Creato da bluewillow il 31/03/2006

L'angolo di Jane

Tutto su Jane Austen e sui libri che mi piacciono!

L'ANGOLO DI JANE

Benvenuti nel mio blog!

Questo spazio è dedicato a recensioni di libri e film, ai miei racconti,  a riflessioni personali di varia natura e soprattutto a Jane Austen, una delle mie scrittrici preferite.

Sono una stella del firmamento
che osserva il mondo, disprezza il mondo
e si consuma nella propria luce.
Sono il mare che di notte si infuria,
il mare che si lamenta, pesante di vittime
che ad antichi peccati, nuovi ne accumula.
Sono bandito dal vostro mondo
cresciuto nell'orgoglio e dall'orgoglio tradito,
sono il re senza terra.
Sono la passione muta
in casa senza camino, in guerra senza spada
e ammalato sono della propria forza.

(Hermann Hesse)

 


 

 

JANE AUSTEN -RITRATTO

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« Jane Austen ovvero genio...Aspetta te stesso – Walt... »

Sotto il sole ai Campi Elisi – Sandro Veronesi

Post n°305 pubblicato il 11 Maggio 2007 da bluewillow
 

Titolo: sotto il sole ai Campi Elisi Autore: Sandro Veronesi Casa editrice: Corriere della Sera pag: 61 costo: 1 euro + allegato + quotidiano

immagineTre scrittori, in tre età differenti si ritrovano a passare un alcune ore insieme e a passeggiare per gli  Champs-Elysees. Il giovanissimo Svevo è ancora inconsapevole delle proprie capacità: immerso nel flusso della propria vita, che lo tortura dolorosamente, è nella fase in cui la sua sensibilità può solo essere autodistruttiva; è un uomo che vede una realtà differente, ma non riesce ancora scriverne, ad utilizzare il proprio talento in modo costruttivo, perché non riesce a desiderare di “salvarsi”. Freyre è all'opposto di Svevo uno scrittore affermato, nato in condizioni agiate, che non ha mai dovuto affrontare difficoltà materiali o esistenziali, ma che vive scrivendo nei propri libri di persone come Svevo, fingendo che quella realtà gli appartenga davvero.
Il narratore della storia si sente a metà tra la condizione di Freyre e quella di Svevo: ha superato i conflitti della giovinezza, è divenuto “produttivo”, ma in un certo senso sta ancora decidendo chi è davvero: uno scrittore di best-seller (Freyre) o un artista (Svevo). E' un po' come se Veronesi volesse dirci che quando la scrittura fa riferimento a storie di persone lacerate da vite difficili, la vera arte è ben difficilmente impacchettabile e vendibile e che forse il vero artista è solo colui che è incapace di sfruttare sé stesso. Quando invece lo si fa, si concede un po' di sé stessi e della propria vena creativa alla “società produttiva” . Insomma non tutti sono Jack Kerouac.
Il libro contiene una non troppo velata critica alla letteratura basata su personaggi autodistruttivi e dalle vite difficili:

“D'altra parte non ero affatto d'accordo con quella visione nostalgica del degrado, quel tentativo di spacciare per belle le vite sbandate e miserabili, che suonava come una gentile istigazione al suicidio”

Finalmente un bel racconto dai corti del corriere, stavo cominciando a credere che i migliori fossero stati tutti pubblicati all'inizio della raccolta. La riflessione di Veronesi sulla attuale letteratura basata su storie tormentate, molto in voga attualmente, mi sembra decisamente interessante: quanto di questo tipo di scrittura deriva da una osservazione reale, quanto invece è solo una posa?
Ai lettori l'ardua sentenza!

Di Sandro Veronesi ho recensito anche"La forza del passato" al post n°253

 
 
 
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-nessuno mi regala i libri
-nessuno mi regala i biglietti del cinema
-nessuno mi paga per scrivere e per dire quello che penso...
- e nemmeno quello che non penso!
- perchè se il "Giornale del Grande Fratello" èuna testata giornalistica, va a finire che io sarei la CNN! (questa l'ho quasi copiata da un altro blogger!).
Se volete leggere altre definizioni simili e più divertenti (magari vi torna comodo) potete trovarle QUI

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