Allora, penso che sappiate ormai tutto su quello che è successo a Cogne data l'alta esposizione mediatica che ha avuto questo avvenimento. In questi giorni si sta celebrando il processo d'appello e l'accusa ha chiesto 30 anni di carcere per la madre del bambino, poichè ha agito in modo consapevole uccidendo il figlio in uno stato crepuscolare di confusione durato 15 minuti. Ricordo ancora quando poco tempo fa si tentava a tutti i costi di provare con una perizia psichiatrica che la Franzoni era malata di mente, cosicchè finalmente si poteva mettere la parola fine a quest'odissea: ecco, è matta, è la pazzia che l'ha portata a diventare assassina. Ora, invece, ha agito in modo consapevole.
Comunque, ciò che volevo dire è questo: questo fatto lo possiamo vedere sotto due punti di vista distinti, il nostro punto di vista, che chiamo popolano, e quello di chi indaga, che chiamo investigativo.
POPOLANO: quanto ci piace dire la nostra su tutto quello che accade! Ognuno è libero di esporre la propria opinione: io, che sono molto dubbioso su questo fatto, ho avuto la possibilità di discutere con persone che, non so come, ma facevano della certezza il fondamento del loro appassionante ragionamento. Però, dal punto di vista popolano, si può accettare di tutto proprio perchè di riflessioni popolane si trattano. Quindi, chiunque può argomentare che poichè la Franzoni sembra molto fredda, sicuramente è stata lei ad uccidere, oppure che, poichè il tempo per uccidere era veramente poco, sicuramente non poteva essere nessun altro, oppure che, poichè a me sta sulle balle, è sicuramente stata lei, eccetera eccettera. Ok, si accetta tutto, ma solo, ripeto, se restiamo nelle chiacchiere da ber, quelle che facciamo noi del popolo.
INVESTIGATIVO: tutto ciò che ho scritto sopra non l'accetto se entriamo nel punto di vista investigativo, del processo. Alcuni stralci dell'appassionante arringa accusativa del procuratore generale: "Ci dica che arma ha usato, dove l'ha messa": bello, e chi viene pagato per indagare che cosa ha fatto per trovare l'arma? E' mai possibile che sia sparita nel nulla? Forse ci sono state incapacità nell'indagare a dovere? "Lei non è pazza, è normale ma per venti secondi ha perso la testa": caspita, ha talmente perso la testa che ha avuto la lucidità per confondere tutte le tracce, che portento della natura!! Non voglio dilungarmi troppo perchè altrimenti annoio, ma dico solo che per condannare un essere umano a 30 anni di carcere ci devono essere prove schiaccianti e non solo supposizioni. In questo processo prove non ce ne sono, si dice che alcune macchie di sangue non siano state analizzate, adesso non ricordo ma si è supposto tipo 7-8 oggetti che avrebbero potuto uccidere Samuele senza mai trovare veramente l'arma del delitto.
Per carità, probabilmente è stata lei, ma comincio a terrorizzarmi quando la giustizia si fonda sul probabile e non sulla certezza. Speriamo solo che ciò che si farà sarà veramente giusto.
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