Creato da Superfragilistic il 30/07/2008

Sonoviva

Un blog di denuncia, osservazione e critica possibilmente costruttiva

 

 

« BENI PERDUTICostruire la pace serve ... »

CITTA' D'ARTE CHIUSE AL PUBBLICO E APERTE AI PRIVATI. L'ARTE DI CLASSE

Copio ed incollo l'articolo del Fatto che, giuro, non avevo letto e che apre orizzonti ancora più foschi di quelli che avevo delineato. Invito a leggere con attenzione i paragrafi finali che segnano la resa totale dello Stato e, cosa grave, lo fa proprio il vice ministro per i Beni Culturali che, invece di dare dignità ai tanti professionisti dipendenti dello Stato, rivendica al Fai le funzioni che quest'ultimo ha svolto sempre avvalendosi del personale delle Soprintendenze Beni culturali sempre più privati: sfilate agli Uffizi, Della Valle punta al ColosseoNella pinacoteca più famosa d'Italia i guerrieri Masai aprono un evento di moda. A Venezia la Punta della Dogana è uno showroom. A Napoli piazza del Plebiscito è stata chiusa ai non paganti per un concerto di Springsteen. E anche il simbolo di Roma rischia. "Comprare" un museo o un pezzo storico si città non costa neppure tanto. Ecco il nuovo feudalesimo "cafonal"
di  Tommaso Montanari

Beni culturali sempre più privati: sfilate agli Uffizi, Della Valle punta al Colosseo

Matteo Renzi sequestra Ponte Vecchio e lo trasforma in location per una festa della Ferrari. Ecco il progetto politico del futuro leader della Sinistra italiana: un piccolo gruppo di super-ricchi che si appropria dei beni comuni mentre i buttafuori tengono alla larga i cittadini. Non è un episodio, è la strategia del sindaco commensale di Briatore. L’assessore al Turismo di Renzi, Sara Biagiotti, ha convocato una riunione che inaugura il “percorso di realizzazione di un brand della città, in prospettiva di una politica di sfruttamento commerciale del brand stesso”. Firenze non come comunità civile e politica, né tantomeno come città di cultura, ma come brand, marchio, griffe da sfruttare a fini esplicitamente commerciali. Lo scorso novembre Renzi dichiarò solennemente: “GliUffizi sono una macchina da soldi, se li facciamo gestire nel modo giusto”.

Ma gli Uffizi sono – per ora – statali, e Renzi si deve accontentare di sfruttare il “suo” Palazzo Vecchio e le piazze della città. Così a gennaio il Salone dei Cinquecento è diventato la location di una sfilata di moda di Ermanno Scervino, lo stilista che veste il sindaco e la moglie. E, in aprile, Piazza Ognissanti e Piazza Pitti sono state chiuse ai fiorentini per la celebrazione del matrimonio bolliwodiano di un magnate indiano. Ma, come sempre, Renzi non si inventa nulla: si limita a estremizzare il modello corrente. Nella stessa Firenze, la Soprintendenza riserva gli Uffizi aMadonna per una visita privata (inclusa la guida della soprintendente Cristina Acidini, in veste di personal shopper ‘culturale’), e poco dopo affitta sempre gli Uffizi allo stilista Stefano Ricci per una sfilata di moda “neocoloniale” aperta da una tribù di Masai, che corrono brandendo scudi e lance di fronte al Laocoonte di Baccio Bandinelli, sotto lo sguardo incredulo dei ritratti cinquecenteschi della Gioviana.

Per la gioia di un Occidente narcisista che balla sull’abisso, tutto è merce, tutto è in vendita: gli abiti griffati, il museo e perfino i Masai, portati a Firenze come bestie da serraglio e numero da circo. Segue una cena stile “cafonal” sul terrazzo degli Uffizi: con gli invitati che arrivano sui jet privati e con Matteo Renzi ospite d’onore. Ma anche la Curia arcivescovile non è da meno. La sfilata inaugurale di Pitti 2011, per esempio, si è tenuta nella chiesa di Santo Stefano al Ponte: una chiesa sconsacrata, ma perfettamente leggibile come luogo sacro e appartenente alla Curia stessa. Le modelle si sono spogliate nella cripta, hanno sfilato nella navata dove un tempo spirava l’eterea spiritualità di una pala del Beato Angelico, e hanno posato – seminude – per i fotografi su un altare dove per secoli si è celebrato il sacrificio eucaristico. E non è stato un incidente. Il sito www.santostefanoalponte.com definisce la chiesa “una location elegante e singolare, ideale per organizzare eventi esclusivi nel cuore di Firenze”, “mentre la cripta sottostante, ideale per gli eventi più ristretti, ha una capacità massima di novanta persone”. Amen.

Ma lo stesso vento spira in tutta Italia. A Venezia la Punta della Dogana è da tempo trasformata nella showroom personale di François Pinault, e l’anno scorso i veneziani non hanno potuto guardarvi i fuochi d’artificio per la Festa del Redentore, perché il milardario francese, proprietario di Christie’s, dava una cena- privata-in-spazio-pubblico. A Roma il Colosseo, anch’esso ridotto a un brand, è al centro di una privatizzazione targata Della Valle. Sempre a Roma don Alessio Geretti, sacerdote organizzatore di mostre assai vicino al cardinal Bertone, celebra numerose serate mondane a pagamento alla Galleria Borghese. A Napoli, invece, la stessa cosa avviene in salsa nazional-popolare: Piazza Plebiscito viene recintata e resa accessibile solo a pagamento per il concerto di Bruce Springsteen, tra roventissime polemiche.

Ma la privatizzazione non riguarda solo gli spazi pubblici. Il governo Letta ha appena presentato un disegno di legge che permetterebbe di noleggiare a pagamento i quadri contenuti nei depositi dei musei italiani (un’idea di Domenico Scilipoti), e la sottosegretaria ai Beni culturaliIlaria Borletti Buitoni (eletta in Parlamento come capolista lombarda di Lista Civica, cui aveva donato ben 710.000 euro) continua a ripetere che siccome lo Stato non funziona bisogna lasciargli solo la tutela, e affidare la gestione ai privati (come il Fai, di cui la Borletti era fino a ieri presidente). Il crimine più grande del corrottissimo Verre, scrisse Cicerone nel 70 avanti Cristo, non era stato l’aver saccheggiato il patrimonio artistico delle città siciliane, ma quello di aver fatto mettere agli atti che i siciliani l’avessero “privatizzato” spontaneamente: e per di più che lo avessero fatto parvo pretio, cioè per una somma irrisoria.

Ed è quel che accade anche oggi: affittare Piazza del Plebiscito per un evento commerciale costameno di 5000 euro; per visitare gli Uffizi come ha fatto Madonna ce ne vogliono meno di 10.000; per farci correre i Masai, 30.000. Ma anche privatizzare Ponte Vecchio non è carissimo: 100.000 euro e sei granduca per una notte (cultura e buon gusto esclusi, ovvio). Ma il punto non è questo: il punto è che la missione che la Costituzione assegna al patrimonio è essere inclusivo, non esclusivo; è costruire l’eguaglianza, non celebrare il lusso di pochi; è renderci tutti più civili, non umiliare chi non arriva alla fine del mese. In nuovo, feroce feudalesimo gli spazi pubblici delle città italiane che ci hanno fatto, per secoli, cittadini tornano oggi a farci sudditi, anzi schiavi: del mercato, del denaro, di una politica senza progetto.

Da Il Fatto Quotidiano del 2 luglio 2013

 
 
 
Vai alla Home Page del blog

BLOG CHE MI ASSOMIGLIANO

Il blog di Franz

 

 

SENTIERI LIBERI viaggi e tanto altro

di Melanie Chilesotti

 

 



Human Wave Italia  Onlus

Progetto Sepaipara

    dona il 5x1000

Human Wave Italia è su Facebook

 

 

IO STO CON EMERGENCY

 

 

 

INVESTI NEL MICROCREDITO

ENPOWER PEOPLE AROUND THE

WORLD WITH A $25 LOAN: VISIT

      

 

 

PERCORSI DI PACE


 

 

 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 
Citazioni nei Blog Amici: 8
 

ULTIME VISITE AL BLOG

filiditempomonellaccio19ossimoradiabolikas0prefazione09acer.250cassetta2dony686stoico.epicureounghieviolaangi2010several1marabertowNoir72dgligor_2007
 

ULTIMI COMMENTI

OCHO AD AVVOCATO PEDOFILOMOSESSUALE DANIELE MINOTTI...
Inviato da: STEFANIA MERLINI
il 21/08/2014 alle 16:56
 
Ti voglio bene
Inviato da: Superfragilistic
il 26/02/2013 alle 15:30
 
Cara condivido a pieno questo tuo sentire e mi sento...
Inviato da: gufoazzurro
il 26/02/2013 alle 12:00
 
Non prendiamocela molto con i giornalisti, anche loro hanno...
Inviato da: Scilli65
il 10/01/2013 alle 20:59
 
Un abbraccio Luigi
Inviato da: gufoazzurro
il 18/10/2012 alle 13:19
 
 

CHI PUņ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore puņ pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

SE CI TOGLIETE LE NOTIZIE NOI LE RIPRENDIAMO

passaparola

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

http://www.intercultura.it

STUDIARE ALL'ESTERO

OSPITARE UNO STUDENTE STRANIERO

 

 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963