*Orizzonti*

Se avessi una bacchetta magica...

Mi capita spesso di pensare a quello che vorrei o dovrei fare...a volte sono desideri irrealizzabili (perché dubito che Luciano decida di fare un viaggio in macchina con me...ma non si sa mai...tieniamo questa speranza buona per i momenti difficili), a volte invece progetti che – con un pizzico di fortuna e di tenacia – si potranno prima o poi realizzare, o almeno lo spero. Cosa mi piacerebbe? L’elenco è molto lungo e variegato. In primis, vista la mia scarsa attitudine con le lingue straniere (sono da sempre appassionata di numeri), mi piacerebbe fare un bel corso d’inglese, magari una vacanza studio in Irlanda o in Inghilterra. Restando nel campo dei corsi, da molto penso anche ad un corso di grafica pubblicitaria, che mi permetta di padroneggiare strumenti, sempre più fondamentali nel mio lavoro, che ora so usare ma non come vorrei. Un viaggio a New York e per i Castelli della Loira (ma in pole position ci sono pure il Portogallo, l’Andalusia, la Scozia, Istanbul, e il giro in biciletta di Belgio e Olanda), il nuovo i-phone (perché oramai sono stanca di "stare senza bagno in casa"!), partecipare ad una cena con delitto e al Festival della Letteratura di Mantova, fare un giro in mongolfiera e per Parco Sigurtà, vedere i fuochi del Redentore, ma anche riuscire a leggere tutti i libri presenti nella mia libreria, imparare il decoupage, lo scrap-booking e lo stile rana (il mio personale tallone d’Achille), portare a termine progetti iniziati e messi in stand-by, liberarmi di un paio di sassolini che mi accompagnano da troppo tempo...sarebbe bello riuscire un giorno a spuntare ogni voce di quest’elenco in continuo aggiornamento. Alcune di queste richiedono tempo e sacrifici...come ho detto con qualcuno, sarebbe tutto più facile se si potesse di disporre di una bacchetta magica per accelerare i tempi...ma, come mi è stato fatto notare, non sarebbe neanche giusto: la bacchetta magica non ci darebbe la stessa soddisfazione e nemmeno ci porterebbe ad essere quello che siamo dopo il percorso che richiede ognuna di queste cose: una persona diversa.