Creato da littlelone il 06/02/2014

anarchy in UAE

le avventure di un espatriato

 

 

« -non puoi rimandare in e...sharjah is not dubai »

welcome in dubai! ( inciampando per la città)

Post n°3 pubblicato il 22 Febbraio 2014 da littlelone
 
Foto di littlelone

 

la mattina della partenza da riyadh ho trovato sotto l'hotel un'enorme jaguar v8 bianca splendente, con un giovanissimo ed elegantissimo autista... chissà per quale stronzissimo personaggio sarà, pensavo aspettando il mio sfigatissimo driver. ok... era il mio pickup per l'aeroporto. per fortuna, a differenza di altre volte sono stato zitto!

pur non essendo un amante del lusso ( ad eccezione dei ristoranti con tre stelle michelin! ) devo ammettere che i 50 km percorsi su quella specie di treno a benzina me li sono abbastanza goduti. la storia del giovane autista si è rivelata la cosa realmente straordinaria di quel breve viaggio. si chiama mohamed, ha vent'anni e viene da gaza. ha studiato economia, ha lavorato per la apple ed è stufo marcio dell'arabia saudita. ha pensato che accompagnare le persone all'aeroporto lo avvicinasse maggiormente alla possibilità di andarsene da riyadh, e perciò ha scelto di fare l'autista. la sua è una storia normale per un  palestinese: ultimo di quattro fratelli è l'unico sopravvissuto a un raid israeliano. la sua casa è stata distrutta più volte, suo padre non lo ricorda perchè imprigionato da quando lui era piccolo, ciò che restava della sua famiglia lo ha spedito in KSA, a sei anni, non ricorda quasi nulla della palestina e non odia gli israeliani, perchè allah ha voluto che questa fosse la sua vita, ma pensa che la sua storia basti a testimoniare che "they are people with no heart". non mi ha nemmeno sfiorato l'idea di confrontare la sua storia con la mia, solo vorrei imparare qualcosa dal suo atteggiamento positivo e coraggioso. mi ha inviato il suo curriculum in una simpatica mail scritta in un inglese impeccabile come quello che parla, e mi piacerebbe poter fare qualcosa per lui. raccontare in queste poche righe la sua storia non è certo abbastanza, ma le storie hanno un loro potere che va oltre le scarse possibilità di questo narratore...

poi sono arrivato a dubai! 

ho passato alcuni giorni cercando di orientarmi, tra i piccoli problemi quotidiani. prima necessità: il telefono. io non ho ancora il mio id (carta di identità) quindi non potrei avere un numero locale, ma (almeno) a questo ci ha pensato l'azienda per cui lavoro.

tuttavia le banali operazioni di configurazione della sim card e dello smartphone si sono rivelate lievissimamente complicate dal fatto che di default le comunicazioni tra me e la compagnia telefonica erano state impostate in arabo. l'aiuto prezioso di un collega libanese mi ha salvato dal primo momento di sconforto di questa mia esperienza. non mi ero ancora reso conto di quanto fosse vitale per me internet, nè forse lo era stato tanto finchè ero in italia. 

superato questo primo ostacolo ho potuto iniziare a navigare tra i mille scogli di questo paese, e le sue regole, scritte e non. 

ho preso la metro la prima volta per incontrare alessandro, un mio compagno della sae che lavora qui, e silvia la sua compagna. non sono sposati, ma convivono senza problemi da tempo. credevo fosse una cosa non consentita, e in effetti non lo sarebbe, o forse si, cioè dipende... chiaro? no!

ero molto curioso e guardavo fuori dal finestrino l'imponente skyline, cercando di scorgere il burj kalifa o il burj al arab (le sole costruzioni che avrei riconosciuto) e vedendo solo una copia del big ben decuplicato, quando mi si avvicina una cortesissima impiegata filippina facendomi presente che ero nella carrozza "only for ladies and children", la seconda di ogni treno, dopo la gold class, perchè anche la metro qui ha la sua vip area. ho scoperto anche che è vietato fumare, portare pesce, sputare, bere e mangiare... gomme da masticare e caramelle incluse! se all'inizio alcune cose potevano risultare oscure ho poi capito che le molte differenti nazionalità riescono a convivere attraverso un sistema di regole complicate, talvolta mutevoli, a tratti assurde. 

dopo lo shock saudita immaginavo di trovare qui a dubai una rigidità simile: niente di più sbagliato! le regole qui sono estremamente elastiche, e ciò che non si può fare dopo un minuto diventa possibile, magari attraverso un percorso più complesso... tra gli esempi più evidenti mi vengono in mente il possesso di alcool e di carne suina. se a doha, in qatar non è possibile averli se non (gli alcolici) nei grandi hotel le soluzioni a dubai sono innumerevoli... dai bar sulla spiaggia legati agli hotel alla licence sino all'aeroporto non mancano le occasioni per sbevazzare volendo. anche per il bacon e il prosciutto... no problem! ci sono alcuni supermarket con l'angolo "pork", proibito solo ai musulmani e sinistramente somigliante alla zona dei film a luci rosse delle videoteche itliane di qualche anno fa!

se l'alcool è normalmente tollerato la guida in stato di ebbrezza non lo è, come non lo è l'ubriachezza molesta in giro per la città: per queste cose le pene sono estremamente severe, sebbene non esattamente quantificabili! se qualcuno fosse curioso... cannenemmenoaparlarnenonscherziamo!

ho alternato, come ho fatto spesso nella mia vita, momenti di disperazione ad altri di entusiasmo... le notizie che arrivano dall'italia tuttavia non permettono di prevedere un ritorno in tempi rapidi. non sto sostenendo che espatriare sia la miglior soluzione, e se un giorno qualcuno mi sentisse dire "non so come fai a stare ancora in italia" autorizzo chiunque ad abbattermi seduta stante! la mia scelta è legata a mille fattori, alcuni dei quali assolutamente personali ed individuali, ma fondamentalmente economici. così ho iniziato le pratiche per avere l'id degli emirati. la documentazione da presentare è piuttosto semplice: passaporto, fotografie, titoli di studio. questa viene inviata ad un ufficio chiamato "the black box". questa scatola nera è veramente tale: il suo benestare viene concesso o rifiutato senza alcun appello, in base a criteri assolutamente ignoti, e senza alcun tipo di spiegazione. non si sa chi ci sia dentro, nè quanto possa durare la verifica delle credenziali (da 24 ore a 45 giorni). fine delle discussioni.

aspetterò. del resto sto imparando a farlo im questo posto dai ritmi veramente lenti.

come è ovvio non ci ho capito ancora quasi nulla di come funzionano le cose da queste parti, ma spesso mi è venuta in mente una spiegazione di storia, della mia adorata prof. cosmelli... quella sulla tassa dell'infedele. ai tempi delle crociate i musulmani tolleravano le altre religioni, a patto che chi le professava potesse pagare un dazio. welcome to dubai! 

 

 
 
 
Vai alla Home Page del blog

TAG

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ULTIMI COMMENTI

 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963