Essenza di vita

Salve a tutti, lo so è da molto che sono tornato, è da molto che avrei dovuto scrivere però purtroppo al mio ritorno ho avuto l'amara sorpresa...il mio computer era ormai "deceduto" e ho dovuto attendere che una "nuova vita telematica" arrivasse nella mia casa (cosa accaduta ieri sera).

Che dire del viaggio, come avevo previsto è stato fantastico, stupendo, incommensurabilmente idilliaco, sapevo di voler provare emozioni forti che solo la mia Parigi sa darmi e puntuali come un orologio svizzero sono arrivate.
I giorni a mia disposizione sono stati pochi ma sono riuscito a viverli intensamente, tutti d'un fiato ma centellinando però le sensazioni, centellinandole così da poterle "assaggiare" e "gustare" con calma per imprimermele nel cuore, nella mente e nell'anima.
Alla partenza una paura mi perseguitava, la mia testa era invasa da una continua domanda che rimbombava come un urlo in una caverna "Soffrirò rivedendo quei posti che l'ultima volta avevo condiviso con la mia ormai "scomparsa" dolce consorte?"...questo dubbio mi rimase finche il mio piede non toccò il suolo dell'aereoporto Parigino...la risposta? La risposta che mi balzò alla ribalta nei giorni seguenti fu che di sofferenza non potei parlarne, bensì provai felicità nel ricordare ciò che era accaduto in quel determinato posto, a quella determinata ora...insomma la mia anima fu felice di ricordare tutto (cosa che non avrei mai creduto).
A Parigi abbiamo alloggiato in un Hotel vicino al Moulain Rouge, dalla mia finestra al 4° piano potevo vedere sulla mia sinistra a non più di 100 metri il Moulain mentre di fronte a me si spalancava l'incantevole veduta della cupola della Basilica del Sacro Cuore "annebbiata" solo da alcuni rami che le davano un tocco di romanticismo e di "decadenza" in più...questa è un immagine che mai dimenticherò.
I "ritmi di viaggio" non sono stati proprio tranquillissimi, insomma il tempo era poco e le cose che volevo respirare, assaporare, udire, toccare erano davvero tante.
Una nota che mi ha reso molto felice è stata la visita alla tomba dell'Imperatore Napoleone...nonostante Parigi l'abbia visitata (come vi dicevo in precedenza) innumerevoli volte non avevo mai avuto il piacere di visitare questo monumento molto bello (con annessi altri 2 musei sulla guerra, l'olocausto e la deportazione Francesi e sulle armature medioevali)...ma più che i Musei ciò che mi ha lasciato esterrefatto è stata la magnificenza della Chiesa in cui è custodita la tomba stessa (completamente in alabastro)...trovandomi al cospetto di questa tomba e sapendo che al suo interno vi erano custoditi i resti di un così grande uomo della storia mi ha fatto sentire tanto piccolo e insignificante, ho provato una forma di rispetto molto profonda, quasi di stupore o di mancanza di fiato...davvero belle sensazioni non c'è che dire (e spero di riprovarle di nuovo).
Oltre a questa tomba ho avuto la fortuna per la seconda volta di visitare uno dei cimiteri monumentali più antichi e grandi della Francia (pensate che vi sono sepolti esseri umani morti prima del 1800)...qui ho potuto ammirare la tomba di Maria Callas, quella di Jim Morisson...ma quella che più mi ha suscitato emozioni (nonostante l'avessi già vista nel precendete viaggio con la mia ex consorte) è stata la tomba di Oscar Wilde (famoso Poeta)...davanti ad essa sono rimasto immobile, in silenzio...la mia anima vibrava davanti a questa tomba ricoperta di impronte di rossetto lasciato da chissa quali donne...pensare che all'interno di quel mausoleo vi erano le spoglie ormai rese polvere dallo scorrere incessante degli anni di uno dei poeti per me più importanti per il mio cuore mi ha riempito l'anima di gioia ma allo stesso tempo di tristezza, quella tristezza che non ti fa soffrire ma che ti fa ricordare che nella nostra vita non esistono solo cose belle ma anche cose che ci fanno "arrancare"...comunque sia durante tutta la visita a questo fantastico "monumento funebre" sono stato pervaso da un senso di pace sensoriale, interiore...avrei voluto passare molto più tempo (nonostante abbia trascorso quasi 2 ore e 30 minuti all'interno di esso) a camminare fra le lapidi...nel silenzio...nella quiete di coloro che non possono più arrecarti fastidi e danni...non prendetemi per plateale o per lugubre o per finto Dark convinto che il mondo sia tutto nero...ma la pace che da un cimitero di cotal dimensioni è inspiegabile (dovreste visitarlo per capirlo)...davvero emozioni indelebili.
Per passare a cose un pò più allegre un altro bellissimo ricordo è la piazzetta degli artisti a Mont Martre, la felicità e l'allegria che si respira in questa piazzetta e nei vicoli che corrono serpeggiando tutto intorno ad essa ti fa pensare che la vita non è poi tutta così nera (un ottima terapia per coloro che come me credono sovente che la vita non sia felicità ma solo tristezza)...il mormorare delle persone intende a passeggiare, i pittori silenziosamente assorti nella loro opera di creazione, gli scanzonati musicisti di strada e i giocolieri che con funamboliche mosse cercano di raggranellare qualche soldo, i profumi delle Creps alla Nutella...insomma Mont Marte è il luogo più bello di Parigi, gioiso, festo...pieno di quella "voglia di vivere" che ti rende leggero e scanzonato.
Un passaggio anche alla triste, decadente e maestosa Notre Dame è stata d'obbligo, stupenda anche solo guardandola all'esterno seduti sui grandi davanti ad essa...una cosa che mi è rimasta impressa (e che tutte le volte che la vado a "reincontrare" guardo)? I Gargoile, quei fantastici mostri di pietra che "appollaiati" sui "crostoni" della "Nostra Dama" (colonizzando con il nostro idioma il vero nome di essa) ti guardano immobili...impassibili...quasi come se stessero attendendo il momento per giungere sulle tue spalle e portarti via in volo con loro...stupendi (quello nella foto è uno di quelli che si trovano sulle sporgenze di Notre Dame).
Tappa dobbligo Notre Dame così come la Torre Effiel...anche se devo dire che è probabilmente (insieme all'Arco di Trionfo) uno dei monumenti Parigini che meno mi smuovono sensazioni "stordenti" dentro all'anima...poche sensazioni ma stupenda altrettanto...
Come dicevo i giorni sono passati in fretta ma prima di andarmene ho voluto sentire il silenzio assoluto, vedere i colori "vellutati" dei drappi, la maestosità dell'ambiente...cercare di "captare" quel silenzio che incredibile a dirsi in una Metropoli come Parigi si può trovare...ho ammirato l'Operà di Parigi...fantastico complesso che con la sua arte, i suoi colori e appunto (a mio parere) il suo surreale silenzio mi ha davvero (per l'ennesima volta) stupito e affascinato.
Come dicevo i secondi, i minuti, le ore e purtroppo i giorni (soltanto 3) sono volati via come un soffio nel vento e quindi mi sono ritrovato nuovamente con le valige in mano pronto (o per meglio dire obbligato) a riprendere quell'odiosa via per casa, dove ad attendermi c'erano i miei cupi pensieri, il mio stress, la mia tristezza della condizione in cui verso...insomma la solita Infausta vita...durante il volo di ritorno nonostante abbia avuto più di una volta paura (visto che probabilmente una "nuova leva" stava prendendo lezioni pratiche sul volo...daltrode anche loro devono fare pratica) ho potuto ripensare a quei 3 fantastici giorni passati a Parigi...la MIA CITTA'...il mio amore, la mia VERA CASA...e guardando fuori dal finestrino, scrutando quelle nubi che mi impedivano la vista del suolo ma che mi permettevano di vedere l'immensità del cielo stellato mi sono riprommesso che presto ritornerò a Parigi (probabilmente 4 o 5 giorni per il mio 22 compleanno il 25 Aprile).
Ora mi trovo di nuovo qui...davanti a questo computer e quindi "irrimediabilmente" a casa mia, lontano fisicamente da Parigi ma vicino con l'anima...cosa mi porto dentro di questi 3 fantastici giorni? bhe...

Le Creps alla Nutella mangiate in quel ristorantino tanto rustico quando "romantico" in una stradina latera di Mont Martre;

I piccioni che a nugoli si precipitavano a mangiare sulle mie mani e hai miei piedi quando lanciavo loro del cibo seduto sui gradini della scalinata che portavano a Mont Marte, dove i corvi gracchiavano e "scacciavano" i picciono per appropriarsi del cibo che io amorevolemente "fornivo" loro;

La pattinata sul ghiaccio ai piedi di Montparnasse (un grattacelo alto più di 50 piani) mentre i miei genitori mi guardavano stupefatti di ciò che sapevo fare;

La pace che ho provato in quel cimitero che prima menzionavo;

Una ragazza bianca e un ragazzo di colore che si baciavano incuranti di ciò che li disntingueva così nettamente, di ciò che qui in Italia sarebbe visto come un "controsenso" e forse "una vergogna";

Il suonatore di Arpa davanti al Sacro Cuore che intonava melodie capaci di farmi volare lontano con la fantasia e capaci di farmi scendere una lacrima (inaspettata) sulla guancia;

La metropolitana presa la volo con i miei genitori;

Il ristorante Italiano ai piedi di MontParnasse che ti faceva sentire vicino alla tua patria anche se eri a tanti chilometri di distanza;

Questi e tanti altri ricordi che mi hanno riempito il cuore e che continuano a rimanermi dentro come tatuaggi che per una volta ricordano qualcosa che mi ha reso felice e non come al solito triste e lacrimante.
Questa è stata in breve il mio stupendo soggiorno a Parigi e vi dirò la verità...fin da piccolo avrei sempre voluto vivere a Parigi, crescendo questa voglia è aumentata esponenzialmente e con quest'ultimo viaggio ho compreso che il mio futuro (se non prossimo...appunto futuro) non sarà in Italia bensì in quella città che così tanto sa ammaliarmi, eccitarmi, sedurmi, rapirmi, "schiantarmi", soffocarmi di emozioni...la mia vita sarà a Parigi.

                                                                         Marco