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L'angolo di Jane

Tutto su Jane Austen e sui libri che mi piacciono!

L'ANGOLO DI JANE

Benvenuti nel mio blog!

Questo spazio è dedicato a recensioni di libri e film, ai miei racconti,  a riflessioni personali di varia natura e soprattutto a Jane Austen, una delle mie scrittrici preferite.

Sono una stella del firmamento
che osserva il mondo, disprezza il mondo
e si consuma nella propria luce.
Sono il mare che di notte si infuria,
il mare che si lamenta, pesante di vittime
che ad antichi peccati, nuovi ne accumula.
Sono bandito dal vostro mondo
cresciuto nell'orgoglio e dall'orgoglio tradito,
sono il re senza terra.
Sono la passione muta
in casa senza camino, in guerra senza spada
e ammalato sono della propria forza.

(Hermann Hesse)

 


 

 

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Il metodo antistronzi – Robert I. Sutton

Post n°370 pubblicato il 07 Settembre 2007 da bluewillow
 

Titolo: Il metodo antistronzi Titolo originale: The No Asshole Rule Autore: Robert I. Sutton Traduzione: Fabrizio Saulini Casa editrice: Elliot pag: 221 costo: 14 euro


All'apparenza il titolo di questo libro lascerebbe pensare a un comune manuale di auto-aiuto con tecniche psicologiche per difendersi da prepotenti ed arroganti. In realtà “Il metodo antistronzi” nasce in un campo lontano dalla psicologia in senso stretto ed affronta il tema della “stronzaggine” dal punto di vista delle ripercussioni economiche sul lavoro. Quanto costa avere in azienda uno stronzo, cioè un individuo arrogante, prepotente e vessatorio nei confronti di colleghi e sottoposti?
Tutti ne abbiamo conosciuto qualcuno, persone insopportabili capaci di avvelenare intere giornate, spesso si tende a considerare la tracotanza un accessorio imprescindibile dal potere.
Robert I. Sutton, professore di Scienza dell'Ingegneria gestionale presso l'università di Stanford, illustra invece come tutte le apparenti vittorie degli stronzi, come un ottimo rendimento lavorativo o il raggiungimento anche di grandi successi, vengano poi ripagati in termini di peggioramento delle prestazioni di tutti coloro che hanno a che fare con questo tipo di individui. Così anche se lo stronzo brilla in qualche campo, questo non vuol dire che la sua presenza faccia bene all'azienda, visto che dove viene lasciato campo libero agli stronzi diminuisce la produttività degli alti impiegati, aumentano le assenze e il turn over (cioè il ricambio del personale che abbandona il lavoro), tutti cercano di coprire i propri errori per non incorrere in sfuriate, piuttosto che ammeterli e provvedere, e spesso c'è minore capacità di relazionarsi ai clienti, per il clima costante di tensione che si respira. Ovviamente tutto questo si paga in termini economici.
Secondo Sutton, per quanto lo stronzo possa essere bravo, non vale la pena assumerne uno: il metodo antistronzi consiste proprio nell'evitare di introdurre nel proprio gruppo di lavoro gli stronzi e nello stabilire regole di reciproco rispetto all'interno dell'azienda.
Evitare gli stronzi si rivela un grandissimo vantaggio in termini di risparmio di denaro, per non parlare dell'immensamente migliore qualità della vita.
Fra le grandi aziende che hanno applicato questo metodo Sutton cita ad esempio Google, dove vige la regola “No evil”, cioè non essere malvagio e il grande successo raggiunto da questo gruppo, a partire praticamente dal nulla, dimostra che è stata una buona tattica.
Può sorprendere invece che fra gli stronzi famosi sia citato Steve Jobs, il capo della Apple, che a quanto pare è noto per l'aggressività, le richieste impossibili ai propri collaboratori e le sfuriate in caso di errori.
Sutton ammette che anche gli stronzi possono avere successo ,che a volte le loro fissazioni maniacali possono aiutarli (quella di Jobs per l'estetica ad esempio è stata fondamentale) , che a volte un comportamento aggressivo è necessario, ma che in linea di massima invece la stronzaggine è ben lontana dall'avere risvolti positivi.
In quanto a suggerimenti nel caso in cui gli stronzi non possano essere evitati, Sutton non ha in realtà molto da dire, visto che è pienamente convinto che uno stronzo è irredimibile e non cambierà mai. In linea di massima consiglia solo di non lasciarsi toccare emotivamente dalla loro aggressività, di ignorarli, di stargli il più possibile lontano.
L'ammonimento di Sutton è quello di non lasciare che gli stronzi entrino in una azienda e che non partecipino ai processi di assunzione: gli stronzi assumono solo altri stronzi, in un processo distruttivo di clonazione, ed infine si alleano tra di loro per vessare gli altri.
Ho trovato questo libro incredibilmente interessante e condivido pienamente l'opinione di Sutton riguardo agli stronzi. Sono sicura che evitare arroganti e prepotenti faccia risparmiare, come minimo sugli antiacidi, per non parlare del fatto che in assenza di persone nefaste l'aria è più pura ed il cielo più blu. Consiglierei la lettura di questo volume a chiunque si accinga ad assumere qualcuno.
Il libro ha un sito ufficiale (
www.metodoantistronzi.it ),
un blog (
http://metodoantistronzi.splinder.com)

e anche un e-mail a cui inviare, in italiano, le proprie testimonianze sugli stronzi incontrati sul lavoro:
metodoantistronzi@gmail.com


Il blog ufficiale inglese dell'autore è invece:
http://bobsutton.typepad.com
anche qui si possono inviare, in inglese, le propie esperienze con gli “assholes”

 
 
 
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