LE PAROLE DI VUCINIC FRESCO DI RINNOVO

Post n°8760 pubblicato il 02 Giugno 2009 da asrfila80

“Devo ringraziare, sono felice, mi hanno dato tanto e cerco di ridare tanto. Mi hanno preso dal Lecce, tre anni molto belli qui, e ora dopo il rinnovo spero di continuare a lungo”.
Quanto ti è piaciuto giocare per questa squadra e questi tifosi?
“Mi è piaciuto tanto, fin da quando ero al Lecce sentivo sempre parlare bene dei tifosi della Roma. Venendo mi sono reso conto quanto siano grandi e belli questi tifosi”.
Hai cambiato gare importanti con gol decisivi
“Sì, gol importanti, ma cerco sempre di scegliere il momento giusto per dare la palla o tirare”
Il futuro di questa squadra? Siete un gruppo unito?
“Lo abbiamo dimostrato, non siamo partiti bene, abbiamo fatto un recupero importante, non da tutti, in cui è prevalso il gruppo”.
Le cause di questa stagione deludente?
“Un po’ di sfortuna, di infortuni, nessuno di noi giocatori non ne ha avuti”
Quanto sei legato a Spalletti?
“Sicuramente molto, è il primo tecnico che mi ha allenato in una grande squadra. Senza nulla togliere al Lecce, che mi ha fatto conoscere in Italia”
Come ripartire? Con Totti cresce l’intesa…
“Sicuramente, la cosa più importante è iniziare bene l’anno prossimo. Il feeling con Totti cresce sempre”.
Ora hai anche la nazionale, poi subito la nuova stagione
“Le vacanze sono venti giorni, ora ho una partita a Cipro con la nazionale, e devo partire
Cosa vuoi promettere ai tifosi?
“Cercherò di uscire come sempre con la maglia sudata”
I tuoi obiettivi per il futuro?
“Non mi pongo obiettivi. Il mio obiettivo principale è di avere salute, la cosa più importante per un calciatore”
la squadra può tornare ad essere competitiva per le prime posizioni?
“Lo spero, qui quando si vince è stupendo, non si dimentica più”
I tuoi compagni ieri hanno detto di voler continuare con Spalletti con questo gruppo. Sei d’accordo?
“D’accordissimo, non vedo perché no”.

 
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VUCINIC PROLUNGA IL CONTRATTO

Post n°8759 pubblicato il 01 Giugno 2009 da asrfila80

L’A.S. Roma S.p.A. ed il calciatore MIRKO VUCINIC rendono noto di aver raggiunto l’accordo per il prolungamento e l’integrazione del contratto economico per le prestazioni sportive ad oggi in vigore sino a tutto il 30 giugno 2013.
Al Calciatore sarà riconosciuto un compenso lordo di € 3,3 milioni, per la stagione sportiva 2008/2009, € 4 milioni per la stagione sportiva 2009/2010, € 4,2 milioni per la stagione sportiva 2010/2011, € 4,5 milioni per la stagione sportiva 2011/2012 e € 4,7 milioni di euro, per la stagione sportiva 2012/2013, oltre a premi individuali al raggiungimento di prefissati obiettivi sportivi; in tale ambito, è stato altresì definito un accordo per la licenza esclusiva in favore di A.S. Roma, per l’uso e lo sfruttamento dei diritti di immagine del Calciatore, per determinate categorie merceologiche e territori, nonché per specifici prodotti ufficiali a marchio A.S. Roma.

 
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IL RINNOVO DEL ''10'' ( da Corrieredellosport.it )

Post n°8758 pubblicato il 01 Giugno 2009 da asrfila80

L’appuntamento per la nuova stagione è fissato per il pri­mo luglio a Brunico. Per la prima volta dopo quattro anni France­sco Totti tornerà a svolgere la preparazione con i compagni in montagna. L’ultima volta accad­de nel 2005, a Castelrotto, l’anno successivo il capitano cominciò più tardi con gli altri campioni del mondo e nelle ultime due sta­gioni la Roma ha lavorato a Tri­goria. Ma la partita più importan­te si gioca nel mese di giugno, quando si comincerà a discutere il rinnovo del contratto del capi­tano giallorosso. Ieri Totti ha glis­sato sull’argomento: «Non ne ab­biamo ancora parlato, non mi hanno ancora detto niente. Se non mi chiamano loro... Io sono tranquillo». Francesco aspetta, ma le idee già le ha chiare. Il suo contratto scade nel 2010 e ha det­to recentemente di voler giocare fino al 2014. Siccome ha scelto di chiudere la carriera con la Roma, si dovrà discutere di un prolun­gamento di quattro anni, fino a quando avrà quasi 38 anni. Totti sembra disposto ad abbassarsi un po’ l’ingaggio, ma per passare di 5,8 milioni attuali a 5. La società sarà disposta ad accontentarlo? I dirigenti hanno preferito affron­tare gli altri contratti e lasciare quello di Totti alla fine. Per non mettere in evidenza una forbice così ampia tra gli ingaggi degli al­tri giocatori e quello del capita­no. Della questione se ne occupe­rà personalmente Rosella Sensi, che qualche mese fa disse a Totti che non ci sarebbe stato mai un problema. La Roma non può pen­sare di perdere il suo capitano e Totti non vuole tornare sui suoi passi.

 
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ROMA AI PIEDI DEL ''10'' ( da Romanews.eu )

Post n°8757 pubblicato il 01 Giugno 2009 da asrfila80

Ho sentito al telefono Francesco Totti e mi sono congratulato con lui per il record che ha raggiunto, e grazie al quale è entrato nella storia della Roma e del calcio italiano". Lo ha detto il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, a proposito del gol numero 178 realizzato dal capitano, che lo affianca a Boniperti nella classifica dei cannonnieri di tutti i tempi. "Ho invitato Totti in Campidoglio perché entro la fine di giugno voglio organizzare un evento in cui conivolgere tutto il Consiglio comunale per dargli un riconoscimento a nome della città di Roma".
Ho sentito al telefono Francesco Totti e mi sono congratulato con lui per il record che ha raggiunto, e grazie al quale è entrato nella storia della Roma e del calcio italiano".
Lo ha detto il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, a proposito del gol numero 178 realizzato dal capitano, che lo affianca a Boniperti nella classifica dei cannonnieri di tutti i tempi. "Ho invitato Totti in Campidoglio perché entro la fine di giugno voglio organizzare un evento in cui conivolgere tutto il Consiglio comunale per dargli un riconoscimento a nome della città di Roma".

 
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IL FUTURO ..... ? ( da Romanews.eu )

Post n°8756 pubblicato il 01 Giugno 2009 da asrfila80

C'è chi scappa per prendere l'aereo, chi si attarda in campo giocando con i figli che giocano a pallone nella porta sotto la curva Sud e chi saluta e non sa se dire ciao o addio. Nella Roma che chiude la stagione dopo 315 giorni, in copertina finisce la tribù dei precari. Il leader è Panucci. In settimana si incontrerà con Rosella Sensi, la sua permanenza è in bilico. Il difensore si giocherà le sue carte nel colloquio di metà settimana. Anche Spalletti sarà coinvolto nella decisione. Tra i precari c'è anche Menez. Un giornalista francese gli chiede: hai voglia di restare? Risposta: "Non ho ancora deciso. In ogni caso non dipende dalla presenza o meno di Spalletti. Devo parlare con i dirigenti. Il mio bilancio? Così così. Ma se lascio Roma torno in Francia".
Il portiere brasiliano Artur è  in uscita, anche se lui vorrebbe restare: "Il mio bilancio è positivo. Ho perso solo due volte, in Coppa Italia in casa dell'Inter battuto da un gol in fuorigioco e a Firenze, quel maledetto 4-1. Io voglio restare. Qui sto bene ed ho un'altro anno di contratto". Gli altri precari? Loria e Diamoutene sono agli addii, Cassetti  potrebbe retsare, Perrotta, che ha chiuso la stagione con un infortunio, resterà, ma senza rinnovo.

 
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INTERVISTA A CANDELA ( da Romanews.eu )

Post n°8755 pubblicato il 01 Giugno 2009 da asrfila80

Allora Vincent come procede l'organizzazione?
"Va molto bene, mancano solo dei dettagli. Il giorno si avvicina, siamo pronti".
Tante poi le adesioni illustri. Un'occasione per rivedere gli amici del passato e presente.
"Sì, sponda giallorossa ti confermo Totti, Tommasi, Balbo, Delvecchio, De Rossi, Nakata, Samuel, Cafu, Zago, Aldair, Zanetti. Tommasi verrà direttamente da Pechino e non avevo dubbi che avrebbe fatto di tutto per arrivare. Lui ha contribuito tanto l'anno dello scudetto e come uomo è uno dei più speciali. Tra i blues oltre naturalmente a Zidane ci saranno Vieira, Blanc, Trezeguet, Lizarazu e tanti altri. Io ho sempre avuto un grande rapporto con i compagni e questa è la dimostrazione che dopo tanti anni il rapporto non si dimentica".
E lo stadio si tingerà ancora di giallorosso, un'immagine che hai visto tante volte. Ne ricordi una in particolare.
"Sicuramente l'anno dello scudetto quando all'Olimpico c'era sempre tanta gente: immagini, sensazioni che rimangono nel cuore. Non posso poi dimenticare anche l'affluenza dei nostri tifosi a Bari. Erano 40.000! I tifosi della Roma sono sempre stati molto calorosi".
Per otto anni, dal '97 al '05, hai vestito la maglia giallorossa e sei stato un protagonista assoluto della formazione giallorossa come terzino molto avanzato dall'inimitabile 'doppio passo'.
"Il calcio è stata la mia passione, io mi volevo divertire e prendermi delle responsabilità giocando avanti, degli sbagli però li ho fatti anche io. Ho dato però sempre tutto quello che potevo dare. Il doppio passo? Mi piaceva farlo perchè mi veniva naturale, un gesto che è stato notato un pò di tutti".
In campo e fuori c'è sempre stata una grande intesa con Totti.
"Era più facile giocare con lui. Quando giocavamo mi diceva 'passami la palla, non metterla in banca'. Era molto facile giocare con lui, così come in Nazionale con Zidane".
E venerdì ci sarà anche l'ex campione bianconero.
"Un grande campione umile e uomo. Per me poi un grande amico, abbiamo trascorso anche tante vacanze insieme".
Cosa hanno in comune secondo te i due numeri 'dieci'.
"La classe sicuramente".
Hai sempre ribadito che il tuo più grande rimpianto è stato quello di lasciare la formazione giallorossa (poi Bolton, Udinese, Siena e Messina). Nonostante gli altri traslochi, sei rimasto però sempre molto legato alla Capitale.
"Io vivo a Roma, la mia compagna è di Roma e i miei figli sono nati nella Capitale. Io faccio sempre il tifo per la Roma, vado a Trigoria per andare a trovare i miei ex compagni. Anche se sono andato via quattro anni fa, sono sempre vicino a loro. Non dimentico però certo le mie origini e torno infatti spesso in Francia per andare a trovare la mia famiglia. Nella Capitale però sono cresciuto a livello umano e calcistico".
Cosa fa ora Vincent Candela?
"Ho abbandonato l'attività di procuratore ormai da due anni. Collaboravo con il mio ex agente, ma mi sono accorto che era un'attività che non faceva per me: parlare con i presidenti, i procuratori, io sono un uomo che non ama parlare tanto. Sono quindi un paio di anni che sono a casa, mi dedico alla mia famiglia e ai miei quattro figli, ho due maschi e due femmine. Le mie passioni oltre il calcio? Mi piace tanto ascoltare la musica e vedere i film. Ora devo fare il mestiere più difficile che è quello del padre, ma solo tra 20 anni, quando cresceranno i miei figli, sapremo come sarò stato".

 
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LE MIE PAGELLE SU ROMA - TORINO

Post n°8754 pubblicato il 31 Maggio 2009 da asrfila80

Artur 6 , Cassetti 6,5 , Riise 6 , Mexes 6 , Panucci 6 , De Rossi 6 , Pizarro 6 , Brighi 6,5 , Perrotta n.g. , Menez 6,5 , Totti 7,5 , Vucinic 7 , D'Alessandro 6 , Felipe n.g

 
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INTERVISTE NEL DOPO PARTITA ( da Romanews.eu )

Post n°8753 pubblicato il 31 Maggio 2009 da asrfila80

Totti a Sky
Hai raggiunto Boniperti.
"Sono soddisfatto di quello che ho fatto ma spero sempre di fare meglio. Adesso godiamoci questa annata altalenante, ma siamo lo stesso contenti di aver raggiunto la coppa Uefa".Qual è il gol che ricordi meglio?
"Ricordo meglio quello dello scudetto, quello più importante, ma spero ce ne siano altri più importanti".
Cosa rimpiangi di questa stagione?
"Purtroppo in Champions ci sono state squadre più forti di noi e noi abbiamo avuto molti infortuni".
Contestazioni al presidente, cosa ti aspetti del futuro?
"Purtroppo dispiace quando ci sono le contestazioni, questo però fa parte del lavoro e quindi le accettiamo. Quest’anno siamo stati sfortunati".
Spalletti?
"Rimane".
 
Totti a Sky/2:
“Il prossimo anno cercherò di raggiungere Baggio se starò bene fisicamente. Resteranno i Sensi? Io ho avuto un incontro con il Presidente che mi ha detto che rimarrà. Queste sono le ultime parole del Presidente, perciò rimarrà. La squadra? Quest'anno c'è stata molta distanza dalle big, ma siamo stati condizionati dai molti infortuni. L'Inter è la squadra più forte del campionato, ma noi siamo stati sempre dietro. Però quest'anno è stata la squadra più forte. L'importante è fare una campagna acquisti proiettata verso l'Inter, ovvero una squadra più forte, ma questo dipenderà dalla società e dal mister”.
 
Totti alla Rai:
"Per me Rosella è come una sorella. Le sono vicino, soprattutto nei momenti difficili. A Me ha detto che resterà alla guida della società. Sappiamo perchè ci sono state le contestazioni quest'anno, Rosella sa tutto, come comportarsi e sa fare bene il proprio mestiere. Spero di allungare il più possibile. Il gol più importante di questi 178 è certamente quello dello scudetto ma mi auguro ce ne siano altri ancora più importanti. Questa annata purtroppo è stata altalenante ma siamo contenti di avere almeno centrato l'Europa League. La finale di Champions? Purtroppo ci sono state squadre più forti di noi, inoltre con i tanti infortuni che abbiamo avuto non siamo riusciti ad ottenere quello che volevamo. L'importante è partire bene l'anno prossimo. Spalletti? Spero che resti, così possiamo chiudere la carriera qui insieme".
 
Totti a Roma Channel:
"Quel rigore ha avuto un sapore particolare. Un sapore che volevo sentire presto. Ci sono riuscito. Sono contento di quello che ho fatto. I figli? Sono il regalo più bello che ho ricevuto. Sono felice di avere bella famiglia, e spero di allargarla. I record fa piacere batterli. È normale che batterli con stessa maglia mi gratifichi parecchio. Ho vinto la mia battaglia contro tutti. Raggiungere Baggio? Non voglio essere presuntuoso, ma se non avrò alcun problema fisico, credo di poterlo superare entro la prossima stagione. Sì, batterò Baggio. La stagione? Con un organico così forte penso che la Roma meriti posizioni più alte. Ma problemi, infortuni e squalifiche ci hanno penalizzato. Speriamo di fare molto di più. Perché non voglio fare l’allenatore? Sono troppo buono. L’allenatore deve avere polso. Preferisco fare altre cose. Sappiamo che la squadra ha avuto problemi, quest’anno. Di più non potevamo fare. Ma abbiamo fatto molto bene, in queste annate con Spalletti. La gente ha capito che il gruppo voleva dimostrare di essere grande anche in momenti difficili. Non abbiamo ottenuto quanto volevamo. Non avevamo  intenzione di raggiungere l’Europa League? A volte, a Roma si parla un po’ troppo. Noi siamo uniti. E cercheremo sempre di fare più punti possibile".
Rosella Sensi alle radio
"Le parole di Spalletti? Lo ringrazio. L'ho sempre detto che è un grande uomo e un grande professionista. La prossima settimana parleremo, è giusto avere un colloquio a fine stagione". Spalletti ha chiesto rispetto dei ruoli.
"I ruoli ci sono e anche ben definiti. E' giusto migliorare, vediamo cosa possiamo fare".
Continua la contestazione...
"Un po' di malcontento ci può stare quando le aspettative sono più alte dei risultati. Mi dispiace ma ci sta".
Sulle vicende societarie.
"Sono molto serena, credetemi. Su questo argomento parliamo con i comunicati. Andiamo avanti con serenità. Sono una che parla poco, sono abituata di più a fare i fatti".
Che mercato sarà quello della Roma?
"Lavoreremo come sempre".
 
Spalletti a Roma Channel:
"Ringrazio il pubblico per la partecipazione. A volte ci ha contestato, ma è stato un dissenso dovuto al troppo amore. Oggi abbiamo giocato una gara fatta di qualità, di alti e bassi, perché questo è il nostro difetto. A volte non manteniamo la concentrazione e gli avversari se ne approfittano. Quando ingraniamo la marcia, facciamo gol e vinciamo le partite. Il Torino era molto motivato. Noi abbiamom dimostrato maturità. Abbiamo terminato in maniera corretta. Nel Torino mancavano 10-12 giocatori, ma Camolese ha messo in campo un complesso importante. In questi anni abbiamo messo insieme numeri importanti. Totti ha segnato tanto in queste stagioni. Lui ha addosso i segreti del calcio, ha qualcosa di diverso rispetto agli altri e lo devono sapere anche nello spogliatoio. Il modulo? Dopo l’ingresso Vucinic era un 4-3-3. Da questa stagione ho imparato molte cose perché faccio il mio lavoro con amore e dedizione. All’inizio ho provato a lasciare scorrere più di qualcosa che doveva essere di competenza dell’allenatore. Ai giocatori però bisogna stare sempre addosso. Quanto riprenderemo? Prima di una gara ufficiale occorrono quattro settimane di lavoro".
 
Spalletti in conferenza stampa:
"Ci sono stati dei momenti dove abbiamo dovuto superare delle dificoltà. In momenti cruciali della stagione non siamo stati fortunati. Potevamo fare di più, ma ci tenevamo a salutare il nostro pubblico che ci è sempre stato vicino".
Dalle sue parole, sembra che resterà alla Roma...
"Rimane lo stesso discorso. Come ho io da dire delle cose, la proprietà ha da dire delle cose a me. Non posso dare risposte nette, perché ora non ce ne sono. Tra me e la società c'è di mezzo la Roma, che esige delle risposte importanti".
Rosella ha detto che si troverà un accordo.
"Ringrazio delle belle parole, da lei ho ricevuto molto. Questa realtà ti crea questa imposizione di dare il massimo. Poi però per lottare contro gli avversari bisogna mettere a punto due o tre cose. Essere trasparenti in tutto".
Perrotta si è procurato l'ennesimo infortunio.
"Dobbiamo avere più attenzione su queste cose è fuori di dubbio. In realtà ci abbiamo provato: per esempio Juan è rimasto fuori per precauzione...".
Totti ha detto che Rosella non cederà la Roma.
"E' fuori di dubbio che io sia legato alla famiglia Sensi. Con questa famiglia ho trascorso momenti bellissimi e anche quest'anno, nonostante le difficoltà, abbiamo vinto molte partite".
Panucci ha speso parole di elogio nei suoi confronti.
"Uguale il mio discorso. Così come per gli altri".
 
De Rossi alle radio:
"Abbiamo un gruppo forte. Abbiamo fatto meno di quanto volevamo fare. Finalmente è tutto finito. Da quando abbiamo perso la Champions League è stato quello il nostro desiderio. È stata una stagione di alti e bassi, di sfortuna e infortuni. Ci sono componenti e errori grandi da parte di tutti. Se pensiamo solo agli infortuni però non cresciamo. Io vado in Nazionale e faccio il mio lavoro. Poi sarò contento di ricominciare con la Roma. Spero però di fare un po’ di vacanze. Spalletti ci ha fatto divertire, è una persona corretta. Bisogna stargli al fianco. La mia stagione la valuto come valuto quella della squadra. E lo farei anche se avessi fatto venti gol".
 
Panucci alle radio:
"E' stata una stagione difficile e anomala che abbiamo chiuso con la qualificazione all'Europa League, gli infortuni ci hanno penalizzato. Speriamo che l'anno prossimo sia Champions".
Ti vedrai con la società per discutere il tuo futuro?
"Sì, parlerò con la società in settimana. Vedremo se sarà il caso di prolungare il contratto o meno".
Il problema sono i soldi?
"Ricordatevi una cosa: da quando sono alla Roma non ho mai parlato di soldi con la società. Tengo  a dire anche che io sono stato l'unico, oltre a Montella, che si è abbassato lo stipendio nei momenti difficili".
Spalletti resterà?
"Spalletti deve rimanere perché è un grande professionista e gli va riconosciuto. La famiglia Sensi? Non dimentichiamoci di quello che hanno fatto per la Roma. Spero che restino alla guida del club".

 
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38° GIORNATA IN SERIE A ( da Datasport.it )

Post n°8752 pubblicato il 31 Maggio 2009 da asrfila80

Bologna-Catania 3-1
Marcatori: 5´ Mingazzini (Bol); 26´ Terzi (Bol); 50´ Morimoto (Cat);
68´ Di Vaio (Bol)

Fiorentina-Milan 0-2
Marcatori: 55´ Kaka' (Mil); 76´ Pato (Mil)

Genoa-Lecce 4-1
Marcatori: 23´ Jankovic (Gen); 33´ Tiribocchi (Lec); 53´ Criscito (Gen);
55´ Milito (Gen); 66´ Milito (Gen)

Inter-Atalanta 4-3
Marcatori: 6´ Muntari (Int); 10´ Doni (Ata); 12´ Ibrahimovic (Int);
25´ Cigarini (Ata); 53´ Doni (Ata); 80´ Cambiasso (Int); 81´ Ibrahimovic (Int)

Juventus-Lazio 2-0
Marcatori: 3´ Iaquinta (Juv); 59´ Iaquinta (Juv)

Napoli-Chievo 3-0
Marcatori: 3´ Montervino (Nap); 7´ Bogliacino (Nap); 19´ Pia' (Nap)

Palermo-Sampdoria 2-2
Marcatori: 7´ Miccoli (Pal); 40´ Succi (Pal); 45´ Pazzini (Sam);
60´ Stankevicius (Sam)

Reggina-Siena 1-1
Marcatori: 45´ rig. Stuani (Reg); 76´ Maccarone (Sie)

Roma-Torino 3-2
Marcatori: 9´ Vailatti (Tor); 35´ Menez (Rom); 74´ Vucinic (Rom);
83´ rig. Totti (Rom); 88´ Ventola (Tor)

Udinese-Cagliari 6-2
Marcatori: 10´ Asamoah (Udi); 13´ Pepe (Udi); 16´ Floro Flores (Udi);
55´ rig. Acquafresca (Cag); 57´ Parola (Cag); 58´ Pasquale (Udi); 83´ Quagliarella (Udi);
90´ Ighalo (Udi)

Classifica
Inter 84; Juventus 74; Milan 74; Fiorentina 68; Genoa 68; Roma 63; Udinese 58; Palermo 57; Cagliari 53; Lazio 50; Atalanta 47; Napoli 46; Sampdoria 46; Siena 44; Catania 43; Chievo 38; Bologna 37; Torino 34; Reggina 31; Lecce 30

 
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ROMA - TORINO 3 - 2 ( da Romanews.eu )

Post n°8751 pubblicato il 31 Maggio 2009 da asrfila80

Il Torino non ce l'ha fatta: 34 punti, 37 gol fatti, 61 reti subite, e tre allenatori sono cifre che fotografano una stagione iniziata bene (col 3-0 sul Lecce alla prima giornata) ma finita male, con la retrocessione in serie B, insieme a Lecce e Reggina. La Roma invece, che oggi si è imposta 3-2, chiude con l'ingresso, conquistato già domenica scorsa, alla prima edizione dell'Europa League. Totti, che realizza l'ultima rete, su rigore, raggiunge quota 178 gol in A, agganciando Boniperti al nono posto della classifica dei marcatori della massima serie.

torino decimato — Il Torino 2 deve fare a meno di sette squalificati (Ogbonna, Pratali, Pisano, Diana, Bianchi, Abatev e Dzemaili) e di 4 infortunati (Corini, Saumel, Stellone e Zanetti). Risultato: manda in campo Rosina e Ventola non al meglio, e in panca si porta 3 Primavera.

Ma nonostante queste premesse ben poco incoraggianti, la squadra di Camolese da subito mostra determinazione e coraggio sul campo dell'Olimpico che mercoledì scorso ha visto trionfare il Barcellona in Champions. Altra gara, altre emozioni. Oggi stiamo a parlare di un Torino che cerca di camuffare al meglio assenze e affanni, e di una Roma che ha già l'Europa League in tasca e per la quale l'unica motivazione potrebbe essere l'aggancio (o il sorpasso) di Totti su Boniperti, e naturalmente di un Bologna e Catania che si gioca al Dall'Ara ma è come se le distanze fra Roma e Bologna fossero per un giorno azzerate. Dopo 4 minuti Panucci si trova sul destro un pallone che chiede solo di essere spinto in rete, ma il difensore, in campo a sorpresa al posto di un Juan che lamenta dolori muscolari, sbaglia l'impatto e l'azione da gol sfuma. Arriva la notizia del vantaggio firmato da Mingazzini, il Torino carica e al 9' va a sua volta il vantaggio: sugli sviluppi di un angolo, Vailatti prova un destro (sporco) da fuori area e trova il suo primo gol stagionale. La Roma non si scompone e procede nel masticare calcio offensivo: un colpo di testa di De Rossi su punizione di Menez viene visto in extremis da Sereni, Perrotta si infortuna e lascia il posto a Vucinic (al quale era stato preferito Menez dal 1'), da Bologna arriva la notizia del raddoppio di Terzi. Poi gli sforzi giallorossi sono premiati: al 35' Menez firma il quarto gol del campionato, un gran bel gol peraltro. Un'altra occasione per parte (al 40' Ventola angola troppo un colpo di testa, al 46' Vucinic non trova lo specchio su assist di Totti), e il primo tempo si chiude con un Torino al momento in serie B.

totti aggancia boniperti — La ripresa si apre sotto i migliori auspici per i granata: al 5' Ventola non riesce ad approfittare di una distrazione della fase difensiva giallorossa, a tu per tu con Artur, al 6' Vucinic cade in area strattonato da Natali ma Damato lascia correre, e contemporaneamente arriva la notizia del gol di Morimoto, col Catania che accorcia le distanze sul Bologna. La squadra di Camolese appare rinfrancata, ma la Roma non perde occasione per portarsi in avanti: insomma la gara resta equilibrata, e appesa - con un filo immaginario - al risultato del Dall'Ara. Artur devia in angolo un'occasione di Ventola, poi arriva la notizia - ferale per i granata - del terzo gol del Bologna, realizzato da Di Vaio (3-1 per il Bologna). Totti ci prova al 25' ma il suo sinistro incrociato esce di un soffio, poi ci pensa Vucinic a firmare il 2-1: al 29' il suo destro rasoterra in corsa trafigge Sereni. Ma non è finita, perché al 37' Franceschini atterra Cassetti in area: espulsione per lui e rigore per la Roma. Se ne incarica Totti, che firma così il 3-1, ma soprattutto l'aggancio a Boniperti a quota 178 gol in A. Al 43' l'ultima fiammata d'orgoglio granata: Ventola in acrobazia realizza il 3-2. Ma tutto è vano, il Torino retrocede in serie B.

ROMA-TORINO 3-2 (1-1)

MARCATORI: nel pt 9' Vailatti, 35' Menez; nel st 29' Vucinic, 38' Totti su rigore, 43' Ventola.

ROMA (4-3-1-2): Artur; Cassetti, Mexes, Panucci, Riise; Perrotta (27' pt Vucinic), De Rossi, Brighi; Pizarro; Menez (15' st D'Alessandro), Totti (47' st Felipe). (Julio Sergio, Diamutene, Loria, Montella). All. Spalletti.
TORINO (3-5-1-1): Sereni; Rivalta (28' st D'Onofrio), Natali, Franceschini; Dellafiore, Colombo (40 st Di Lorenzo), Barone, Vailatti (46' st Suciu), Rubin; Rosina; Ventola (Calderoni, Gasbarroni, Lerda, Abbruscato). All. Camolese.

ARBITRO: Damato di Barletta.
NOTE: spettatori: 37 mila, 8.320 paganti con un incasso di 132.255 euro. Espulso: nel 37' st Franceschini per fallo da ultimo uomo. Ammoniti: Franceschini e Mexes per gioco scorretto, Panucci per proteste. Angoli: 7-7. Recupero: 1' e 2'.

 
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IL RICORDO DI AGO DA PARTE DI SUA MOGLIE

Post n°8750 pubblicato il 31 Maggio 2009 da asrfila80

E poi si fa sera. «E noi parliamo, ci confrontiamo. Mi consiglia, mi trasmette forza». La dolcezza è nei verbi coniugati al presente. I verbi che vivono. E poi alza gli occhi, non li abbassa: «C’è stato un periodo che ero arrabbiata con lui. Che mi facevo tante domande e non trovavo una risposta. Mi sono detta che dovevo cercare la felicità nelle piccole cose, per me, i miei figli e per lui». Per il capitano buono, per il ragazzo di borgata che aveva riportato lo scudetto a Roma. Che aveva sfiorato la coppa dei Campioni, che hanno mandato via. Che hanno dimenticato. Il calcio, non la gente. Perché Ago era la gente: «Ancora oggi, a quindici anni da quel giorno, la gente parla di lui come di un esempio per i giovani calciatori, un uomo vero». Quel giorno, il 30 maggio 1994, Agostino Di Bartolomei si uccise con un colpo di pistola sul terrazzo della sua villa, sul mare, a San Marco di Castellabate, in provincia di Salerno. Dieci anni prima, il 30 maggio 1984, la Roma perse la coppa dei Campioni ai rigori, all’Olimpico con il Liverpool. Una terribile coincidenza. Esatto, coincidenza.

Marisa De Santis è una donna che seleziona le parole, che guarda negli occhi, che non sfugge a sé stessa. La memoria di Marisa è intatta, guarda al passato per valorizzare il presente. Trent’anni fa: «Era la fine degli anni ’70. Roma era diversa, era più a misura d’uomo. Dirsi buongiorno aveva un valore. Era una festa tra amici. Mi dissero “guarda, c’è il capitano della Roma, quel famoso Di Bartolomei”. Sembrava antipatico, non brillava per favella. Pensai: lavora con i piedi! Lui ascoltava, mi chiese che lavoro facessi. Ero un’assistente di volo, una hostess. Rispose con una battuta, si aprì in un istante. Ci siamo frequentati per diversi mesi, ci siamo messi insieme e ci siamo sposati».

Era un calciatore, il capitano della Roma del barone, di Nils Liedholm: «I miei mi dicevano sempre: “ok, gioca a calcio, ma che lavoro fa?”. Noi eravamo completamenti estranei al calcio, non ci capivo niente, non mi interessava. Ma vivevo con Ago e dovevo entrare nel suo mondo, che era passione, sacrificio, gioia. Andavo allo stadio. Nel gioco a zona di Liedholm, che metteva a dura prova la velocità di Agostino e che ne esaltava le qualità di combattente, rivedevo “Il gioco delle perle di vetro” di Hermann Hesse». Il pallone, i libri, la pittura: «Non frequentavamo i salotti, il generone romano. Ci piacevano le cene con gli amici, le mostre di pittura, le presentazioni di libri. A letto leggevamo molto. Ci scambiavamo i libri con gli amici. Ago era ghiotto di arte. Certo, c’erano anche le serate con la squadra, promosse da Ago perché era il capitano e ci teneva al gruppo, al rispetto, più che l’amicizia. L’amicizia tra i calciatori è impossibile, c’è troppa competizione. L’importante che ci sia rispetto. E Ago era rispettato, apprezzato dai tifosi e dall’allenatore».

Tre anni, un crescendo: 1982, nasce Luca; 1983, lo scudetto; 1984, la finale di coppa dei Campioni a Roma. «La gente era sicura di vincere, sentiva quella coppa già in bacheca. I rigori hanno zittito il pubblico, i giocatori, la città. Dentro Ago aveva un dolore enorme. Non so quante notti avrà passato insonne, tante. Era un uomo che somatizzava, non riusciva a condividere il suo dolore con gli altri». Il peggio arriva con Eriksson: «Non credo che il nuovo allenatore non volesse Ago, piuttosto il presidente Dino Viola aveva previsto altre scelte e aveva progettato di vendere Ago al Milan, dove c’era Liedholm che l’avrebbe accolto a braccia aperte».

E fu Milan: «Ci trasferimmo a Milano. Luca era piccolo, c’era tanta neve, faceva freddo. Avevamo nostalgia di Roma. Ago voleva chiudere la carriera Roma». Non c’entrano le discussioni con i compagni di squadra: «Quei rigori hanno segnato tante persone, Ago s’infuriò con Falcao che non volle batterlo. Aveva un buon rapporto con Bruno Conti, meno con Ciccio Graziani, che aveva un carattere particolare». Un anno a Cesena, due alla Salernitana: «Noi venivamo a San Marco d’estate, dalla mia famiglia. Avevamo deciso di costruirci una casa sul mare e Ago voleva farsi un’altra promessa e mantenerla: portare la Salernitana in serie B, risollevare la storia di una squadra che faticava nei campi di serie C». La Salernitana in B, e Agostino si ritira: «Quando smetti non è facile ritrovare un equilibrio, fisico e psicologico. Si passa da tre ore di allenamenti al giorno a zero, o quasi. Si passa dall’adrenalina ogni domenica, ad un’esistenza normale. Sembrerà una sciocchezza, ma credo che uno psicologo, qualcuno che stia vicino a chi smette di giocare sia necessario. Perché è dura».

Senza riconoscenza, durissima: «Ago voleva allenare i bambini, farli crescere senza ingannarli. Sbaglia chi si fida troppo del calcio, che è finto, che fa male. Voleva dare l’esempio: non con le parole, che non sapeva e voleva maneggiare, con il comportamento». Nessuna chiamata dalla Roma: «E oltre ad uno studio assicurativo a Salerno, aprì una scuola calcio a San Marco. Era deluso dagli altri. Ma era felice». Il 29 maggio: «Cena con gli amici, un salto al mare. Luca sulle spalle di papà. Normale. Non me l’aspettavo, non era da lui. Non cerco spiegazioni. Anche se il gesto è stato improvviso, una debolezza che poteva superare, avesse scelto un altro modo per sopportare quel senso di debolezza». Con la pistola, non si può. Non si può rimediare. Il dopo. «Avevo bisogno di coccole, di una tata. Mi sono ripresa. Nella villa ospito amici e gente selezionata, sette stanze, prima colazione. Faccio l’alberghiera! Qui c’è la quiete, sente il mare? La gente viene da Roma e da fuori per rilassarsi. E quando vado a Roma, a trovare mio figlio Luca, avvocato, che per fortuna non aveva le doti per fare il calciatore, rientro nello smog, nel traffico, nella vita veloce». L’erede, Francesco Totti: «E’ venuto qui, nel ’95, per un torneo di calcio giovanile. Gli dissi: “Sarai il capitano della Roma”. E’ un bravissimo giocatore, un uomo educato e corretto, uno splendido padre”. Oggi, 30 maggio 2009. Quindici anni fa.

 
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42° GIORNATA IN SERIE B ( da Datasport.it )

Post n°8749 pubblicato il 30 Maggio 2009 da asrfila80

AlbinoLeffe-Ancona 3-4
Marcatori: 25´ Ruopolo (Alb); 58´ Perico (Alb); 61´ Colacone (Anc);
67´ Cisse (Alb); 70´ Mastronunzio (Anc); 72´ De Falco (Anc); 90´ Rizzato (Anc)

Ascoli-Livorno 2-3
Marcatori: 47´ Belingheri (Asc); 55´ Diamanti (Liv); 77´ Soncin (Asc);
79´ Tavano (Liv); 93´ Tavano (Liv)

Avellino-Empoli 0-1
Marcatori: 75´ Saudati (Emp)

Bari-Treviso 4-1
Marcatori: 2´ Guberti (Bar); 14´ Musetti (Tre); 26´ Guberti (Bar);
49´ Caputo (Bar); 63´ Barreto (Bar)

Cittadella-Rimini 2-0
Marcatori: 53´ Carparelli (Cit); 72´ Meggiorini (Cit)

Grosseto-Frosinone 2-1
Marcatori: 39´ Cordova (Gro); 49´ Scarlato (Fro); 82´ Cordova (Gro)

Mantova-Salernitana 1-1
Marcatori: 14´ Godeas (Man); 32´ Ganci (Sal)

Pisa-Brescia 0-1
Marcatori: 94´ Zambrella (Bre)

Sassuolo-Parma 2-2
Marcatori: 23´ Noselli (Sas); 28´ Martinetti (Sas); 31´ rig. Leon (Par);
94´ Reginaldo (Par)

Triestina-Modena 0-1
Marcatori: 84´ Pinardi (Mod)

Vicenza-Piacenza 1-2
Marcatori: 38´ Passoni (Pia); 40´ Rigoni (Vic); 81´ Passoni (Pia)

Classifica
Bari 80; Parma 76; Livorno 68; Brescia 67; Empoli 67; Grosseto 64; Sassuolo 60; Triestina 59; AlbinoLeffe 58; Piacenza 55; Frosinone 53; Vicenza 52; Mantova 52; Modena 51; Salernitana 51; Ascoli 51; Cittadella 50; Rimini 50; Ancona 49; Pisa 48; Avellino 40; Treviso 35

PLAYOFF

Andata semifinali (domenica 7 giugno)
Grosseto-Livorno
Empoli-Brescia

Ritorno semifinali (giovedì 11 giugno)
Livorno-Grosseto
Brescia-Empoli

Finale
Andata (domenica 14 giugno)
Ritorno (sabato 20 giugno)

PLAYOUT

Andata (sabato 6 giugno)
Ancona-Rimini

Ritorno (sabato 13 giugno)
Rimini-Ancona

 
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38° GIORNATA IN FRANCIA ( da Datasport.it )

Post n°8748 pubblicato il 30 Maggio 2009 da asrfila80

Caen-Bordeaux 0-1
Marcatori: 48´ Gouffran (Bor)

Grenoble-Sochaux 0-1
Marcatori: 43´ Erdinc (Soc)

Lilla-Nancy 3-2
Marcatori: 12´ Vittek (Lil); 15´ Rami (Lil); 42´ Ouaddou (Nan);
64´ Hadji (Nan); 72´ Plestan (Lil)

Lorient-Le Mans 1-1
Marcatori: 15´ Helstad (Le ); 33´ Ciani (Lor)

Nantes-Auxerre 2-1
Marcatori: 13´ Klasnic (Nan); 48´ Berthod (Aux); 53´ Bagayoko (Nan)

Nizza-Le Havre 0-0

O. Marsiglia-Rennes 4-0
Marcatori: 51´ Kone (O. ); 55´ Niang (O. ); 58´ aut. Douchez (Ren);
71´ Niang (O. )

Paris SG-Monaco 0-0

Saint Etienne-Valenciennes 4-0
Marcatori: 14´ Ilan (Sai); 53´ Gomis (Sai); 56´ Gomis (Sai);
66´ Mirallas (Sai)

Tolosa-Lione 0-0

Classifica
Bordeaux 80; O. Marsiglia 77; Lione 71; Tolosa 64; Lilla 64; Paris SG 64; Rennes 61; Auxerre 55; Nizza 50; Lorient 45; Monaco 45; Valenciennes 44; Grenoble 44; Sochaux 42; Nancy 42; Le Mans 40; Saint Etienne 40; Caen 37; Nantes 37; Le Havre 26

 
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FORZA CAPITANO , UN GOL , UN NUOVO RECORD

Post n°8747 pubblicato il 30 Maggio 2009 da asrfila80

È un onore per me pensare di essere in corsa per raggiungere Boniperti nella classifica dei migliori marcatori di tutti i tempi. Ringrazio Boniperti per le parole che ha usato nei miei confronti. Pensare di poterlo raggiungere è un piacere ma soprattutto è un onore potermi confrontare con lui che è stato una bandiera del calcio, come lo è Maldini. Il riferimento a Paolo non è casuale perchè ancora mi chiedo come sia possibile che uno come lui venga contestato dopo tutto quello che ha fatto per e con la maglia del Milan. Mi ha sorpreso scoprire che in questo calcio vengano contestate anche le bandiere. Boniperti rimpiange i palloni leggeri di oggi? Con il tocco di classe che aveva lui non conta il pallone ma il piede e lui sotto questo aspetto di sicuro non deve rimpiangere nulla. Parlando di bandiere, in un giorno come questo, non posso non pensare al grande Ago Di Bartolomei. Come sono sicuro che oggi, a 15 anni dalla sua tragica scomparsa, in un giorno triste per tutti noi, tutti i romanisti gli abbiano dedicato un pensiero».

 
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CONFERENZA STAMPA DI SPALLETTI ... L'ULTIMA ? ( da Romanews.eu )

Post n°8746 pubblicato il 30 Maggio 2009 da asrfila80

Il tecnico ha voluto aprire la conferenza con un ricordo:
“Oggi sono 15 anni dalla scomparsa di Di Bartolomei, un calciatore che fa parte della nostra storia, un grane calciatore e un grande uomo. Mi faceva piacere ricordarlo prima della conferenza. Ora si può iniziare”.
Roma-Torino è un'occasione per fare il bilancio della stagione
“Noi andremo a giocare come sempre fatto, per la vittoria. Ci serve per ringraziare il popolo giallorosso dell’affetto e del sostegno che ci ha sempre dato, anche quando le cose non sono andate bene. Come giustamente avete detto, il dissenso va accettato. Ma all’interno del dissenso si legge quello che è l’affetto dei nostri sostenitori, dei nostri portivi. Io poi dico che non è una stagione tutta da buttare. Sono state fatte anche delle buone cose. Se si va a vedere, quello che ha accompagnato la Roma in questi quattro anni, ci si accorge che ci sono numeri importanti da portare a supporto del lavoro di questi ragazzi, come le partite disputate e le vittorie fatte, che danno lustro a questa società. Si deve fare meglio, ma non è una stagione disastrosa”
Pensa che avrebbe potuto fare di più in quest'annata?
“Diventa difficile. All’inizio, dove c’è stato quel periodo difficile e ci sono dove state diverse sconfitte mi reputo delle responsabilità importanti. Siamo arrivati all’inizio della stagione un po’ morbidi. Si è visto e l’allenatore dalla sua posizione può fare molto. Mi sono impegnato al massimo e attraverso l’impegno massimale mi sono lasciato trascinare a delle reazioni che non dovevo avere. Ma anche questo è sintomo di affetto, passione, di volerci stare e di voler determinare”.
L‘anno prossimo si presenta come l’anno del riscatto. Ama l’idea di potersi riscattare? Di giocarsi la credibilità?
“Sì, per me il calcio è una professione seria, attraente, di cui sono innamorato. Tutto ciò che riguarda il calcio mi appassione, mi piace misurarmi con le condizioni che il calcio determina in qualsiasi direzione. Se ti vuoi riferire a qualcosa di più, in un ambiente come quello di Roma bisogna lavorare in modo trasparente, senza creare aspettative difficilmente raggiungibili per i ragazzi. Con la tensione addosso non si riesce a dare il meglio di noi stessi”
Lei ha deciso che resterà alla Roma?
“Nelle conferenze precedenti mi hai chiesto se mi fa piacere restare. Non scherziamo, la Roma è un’attrazione incredibile per chi fa il mio lavoro, per i calciatori, per chi fa calcio e la vede da fuori. Incantato dalle bellezze di Roma. Roma è una cosa affascinante. Con i ragazzi mi sembra di aver avuto un buon rapporto, significa però dover dire ad un calciatore quale deve essere il suo ruolo, il suo lavoro, la sua disponibilità. Ci può stare che il calciatore viva un momento particolare di vita e lo riporti all’interno dello spogliatoio e allora bisogna confrontarsi. Ma in linea di massima ho cercato di renderli consapevoli della traccia da seguire per avere partecipazione. Il fatto è che devo parlare con la dottoressa Sensi come lei deve parlare con con me. Ci siamo sentiti, parleremo questa settimana. Ua cosa la devo fare, un paio lei, si cerca il momento per avere la tranquillità di spiegare bene quali devono essere i programmi, per il bene della Roma e dei suoi sportivi. Lei saprà che chiedermi, io saprò che dirle. Non ci devono essere altri intralci di nessun genere. Non contratti o non contratti. Si deve lavorare in modo serio, costante e buttarsi dentro quello che deve essere un impegno professionale assoluto”
L’attrazione è ancora viva? Pensa di poter dare ancora molto?
“L’essenziale è non fare confusione. Quando dico di voler dare il centocinquanta per cento, non perché non hai stimoli o entusiasmo. Ma perche per poter  dare questo servono punti fermi, paletti. Si riesce a contribuire in modo naturale. Se non hai i punti fermi e se non si rende bene la conoscenza dei programmi, dei progetti...Se non c’è chiarezza assoluta, è difficile dare il contributo giusto, e di conseguenza si fa questo. Si farà un discorso corretto, sempre per il coinvolgimento e di conseguenza quella che deve essere una partecipazione totale a quello che si dice, che si prospetta. Un punto fermo, un riconfermato di sicuro: Giorgio Rossi. Dentro la Roma a fare quello che ha sempre fatto. Poi, il resto”
Potrà contare la campagna di rafforzamento?
“Io non ha da chiedere. Io nella Roma ci lavoro volentieri e sono innamorato della Roma e di Roma. Poi, viene il resto. Si potrà dire dopo che ci saremo incontrati, in modo naturale, trasparente. Navigare a vista”.
Sarà un incontro definitivo?
“Vedremo quello che viene fuori, io non lo so. Siamo d’accordo che ci saremmo sentiti, che dovevamo stare insieme a fine campionato e lo faremo. Tutto il resto verrà dopo che ci saremo incontrati”.
Si aspetta chiarezza dalla Sensi, ma se la chiarezza, per le vicende di questi giorni, non dovesse arrivare?
“Secondo me la Sensi è stata in questi anni straordinaria prendendo in considerazione anche quello che viene detto da fuori, a farlo vivere all’interno dello spogliatoio, questa difficoltà finanziaria. Perchè noi abbiamo sempre riscosso puntualmente. Puntualmente. Questo è il messaggio più corretto da mandare ai calciatori. Quelle che sono eventuali problematiche di cui vengono riportate spesso generalità di tutti i tipi (ride, ndr) non le dobbiamo prendere in considerazione e non ci debbono interessare. Noi siamo allenatore, calciatori e dobbiamo fare bene il nostro mestiere, sviluppare bene il nostro lavoro sul campo. Ci ha sempre pagato quindi, da questo punto di vista : dottoressa Sensi, straordinaria”.
Si può sintetizzare così: 'se per fare bene si deve vincere non sono io l’uomo giusto, io posso lavorare'. È corretto?
“Io nella Roma penso ci siano buoni calciatori, Penso con l'inventiva, le idee, il modo di lavorare, quella che è la gestione corretta, fatta in modo complice sotto tutti gli aspetti, facendo apparire a tutto ciò che ci circonda i motivi giusti, il nostro modo di lavorare, lo accetto volentieri. Faccio ciò che devo fare. A me lavorare nella Roma fa molto piacere. Io non posso garantire che vinco il campionato. Se qualcuno garantisce che vince io mi faccio da parte. Se c’è invece un programma serio, trasparente, dove ci siano ruoli ben precisi e responsabilità - io me le prendo tutte le mie - si va e si gioca sempre per la vittoria, per la posizione più alta. Non si dice ‘o arrivi così, a questa posizione o...’. Se si dice che è disastroso arrivare sesti, io dico che si può arrivare anche decimi una volta. Lo valuteremo bene, ma nel calcio ci può stare la volta che arrivi decimo anziché sesto”.

 
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I CONVOCATI PER ROMA - TORINO

Post n°8745 pubblicato il 30 Maggio 2009 da asrfila80

2 CHRISTIAN PANUCCI
4 JUAN
5 PHILIPPE MEXES
7 DAVID PIZARRO
9 MIRKO VUCINIC
10 FRANCESCO TOTTI
14 FILIPE
15 SIMONE LORIA
16 DANIELE DE ROSSI
17 JOHN ARNE RIISE
20 SIMONE PERROTTA
21 SOULEYMANE DIAMOUTENE
23 VINCENZO MONTELLA
24 JEREMY MENEZ
25 GUILHERME DE MORAIS GUSMAO ARTUR
27 JULIO SERGIO BERTAGNOLI
33 MATTEO BRIGHI
38 MARCO D’ALESSANDRO
40 ALESSANDRO MALOMO
77 MARCO CASSETTI
 
 

 
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JUAN DOPO IL RINNOVO ( da Romanews.eu )

Post n°8744 pubblicato il 29 Maggio 2009 da asrfila80

Era quello che volevo», ha annunciato Juan a Roma Channel e Sky. "Mi trovo benissimo qui anche se qualche volta mi sono arrabbiato perché volevo giocare di più e sono molto contento di restare. Leonardo è un amico, abbiamo giocato insieme in nazionale e nel Flamengo, gli voglio bene, gli auguro tanta fortuna ma anche qui c'è una bella coppia di difesa. Giocare con Philippe mi piace tantissimo, voglio restare qui. Ho rinnovato con la Roma perché sono felice qui e non c'è alcun pensiero per altre squadre. La stagione non è andata come volevamo, possiamo e vogliamo fare meglio. Capita a tutte le grandi squadre una stagione storta, purtroppo a noi è successo quest'anno ma siamo forti, abbiamo un buon gruppo e l'anno prossimo torneremo più forti. Ci mancherà la Champions ma dobbiamo essere forti per tornarci, questo è un gruppo importante, che deve giocare partite importanti. L'Europa League è comunque una competizione importante e vogliamo fare bene. Gli infortuni? Anche io ho sbagliato qualche volta, per tornare presto mi sono rifatto male. Bisogna stare con la testa tranquilla, il prossimo anno senza infortuni spero di giocare di più. Ora sto meglio e penso che per la Confederations Cup sarò al top. Spalletti? È un grande tecnico, conosce la nostra squadra più di altro e mi farebbe piacere se rimanesse. Per il futuro vorrei alzare una coppa e vincere con la Roma».

 
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1 SETTIMANA ALL'ADDIO DI CANDELA ( da Romanews.eu )

Post n°8743 pubblicato il 29 Maggio 2009 da asrfila80

Vincent Candela ha parlato a CentroSuono Sport: "Ho smesso perché c’è un tempo per tutto ed adesso, con quattro bimbi, ho “altre” passioni. Non mi pento, l’unica cosa di cui mi pento dal punto di vista calcistico è esser andato via dalla Roma. Ringrazierò sempre tutta la gente di Roma e la famiglia Sensi. Il duello con Lizarazu in Nazionale? Lui era un soldato, io un artista… però in difesa serviva più uno come lui perché di artisti ce n’eran già molti in quella squadra. Menez? Per lui è il primo anno, anche Mexes ebbe problemi la prima stagione, però è bravo. Si vedono le sue qualità, è un giocatore che a me piace. Trezeguet alla Roma? Non ha più 25 anni, bisogna considerare l’investimento, ma è un giocatore che apprezzo. Bisogna capire se ha ancora fame.
Mai detto di voler andar via. Zeman era un allenatore molto duro ed il secondo anno abbiamo litigato e non ero più parte del progetto, ma non ho mai detto di voler andare via. A 23 anni non lo avrei mai fatto. Ero sul mercato, mi cercò l’Inter ed ero convinto di andar via. Poi, per fortuna, è arrivato Capello che ha detto “Candela non si muove”. Ho litigato anche con Capello perché anche lui aveva i suoi difetti. Non i primi due anni, ma dal terzo anno diventa difficile continuare a gestire un gruppo; i difetti tendono ad uscire di più. Il compagno a cui ho voluto più bene è stato Francesco Totti, ricordo le prime uscite col motorino, abbiamo scoperto Roma insieme. Il giocatore che proprio non sopportavo? Nedved, proprio antipatico".

 

 
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DAMATO SARA' L'ULTIMO CORROTTO

Post n°8742 pubblicato il 29 Maggio 2009 da asrfila80

BOLOGNA – CATANIA: BANTI
FIORENTINA – MILAN: RIZZOLI
GENOA – LECCE: TOZZI
INTER – ATALANTA: ROCCHI
JUVENTUS – LAZIO: PERUZZO
NAPOLI – CHIEVO: CANDUSSIO
PALERMO – SAMPDORIA: CAVARRETTA
REGGINA – SIENA: SCODITTI
ROMA – TORINO: DAMATO
UDINESE – CAGLIARI: CIAMPI

 
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ANCHE JUAN PROLUNGA

Post n°8741 pubblicato il 29 Maggio 2009 da asrfila80

L’A.S. Roma S.p.A. ed il calciatore SILVEIRA DOS SANTOS JUAN rendono noto, attraverso il sito della società, di aver raggiunto l’accordo per il prolungamento e l’integrazione del contratto economico per le prestazioni sportive ad oggi in vigore sino a tutto il 30 giugno 2013.

Al Calciatore sarà riconosciuto un compenso lordo di € 4,5 milioni, per le stagioni sportive 2008/2009, 2009/2010, e 2010/2011, e di € 4,6 milioni per le stagioni sportive 2011/2012 e 2012/2013, oltre a premi individuali al raggiungimento di prefissati obiettivi sportivi; in tale ambito, è stato altresì definito un accordo per la licenza esclusiva in favore di A.S. Roma, per l’uso e lo sfruttamento dei diritti di immagine del Calciatore, per determinate categorie merceologiche e per specifici prodotti ufficiali a marchio A.S. Roma.

 
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