Post n°1128 pubblicato il
06 Ottobre 2011 da
anais148
Ed è giovedì. L’ultimo – a quanto pare – di sole e d’azzurro. I meteorologi oramai ce l’hanno detto in tutte le salse che da domani le temperature si abbasseranno, facendoci respirare atmosfere decisamente più autunnali. Peccato! Mi ero così ben abituata alla dolce sensazione dei finestrini abbassati, al tepore della pausa pranzo...speriamo non inizino subito le nebbie, perché mi potrei anche deprimere in tempi decisamente rapidi. Sono stati comunque giorni molto produttivi quelli appena trascorsi: complice un periodo di relativa tranquillità lavorativa, mi sono finalmente dedicata a ciò che avevo in sospeso da un po’ e devo dire che sistemare, vedere le cose come (per me) devono essere, mi regala sempre una piacevole energia oltre alla consapevolezza che forse un po’ (tanto) maniaca lo sono...come se il mettere ordine riuscisse a dare un equilibrio tutto suo alla mia vita. Ma di solo ordine non si può vivere: ecco allora che a entusiasmarmi ci sono pure le note positive, due in particolare. La notizia di una nuova inaspettata gravidanza per una blog amica che in passato ha faticato non poco a realizzare il suo sogno di maternità mi ha non solo reso felice, ma anche fatto capire che “tutto arriva per chi sa aspettare”. Mi accorgo di ripetere spesso questa frase, quasi come un mantra, ma più passa il tempo e più mi rendo conto di come nulla accada per caso, di come tutto abbia un suo senso, anche se a volte facciamo fatica a comprenderlo. La mia rivincita sul consulente rognoso è stata invece più di una nota positiva. Oramai tra me e lui è guerra dichiarata, a volte mi pare pure di essere tornata ai tempi delle medie, con lui che controlla se faccio bene il mio lavoro e che si va a lamentare con il mio superiore per qualsiasi mia replica. Premettendo che continuo a pensare che il suo lavoro non mi sia di alcun supporto, ho deciso comunque di dimostrargli che forse sono ben altro delle sue convinzioni. Ecco allora che questa mattina ho sfoggiato uno dei miei migliori sorrisi, una proverbiale pazienza e l’ho (sue parole testuali) stupito, tant’è che si è sentito in dovere di riferire al mio superiore che sono "oggi stata bravissima". Tra un po’ penso farò i miei compiti su un quaderno, gli regalerò una penna rossa, in modo da far vedere pure a mia mamma i miei progressi. Senza contare che la limitata qui presente gli ha dimostrato di avere appreso appieno la funzione “cerca.vert” di Excel. Ma cos’è che in tutta questa storia mi rende particolarmente felice? Il sapere che minimo per due settimane non lo rivedrò. La notizia mi riempie di benessere!