Creato da anais148 il 18/04/2007

*Orizzonti*

...in continua definizione! Si parte sempre da dove si vuole arrivare...

 

 

*52 Week Project - 1/52*

Post n°1175 pubblicato il 05 Gennaio 2013 da anais148

Per iniziare l'anno con nuovi stimoli (e, come al solito, non farmi mancare proprio nulla) ho deciso di aderire ad un'iniziativa letta per caso su un blog e portata avanti da un gruppo su Facebook, il 52 Week Project, ovvero: 


"un progetto fotografico che nasce dalla passione per la fotografia, intesa non come pure esercizio stilistico, ma come modo di fermare nel tempo e archiviar
e ricordi, immagini e avvenimenti.
Il 52 Week Project non è un photo challange, non sono richieste foto perfette e non ci sono schemi o temi obbligatori da seguire...l'unica regola richiesta è quella di scattare 52 foto, una per ogni settimana dell'anno"


Come prima foto dell'anno, ho deciso di inserire l'artefice della mia serenità, colei che mi dà sempre un motivo per sorridere e che mi fa capire, giorno dopo giorno, il concetto di "AMORE INCONDIZIONATO"


Finchè l'amore sarà abbinato
solo ad un uomo o ad una donna,
dubito che si capisca
il vero significato della parola AMARE

 
 
 

*Di certezze e incertezze*

Post n°1174 pubblicato il 04 Gennaio 2013 da anais148

La questione non è ancora stata sollevata, ma già me ne faccio un pensiero. Di cosa stiamo parlando? Di un eventuale trasferimento di lavoro. Il mio titolare recentemente ha acquisito altre aziende, che diverranno operative nei prossimi mesi, e vorrebbe mandare alcuni suoi dipendenti ad istruire il nuovo personale. Ad alcune mie colleghe è già stata fatta richiesta di disponibilità e così, parlando dell’eventualità che la stessa venga fatta a me, mi sono ritrovata ad essere un po’ perplessa sulla risposta. Di primo acchito questo temporaneo trasferimento rappresenterebbe una grossa opportunità sia economica (perché la ricompensa è implicita) che professionale, un attestato di stima. D’altra parte lascerei in sospeso, dovrei staccarmi da troppe attività che sono parte della mia vita...la palestra, la piscina, il corso di fotografia, l’associazione culturale...i miei ritmi, i miei spazi sarebbero compromessi e, sebbene io sia amante delle sfide e delle avventure, non so se, ora come ora, è questo quello che sto cercando. Sto cercando i miei punti fermi...perché ne ho bisogno...vorrei riuscire ad accettarmi senza mettermi continuamente in discussione. Ma forse la verità è che sto invecchiando e, seppur nella varietà delle mie passioni, sto diventando un’abitudinaria, che ha bisogno, per essere serena, delle piccole certezze. Certe queste sono solo parole, parole, parole...non ho nulla di certo in mano...e magari a me la richiesta di disponibilità non verrà proprio fatto...ma l’essermi ritrovata così titubante (riguardo ad un eventuale – seppur temporaneo – diverso futuro) mi ha sorpreso non poco.

 
 
 

*4 gennaio*

Post n°1173 pubblicato il 04 Gennaio 2013 da anais148

Incoraggia gli altri nei loro punti di forza
e non sminuirli mai per le loro debolezze.
Nel dare forza agli altri,
anche tu diventerai più forte.
Al contrario, mortificando gli altri,
mortificherai solo te stesso.
Il colore con cui dipingi una ringhiera
è lo stesso colore che ti resta sulle mani.

SWAMI KRYANANDA

 
 
 

*2013...tempo di buoni propositi"

Post n°1172 pubblicato il 04 Gennaio 2013 da anais148

Si sa che non posso esimermi, all’inizio di ogni nuovo anno, di produrre una lista di cose che vorrei fare nel corso dei mesi a venire. E si sa pure che questa esigenza è dettata più da una passione smodata per il “fare liste” che per la loro effettiva realizzazione. Anche il 2013 si carica quindi di propositi, speranze che vorrei realizzare. Tra questi, vi sono delle new entry. Si perché, ai soliti “dimagrire”, “fare tanti viaggi”, “sistemare le cose in sospeso” (i must di ogni lista) si aggiungono “imparare a fare qualcosa che si avvicini allo scrapbooking”e il “fare un corso di trucco”. In realtà l’idea del corso di trucco ce l’avevo pure l’anno scorso, ma non ho trovato nulla che si avvicini alle mie esigenze (nemmeno Santo Groupon mi è stato d’aiuto), che, riassunte con poche parole, potrebbero ridursi a questo:  “cavarsela, rendendosi presentabili, anche in situazioni non ottimali” (dove per situazioni non ottimali si intendono il poco tempo – quante volte si hanno solo pochi minuti per fare un capolavoro? – o la mancanza della trousse dei propri sogni). Confido quindi in questo 2013 per portare a compimento questo mio proposito. L’interesse per lo scrapbooking invece è recentissimo e sta facendo dei danni, nel senso che già sto vedendo una possibile carriera nel settore. Scherzi a parte, per la sottoscritta, l’anti-manualità fatta persona, il riuscire a fare qualcosa che si avvicini a questa tecnica sarebbe un risultato sorprendente, il riuscire a vincere un limite (mentale soprattutto) che da troppo tempo ho.

 
 
 

*A volte...una sopresa"

Post n°1171 pubblicato il 03 Gennaio 2013 da anais148

Giusto ieri parlavo di come, negli ultimi tempi, fossi stata delusa da certe amicizie. E ora, a distanza di un solo giorno, mi tocca riconsiderare la questione, alla luce di quanto successo poche ore fa. Un augurio speciale, pensato apposta per me, mi ha emozionato non poco e mi ha fatto sentire davvero speciale. Una mia amica ha pensato bene di stupirmi augurandomi un felice 2013 nel modo che le riesce meglio: suonando il pianoforte. Da sempre le dico che un giorno suonerà al mio matrimonio (nell’ipotesi improbabile che ce ne sia uno) ma mai avrei immaginato che lei pensasse in un mercoledì di gennaio di registrare una sua performance proprio per me...emozione allo stato puro. Un piccolo gesto che per me ha significato tantissimo.  

 
 
 

*Una passione...d'altri tempi*

Post n°1170 pubblicato il 03 Gennaio 2013 da anais148

Si sa che sono una persona curiosa, dalle mille passioni. Tra queste, adoro le cartoline: ovunque vada, la cartolina è d’obbligo. Ed è forse per questo motivo che, quando ho sentito parlare del postcrossing, non ho esitato ad aderirvi. Cos’è il postcrossing? È  un progetto che permette di ricevere cartoline da tutto il mondo. Come? Ci si iscrive al sito www.postcrossing.com, indicando il proprio indirizzo e le proprie preferenze, e poi si richiede l’indirizzo di un altro utente a cui spedire una cartolina. Assieme all’indirizzo, si genera un codice che identifica la cartolina, che dovrà essere riportato nella stessa e permetterà a chi la riceve di registrarla nel sistema. Una volta che la cartolina sarà registrata dal destinatario, si diventa a sua volta il destinatario di chi richiede un indirizzo per  inviare una cartolina. L’idea alla base è che se si spedisce una cartolina se ne riceverà almeno una in cambio, potenzialmente da ogni parte del mondo. Finora ho spedito cartoline in Germania, Olanda, Russia, Bielorussia, Cina e Stati Uniti, ricevendone dalla Germania, dall’Australia e dagli Stati Uniti...e scoprendo soprattutto luoghi che non conoscevo di questo meraviglioso mondo.

 
 
 

*2 gennaio*

Post n°1169 pubblicato il 02 Gennaio 2013 da anais148

“Aveva un’aria stanchissima,
più stanca che triste;
ho pensato:
"è così che si esprime la sofferenza sui visi buoni.
Non si manifesta,
appare solo una grande stanchezza".
Chissà se anch’io ho l’aria stanca.


L'eleganza del riccio

 
 
 

*Nuovo anno. Nuovi propositi*

Post n°1168 pubblicato il 02 Gennaio 2013 da anais148

Ed è eccomi di nuovo qui, con le migliori intenzioni. Non sempre riesco a capire il perché di questi lunghi silenzi...il voler fare troppe cose, come al solito, mi porta a confondere le mie priorità e inevitabilmente spesso tralascio ciò che mi sta a cuore. Tra i propositi del nuovo anno c’è quindi quello di evitare questo errore e di concentrarmi di più sui miei obiettivi, per quanto assurdi possano sembrare. Il 2012 è stato un anno particolarmente strano, ricco di emozioni ma denso di delusioni. A deludermi soprattutto le persone che ruotano attorno alla mia vita. I cosiddetti amici. Che poi tanto amici non si sono dimostrati. Tempo fa lessi una frase di Coelho che mi colpì molto e che diceva che le persone vengono nella nostra vita per una ragione e che, quando sapremo il perché, sapremo anche cosa fare con quella persona. Ecco, io di certe persone ancora non capisco cosa farne. Vanno e vengono nella mia vita e non perché io permetto loro di farlo, ma forse semplicemente perché non sanno dove andare. E io che tendenzialmente sono buona, tendo a dare loro più possibilità di quelle che effettivamente meritano. Fino a raggiungere un punto di rottura. E quel punto nel 2012 è stato raggiunto più volte. Sentimenti sono stati cambiati. La spontaneità si è rivestita di una maschera che penso non mi appartenga ma che è l’unico contatto che con me queste persone possono avere. Perché se è l’opportunismo il presupposto della loro vita, l’opportunismo, i sorrisi di circostanze, le chiacchiere superficiali saranno tutto ciò che queste persone avranno da me. Lo so, non dovrei avere di questi risentimenti, né dovrei arrabbiarmi se le persone cercano di sfruttarmi, ma solo imparare la lezione e agire di conseguenza. E mi auguro veramente di riuscire a farlo, senza perdere per questo il sorriso.

 
 
 

*Babel*

Post n°1167 pubblicato il 13 Settembre 2012 da anais148

Individui distanti tra loro migliaia di chilometri incrociano per qualche ora i loro destini sulla Terra, creando un disperato affresco di un’umanità sola e dolente. 
Il detonatore che innesca una reazione a catena in questo puzzle composto da tessere fin troppo perfettamente combacianti è il colpo di fucile partito dalle mani di due ragazzini in un paese sperduto del Marocco. Un gesto immotivato, compiuto quasi accidentalmente da due innocenti che, come in un domino, agisce profondamente sulle vite di tre gruppi di persone in diverse zone del pianeta: una coppia di americani lì in vacanza per risolvere una crisi coniugale, una domestica messicana alle prese con i figli dei due nel giorno del matrimonio di suo figlio, e un’adolescente giapponese, sordomuta ed emotivamente emarginata, alla disperata ricerca d'amore in una Tokyo caotica e alienante.
Ossessionato dalle coincidenze del destino e dalle storie parallele, il messicano Iñarritu, già autore insieme al fido sceneggiatore Arriaga (premiato a Cannes per Le tre sepolture di Tommy Lee Jones)
del più “grezzo” ma genuino Amores Perros e dello straziante 21 grammi, alza il tiro per questa babele multietnica di storie e destini umani vincitrice del Premio per la Regia al 59° Festival di Cannes.
Quattro episodi-limite di solitudine e dolore, quattro zone geografiche in cui i protagonisti sono o si sentono stranieri, quattro lingue più una (quella dei segni) per un film-manifesto della cultura globalizzata. Tutto ciò che rendeva duro, amaro e doloroso il cinema dell’aspro regista messicano è qui ripulito, addolcito e riverniciato da una patina visiva, ma anche narrativa, classicamente hollywoodiana. La tensione emotiva lascia spazio a una programmatica cerebralità, a un estetismo fin troppo raffinato e compiaciuto, e a una costruzione macchinosamente architettata in cui nulla può essere lasciato al caso (anche a costo di forzare i legami tra le storie: vedi l’episodio giapponese). Questa d’altronde sembra essere la tendenza delle storie corali che piacciono a Hollywood, a giudicare anche dal pluripremiato Crash di Paul Haggis
, artificiosa e meccanica degenerazione della coralità sbandata e alla deriva dell’America oggi altmaniana. Non ci si stupisce dunque di fronte all’appesantimento retorico della coppia messicana corteggiata da Hollywood (Iñarritu/Arriaga) che, allargando il raggio d’azione della storia e forzandone i destini, ha perso in istintività e pulsione emotiva. Che gusto c’è nel comporre un puzzle in cui tutti i pezzi combaciano senza intoppi?

 
 
 

*Lovely James*

Post n°1166 pubblicato il 12 Settembre 2012 da anais148

 
 
 

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E adesso che sei
dovunque sei,
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il mio pensiero.
Deve esserci un modo
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