Sonoviva
Un blog di denuncia, osservazione e critica possibilmente costruttiva
Messaggi di Giugno 2016
Post n°414 pubblicato il 25 Giugno 2016 da Superfragilistic
Non si può che ricominciar da qui e dal 24 giugno 2016, il giorno in cui l'Europa intera si è svegliata sotto choc per il risultato del Referendum sulla Brexit, indetto da Cameron in Gran Bretagna. La Gran Bretagna, sempre in lotta con la vicina Irlanda; la Gran Bretagna terra fiera dove la Monarchia sopravvive fieramente alla Repubblica in un equilibrio istituzionale, superando persino, in innovazione ideologica, le politiche antioperaie dell'era della Thatcher. Chissà quanto s'è arrabbiata la Regina nel vedere tanto lavoro distrutto da una voglia di affermazione, tutta interna, di un piccolo leader temporale, Cameron, che volendo dimostrare ai popoulisti la sua forza, è rimasto sepolto sotto il crogiuolo di colpi costituiti dai voti di quegli elettori, per lo più over 65 e residenti in zone periferiche ed appartenenti a classi socio culturali basse, che, volendo conservare il proprio status quo, hanno non si sa quanto consapevolmente, dato la spallata decisiva all'europeismo. Quando ero bambina ogni anno si teneva nelle scuole un concorso per l'unità dell'Europa e potevi parteciparvi con un tema o con un disegno che di solito variava tra il girotondo di bimbi di ogni nazione, alla rappresentazione delle tante bandiere nazionali. Un concetto che esaltava il fatto che insieme si vince ed isolati no. Un invito alla pace attraverso la conoscenza, la condivisione, il libero scambio, le politiche comuni. Siamo cresciuti in Paesi con rigide frontiere in cui era impensabile per i giovani viaggiare,mentre per i più grandi uscire dai confini della Nazione equivaleva ad un'emigrazione ed una rinuncia della propria vita lavorativa in Patria e di una identità nazionale. I giovani non hanno vissuto questo limite e per loro, in pochi anni, tutto è cambiato: chi non è andato a Londra almeno una volta don la Ryanair o con altre compagnie low cost, per rimanerci o per fare tappa alla volta di altre destinazioni? I nostri giovani hanno conosciuto l'Europa grazie all'abbattimento delle frontiere ed ai programmi Erasmus, con tutte le varianti oggi possibili, col Servizio Civile Europeo e tante altre forme di lavoro e di stage pre o post universitario. Ma lo hanno fatto anche lavorando per pochi mesi in bar, pub o Mac Donalds, ed imparando una lingua ormai strumento irrinunciabile di ogni scambio globale. Anche il progetto Leonardo è figlio dell'Europa e non esisterebbe senza di essa. Per questo oggi i giovani anglosassoni, stupiti per quanto accaduto, si sono svegliati attoniti perché si è realizzato ciò che loro neanche immaginavano e che da qui a due anni potrebbe vedere scomparire le prestigiose Università britanniche tra quelle meta degli studenti europei, che ne sono oggi i maggiori fruitori, a favore di altre magari tedesche.
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