chiesto perché fosse tanto insopportabile il dolore degli animali per me. forse perché gli animali non possono parlare. Ma è una risposta pigra, a ripensarci bene, di fronte a un animale che soffre, sono io a non sapere parlare. È la mia impotente insufficienza che è insopportabile.