Si è giocato una bella fetta di percentuali di gradimento il sindaco Federico Pizzarotti che qualche mese fa vedendo la nostra inchiesta aveva guadagnato. Siamo tornati dopo pochi mesi a sentire il popolo l’unico sovrano nelle scelte dei propri leader e la fiducia nel nostro primo cittadino è scesa. “Non mi è piaciuto come ha trattato la questione disabili”, esordisce Maria 70 anni e osservatrice fine delle trame che coinvolgono Parma “è in grado di complicare anche le cose semplici”. “Prima un secco no, autartico, poi il grande spavento per i genitori che vivono con angoscia il problema di un figlio diverso e più bisognoso di cure salvo poi, con un grande aiuto dell’opposizione tornare sui propri passi e trovare i fondi per portare abvanti il servizio”. “Se con i disabili si era incartato con la questione servizi per l’infanzia ha realizzato un vero e proprio autogol” prosegue Pietro un giovane che segue la politica parmigiana da tempo”. “Premesso che io l’ho votato al ballottaggio, mi aspettavo che desse vita, come da programma al referendum senza quorum,un’innovazione del partito che lo ha candidato ed invece niente.
“Lui ed i suoi uomini hanno tirato dritto per la propria strada offendendo i genitori, gli educatori e mettendo in piedi una riorganizzazione che a tutti gli effetti è una sforbiciata bella e buona a nidi e scuole materne”. “Non può continuare a coprire le proprie scelte nascondendosi dietro le foglie di fico del taglio del Governo ai Comuni” attacca Stefano 45 anni e impiegato pubblico. “Questo succede in tutta Italia ma solo da noi scuole pubbliche da tanti anni vengono privatizzate, solo qui i bandi per i rinnovi dei servizi scadono senza che nessuno se ne accorga. Sembra quasi che Pizzarotti abbia paura a decidere per il bene della città. ParmaInfanzia e la sua querelle tra socio privato e Comune ne è l’esempio. Così come la storia infinita delle Direzione del teatro Regio che è stata risolta in ritardo faraoinico ed in maniera poco chiara. Eppoi l’atteggiamento. Prima era sempre disponibile al dialogo ora vede trappole e complotti dappertutto nonostante ci siano ancora mille problemi da risolvere è come un trequartista che si è messo in difesa” scherza Massimo grillino convinto che però finisce con un incitamento Forza Pizza ritorna quello di prima!”.
Chiudere il centro alle auto significa consegnare quela zona al nulla con buona pace dei commercianti,e per questo è bastata una vasca in centro per sentirne di cotte e di crude su questo provvedimento. I negozianti lamentano già così cali in doppia cifra, la gente si sposta verso le zone dei centri commerciali e se in più si chiude il centro alle auto sarebbe come mettere in cella d’isolamento la parte più nobile della città”dichiara Marcello un famoso venditore di scarpe da anni sulla piazza Più ci si allontana dal centro più infervorano le polemiche sulla sicurezza ed il degrado. Non è possibile che si lascino interi quartieri in mano agli spacciatori ed agli extracomunitari ubriachi: Via Savani, Via San Leonardo, Borgo Fiore e tante altre isole non felici sono al centro della preoccupazione dei parmigiani. Eppure ci siamo fatti sentire abbiamo bifogno delle istituzioni sul territorio perchè alle 20,30 per noi delle periferie scatta il coprifuoco. ” Sono cori unanimi voci di uomini e donne che si sovarappongono a quelle di giovani ed anziani. C’è malcontento per il servizio rifiuti spostato alla sera, per l’assenza di progetti globali per migliorare Parma. Pare proprio che la pazienza sia finita e non prendere in considerazione soluzioni sul ponte nuovo è immobilisno, non dialogare con la gente di Parma è un atteggiamento profondamente sbagliato, ritoccare all’ingiù il servizio d’infanzia è impopolare. Ma la cosa peggiore è tradire se stessi ed il programma elettotale con il quale si era presentato che sembrava portare un vento fresco di novità: evidentemente il potere fa dimenticare tante cose.
Il gradimento totale del Sindaco sulle persone che abbiamo intervistato è sceso drasticamente al 29% stando larghi mentre ancora più basso è quello della sua Giunta considerata un organo incapace di esprimere una propria personalità. E’ proprio vero che se in politica ti monti la testa la gente non dimentica
Antonio Terraneo
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il 21/08/2014 alle 16:56
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il 26/02/2013 alle 15:30
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il 26/02/2013 alle 12:00
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il 10/01/2013 alle 20:59
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il 18/10/2012 alle 13:19