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L'angolo di Jane

Tutto su Jane Austen e sui libri che mi piacciono!

L'ANGOLO DI JANE

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Questo spazio è dedicato a recensioni di libri e film, ai miei racconti,  a riflessioni personali di varia natura e soprattutto a Jane Austen, una delle mie scrittrici preferite.

Sono una stella del firmamento
che osserva il mondo, disprezza il mondo
e si consuma nella propria luce.
Sono il mare che di notte si infuria,
il mare che si lamenta, pesante di vittime
che ad antichi peccati, nuovi ne accumula.
Sono bandito dal vostro mondo
cresciuto nell'orgoglio e dall'orgoglio tradito,
sono il re senza terra.
Sono la passione muta
in casa senza camino, in guerra senza spada
e ammalato sono della propria forza.

(Hermann Hesse)

 


 

 

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Hunger Games - Suzanne Collins

Post n°639 pubblicato il 03 Febbraio 2011 da bluewillow
 

Titolo: Hunger Games Titolo originale: The Hunger Games Autrice: Suzanne Collins Traduzione: Fabio Paracchini, Simona Brogli Casa editrice: Mondadori pag: 369 costo: 17,00 euro


In un tempo che potrebbe essere un post-apocalittico futuro o un mondo alternativo, la ricca città di Capitol City tiene in pugno la vita e il destino degli abitanti di tutta Panem. Per scontare il tentativo di ribellione al potere centrale, avvenuto oltre settanta anni prima degli eventi narrati nel libro, e ricordare agli abitanti oppressi dalla miseria chi sia il vero padrone, Capitol City impone ogni anno ai dodici distretti che compongono il paese di inviare due partecipanti agli Hunger Games, i giochi della fame. I "tributi", vere e proprie vittime sacrificali, sono un ragazzo ed una ragazza sorteggiati fra coloro che hanno fra i 12 ed i 18 anni provenienti da ognuno dei distretti, per un totale di 24 giovanissimi partecipanti.  
Negli Hunger Games non ci sono però  in palio una coppa o una medaglia olimpica: lo scopo del gioco è quello di uccidere gli altri concorrenti, in una specie di gigantesco reality-show che tutti gli abitanti sono obbligati a seguire in televisione. Solo uno dei partecipanti, il vincitore, colui o colei che riuscirà a sterminare tutti gli altri, può rimanere in vita, ricevendo in premio ricchezze e onori in grado di elevarlo dalla povertà  in cui versano gli abitanti di Panem.
Gli Hunger Games sono il modo in cui Capitol City, versione fantascientifica della Roma dei gladiatori, mostra agli oppressi il destino dei ribelli, in ricordo del tredicesimo distretto che tre quarti di secolo prima aveva guidato la rivolta contro l'autorità centrale, finendo, secondo quanto mostrato in continuazione nei filmati televisivi, totalmente distrutto.
Le cose sembrano ripetersi identiche da decenni, ma il potere di Capitol City comincia a scricchiolare e a dargli uno scossone molto forte, iniziando il primo libro di una trilogia che ha riscosso un enorme sucesso negli USA e nel mondo, ci penserà Katniss Everdeen, sedicenne ragazza-tributo del dodicesimo distretto, che riuscirà a rendere visibili per la prima volta le debolezze degli oppressori, piegando inaspettatamente il gioco in suo favore, mostrando come un talismano quella umanità che gli Hunger Games vogliono distruggere attraverso l'alleanza con un altro concorrente, Peeta, anch'egli proveniente dal dodicesimo distretto, in quella che sarà una lotta per la vita, ma anche per la libertà di tutta Panem.
In un mondo a metà fra il medioevo ed una civiltà avanzatissima, Suzanne Collins rappresenta abilmente un mondo fantascientifico che mostra le possibili derive di quello attuale: l'incredibile potere del condizionamento imposto dalla televisione ad esempio, in grado di far accettare comportamenti disumani o sleali quando proposti ad esempio in un reality-show (e forse non è un caso che la scrittrice sia anche una autrice televisiva, sia pur di programmi per bambini) ; il senso di impotenza di fronte ad una autorità centrale, fatta di ricchi e privilegiati (Capitol City) che sembra tenere in pugno le vite di ognuno, richiedendo per il proprio benessere il sacrificio dei più poveri; la totale mancanza di privacy, che si tramuta in una libertà mutilata, che diviene il modo in cui chi comanda controlla le idee e vanifica i tentativi di cambiamento.
Capitol City è in fondo lo spettro di quello che potrebbe diventare la parte economicamente avanzata del mondo, in cui pochi ricchissimi banchettano poggiando sui cadaveri dei poveri che li sostentano.
Anche se i temi in gioco sono molti e importanti, Hunger Games rimane in primo luogo un appassionante libro d'azione e strategia, in grado di catturare fin dal primo istante il lettore, rendendolo partecipe delle paure e delle lotte interiori della protagonista, che solo progressivamente riuscirà a liberarsi dall'idea che le cose debbano svolgersi necessariamente nel modo previsto da Capitol City.
 Katniss è un po' un'eroina per caso: occupata da sempre a sopravvivere agli stenti e a prendersi cura della propria famiglia, si renderà conto solo poco per volta che la dignità e la libertà hanno un peso non meno importante che la vita stessa.
In Italia è già stato pubblicato il seguito del primo volume dal titolo "La ragazza di fuoco" (Catching fire), mentre da poco Suzanne Collins ha dato alle stampe in U.S.A il  terzo volume "Mocking Jay" che termina la trilogia.
La saga è assolutamente appassionante ed è certamente una delle più originali degli ultimi tempi. Se dovessi proprio trovare un difetto nel libro di Suzanne Collins sta forse nel fatto che lo stile di scrittura è molto semplice e, benché Hunger Games sia un libro in grado di tenere incollati alle pagine fino all'ultima riga, mi è davvero difficile trovare una frase che meriti di essere citata per la sua intrinseca bellezza, ma questo forse è in tono con il fatto che il libro è pensato per essere letto soprattutto da Young Adults, un tipo di lettori ai quali viene riservato negli USA quello che potrei definire "il minimo sindacale" in termine di complessità stilistica, cosa che comunque garantisce al volume un pubblico forse molto più vasto, proprio perché più facilmente accessibile a tutti.
Visto il grande sucesso della trilogia sembra che verrà prodotto un film tratto dai libri di Suzanne Collins, che dovrebbe essere rilasciato nelle sale per Marzo del 2012, la cui sceneggiatura è parzialmente curata dalla stessa autrice.
Personalmente attendo con ansia il terzo volume italiano, visto che ho già letto il secondo ( che recensirò prossimamente), sperando che la conclusione sia degna di un così buon inizio.

Commenti al Post:
Eric_Van_Cram
Eric_Van_Cram il 03/02/11 alle 16:39 via WEB
messo così, sembrerebbe un libro da rendere obbligatorio a scuola. mhm... no, meglio di no, diventerebbe odiato a prescindere...
 
 
bluewillow
bluewillow il 03/02/11 alle 17:40 via WEB
Magari come libri scolastici consiglierei di più dei classici, ma come lettura in sé per sé non è male :)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Margherita il 04/02/11 alle 11:22 via WEB
Nonostante la copertina, che non è esattamente del "mio genere", mi hai fatto venire voglia di leggerlo! Ciao!
 
 
bluewillow
bluewillow il 04/02/11 alle 12:00 via WEB
E' un libro appassionante, anche se pensato per un pubblico molto giovane. Ciao Margherita :))))
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Tintaglia il 04/02/11 alle 14:13 via WEB
Se ne sei così entusiasta tu, potrei dargli una chance, ma mi ricorda troppo quel gioiellino di Battle Royale per incuriosirmi a priori. Anche se qui c'è l'elemento televisivo, che là mancava...
 
 
bluewillow
bluewillow il 04/02/11 alle 14:39 via WEB
Il mondo creato da Suzanne Collins è molto complesso, non so se si sia ispirata a Battle Royale (che non ho letto, ma a questo punto devo leggere), ma mi sembra difficile pensare che sia una imitazione. In ogni caso la storia è molto avvincente. L'elemento reality è determinante ed è quello che poi lega Katniss al destino di tutta Panem, perché le sue azioni diventano simboli per chi li osserva. A me è piaciuto :), il secondo mi è piaciuto ancora di più e attendo con ansia il terzo :)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Tintaglia il 06/02/11 alle 10:38 via WEB
Mah, è un romanzo particolare, molto corale, e non è nato come una trilogia nè come romanzo YA (io l'ho recensito sul blog ma dopo molti, moltissimi dubbi). La costruzione del mondo esterno è molto meno ampia di quella che descrivi nel romanzo della Collins, ma in un certo senso trovo che in BR ci sia ancora meno speranza, nonostante il finale. E rimane il fatto che l'autore spreca almeno un paio di ottimi personaggi e che le ultime cento pagine avrebbe dovuto riscriverle. Comunque, rimane il fatto che mi aveva colpito moltissimo. :)
 
 
bluewillow
bluewillow il 07/02/11 alle 10:34 via WEB
Mi hai incuriosita :)))
 
LadyAileen
LadyAileen il 05/03/11 alle 21:39 via WEB
Ho sentito molto parlare di questa serie ma ad essere sincera non ho mai voluto provare. Chissà... ^_^
 
 
bluewillow
bluewillow il 06/03/11 alle 14:33 via WEB
a me è piaciuta molto :)
 
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