Sonoviva

…Specialissima cara Mina cara Superfragilistic, mi chiedo: possibile che sempre ed inesorabilmente dobbiamo chiudere il cancello quando i buoi sono scappati? Possibile che dobbiamo assistere, sopportare continuamente a catastrofi e tragedie annunciate, a morti e feriti che si potevano evitare. Non oso pensare al “dolore terribile ed insopportabile delle persone rimaste gravemente ustionate”, ma perché non ci sono loro al posto di quelle persone, di chi ci doveva pensare, prima, e non ci ha pensato? .Gli altri sbagliano e ci rimette chi non c’entra niente, ci rimette chi ha avuto la sfiga di trovarsi nel momento sbagliato al posto sbagliato. MA PERCHE’??? PERCHE’???. Della frase: “lo avevamo detto noi che prima o poi sarebbe successo”, scusa –ma è la rabbia che ho dentro…” mi ci spazzo si e no il buco del culo!!! Basta veramente basta. LE COSE NON FUNZIONANO AFFATTO, LA SICUREZZA NON ESISTE è puramente una metafora, continuamente dobbiamo augurarci che non succeda a noi personalmente e alle persone che amiamo. Dobbiamo affidarci a “mamma fortuna” e ogni volta a dirci “fortuna che non eravamo là..”. Possibile che tutta la nostra esistenza debba essere “un terno al lotto”: già che, ti capitano, le sfighe personali di salute (e le devi affrontare) se poi devi aggiungere quelle sociali che si potrebbero, se non evitare, per lo meno contenere, è troppo, veramente troppo. Tutte le volte che succede qualcosa E’ CATASTROFE CERTA E ANNUNCIATA. Dopo Sarno o la Valtellina che rimasero sommersa dalle inondazioni e fiumi di fango: cosa è cambiato? Niente? Fu detto bisogna pulire i letti dei fiumi…. E’ stato fatto? No e poi no. Non si spiegherebbe perchè ancora, oggi , quando piove su mezza Italia, non c’è mai e poi mai parte del paese che non rimanga sommersa dall’acqua. Stai tranquilla, mia cara che chi doveva prendere e mangiare lo ha belle e che fatto e continuerà a farlo… Ed anche la tragedia di Viareggio: finirà che nessuno pagherà, in nessun modo. Indagini: passerà del tempo (perché in Italia i processi sono i più lunghi d’Europa), passeranno degli anni, gli animi si saranno sopiti, la rabbia si sarà trasformata in rassegnazione, le menti ricorderanno meno e quando arriveranno i verdetti: se ci saranno condanne saranno minimizzate. E intanto i morti non torneranno più e i corpi (martoriati dalle ustioni) che sopravviveranno, se mai torneranno ad una parvenza di vita “normale”, si porteranno addosso per tutta l’esistenza i segni di QUESTA TRAGEDIA ANNUNCIATA. Un abbraccio grande e un bacio di dolcezza e speranza. A presto Lory ^_^.

Mina, mi perdonerai sei le mie impressioni le linko qui. Non è per pigrizia, ma perché a volte scrivo lasciandomi trasportare dalle emozioni, e ripetere a pappagallo non mi piace.. un abbraccio affettuoso, a presto.

Si, sono d'accordo con te e mi fanno pena sia le vittime che coloro i quali sentono su di sé l'opprimente peso della responsabilità. Ma la sorte ha voluto che ciò succedesse proprio nel centro abitato. E lastessa sorte ha fatto anche sì che fosse solo 1 dei vagoni ad esplodere e non tutti. Per questo dico alla fine del mio intervento che noi umani siamo in una continua situazione di precarietà. Di cui spesso neanche ci rendiamo conto: è il discorso delle sliders door o del match point. Ovvio che questo non cancella le forti responsabilità di coloro i quali, negli anni scorsi, hanno divorato tutto quello che potevano lasciando le Ferrrovie dello Stato in mutande. Ora non è facile fare senza mezzi e bisogna riempire le casse svuotate dagli squali. Buona notte Mizar

E' vero Mina, la sicurezza, così come molte altre "voci di bilancio" (la prima che mi viene in mente è l'ambiente, ma in alcuni casi c'è anche la voce "risorse umane") è considerata spesso un costo da abbattere il più possibile, e che l'incidente indirettamente ha responsabilità umnae è innegabile. Buona serata :) un bacio