Romania

GEORGE BACOVIA

Piombo

Dormian fondi i feretri di piombo,
E fior di piombo e abito funesto -
Sol stavo nella tomba... c'era vento...
I serti scricchiolavano di piombo.

Riverso era il mio amor di piombo
Su fior de piombo, e presi a chiamarlo;
Faceva freddo... sol col morto stavo...
E gli pendean l'elitre di piombo.

GEORGE BACOVIA

Qui sono io
Un solitario,
Dal riso amaro
E che ha sempre pianto.

Col mio aspetto
Dovevo morire,
Perché a tutti
Sembravo sospetto.

EPITAFFO-1930

  http://www.ilcancello.com/recensioni poesie-georgebacovia.htm

Ci nevica, guarda, amore,
Dicembre, eccolo ai vetri,
Dì pur che ci portino brace,
Io senta del fuoco i denti.

E spingi alla stufa il seggio,
Sentir nel camin il martorio,
Oppure i miei giorni - lo stesso -
Vorrei imparar l'oratorio.

Dì pur che ci portino il te,
E vieni anche tu piu vicino, -
Rileggimi il libro dei poli,
E cada... la neve ci intombi.

Che caldo fa qui, nella stanza
E tutto da te mi e sacro, -
Ci nevica, guarda, dicembre...
Non rider... e leggi intanto.

E'giorno ancor ma che buio...
Dì pur che ci portin un lume -
La neve ha raggiunto le siepi,
La brina gelo il saliscendi.

Non vado piu oggi a casa...
Diluvio indietro innanzi,
Ci nevica, guarda, dicembre...
Non ridere... leggimi avanti.