L'angolo di Jane
Tutto su Jane Austen e sui libri che mi piacciono!
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L'ANGOLO DI JANE
Benvenuti nel mio blog!
Questo spazio è dedicato a recensioni di libri e film, ai miei racconti, a riflessioni personali di varia natura e soprattutto a Jane Austen, una delle mie scrittrici preferite.
Sono una stella del firmamento
che osserva il mondo, disprezza il mondo
e si consuma nella propria luce.
Sono il mare che di notte si infuria,
il mare che si lamenta, pesante di vittime
che ad antichi peccati, nuovi ne accumula.
Sono bandito dal vostro mondo
cresciuto nell'orgoglio e dall'orgoglio tradito,
sono il re senza terra.
Sono la passione muta
in casa senza camino, in guerra senza spada
e ammalato sono della propria forza.
(Hermann Hesse)
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Slime adottati dal blog grafico amico Stravaganza
(clicca sul nome degli slime per leggerne la descrizione)
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I SEGNALIBRI DE "L'ANGOLO DI JANE"
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Il vangelo secondo Biff - Christopher Moore
Post n°477 pubblicato il 02 Aprile 2009 da bluewillow
Titolo: Il vangelo seondo Biff, amico d'infanzia di Gesù Titolo originale: Lamb: The Gospel According toBiff, Christ' Childhood pal Autore: Christopher Moore Traduzione: Chiara Brovelli Casa editrice: Elliot pag: 580 costo: 18,50 euro Secondo i quattro vangeli tradizionali poco o nulla si sa dell'infanzia di Gesù, che dedicò tre anni alla predicazione prima della sua morte e resurrezione. Cosa accadde in quei trenta anni che sono andati completamente perduti? Cosa fece l'uomo migliore mai venuto sulla terra prima che l'umanità gli dimostrasse la propria riconoscenza inchiodandolo sulla croce? Naturalmente nessuno lo sa, ma ci ha pensato Christopher Moore a proporre una interessante versione della vita di Cristo, scritta nientemeno che dal migliore amico di Gesù: Levi detto Biff, fedele compagno del nazareno fin dalla più tenera infanzia, completamente ignorato dai vangeli ufficiali per la sua totale mancanza di spiritualità ed una certa tendenza a godere dei piaceri della vita. Del resto qualcuno che non può assolutamente peccare o mentire ha pur bisogno di un amico che lo difenda. Alla domanda di Maria Maddalena, detta Maddi, sulla sua amicizia con Cristo, così risponde Biff: "Ma non ti commuove sapere chi è? Che cos'è?" "E a che pro? Se passassi a il tempo a bearmi della luce della sua santità, come potrei prendermi cura di lui? Chi penserebbe a mentire e ad imbrogliare al posto suo? Nemmeno lui può pensare a tutto quello che rappresenta, Maddi" "Io penso a lui in continuazione. Prego per lui ogni momento" "Davvero? E preghi anche per me?" "Una volta ti ho ricordato, sì" "Davvero?" "Ho chiesto a Dio di aiutarti a non essere tanto stupido, affinché potessi vegliare su Gesù" "Stupido...nel senso più affascinante del termine, non è vero?" "Naturalmente" Christopher Moore è molto bravo a mettere insieme tutte le teorie sugli anni perduti di Cristo per creare un racconto ironico, paradossale, immaginifico e con un fiume di umorismo basato sul non-sense in cui la figura di Gesù diviene umana come mai, con tutte le incertezze, di un ragazzo prima e di un giovane uomo, di fronte all'immenso ruolo di essere nato per diventare "il messia". L'autore intesse una trama molto complessa, inventando peregrinazioni attraverso l'oriente, per giustificare gli elementi della dottrina cristiana che sembrano derivare dalle religioni orientali: eccolo quindi in giro per il mondo ad imparare il kung fu, lo yoga e la dottrina buddhista per trovare la propria strada verso la divinità, sempre scortato dal fido Biff, insensibile al miglioramento spirituale, ma sempre in grado di tirare Gesù fuori dai guai. Strepitosa la scena in cui Biff e Gesù preparano il discorso della montagna "Beati gli idioti, perchè...ehm...non rimarranno mai delusi" "No, gli idioti li elimino.Andiamo Gesù, non possiamo avere qualche categoria potente dalla nostra? Perché solo miti, poveri, oppressi e incazzati? Per una volta possiamo considerare beati gli uomini ricchi e potenti armati di spade?" "No, perché non hanno bisogno di noi! "D'accordo, allora. Ma non mettiamo nemmeno gli idioti". "Allora chi?" "Le prostitute?" "No" "Che ne dici delle mezze seghe? Mi vengono in mente cinque o sei discepoli che si sentirebbero davvero beati". "Niente mezze seghe. Ci sono: "Beati i perseguitati per causa della giustizia". "Già meglio. E a loro cosa darai?" "Un cesto di frutta" "Non puoi dare la Terra ai miti e un misero cesto di frutta a questi qui". "Il Regno dei cieli, allora" "L'hai già dato ai poveri in spirito" "Ma il Regno dei cieli è per tutti". "Okay, allora mettiamo: perché avranno una parte nel Regno dei cieli". "Potremmo dare il cesto di frutta agli idioti" "Ancora? Ti ho detto NIENTE IDIOTI!" "Scusa, è che provo pietà per loro" "Tu provi pietà per tutti amico. E' il tuo lavoro" "Ah, già me n'ero scordato" Il libro è pubblicato dalla piccola casa editrice Elliot, nata solo dal 2007, ma che ha già all'attivo diversi libri che meritano e qualche successo editoriale (come "Il metodo antistronzi" recensito al post n°370), e che ha scoperto per noi italiani questo autore, che pubblica già da diversi anni con successo negli USA (e di cui io d'ora in poi non perderò più alcun libro). La quarta di copertina vanta somiglianze fra l'umorismo di Moore e Neil Gaiman, Woody Allen, Chuck Palahniuk, Kris Vonnegut e Douglas Adams. Per me è come dire che questo libro è un fantastico gelato al cioccolato, che però sa anche di pistacchio, panettone, shampoo, spaghetti e nettare degli dei, ma non possiamo tutti essere sensibili alle differenze di stile nel senso dell'umorismo. Rimane comunque un libro strepitoso, per una lettura divertentissima e colta, visto che per capirne a pieno l'umorismo bisogna in realtà conoscere davvero il vangelo e le sue frasi più famose. Sconsiglierei questo volume solo ai "talebani "della religione cattolica e cristiana (o di qualunque religione visto che in effetti vengono un po' tutte messe alla berlina), i quali per definizione non sanno cosa siano ironia e sarcasmo, visto che potrebbero solo scandalizzarsi (attività nella quale eccellono da sempre) senza capirne in realtà nulla.
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Metto questo disclaimer molto alla moda su quasi tutti i blog, già mi sento più importante solo per averlo messo! Comunque la mia personale opinione al di là della legge è che non sono una testata giornalistica perchè :
-non vedo il becco di un euro, ma in compenso a scriverlo sto andando alla neuro
-nessuno mi regala i libri
-nessuno mi regala i biglietti del cinema
-nessuno mi paga per scrivere e per dire quello che penso...
- e nemmeno quello che non penso!
- perchè se il "Giornale del Grande Fratello" èuna testata giornalistica, va a finire che io sarei la CNN! (questa l'ho quasi copiata da un altro blogger!).
Se volete leggere altre definizioni simili e più divertenti (magari vi torna comodo) potete trovarle QUI
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