Creato da bluewillow il 31/03/2006

L'angolo di Jane

Tutto su Jane Austen e sui libri che mi piacciono!

L'ANGOLO DI JANE

Benvenuti nel mio blog!

Questo spazio è dedicato a recensioni di libri e film, ai miei racconti,  a riflessioni personali di varia natura e soprattutto a Jane Austen, una delle mie scrittrici preferite.

Sono una stella del firmamento
che osserva il mondo, disprezza il mondo
e si consuma nella propria luce.
Sono il mare che di notte si infuria,
il mare che si lamenta, pesante di vittime
che ad antichi peccati, nuovi ne accumula.
Sono bandito dal vostro mondo
cresciuto nell'orgoglio e dall'orgoglio tradito,
sono il re senza terra.
Sono la passione muta
in casa senza camino, in guerra senza spada
e ammalato sono della propria forza.

(Hermann Hesse)

 


 

 

JANE AUSTEN -RITRATTO

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Tempi che cambiano

Post n°689 pubblicato il 26 Ottobre 2011 da bluewillow
 

Ultimamente sono stata in una libreria che non frequentavo da un po' di tempo e l'ho trovata incredibilmente cambiata: sapevo già che il negozio era stato trasferito in una strada vicina alla precedente, ma non mi sarei mai aspettata di trovarci dentro anche un bar e che la disposizione dei vari settori di libri sarebbe stata totalmente rivoluzionata.
Persino l'entrata non è stata delle più felici: ho aspettato che la evidentemente "difettosa" porta automatica finalmente si aprisse, fino a quando una ragazza non mi è passata davanti e ha tirato la maniglia (ai miei occhi chissà perché invisibile), svelandomi di aver passato qualche minuto praticamente spiaccicata sulla soglia in maniera del tutto inutile, con il rischio che la suddetta porta mi finisse anche in faccia.
Ma lo shock più grande è stato proprio quello dei primi minuti nella libreria: anziché percepire il famigliare profumo di carta, inchiostro e copertine fresche di stampa, le mie narici sono state inondate dall'odore di caffè e pastarelle e mentre mi guardavo intorno, totalmente smarrita, la prima cosa che i miei occhi hanno captato è stata la presenza di un banchetto pieno di articoli di cancelleria.
E i libri, mi chiedevo, dove li hanno messi? Non so perché mi sembrava li avessero nascosti, riuscivo a vedere solo una pila di ultime uscite, già conclamati bestseller, roba che di solito compro solo in casi eccezionali, se non esattamente sotto tortura, visti anche i prezzi.
Dopo un po' mi sono resa conto che le tradizionali scaffalature della vecchia libreria erano state sostituite da una disposizione creativa degli stessi: un po' su mensole attaccate a delle colonne, un po' in tavolini centrali, un po' su bassi ripiani metallici, un po', devo dire, anche a cavolo...
Ma la quantità totale era così ridotta, che alla fine perfino in preda allo stordimento mi sono accorta che c'era una scala che portava ad un piano superiore. La cosa mi ha infuso speranza, mi sono detta "Forse è lì che hanno messo i libri", basta salire un po' di ripide scale a chiocciola, di legno scricchiolante, e poi finalmente mi troverò in una vera libreria.
Ma al piano di sopra la prima cosa che ho visto sono state le porte dei bagni pubblici aperte, la prima cosa che ho udito il rumore di uno sciacquone che risuonava fragorosamene.
Dopo circa trenta secondi di autentica paura, in cui ho avuto la precisa sensazione di essere stata teletrasportata per sbaglio in un autogrill, ho visto che l'unico settore praticamente gigante era quello dedicato ai bambini, ma avendo purtroppo superato da tempo l'età dei libri cartoncino spesso con simpatiche illustrazioni, la cosa non mi è stata di grande consolazione.
In un settore nascosto ho trovato libri dedicati a materie scientifiche, dove nel reparto dedicato alla zoologia, per motivi del tutto oscuri, o chissà forse per suscitare una risata nel lettore di passaggio (sono quasi certa che la cosa sia totalmente in tono con lo spirito del libro), si trovava "La mia famiglia ed altri animali" di Gerald Durrell che, per chi non lo sapesse, è un romanzo umoristico sull'infanzia dello scrittore, anche se in effetti Durrell è stato anche un noto zoologo.
Un'altra ripida scala a chiocciola mi avrebbe portato al terzo piano, ma a quel punto mi sono scoraggiata: quali altri orrori avrebbero potuto attendermi? Magari al piano di sopra c'erano una sala da ballo o i tavoli del bingo, o forse una rivendita di souvenir, non ho avuto la forza di scoprirlo.
Dopo essere ruzzolata due volte dalle consunte scale di un museo della mia città, in due diverse occasioni (e sempre sullo stesso gradino), ho un certo terrore delle scale in luoghi pubblici quando mi sembrano un tantino insicure (anche se non posso escludere che quel maledetto museo sia abitato da un'entità sovrannaturale che mi mette lo sgambetto...).
In ogni caso, come ho già detto, il mio entusiasmo si era alquanto affievolito, quindi ho ridisceso la scala con la lentezza di un bradipo: penso onestamente che molti anziani ultracentenari mi avrebbero sorpassato agilmente, se ce ne fosse stato lo spazio naturalmente.
Appena arrivata al piano terra ho sentito un commesso  scandire chiaramente le seguenti parole, rivolte ad un'altra cliente "I libri per bambini al piano di sopra, guardi lì c'è l'ascensore".
Ma perché schiaffano le scale così in bella evidenza, se c'è un ascensore, dico io? (ma tanto non avrebbe fatto differenza: odio gli ascensori più delle scale).
Dopo aver preso un libro nel settore fantascienza che, dopo aver cercato per un quarto d'ora fra i ripiani, ho visto praticamente appeso alle colonne creative di cui sopra, mi sono diretta alle casse.
Ma qualcuno mi capisce se dico che vedere le gomme da masticare in vendita sul bancone mi ha dato il colpo di grazia (per non parlare del fatto che, per la prima volta nella mia vita, ho pagato la busta della libreria, esattamente come al supermercato)?
Ho frequentato quella libreria per anni quando ancora andavo a scuola e nel tempo ha subito molti cambiamenti: all'inizio era molto più piccola e i libri ultra-economici, come i famosi libri a "mille lire", che compravo praticamente a chili, visto che non avevo molto da spendere, erano addirittura relegati in uno stanzino freddo e pieno di spifferi, quasi come se li avessero messi in punizione.
Eppure quella libreria di tanti anni fa, che forse oggi non reggerebbe mai la concorrenza dei bookstore alla moda, mi sembra infinitamente più bella di quella moderna che c'è ora: almeno profumava di libri.
Sono tornata a casa un po' triste e con la sensazione che si ha quando si rincontra un vecchio amico d'infanzia e ci si accorge che non è più quel tipo con il sorriso sempre stampato in faccia e la zazzera ribelle, ma un tipo un calvo e spento, che riconosci a stento.
Una cosa che ti costringe a fare una riflessione su te stessa e a chiederti: "Ma non sarà che sto invecchiando?". E' questa la sensazione che si prova con la vecchiaia? Che le cose cambino solo per peggiorare, anche se a tutti gli altri sembrano migliori?
Ammetto che questa insolita sensazione mi fa comprendere meglio certe minoranze, tipo quelle sette che dicono messa solo in latino, o quelli che partecipano ai raduni di vecchie cinquecento: forse anche loro ad un certo punto hanno sentito che qualcuno non amava più qualcosa che per loro andava benissimo così com'era.
Ho scoperto in me un lato conservatore, forse potrei fondare una setta dell'ortodossia libraria, i cui principi potrebbero suonare come: "Date alle librerie quel che è delle librerie, e ai bar quel che è dei bar", oppure "Non puoi servire due padroni: o il libro o il bombolone!" e in cui soprattutto sarebbero severamente vietate le scale a chiocciola.
Spero in ogni caso che questa moda non si diffonda troppo: c'è un tempo per comprare libri ed uno per la granella di zucchero, uno per sfogliare libri nuovi ed un altro per il mokaccino, c'è un tempo per leggere "bar sport" ed uno per azzannare una vera "luisona"...(scusate, mi esercito nelle prediche della mia nuova setta...)

Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
manu il 26/10/11 alle 11:01 via WEB
AHAHAHAHAH! mio Dio, questo post mi ha spaccato... fantastico... ma poi questo pezzo: "Ammetto che questa insolita sensazione mi fa comprendere meglio certe minoranze, tipo quelle sette che dicono messa solo in latino" quasi non respiravo piu' dal ridere... devo dire che l'idea del bar vicino con magari delle belle poltrone a me piace, ma ODIO con tutte le mie forze quando ci sono tre libri in croce e solo bestseller o libri per bambini o (te ne sei dimenticata ma é troppo tipico di questi posti - magari era quello che avresti trovato al terzo piano...) libri geografici/guide turistiche... che poi io adoro libri geografici e alcuni bestseller meritano anche, ma se entro in una libreria voglio un sacco di libri, romanzi, anche poco conosciuti e divisi per generi. potrei far parte della tua setta se ammettessimo il caffé e le poltrone, magari eliminando solo le pastarelle che tanto fanno solo ingrassare? cosa ne pensi di questo compromesso?
 
 
bluewillow
bluewillow il 26/10/11 alle 13:37 via WEB
Per me l'importante è che la zona bar sia a distanza olfattiva di sicurezza:)! In altre librerie la presenza del bar non mi aveva dato fastidio, mi ero limitata ad ignorarla, ma in questo caso era praticamente in mezzo ai libri, impossibile da non notare e soprattutto "annusare"!
 
littlepond
littlepond il 26/10/11 alle 15:59 via WEB
Come dice il tuo post, è proprio vero che i tempi cambiano!Può darsi che le librerie indipendenti spariranno non riuscendo a reggere la concorrenza delle grandi, però se entri in una di queste ti aspetti di trovarci LIBRI!!!Ti sarà sembrato di stare sul set di un film horror: cerchi i libri ma dietro ogni angolo e porta si nasconde tutt'altro...gomme da masticare,matite,peluches,wc.... ciao blue!
 
 
bluewillow
bluewillow il 26/10/11 alle 16:10 via WEB
Non puoi immaginare come ci sono rimasta male, quella libreria mi piaceva proprio per il fatto che era un po' meno commerciale delle altre, aveva un assortimento più vario. Forse con i tempi di crisi che spirano hanno dovuto adattarsi e puntare su ciò che si vende facilmente, attirando anche i lettori meno forti. In parte lo capisco, ma mi dispiace immensamente vedere che venti anni fa la mia città aveva una libreria migliore per i lettori puri che non oggi,mi sembra che sia un segno di decadenza.
 
littlepond
littlepond il 26/10/11 alle 16:35 via WEB
E' segno di decadenza perchè che si piega alle logiche del mercato e se non vende chiude! Ma tra chiudere e sopravvivere è meglio la seconda scelta; così tra un caffè e un cornetto, e un libro troppo pubblicizzato magari a qualcuno vien voglia di prenderne uno e leggere... :)
 
 
bluewillow
bluewillow il 26/10/11 alle 17:51 via WEB
Spero aiuti a diffondere la lettura, ma personalmente non credo tornerò spesso in quella libreria ormai, visto che vende gli stessi identici libri di tutte le altre.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Ludo il 27/10/11 alle 22:40 via WEB
Secondo me la libreria di cui parli è stata capace di reinventarsi per cercare di non soccombere di fronte a negozi appartenenti a grandi catene e negozi online. Non posso condannarla e confesso - spero che i puristi non mi giudichino male - che non mi dispiacerebbe comprarmi un libro da leggere con un bel cappuccino.
 
 
bluewillow
bluewillow il 28/10/11 alle 09:02 via WEB
Capisco perfettamente le esigenze commerciali per la sopravvivenza, ma io non prenderò la macchina di domenica mattina presto, non parcheggerò a 1 km di distanza perché la libreria è circondata da una immensa zona pedonale, non schiverò drogati, teppisti e venditori ambulanti aggressivi perché la zona dove si trova il negozio è diventata quasi malfamata, non farò lo slalom fra le cacche di cane del centro, non arriverò con il fiatone solo per prendermi un cappuccino. Un tempo passavo di frequente davanti a quella libreria, ora è molto fuori mano per me, per cui, non avendo più niente di speciale dal mio punto di vista, di sicuro non ci tornerò molto presto. Non dico con assoluta certezza mai, perché credo non ci sia libreria nel mio raggio d'azione totalmente al sicuro da me :), ma come quella libreria pensa al proprio interesse, anche io devo fare il mio e ci sono librerie con assortimento simile ovunque, più vicine e dove non mi fanno nemmeno pagare la busta... Mi rendo conto che tutto il mondo la pensa in modo differente da me, è evidente che il mio punto di vista è una minoranza, ma per me una libreria con bar annesso non ha nessuna attrattiva, anzi direi il contrario.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Mrgherita il 28/10/11 alle 13:43 via WEB
Ciao Blue, io sono proprio d'accordo con te... non ho mai sentito l'esigenza, mentre ero in una libreria a perdermi tra gli scaffali, di bere un caffè o mangiare una pasta. Non capisco neanche bene come si suppone che uno dovrebbe fare in una libreria dotata di bar: sorseggiare un cappuccino aggirandosi tra i libri (rischiando di rovesciarlo, per quanto mi riguarda)? O cos'altro? Per ragioni economiche e di spazio ho iniziato una parziale conversione agli ebook, ma le rare volte che ancora riesco o mi capita di andare in libreria, mi piacerebbe tanto trovarne una "pura"!! Abbracci :-)
 
 
bluewillow
bluewillow il 28/10/11 alle 15:31 via WEB
Ma infatti non so come non gli sia ancora capitato qualche disastro :) (se poi non gli è proprio già capitato)! Sto meditando anche io di comprare un lettore e-book :))), ma non riesco ancora a decidermi, perché vorrei che fosse touch, ma con il vocabolario inglese-italiano, con lo schermo non troppo piccolo,ma sopratutto che non ci metta un secolo a fare il refresh della pagina. Quelli che ho visto in giro mi sembrano un po' minuscoli, ma magari per Natale ne usciranno altri modelli, spero scontati :).
 
Macchiaccia
Macchiaccia il 28/10/11 alle 21:00 via WEB
E' vero, saranno i tempi che cambiano...ma anche a me le librerie piacevano più prima. Del resto anche i supermercati ora vendono libri. E' un po come sta succedendo con i piccoli negozi, spariscono per far posto ai mega centri commerciali in cui trovi tutto, tutto insieme. Non so se stiamo invecchiando, ma una cosa è certa, per me erano molto meglio prima.
 
 
bluewillow
bluewillow il 29/10/11 alle 13:09 via WEB
Anche per me, adesso tutto è desolatamente uguale. Ciao Max :)!
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Margherita il 31/10/11 alle 16:45 via WEB
[lettore e-book: io l'ho avuto in regalo, quindi non l'ho scelto.. è un sony prs-650: è touch, ha i dizionari inglese italiano e anche altre lingue, e le pagine vanno veloci... schermo non molto grande (diagonale 152,4 mm), ma mi trovo bene - unico problema che è un po' instabile, a volte basta sfiorarlo e le pagine vanno per conto loro...] ciao!
 
 
bluewillow
bluewillow il 01/11/11 alle 09:42 via WEB
I lettori Sony mi sono sembrati tra i migliori, l'unico grande dubbio è sempre per lo schermo non molto grande, ma a quanto pare 6' o 5' sono le misure standard :)
 
LadyAileen
LadyAileen il 31/10/11 alle 22:00 via WEB
Io sono una di quelle persone che non entra in una libreria da 6 anni. Mi limito a prendere i libri dai siti di vendita libri. Mi piace stare comodamente a casa in pigiama e pantofole a guardare i cataloghi e a leggere le trame, un bel bicchiere di Coca Cola e Via. Sono una sfaticata e contavo sui prezzi più bassi per gli sconti. Ora sono in sciopero acquisti.
 
 
bluewillow
bluewillow il 01/11/11 alle 09:55 via WEB
Sei anni sono davvero tanti, non credo resisterei! Ordinare su internet è comodo, anche perché si trova sempre tutto, ma adoro le librerie :). Mi dispiace solo che siano diventate tutte molto simili e orientate solo a best-seller, praticamente libri che si vendono in gran parte a gente che non li legge e magari li regala e basta. Capisco il tuo punto di vista, perché comprando solo su internet la Legge Levi ti ha solo danneggiato, visto che gli sconti sono decisamente ridotti. Io speravo portasse nel tempo ad una riduzione di prezzi, ma gli editori non sembrano in gran parte capire che aria tira, tranne rare eccezioni: quando non ci sono i soldi per comprare da mangiare la gente non spende certo oltre 20 euro (addirittura c'è un libro di Jonathan Coe a 28 euro, assurdo!) per un volume. L'aumento dell'iva al 21% ha secondo me dato il colpo di grazia ad una situazione economica che definire stagnante è essere incredibilmente ottimisti. Non credo comunque che la Legge Levi si stia dimostrando una legge efficace, perchè girando per le librerie io ci vedo sempre meno gente e i librai hanno gran musi lunghi.
 
disamistade_74
disamistade_74 il 02/11/11 alle 11:18 via WEB
E' un post bellissimo e in fondo triste.. perchè non è tu che stai invecchiando è che la cultura e la sua diffusione stanno cambiando rapidamente. come se ci si dovesse sempre trovare in un apple store anche per godere di qualcosa di semplice e però inarrivabile come il piacere di scegliere un libro. Silvia
 
 
bluewillow
bluewillow il 02/11/11 alle 17:36 via WEB
Ciao Silvia :),questo mi fa riflettere sul fatto che forse l'appiattimento delle librerie, tutte uguali, sarà una ulteriore spinta alla diffusione degli ebook, unito al fatto che i prezzi dei libri sono stratosferici in alcuni casi.
 
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