L'angolo di Jane
Tutto su Jane Austen e sui libri che mi piacciono!
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L'ANGOLO DI JANE
Benvenuti nel mio blog!
Questo spazio è dedicato a recensioni di libri e film, ai miei racconti, a riflessioni personali di varia natura e soprattutto a Jane Austen, una delle mie scrittrici preferite.
Sono una stella del firmamento
che osserva il mondo, disprezza il mondo
e si consuma nella propria luce.
Sono il mare che di notte si infuria,
il mare che si lamenta, pesante di vittime
che ad antichi peccati, nuovi ne accumula.
Sono bandito dal vostro mondo
cresciuto nell'orgoglio e dall'orgoglio tradito,
sono il re senza terra.
Sono la passione muta
in casa senza camino, in guerra senza spada
e ammalato sono della propria forza.
(Hermann Hesse)
SLIME BOX
Slime adottati dal blog grafico amico Stravaganza
(clicca sul nome degli slime per leggerne la descrizione)
SITI CONSIGLIATI
RECENSIONI RANDOM
Player One - Ernest Cline
L'amore bugiardo- Gillian Flynn
La tigre della notte - Alfred Bester
The Prestige - Christopher Priest
Chi ti credi di essere - Alice Munro
Ruth - Elizabeth Gaskell
Cranford - Elizabeth Gaskell
Cloud Atlas - David Mitchell
L'arte della guerra - Sun Tzu
Solaris - Stanislaw Lem
Inseguendo l'amore - Nancy Mitford
Amore in climi freddi - Nancy Mitford
I delitti della Rue Morgue - E.A. Poe
La rovina di Mrs. Robinson - Kate Summerscale
A sangue freddo - Truman Capote
Il buio oltre la siepe - Harper Lee
Il posto dei miracoli - Grace McCleen
Le torri di Barchester - Anthony Trollope
La ballata del caffè triste - Carson McCullers
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Bluewillow investigations: il mistero di Lajello, una possibile soluzione
Post n°638 pubblicato il 02 Febbraio 2011 da bluewillow
Abstract: Il seguente post riassume il risultato di cinque minuti di investigazione sull'identità di Lajello, un misterioso utente di Anobii, che visita periodicamente quasi tutti i profili degli utenti anobiani. Anobii è uno dei principali social network dedicato ai libri: ogni utente può creare un profilo in cui inserire i libri letti attibuendo ad essi un voto, oltre a rendere disponibili dati personali come la propria età, il sesso e la propria provenienza geografica. Inoltre gli utenti possono linkarsi tra loro come "vicini" o "amici", per cercare librerie altrui interessanti da cui trarre spunto per le proprie letture. La caratteristica inquietante di Lajello, che ha motivato questa ricerca che potrebbe in prima battuta apparire indiscreta, è che benché questo utente visiti tutti, ma proprio tutti i profili altrui, la sua libreria personale è totalmente vuota. Lajello inoltre evita accuratamente di rispondere a coloro che, incuriositi dalle ripetute visite, chiedono conto dell'interesse mostrato per i propri libri. Dopo una approfondita indagine utilizzando tutte le risorse investigative a mia disposizione (cioè "Google"!), sono finalmente giunta ad una possibile soluzione. In una discussione dedicata ad Anobii del forum "Games Village" ho finalmente trovato un link esplicativo ad un articolo scientifico dal titolo "Link creation and profile alignment in the Anobii Social Network" realizzata da (...ta daaaa) Luca Maria Aiello, Alain Barrat, Ciro Cattuto, Giancarlo Ruffo e Rossano Schifanella. Si tratta di una indagine che cerca di capire come si creino link tra gli utenti di Anobii, quali siano cioè i fattori che portano gli utenti a diventare amici o vicini. Come scrivono gli stessi autori, simili indagini sono state fatte anche per altri social network come Facebook, ma questa è la prima indagine dedicata interamente ad Anobii. L'indagine è stata condotta verificando tutti i link presenti fra i vari utenti di anobii ogni 15 giorni a partire dal 24 dicembre 2009. Quindi, a meno che io non abbia preso un grosso abbaglio, è molto probabile che Lajello non sia altro che il bot (cioè il programma automatico) utilizzato da questi ricercatori per scansionare la rete di Anobii. Cosa fa esattamente il bot? Raccoglie dati sui profili degli utenti, sulle loro librerie e sulle affiliazioni ai vari gruppi di discussione. Vengono poi monitorati i cambiamenti in base a vari fattori, ad esempio la provenienza geografica. L'articolo specifica infatti che ben il 97% degli utenti di Anobii rende pubblici dati quali lo Stato di origine, mentre il 38% indica anche la città. Ad esempio il 60% degli utenti di Anobii sono italiani, il 18% sono di Taiwan, il 3% Spagnoli, il 2% cittadini USA e l'1% provengono dal Regno Unito. La conclusione a cui giungono gli autori è che due fattori influenzano principalmente i link tra gli utenti: la vicinanza geografica e la similarità tra le librerie. Sembra inoltre che dopo essersi linkati gli utenti tendano a rendere maggiormente simili le proprie librerie, mostrando di influenzarsi vicendevolmente. Sembra che attualmente i ricercatori si stiano interrogando sul fatto che tale influenza duri poi a lungo nel tempo, quindi non stupitevi se vedrete spesso Lajello in futuro. Conclusioni Questa indagine mi ha portato ad una sola certezza: la ricerca citata nel mio post è stata realizzata sul serio, qualcuno ha davvero raccolto tutti i dati visibili degli utenti. Se sapete l'inglese leggete con attenzione l'articolo dei ricercatori per approfondire la questione. A voi decidere se si tratta di qualcosa di inquietante o semplicemente di una ricerca scientifica di cui siete stati, se utenti di anobii, le involontarie cavie, ma senza particolari conseguenze. Quello di cui non sono certa è se l'utente Lajello, nonostante l'assonanza tra il suo nick con il primo ricercatore autore della ricerca "Luca Maria Aiello", e nonostante le frequenti visite, compatibili con le scansioni periodiche di Anobii utilizzate per la ricerca, sia davvero il bot utilizzato per realizzare l'indagine citata. Questo articolo vuole offrire una possibile soluzione, non potendo però arrivare a dare una assoluta certazza in merito.Chiunque ne sappia di più può ovviamente dare il proprio contributo e spiegare l'arcano. Personalmente trovo che sarebbe stato magari più "cortese" rendere pubblica l'identità di Lajello nel caso in cui questo sia davvero un bot usato a fini di ricerca scientifica, piuttosto che scatenare il panico! Se mi sono sbagliata chiedo scusa a Lajello: chiunque sia ha diritto all'anonimato, anche se ammetto che mi risulta difficile non pensare che si tratti in ogni caso di un bot. Qui il link all'articolo dei ricercatori (in pdf)
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Le tre stimmate di Palmer Eldritch - Philip K. Dick
Mi ricordo di te - Yrsa Sigurdardóttir
Un passato imperfetto - Julian Fellowes
Pesca al salmone nello Yemen - Paul Torday
L'agente segreto - Joseph Conrad
Verso un'altra estate - Janet Frame
Ragazze di campagna - Edna O'Brien
La morte paga doppio - James M. Cain
Vento rosso e altri racconti - Raymond Chandler
Bang bang sei morta - Muriel Spark
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Metto questo disclaimer molto alla moda su quasi tutti i blog, già mi sento più importante solo per averlo messo! Comunque la mia personale opinione al di là della legge è che non sono una testata giornalistica perchè :
-non vedo il becco di un euro, ma in compenso a scriverlo sto andando alla neuro
-nessuno mi regala i libri
-nessuno mi regala i biglietti del cinema
-nessuno mi paga per scrivere e per dire quello che penso...
- e nemmeno quello che non penso!
- perchè se il "Giornale del Grande Fratello" èuna testata giornalistica, va a finire che io sarei la CNN! (questa l'ho quasi copiata da un altro blogger!).
Se volete leggere altre definizioni simili e più divertenti (magari vi torna comodo) potete trovarle QUI
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