Sonoviva
Un blog di denuncia, osservazione e critica possibilmente costruttiva
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Post n°139 pubblicato il 08 Maggio 2009 da Superfragilistic
E' una vergogna internazionale, un atto profondamente ingiusto e riprovevole, quello compiuto ieri da parte del nostro Governo nei confronti di poveri disperati in cerca di un avvenire ed in fuga da situazioni di povertà assoluta e di persecuzioni politiche e di polizia. Il messaggio arrivato da parte del ministro degli Interni è stato tale da far credere al popolo che si tratti di una persecuzione del reato di associazione a delinquere, con riferimento ai reati di mafia e camorra: assimilando quei poveri disgraziati, ancor prima che arrivassero sulle nostre coste, ad una realtà che, lungi dall'essere combattuta da parte di questa maggioranza, ne è parte integrante dal momento che nei banchi del Parlamento italiano siedono tanti indagati e condannati e le stesse frequentazioni del cosiddetto premier, non sono certo lontane da ambienti mafiosi. Per esempio quella con lo stalliere che rispondeva al nome di Vittorio Mangano, che fu il probabile collettore dei soldi della mafia che servirono al presidente nano per iniziare la sua attività imprenditoriale prima, politica poi, reso dalle parole di dell'Utri ( altro condannato ) e del nano, eroe, in quanto oppostosi al disegno criminoso dei magistrati che nientemeno gli chiedevano di esporre fatti e circostanze poco chiare che coinvolgevano Berlusconi ed i rapporti di questi con la mafia ed ai quali, il novello eroe, non aveva risposto meritando per questo il titolo. Ricacciando quei poveretti in patria e destinandoli ad una sorte infausta, si è esercitato un diritto inesistente, quello della proprietà di una terra che non ci appartiene affatto, contro ogni legge e diritto internazionale, tanto che l'azione ci è valsa una condanna dell'alto commissariato per i diritti umani dgli immigrati. Ed agli italiani, ormai resi ignoranti e proni, la favola della lotta alla criminalità organizzata è stata porta su di un piatto d'oro, quello dei media. Ed ora ci si prepara a rendere più difficile, semmai ce ne fosse bisogno, la vita a quelli già in Italia, con proposte farneticanti che prevederebbero a Milano sulla metro posti riservati per i milanesi, Per non parlare di quelle del cosiddetto decreto sulla sicurezza che introduce il principio della distinzione dei diritti in base all'appartenenza ad una razza soffiando sul fuoco degli atti criminali contro gli stranieri, clandestini e non. Ma che dire, siamo italiani da secoli avvezzi ad essere proni come dicevano i poeti, in epoche tra loro diverse eppure tanto uguali.......... Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di provincie, ma bordello! Dante Alighieri, Purgatorio, Canto VI, 76-78 (1304-1320). Come cadesti o quando da tanta altezza in così basso loco? Nessun pugna per te? Non ti difende nessun de’ tuoi? Giacomo Leopardi, All'Italia (1818). |
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Ciao Mina, un abbraccio
Ma come ogni periodo nero, per quanto lungo e soffocante, prima o poi finisce. E se non sarà la ragione a farlo finire ci penserà il gossip, e sarebbe davvero una sorte beffarda per quel "papi un po' disturbato" che si cura di tutti (...?) noi, maggiorenni e minorenni.
Saluti cari.
Franz