Creato da anais148 il 18/04/2007

*Orizzonti*

...in continua definizione! Si parte sempre da dove si vuole arrivare...

 

 

*Al di là di ogni convinzione*

Post n°1155 pubblicato il 03 Settembre 2012 da anais148

Qualche settimana fa ho letto la seguente frase: “Se vuoi qualcosa che non hai mai avuto, devi essere pronto a fare qualcosa che non hai mai fatto”. Non so se sono effettivamente pronta, fatto sta che da un paio di settimane a questa parte sto letteralmente rivoluzionando la mia vita, andando contro quella che dovrebbe essere la mia natura. Il bello è che per ora non lo percepisco come una forzatura, ma come qualcosa che è avvenuto naturalmente, come conseguenza di un percorso che forse sto facendo (il dubbio sul percorso intrapreso ogni tanto mi viene). Da timida cronica quale sono, che ben celo grazie a una notevole capacità dialettica, mai e poi mai mi sarei aspettata di poter riuscire ad esternare i miei sentimenti nei confronti di chi, volente o nolente, ha monopolizzato il mio cuore e i miei pensieri. Certo, l’essermi dichiarata non ha avuto l’effetto sperato, ma poco importa (diciamo così) perché la ritengo comunque una vittoria, una maggior consapevolezza dei miei sentimenti. Ma la cosa più sorprendente si è verificata oggi: da sempre restia a vincolarmi a qualsiasi attività per più di 6 mesi, perché non si sa mai, perché le mie passioni cambiano alla velocità della luce (tranne qualche inesorabile caposaldo, Ligabue e la lettura in primis), oggi ho fatto una cosa che mai avrei immaginato di fare...ho sottoscritto un abbonamento annuale ad una palestra. In palestra ci sono sempre andata, dai 15 anni in poi, ma mai mi sono vincolata per così tanto tempo alla stessa palestra. Sceglievo sempre mensili o semestrali. E allora cosa mi ha fatto cambiare idea?? Non lo so, qualcuno direbbe che sono stata un po’ ingannata (a me piace molto frequentare i corsi, diversificare, e in quella palestra i corsi li possono fare solo gli annuali), un po’ ci ha messo lo zampino l’istinto. C'è da supporre che il vento stia cambiando? Sulla carta questa sembra la soluzione ideale, che magari mi farà ottenere ciò che da sempre mi prefiggo e che puntualmente mai ottengo. Non so cosa sia bene successo in questo lunedì uggioso...fatto sta che, dopo i primi minuti di puro panico (per un attimo ho pure pensato di essere posseduta), ora mi sento sempre più convinta della mia scelta e spero di poter dire (a posteriori, anche nell’eventualità di cambiare lavoro) che ne sarà comunque valsa la pena.

 
 
 

*Brezny...stravede!"

Post n°1154 pubblicato il 31 Agosto 2012 da anais148

 

Temo che le tue vibrazioni siano leggermente fuori tono.
Ti dispiacerebbe riaccordarle?
Senza contare che al tuo amico invisibile
servirebbe una lettura dei tarocchi
e alle tue piante farebbe bene una bella dose di Mozart.
Inoltre, e spero di non sembrarti troppo impertinente se te lo dico,
il tuo affascinante disordine sta precipitando nel caos,
e la tua leggera tendenza a reagire in modo eccessivo
minaccia di diventare una propensione irrefrenabile.
Quanto al tuo logoro bagaglio emotivo,
mi chiedo perché non sei ancora pronto a gettarlo tra i rifiuti.
In conclusione, mio caro Ariete,
hai bisogno di qualche ritocchino.

 
 
 

*Troppe parole, al momento, nella mia vita*

Post n°1153 pubblicato il 30 Agosto 2012 da anais148

 
 
 

*Partenze*

Post n°1152 pubblicato il 30 Agosto 2012 da anais148

La notizia è arrivata improvvisa, fulminea. Quel “ti devo parlare” mi ha subito messo in allerta...forse perché da sempre mi hai abituato ai tuoi silenzi. Ed è così che ho saputo che tra meno di una settimana te ne andrai a Bali con un biglietto aperto per ritrovare te stessa e nuove energie. Non ho mai saputo cosa sia veramente successo tra te e quell’inventore di favole, ma di certo ti ha cambiata, segnata. Non sono bastati quei chili che hai perso così velocemente, né quel rosario che ti sei tatuata “per difenderti dagli spiriti cattivi”...era necessario partire per mettere in ordine i pensieri. Da un lato ho compreso la tua scelta e, se potessi, prenderei anch’io una decisione del genere; dall’altro so bene che le mie crisi vanno risolte qui, dove abito, vanno affrontate giorno per giorno, senza sconti né scorciatoie. Perché un viaggio per me sarebbe solo l’occasione per rimandare ancora qualcosa che deve essere fatto. La vera sfida per me è rimanere. Spero tanto che per te non sia così...fai buon viaggio amica mia...io sarò qui ad aspettarti.

 
 
 

*Mercoledì*

Post n°1151 pubblicato il 29 Agosto 2012 da anais148


Dice una leggenda
che se non riesci a dormire la notte
è perche sei sveglio
nel sogno di qualcun altro.

 
 
 

*Questione di soldi*

Post n°1150 pubblicato il 29 Agosto 2012 da anais148

Siamo in un periodo di grave crisi economica, la peggiore – secondo gli esperti – che il mondo occidentale ricordi, eppure, nonostante tutto, non passa giorno in cui non incontri qualcuno che non veda nei soldi la soluzione di tutto. Non sono sprovveduta: sono convinta che, soprattutto di questi  tempi, un buon stipendio sia garanzia necessaria per una relativa tranquillità, ma è mai possibile che oramai la qualità della persona venga sempre più spesso confusa con lo stipendio che percepisce? È mai possibile che la massima aspirazione per sentirsi realizzati è quello di avere uno stipendio alto? Che il quello che si ha sia sempre inevitabilmente più importante di quello che si è? Non è falso moralismo il mio, ma francamente sono stanca di buoni partiti, di persone che legano la loro vita al vile denaro, non accorgendosi che c’è molto altro. Sono consapevole che se non si ha di che campare fino a fine mese è dura, molto dura, ma sono convinta che nella vita ci sia molto di più e le persone lo stanno forse dimenticando. Sono cresciuta in una famiglia con un sognatore, mio papà, che all’inizio degli anni ’80 decise di mettersi in proprio, rischiando tutto...credibilità, serenità, salute...sono stati anni difficili quelli...eppure io ho dei ricordi splendidi, perché mai è mancata l’armonia, mai sono mancate le attenzioni, le carezze, i sorrisi...e io ringrazierò sempre per questo la mia famiglia. I valori che mi sono stati insegnati li porto sempre con me e valgono più di mille gratificazioni economiche: sono ancore a cui mi aggrappo nei momenti di difficoltà, che mi regalano un sorriso e non mi fanno vivere con la costante ansia di volere sempre di più. Chi si accontenta gode? No...chi sa dà il giusto valore alle cose gode!

 
 
 

*Non si finisce mai d'imparare*

Post n°1149 pubblicato il 28 Agosto 2012 da anais148

Ho imparato che spesso le persone non comprendono
quello che hanno davanti e spesso non lo apprezzano.
Ho imparato che da un giorno all'altro tutto può cambiare
Ho imparato che non c'è cosa più bella e difficile
che potersi fidare di qualcuno.
Ho imparato ad accettare le delusioni
o comunque a non dargli troppo peso.
Ho imparato ad andare avanti
anche quando l'unica persona con cui vorresti parlare
è la stessa che ti ha ferito.
Ho imparato che questo molte persone non l'hanno mai capito.
Ho imparato che più dai e meno ricevi.
Che ignorare i fatti non cambia i fatti.
Che i vuoti non sempre possono essere colmati.
Che le grandi cose si vedono dalle piccole cose.
Che la ruota gira, ma quando ormai non te ne frega più niente.
E soprattutto quello che più mi piace della vita
è che non si finisce mai di imparare.


(Fabio Volo)

 
 
 

*C'è da fare*

Post n°1148 pubblicato il 27 Agosto 2012 da anais148

La sensazione di non fare abbastanza, di perdere tempo nonostante i propositi si è insinuata da tempo in me, provocando una sorta di ansia mista a preoccupazione. E mi chiedo sempre più spesso cosa ci sia di sbagliato in me per farmi sentire inadeguata anche di fronte alla vita: come posso fare per non sentirmi sbagliata o perennemente in ritardo? A volte mi sembra che tutto attorno a me stia andando avanti, stia evolvendo, mentre io rimango sempre al solito punto. Le foto, i ricordi mi aiutano a convincermi come in realtà non sia così, però rimane questa sensazione di poter fare di più. Forse voglio troppo da me, forse dovrei solo imparare a rilassarmi, forse dovrei solo liberarmi di tutto quello che non serve. Passioni, pensieri, persone che invece di arricchirmi hanno un effetto totalmente devastante su di me, portandomi a sentirmi perennemente in sospeso. E se è vero che ad ogni delusione corrisponde la necessità di riempire il vuoto che ne corrisponde con più e più cose, è pur vero che devo riuscire ad affrontare la vita con un approccio diverso, molto più easy. Voglio d’ora in poi liberarmi di tutto ciò che è superfluo nella mia vita...ho bisogno di sentirmi di nuovo leggera, senza condizionamenti, di cambiare totalmente approccio. Ce la farò? Ai posteri l’ardua sentenza.

 
 
 

*Stasera*

Post n°1147 pubblicato il 25 Agosto 2012 da anais148

 
 
 

*Cosa vuoi che sia...*

Post n°1146 pubblicato il 24 Agosto 2012 da anais148

Ci siamo conosciuti circa due anni fa: io con il cuore ancora in frantumi, tu spavaldo e con la battuta pronta. Complice un social game, abbiamo iniziato a sentirci tutti i giorni e, ben presto, le richieste d’aiuto erano solo una scusante per parlare di noi. Del tutto naturale, dopo un po’, scambiarci il numero di telefono e da lì è stato tutto un crescendo...di messaggi, di telefonate...di te che mi parlavi di come cercavi di aggiustare un rapporto già di per sé troppo difficile, di me che ti confidavo le mie pene d’amore. Da allora sono stati davvero pochi i momenti in cui non ci siamo sentiti, con te che cercavi di “farmi sentire il mare al centro di questa città”. Non so bene quando qualcosa è cambiato, quando la simpatia si sia trasformata in mancanza. So solo che, ad un certo punto, mi pesava augurarti “buon week-end” il venerdì sera e sapere che non ti avrei sentito fino al lunedì successivo. Non ho mai avuto il coraggio di confidarti questa cosa, non volevo pensassi che mi stavo illudendo o altro: sapevo che convivevi con la “donna della tua vita” e che mai l’avresti messa in discussione. Eppure sono stata felice di sentire che ti capitava di pensare a me anche nel week-end, di notare come mi cercassi quando io tentavo di allontanarmi. Tutto è precipitato un anno fa, di questi tempi, quando in te è cambiato qualcosa: ad un certo punto, parlavi della possibilità di incontrarci come di qualcosa di reale, mi confidavi un interesse diverso per me, sentivi che forse non ti piaceva solo parlare con me. Ad un certo punto, io sono diventata un progetto, a cui hai girato intorno per mesi, prima di renderlo concreto. Ricordo, come fosse ieri, l’emozione del nostro primo incontro, il mio batticuore, le farfalle nello stomaco e – allo stesso tempo – la naturalezza con cui ci siamo messi subito a parlare di tutto. Ore e ore di parole e risate, fino a quel bacio rubato, inaspettato. Poi l’emozione forte e improvvisa, la paura di poter compromettere un destino già scritto, il silenzio. E io che non sono brava a capire questi silenzi, da lì ho iniziato a soffrire per questo legame che inevitabilmente stava nascendo. Da quel giorno tanti alti e bassi, tra emozioni non troppo celate e parole dette per ferire, abbiamo continuato a sentirci, ad odiarci, amandoci. La vita si è intromessa, sembrava volerci dare una possibilità quando la tua fidanzata ha deciso che con te non voleva più stare, ma inutilmente: tu non sei pronto o forse non vuoi esserlo. E sebbene mi cerchi di continuo, anche ora che sei ufficialmente libero, rimaniamo sempre fermi ad un punto in cui io non voglio più stare. L’avertelo fatto notare ha tirato fuori il peggio di te e io, che – a differenza tua – non considero le parole “relative”, non ho potuto far altro che prendere atto del fatto che con te non ci sarà mai un futuro. E a malincuore, con un vuoto dentro, non mi resta che dirti addio. “Non ti auguro del male. Qualunque cosa ti augurassi sarebbe ben poca cosa rispetto a quello che riuscirai a farti da solo. Mi spiace solo non esserci, quel giorno.“ (Giorgio Faletti)

 
 
 

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E adesso che sei
dovunque sei,
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