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"PIU' DEL CLAMORE DEGLI INGIUSTI TEMO IL SILENZIO DEGLI ONESTI"

 

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"S'ODE A DESTRA UNO SQUILLO DI TROMBONI"

Post n°373 pubblicato il 09 Dicembre 2006 da bargalla

                          immagine

Causa forza maggiore (turn over lavorativo) non sempre riesco a seguire gli eventi e gli avvenimenti che si succedono a ritmo incalzante sullo scenario di un teatrino della politica nel quale si muovono i pupi e i pupari di un casato in disarmo, alla spasmodica ricerca di quel consenso perduto che permetta a lorsignori di ritornare ad essere star e guest star in un firmamento in cui orbitano in evidente rotta di collisione le mille balle spaziali e le bolle di sapone prodotte dai cento palloni gonfiati che rimbalzano sul tappeto erboso di un prato dove "il signore dei cactus e delle camelie" continua a vendere l'erba voglio.
Giusto una settimana fa il popolo delle destre "sculettava" giulivo davanti e dietro al berlusca esibendosi in un nauseante leccaculismo plebiscitario difficile perfino da ricondurre nell'alveo di una destra che per genesi ereditaria ha sempre avuto una sfacciata predilezione proprio per quegli uomini della provvidenza dei quali il mondo intero farebbe volentieri a meno, ma non l'italietta di silvio così schiava e succube di un becero populista che un giorno pensa di essere Napoleone e l'altro Quinto Fabio Massimo "il Temporeggiatore".

Sere fa il ravanello pallido, l'ex sindaco comunista folgorato sulla via casaliberista dal signore di arcore, si è lamentato con il conduttore biondo-tinto (già vincitore di un "ostrakon") per il modo col quale era stato affrescato un riflesso filmato nel quale venivano dipinti a tinte fosche proprio i comprimari e le comparse di una adunata di piazza che ha rinverdito i fasti (e i fasci) di un periodo storico le cui scorie, con la scusa di avversare l'immaginario comunismo, continuano ad inquinare la vita politica italiana a lode e gloria del machiavellico "cavalier menzogna" e del suo sdoganato reggi moccolo.
Non ho visto la santoriana trasmissione, però da quel poco che ho letto e sentito condivido l'idea di fondo che ha animato il dibattito, anche perché ho avuto modo di esprimermi in tal senso in un post di qualche giorno fa e non mi meraviglia il fatto che la coda di paglia di qualche ospite sia andata subito a fuoco dinanzi alle giuste osservazioni di un Giornalismo che, per quanto fazioso, non è mai servile e pecorinamente prono quanto quello che scioccamente amplifica la voce del padrone.
Forse pensavano di andare in una di quelle trasmissioni in cui le domande, le inquadrature e la scaletta vengono concordate prima, insieme all'anfitrione e al cosiddetto contraddittorio, forse speravano di avere diritto ad un trattamento di favore, forti di una piazza che, così come la Storia insegna, un giorno ti acclama e l'altro ti impicca sul pendaglio di una forca inflessibile e mai sufficientemente dura con chi ha voluto giocare con le sorti di un Popolo e di una Nazione.      
Si sono risentiti perché a loro dire è stata fatta passare "l'idea che li associa ai fascisti e agli evasori fiscali" li ha disturbati il fatto che qualcuno si fosse permesso di insinuare che molti di quelli che sabato sfilavano con cartelli zeppi di offese fossero stati scarrozzati nell'Urbe a spese di un partito che voleva solo mostrare i muscoli portando quanta più gente possibile, proprio come usava fare il tanto biasimato partito comunista di un tempo, gente che non aveva mai messo piede nella Capitale ed ha accettato di buon grado un passaggio per Roma solo per fare numero ed eventualmente associarsi alla protesta contro il governo del "mortadella". 
Ma che cosa si aspettavano che pensasse di loro un giornalista già condannato all'ostracismo dal famigerato cavaliere errante con il suo celebre editto bulgaro?
E' noto e risputo che lorsignori sognano un regime nel quale vince sempre il più forte a detrimento del più debole; un regime nel quale chi è ricco deve diventare sempre più ricco a discapito di chi povero è e povero deve restare; un regime nel quale è stata cassata la regola aurea su cui si fonda la Libertà e cioè l'Uguaglianza, senza la quale "Egalité" anche la libertà diventa sopraffazione, liberticidio, evasione fiscale, soppressione di quei Valori fondamentali che garantiscono ad ognuno di esercitare la propria Libertà senza intaccare quella degli altri.
Giusto per avere un esempio della "moderazione" con la quale i sedicenti "moderati" hanno protestato contro il governo ladro, riporto una piccola antologia degli slogan portati in piazza anche da chi candidamente ha dichiarato: "Siamo grandi evasori per necessità, non per scelta, sennò non ce la facciamo ad andare avanti". 

"Più libertà, meno Prodi"
"Prodi zingaro"
"Noi non siamo democristiani" (contro l'Udc)
"Luxuria pisciati addosso (Azione giovani dell'univ. Romatre)
"Contro il regime per la liberta''
"Governo delle tasse"
"Una sinistra 'tassassina', questa è una rapina"
"Istria, Fiume, Dalmazia: ritorneremo!"
"Governo mortadella"
"Forza Silvio non svenire, tanto Prodi sta per finire"
"Prodi fai Casini"
"Prodi Park: un governo di figli di sultana"
"Prodi, il carnevale d'Italia"
"La banda bassotti" (riferito a Padoa-Schioppa, Prodi e Visco)
"Casa, lavoro, stato sociale, Fiamma tricolore orgoglio nazionale"
"Droga, degrado, immigrazione, stanno distruggendo la nazione"
"Prodi infame per te ci sono le lame" (giovani Fi, Lega, An)
"Governo stalinista ti abbatteremo a vista" (giovani Fi, Lega, An)  
"Roma cristiana mai musulmana" (Lega)
"Contro il comunismo habemus Silvium"
"O Gesù dagli occhi buoni fa che torni Berlusconi"
"Bersani al soldo delle coop"
"Mortadella solo per te la vita è bella"
"Sindacalisti prima di governare imparate a lavorare"
"Governo Prodi: soviet, trans, ex Dc, no global, islamici e brigatisti"
"+ tasse + tasse+ tasse + tasse + tasse... i coglioni sono serviti"
"Prodi boia, Luxuria è la tua troia" (sostenitori di An)
"Abbasso il terun" (Lega)

P. S. Essendo terrone ringrazio cordialmente quelli della lega perchè
        si sono ricordati anche di me nel giorno in cui hanno festeggiato il
        berlusconi-day.

 
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