Creato da anais148 il 18/04/2007

*Orizzonti*

...in continua definizione! Si parte sempre da dove si vuole arrivare...

 

 

*Questione di tempo*

Post n°1145 pubblicato il 23 Agosto 2012 da anais148

"Se vuoi capire che cosa è un anno di vita, chiedilo a uno studente
che è appena stato bocciato all'esame di fine anno.
Un mese di vita: parlane con una madre
che ha partorito un bimbo prematuro
e aspetta che esca dall'incubatrice per stringerlo
tra le braccia, sano e salvo.
Una settimana: chiedilo a un uomo che lavora in fabbrica,
o in miniera per nutrire la sua famiglia.
Un giorno: domandalo a due innamorati persi
che aspettano di vedersi.
Un'ora: chiedilo a una persona che soffre di claustrofobia,
bloccata in ascensore.
Un secondo: osserva l'espressione di un uomo che è appena scampato
a un incidente d'auto,
e un millesimo di secondo: chiedilo all'atleta
che alle Olimpiadi ha vinto la medaglia d'argento
e non quella d'oro per la quale si era allenato tutta la vita."


Se solo fosse vero, Marc Levy

 
 
 

*Come volevasi dimostrare*

Post n°1144 pubblicato il 23 Agosto 2012 da anais148

La prova della mia "vicinanza" a Luciano
e di come al 3'40" lui si giri,
mi guardi e sorrida.
Piaceri della vita
(e scusate se è poco!)

 
 
 

*25 maggio 2012, Royal Albert Hall. Il giorno dei giorni*

Post n°1143 pubblicato il 23 Agosto 2012 da anais148

È  po’ troppo presto per fare un bilancio di questo 2012...ma, al di là di come andranno i prossimi mesi, penso di poter già dire che una delle esperienze più belle che mi è capitato di vivere in questo anno bisesto (e un po’ tanto funesto) è stato il concerto di Luciano alla Royal Albert Hall. Sono già passati tre mesi ma il ricordo è ancora ben vivo dentro di me. L’acquisto dei biglietti, l’attesa, il luogo, la persona che era con me...tutto ha contribuito a rendere speciale questo concerto. Tutto è partito da un rumour, divenuto poi ufficiale, che ci ha fatto sognare un po’ più forte. Valutate le infinite possibilità, controllati i voli e gli hotel, sentito chi c’era da sentire, mi sono imbarcata in questa nuova avventura che mi avrebbe portato a vedere chi c’era da vedere. Ricordo benissimo il momento dell’acquisto dei biglietti, un’esperienza a dir poco tragica che ci ha tenuto con il fiato sospeso per ore e ore: come da copione (perché oramai TicketOne ci ha troppo spesso abituati a situazioni del genere), un minuto dopo l’inizio della prevendita i biglietti, di qualsiasi settore, erano già non disponibili. Panico: non sapevamo cosa fare. Dopo esserci più e più volte, io e la Lisa (che per l’occasione aveva sfidato neve, divieti e quant’altro) abbiamo deciso che l’unica cosa da fare era quella di respirare (innanzitutto) e aspettare. E l’attesa per fortuna non è stata vana anche se non ci ha premiate come ci aspettavamo: Arena, sedicesima fila, né troppo vicino, né troppo lontano, ma comunque contente di poterci essere! E da lì, da quel lontano, freddo e nevoso 10 febbraio è partito il nostro countdown, che ogni giorno si arricchiva di speranze, ipotesi e fantasie che ci portavano ad affrontare la quotidianità sotto decisamente tutto un altro punto di vista. Il viaggio verso Londra, il caldo inaspettato, il dolce peregrinare tra monumenti e tradizioni…tutto sottendeva un’ansia da pre-concerto che, ad un certo punto, non riuscivo più a controllare. E quando finalmente i cancelli si sono aperti, all’emozione si è pure aggiunta una sorta di incredulità, perché mai avrei immaginato di poter assistere ad un concerto proprio lì, nel tempio della musica londinese. Dopo esserci accomodate nel nostro fantastico posto, frutto di uno scambio dell’ultima ora, esserci raccontate tutto ciò che non ci eravamo ancor dette, guardandoci finalmente negli occhi, io e Lisa abbiamo aspettato pazientemente il grande momento. O meglio, io ho atteso pazientemente, mentre Lisa, ho scoperto poi, osservava strategicamente l’andirivieni di persone, tant’è che – ad un certo punto – mi ha proposto di spostarci verso la seconda fila, che ancora rimaneva vuota. La voglia di essere ancora più vicina, praticamente sul palco, ha vinto l’iniziale titubanza e, dopo un po’, non ci preoccupavamo neppure dell’eventuale figuraccia che avremmo fatto se ci avessero scoperto, anche se – ogni volta che vedevamo la maschera avvicinarsi – era un sussulto. Evidentemente però eravamo destinate alla seconda fila perché da lì non ci siamo più spostate e finalmente lo spettacolo è iniziato...e la Royal Albert Hall è stata subito Sotto Bombardamento, con un Luciano in forma strepitosa, bello quanto a Campovolo che spesso e volentieri volgeva lo sguardo verso di noi...e ogni volta, Lisa potrà confermarlo, era un vero e proprio colpo all’anima. Sotto Bombardamento, Quando canterai la tua canzone, Sulla mia strada, chicche come Almeno credo, Ho perso le parole,  Il centro del Mondo e Il campo delle lucciole,  “inediti” come A.A.A. qualcuno cercasi, M’abituerò e Ora e allora...le emozioni si sono susseguite veloci e, mai come in quel momento, mi sono sentita in diritto di sentirmi leggera. Ricordi, dediche, aneddoti...tutto ha contribuito a rendere questo concerto indimenticabile e per certi versi unico.

 
 
 

*Ora parte tutto un altro giro*

Post n°1142 pubblicato il 22 Agosto 2012 da anais148

Ed eccomi, dopo mesi di silenzio, di nuovo in questo spazio a cui non riesco mai a dare la continuità che meriterebbe. Chi mi conosce bene sa che i miei silenzi sono sempre carichi di parole e quando non scrivo è perché c’è qualcosa che non va. E di cose che stridono ce ne sono fin troppe nella mia vita, ma per fortuna ho ancora tutto il tempo per sistemarle. Non sono una persona che si arrende, né che si lega alla convinzione che tutto sia predeterminato e ineluttabile...se cado, mi rialzo...con ancora più convinzione. Giusto oggi ho letto una frase che penso rispecchi molto quello che è il mio carattere…un mantra che mi sarà utile nei momenti di difficili: il coraggio non è sempre un ruggito. A volte il coraggio è la calma voce alla fine del giorno che dice: “proverò di nuovo domani”.

 
 
 

*

Post n°1141 pubblicato il 01 Dicembre 2011 da anais148

Il coraggio si prende dai sogni che restano,
nonostante quelli che muoiono.

MASSIMO BISOTTI

 
 
 

*Ora e Allora*

Post n°1140 pubblicato il 29 Novembre 2011 da anais148

 
 
 

*Un conto č volere vedere le stelle*

Post n°1139 pubblicato il 29 Novembre 2011 da anais148

È strano come la vita ci faccia capire tante piccole verità nei modi più bizzarri possibili. Mi è sempre piaciuto fare tante cose, dedicarmi a più passioni, avventurarmi in nuove esperienze. Oramai in famiglia hanno smesso di contare le volte che dico “ho sempre desiderato questa cosa...” (e spesso questa frase è stata pure un modo per giustificare i miei deliri da shopping). Spesso però questa mia voglia di fare si scontra con il tempo a disposizione e con l’impossibilità di essere in più posti contemporaneamente (anche se da tempo oramai ho fatto richiesta di ubiquità), con il risultato di produrre in me una sorta di frustrazione data dalla sensazione di non aver fatto abbastanza. In realtà è il contrario: faccio di per sé troppe cose ma, pur essendo decisamente organizzata e abbastanza portata per il multitasking, spesso non riesco a seguire tutto nei giusti tempi. E allora che fare? Ho provato a ridurre gli impegni, ma è più forte di me: l’avere tante passioni è nel mio DNA mio padre è uguale). Quindi non mi resta che rassegnarmi all’idea di non conoscere mai la noia (non mi è mai successo finora di provare questo sentimento), di non essere mai libera in tempi brevi (e le mie amiche ne sanno qualcosa, visto che do disponibilità a medio-lungo termine), di essere sempre costantemente in bilico tra le cose da e che vorrei fare, ma (e questa è la cosa decisamente più importante) di essere una persona soddisfatta di quello che ha e fa, alla ricerca di qualcosa ma non di qualcos’altro.  

 
 
 

*Eri solo da incontrare..."

Post n°1138 pubblicato il 28 Novembre 2011 da anais148

Non sono avvezza a certe cose e, seppur possa sembrare logorroica, spesso non riesco a trovare le parole giuste per esprimere ciò che sento. Ma questo è un giorno speciale per te e lo è anche per me perché ti voglio bene. Sono convinta che nulla accada per caso e di certo l’averti incontrato era in qualche modo scritto...ad unirci non è solo la passione per quella splendida creatura, bello come il sole, che porta costantemente gioia nei nostri cuori, ma una visione comune della vita. Le nostre chiacchierate, i nostri sms oramai sono diventati la mia quotidianità, un modo per dare un’altra prospettiva a ciò che mi succede. Quando ti ho conosciuta a Firenze di certo non potevo immaginare che quello sarebbe stato per me un “evento sincronistico”, un incontro capace di sorprendermi giorno per giorno. È bello sapere che ci sei. Auguri di cuore, Lisa!  

 
 
 

*Vischio*

Post n°1137 pubblicato il 27 Novembre 2011 da anais148

Mi stupisco sempre della mia innata capacità di reinventarmi ogni giorno della mia vita, anche se – a volte –  tutto questo mio progettare “senza navigatore” mi sembra non porti sempre verso una concreta direzione. Con gli anni ho imparato a non fare paragoni con le vite degli altri, a rendere neutre le critiche e le insinuazioni, e a vivere la vita al mio ritmo...un ritmo che forse tanti non potranno comprendere ma che mi ha sempre portato a raggiungere dei piccoli traguardi, a guardare al passato con una certa soddisfazione e pochi rimpianti...e ora...non resta che da sistemare ciò che non va, cercando di non deludere le mie stesse aspettative...

 
 
 

*Propositi odierni*

Post n°1136 pubblicato il 25 Novembre 2011 da anais148

Prendendo spunto dal mio oroscopo che oggi esordiva con un "siate ottimisti di fronte agli eventi inaspettati" sono arrivata ad un paio di conclusioni in merito. Penso si debba essere ottimisti solo di fronte alle disgrazie, perchè - a ben guardare - se succede qualcosa di bello non serve più di tanto ottimismo. In virtù di questo fatto oggi cercherò di:

A. non farmi licenziare (pensando anche alla vicina tredicesima)

B. non cadere dal trampolino durante la lezione di INTERVAL JUMP (memore del polso rotto l'anno scorso) 

C. non distruggere l'auto (che, tra l'altro, debbo ancora finire di pagare).

La nota positiva è che con ogni probabilità non rischierò di essere in pericolo di vita...altrimenti come faccio ad essere positiva?!?

 
 
 

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Chissą se ne ridi
o se ti fa piacere.
E adesso che sei
dovunque sei,
ridammelo indietro
il mio pensiero.
Deve esserci un modo
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