Sonoviva

QUEL MALEDETTO ROGO DI VIAREGGIO

dal sito di Repubblica

Un deragliamento, alcune carrozze si staccano ma non sono comuni carrozze: trasportano un materiale molto speciale e subito l'impatto fa accadere qualcosa di catastrofico: un enorme boato, un gigantesco rogo e tante vite spezzate. Tutti a dire: lo avevamo detto noi che prima o poi sarebbe successo qualcosa di terribile. Non si può far finta che le cose funzionino se poi non è così; ma bisogna puntare al futuro, i capitali vanno investiti laddove daranno un ritorno e non per la sicurezza, che alla fine con un po' di fortuna non succede niente. E di avviso in avviso, e di segnalazione in segnalazione si tira a campare. Vale la solita legge del profitto sopra ogni altra cosa. La politica fa la sua parte fagocitando e strumentalizzando, come spesso accade, gli eventi luttuosi. I media avranno di che campare con le squallide interviste a chi ha perso tutto o tutti, con le domande del cavolo del tipo: come si sente ora? quanto soffre? Il nano si presenta sulla ribalta per l'ennesimo spot ma la gente lo caccia: non è da un imperatore pazzo e maniaco che potrà arrivare solidarietà umana e comprensione; piuttosto arriverà dai tanti operatori dei Vigili del Fuoco e della Protezione civile, o dagli altri tanti che avranno mosso una mano per aiutare chi ha bisogno di tutto; dai medici che dovranno curare le dolorose ferite fisiche e morali dei sopravvissuti e da chiunque alro abbia fatto o farà qualcosa per loro. Tutto questo ci fa fortemente riflettere sulla precarietà del nostro stato di umani.