Sonoviva

Stupro di Stato

da: http://www.ilquotidianoitaliano.it/cronaca/2011/06/news/fano-15enne-violentata-in-spiaggia-da-3-ragazzi-96671.html/

La più volgare, la più sporca ma se vogliamo la più scontata, dato il personaggio, performance di questo sporco Governo in carica quella del Ministro, e dico Ministro della nostra Repubblica, un tempo vanto di noi italiani, un tempo guidata da uomini che, anche se indegni, mai sono stati in grado di raggiungere un così infimo livello verbale, e non solo. Perché il significato di quella che Sacconi ha chiamato barzelletta, va ben oltre il puro significato - ma ce n'è uno? - riportando, senza vergogna, il livello di considerazione della dignità femminile, al di sotto dei livelli minimi della decenza. La donna torna ad essere, nel giudizio di Sacconi e di chi, e non sono pochi, come lui la pensa, colei che con il suo agire provoca la violenza sessuale;  non subita dunque ma, in qualche modo, concessa e stimolata con comportamenti  che ne giustificano il verificarsi. La suora poi, evocata nelle diaboliche orge del Bunga bunga, cessa di essere donna e creatura con il suo bagaglio di scelte e di contraddizioni, per divenire simbolo di perversione. Spinte da lunga astinenza le suore accetterebbero dunque di buon grado lo stupro e ad opporsi sarebbe solo una di loro: il che confermerebbe che basti dire un no perché il male si fermi. Lo stupro ed i mancato stupro usati come metafora per parlare di un Sindacato o della sorte di un lavoratore per il quale si profilasse il pericolo di un licenziamento: una cosa facile facile dire no. Incredibile che ciò accada in un momento come questo in cui le donne pagano il prezzo più alto in disoccupazione, in sostegno agli anziani, in aiuto ai figli, in impegno oltre ogni ragionevole misura. Le donne da sempre hanno portato e portano avanti quello che è il primo nucleo della società, occupandosi di tutte le necessità a partire da quelle dei neonati che, peraltro, si occupano di mettere al mondo, non tralasciando nulla ed ognuna di noi sa quali e quanti siano gli impegni fisici e mentali che vanno ben oltre i propri bisogni cui spesso non si riesce a far fronte. L'uso dell'argomento dello stupro, peraltro contrabbandato come barzelletta, ha dell'incredibile e se non avessi ascoltato con le mie orecchie e visto con i miei occhi il becero Sacconi pronunciare quelle parole con espressione tranquilla, segno di essere aduso a tali ragionamenti, stenterei a credere che le avesse potuto mai pronunciare. Del resto una Nazione il cui Presidente del Consiglio consuma riti di inaudita perversione, impegnando poi un intero Parlamento in una discussione su una prostituta minorenne, in cui un manipolo di schiavi è pronto a giurare che si lui credeva che fosse la nipote di Mubarak,  al solo fine di salvare il padrone, una siffatta Nazione cosa potrebbe esprimere di buono? I cortigiani sono ben peggiori del monarca che almeno, e lo sappiamo da Veronica, è malato ed avrebbe bisogno di cure e non di interessati cortigiani. L'Europa rischia di andare a rotoli e l'Italia è ormai molto più che sull'orlo del baratro e mentre la preoccupazione sconvolge la vita delle nostre famiglie qualcuno si permette di parlare di altro senza il minimo ripspetto per un popolo intero che, mi sa, stavolta è veramente stanco.

Noi donne non ci stiamo e se siamo state capaci di muovere il motore della rivolta non staremo sicuramente zitte a subire ancora così volgari attacchi. Benché anche gli uomini della sinistra abbiano fatto di tutto per dimenticare che con 'se non ora quando?' proprio loro hanno aperto la strada alla reazione referendaria, noi donne non permetteremo che si consumi il tentativo di riportare il genere femminile ad una questione di corpo. Le nostre menti sono lucide e feconde e continuiamo tutti i giorni la nostra opera nella famiglia, nel lavoro, nel volontariato ma anche nella politica che dovrà essere sempre più donna. Uno splendido esempio Susanna Camusso il cui coraggio, contro tutto e contro tutti, ha fatto sì che si realizzasse una straordinaria convergenza di lavoratori, precari e movimenti, ben oltre la C.G.I.L.