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Post N° 25

Post n°25 pubblicato il 18 Marzo 2007 da itzacoatl
 

Elezione di Chimalpopoca e la nascita della città di Texcoco

 

Huitzilihuitl morì nel 1415 o 1416 e gli succedette il figlio Chimalpopoca che continuò a far progredire economicamente Tenochtitlan anche grazie al vecchio Tezozomoc, che per amore del suo pronipote aveva tenuto sempre bassi i tributi da versare ai tepanachi. Migliorò le abitazioni della sua gente che non viveva più in capanne ma in case di pietra. Purtroppo il progresso portò tutta una serie di problemi, fra i quali la contaminazione delle acque della laguna. Fu necessario trovare un altro modo per gestire le acque. Quindi Chimalpopoca chiese il permesso a Tezozomoc di poter costruire un acquedotto per rifornire di acqua la città e naturalmente il suo bisnonno acconsentì. Tuttavia quando gli aztechi iniziarono a raccogliere il materiale per costruire l’acquedotto, si alzò una tempesta nel consiglio tepanaca. Ci fu una certa agitazione ed alcuni tepanachi importanti, mal disposti verso gli aztechi, agitarono la popolazione della capitale. Tezozomoc ne fu dispiaciuto di come stavano andando le cose. Secondo alcuni il dispiacere fu la causa della sua morte nel 1426. I miglioramenti nelle condizioni di vita degli aztechi non furono limitati solo a Tenochtitlan, ma nella crescente prosperità anche i mercanti di Tlatelolco svolsero un ruolo importante; in questo momento incrementarono i traffici di piume e pietre preziose, simboli di nobiltà.

Durante il regno di Chimalpopoca l’operazione militare più importante fu la guerra contro Texcoco, che iniziò nel 1414 quando regnava Huitzilihuitl e fu proseguita dal figlio. Texcoco, fino circa al 1400 non era la città principale della regione abitata dagli acolhuacani, tuttavia, essendo stata fondata in epoca tolteca, aveva molti secoli di vita. La città recuperò la sua importanza sotto i discendenti dei nomadi chichimeca che invasero la valle del Messico dopo la caduta dell’impero tolteca. Quinatzin, il terzo re, fu quello che trasferì la capitale a Texcoco, denominandosi il primo imperatore chichimeca, ma in realtà l’impero dei chichimeca in quel periodo non arrivava più in là dei confini di Texcoco e non possedeva

nessun ruolo di rilievo tra i vicini. Tuttavia sotto il regno di Quinatzin ci furono molti cambiamenti culturali; in primo luogo si adottò il nahuatl come lingua ufficiale e l’arrivo di nuovi gruppi importanti accelerò questo progresso. Infatti proprio sotto Quinatzin iniziarono ad arrivare nuclei di ascendenza tolteca dalla regione meridionale di Oaxaca. Probabilmente i texcocani appresero da questi l’arte dell’oreficeria e della pittura dei manoscritti, poiché queste attività erano fiorenti ad Oaxaca. Durante il decennio in cui Texcoco iniziava a conquistarsi una posizione favorevole, l’astuto Tezozomoc stava consolidando i suoi domini nella valle del Messico e in regioni più lontane, ma chiaramente gli disturbava che qualcuno sfuggisse al suo potere e le due potenze si trovarono nella laguna una di fronte all’altra.

Il successore di Quinatzin non voleva contrastare il potere crescente dei tepanachi. Sembrava preferire una pacifica convivenza con Tezozomoc. Non reclamava il titolo di Imperatore dei chichimechi né gli dichiarò guerra. Nel 1409 salì al trono il figlio Ixtlilxochitl che cambiò la situazione, poiché era valente e coraggioso e poco disposto ad essere secondo a Tezozomoc. Non solo assunse fermamente il comando degli acolhuacani, ma arrivò a sconfiggere Tezozomoc, imponendo di essere chiamato Imperatore dei chichimechi. Tezozomoc non accettò le sue pretese e le cose precipitarono quando Ixtlilxochitl rifiutò di sposare sua figlia per unirsi invece con la sorella di Chimalpopoca di Tenochtitlan, un’unione che ebbe molte conseguenze.

Tezozomoc non ci mise troppo a reagire. Per prima cosa riunì davanti a sé, ai suoi fedeli alleati, gli aztechi di Tenochtitlan e Tlatelolco, diede sfogo a tutta la sua rabbia contro il re di Texcoco, cercando di fare un lega contro Ixtlilxochitl. L’avvenimento è molto importante, perché mette in risalto la crescente stima acquisita dagli aztechi, che non erano più visti come vassalli ma come veri e propri alleati. Tezozomoc, che non aveva rivali nell’arte di dividere e minare i suoi oppositori, riuscì a creare divisioni tra gli acolhuacani che non erano molto fedeli al re Ixtlilxochitl, e trionfò tanto per l’astuzia della sua diplomazia quanto per la forza del suo esercito. Quindi il re di Texcoco procedette a riunire le sue forze e convocò davanti alla sua presenza gli alleati: le poche città acolhuacane che gli erano fedeli ed avevano resistito alle lusinghe di Tezozomoc. Ixtlilxochitl nel 1414 si fece incoronare come Monarca Universale davanti ai suoi due alleati più fedeli e chiese a Tezozomoc di rendergli omaggio come tale. Allora Tezozomoc per primo riunì una potente armata rinforzata da contingenti aztechi, altri alleati e sudditi; poi nel 1415 attaccò, ma dopo un buon inizio fu respinto. Ixtlilxochitl fece una grande controffensiva. Prima marciò verso il nordovest e prese Otumba che così finì di dichiararsi per Tezozomoc, poi continuò verso nordovest e ingaggiò una grande battaglia vicino a Tula. Da qui discese verso sud e dopo una serie vittoriosa di battaglie arrivò alle porte di Azcapotzalco, la capitale tepanaca.

Tezozomoc, già in difficoltà, decise che attaccare era il migliore mezzo per difendersi e dopo una vigorosa offensiva diplomatica per portare gradualmente Chalco e Otumba dalla sua parte con un’alleanza, nel 1418 realizzò un contrattacco a tenaglia. Astutamente attaccò a nord di Texcoco, ma naturalmente questo era un trucco, perché il vero obiettivo era a sud verso Huexotla. Tezozomoc, sentendosi la vittoria in pugno, arrivò a pretendere di riconoscere Ixtlilxochitl imperatore se questo andava ad incontrarlo di persona in un posto indicato da lui. Ixtlixochitl, sospettando un’imboscata, mandò uno dei suoi figli, che fu scambiato per il re, fu catturato e spellato e la sua pelle fu stesa sopra una roccia vicina. In tutti i modi, Ixtlilxochitl si vide costretto a fuggire da Texcoco; nella sua disperazione si diresse verso i suoi vecchi alleati di Chalco e Otumba che lo uccisero dopo una tremenda battaglia.

Ixtlilxochitl fu giustiziato, i suoi carnefici presero le sue armi e le sue insegne e le donarono a Tezozomoc. Più tardi un fedele sostenitore riunì le sue spoglie, le adornò con insegne nuove e secondo costume le cremò.Tezozomoc prese molto per sé ma diede Texcoco agli aztechi. La concessione di Texcoco come tributaria degli aztechi, unito con la precedente assegnazione di terra, fu un importante passo in avanti. Ora gli aztechi erano sia raccoglitori di tributi sia tributari; occupavano in questa maniera una specie di posizione intermedia nella gerarchia regionale.

I tepanachi però sostenevano Chalco contro gli aztechi. L’acerrima nemica di Tenochtitlan aveva aiutato ad eliminare Ixtlilxochitl e fu ricompensata per aver partecipato a questa guerra, ma questo non impedì agli aztechi di continuare le ostilità contro Chalco durante il regno di Chimalpopoca. Fino ad allora persisteva una situazione curiosa nella quale i tepanachi sostenevano Chalco, mentre gli aztechi, suoi tributari, gli dichiaravano apertamente guerra. Tezozomoc morì nel 1426 e i suoi funerali furono celebrati in maniera sontuosa, alla presenza di tutti i dignitari suoi alleati. Mentre la lunga vita di Tezozomoc svolgeva al termine, profondi dissensi si erano sollevati tra i suoi sudditi; uno dei motivi era il trattamento riservato agli aztechi. In realtà sembrava che l’effimero impero tepanaca si andasse sgretolando mentre la fine di Tezozomoc si approssimava. L’anziano monarca aveva scelto come successore suo figlio Tayauh, ma nello stato di discordia che imperava, il trono fu usurpato da Maxtla, un altro figlio, che già aveva dichiarato la sua antipatia per gli aztechi ed uno dei suoi primi provvedimenti fu quello di tornare ad imporgli un pesante tributo.

Chimalpopoca di Tenochtitlan e Tlacateotl di Tlatelolco, fedeli alla volontà del moribondo Tezozomoc, commisero l’errore fatale di mettersi dal lato perdente unendosi alla causa di Tayauh, l’erede legittimo. Chimalpopoca gli suggerì di uccidere suo fratello l’usurpatore con un metodo semplice; doveva costruire un palazzo e invitare il fratello alla festa d’inaugurazione. Una volta al banchetto Maxtla doveva essere strangolato con una corda nascosta in una ghirlanda di fiori. Disgraziatamente questo fu ascoltato da un nano che era al servizio di Maxtla, che corse subito a riferire tutto al suo padrone. Tayauh fu così ingenuo che finì nel morire con lo stesso trucco suggeritogli da Chimalpopoca. In seguito Maxtla mandò a cercare Chimalpopoca a Tenochtitlan, lo fece incarcerare e dopo uccidere, poi pensò all’altro traditore, Tlacateotl di Tlatelolco, che intanto era fuggito con tutto il suo tesoro. Ma gli diedero la caccia e fu affondato con la sua canoa sovraccarica nel lago di Texcoco. Secondo una versione[1] completamente differente degli avvenimenti, fu Itzcoatl, il successore di Chimalpopoca e i suoi seguaci, che disgustati per la pacificazione con i tepanachi, istigarono gli abitanti di Tacuba, da sempre ostili a Maxtla, ad assassinare Chimalpopoca. Questa versione ha un certo grado di verosimiglianza, poiché è difficile comprendere perché Maxtla sarebbe arrivato all’estremo di uccidere Chimalpopoca, dopo aspettando tranquillamente che eleggessero al suo posto un successore meno docile.



[1] questa versione è presente in: A.F:Tezozomoc, Cronica Mexicayotl, (Mexico; 1975), p.80s.

 
 
 

Post N° 24

Post n°24 pubblicato il 17 Marzo 2007 da itzacoatl
 

Elezione di Huitzilihuitl e cambiamento delle relazioni con i tepanachi

 

Il re eletto fu Huitzilihuitl, figlio di Acamapichtli, che fece molto per il benessere della sua gente e soprattutto fece dei matrimoni convenienti. Quando morì la sua prima moglie, una principessa di Tacuba, si decise di cercargli una sposa di sangue reale della famiglia di Tezozomoc. La richiesta fu accettata e Huitzilihuitl si sposò con una nipote del grande sovrano. Questa unione era molto significativa, perché fra l’altro il sovrano di Tlatelolco era figlio di Tezozomoc, e quindi anche la dinastia di Tenochtitlan in questo modo entrava nella famiglia. Da questo momento gli aztechi iniziarono ad essere più considerati nella cerchia dei suoi vassalli. Un cambio di status s’iniziò a notare. Infatti con il matrimonio di Huitzilihuitl con la famiglia reale tepanaca furono evidenti i vantaggi economici e l’accresciuta considerazione degli aztechi presso Tezozomoc. Quando nacque un erede metà tepanaca, i nobili e la corte di Azcapotzalco si trasferirono a Tenochtitlan portando magnifici regali, e più tardi Tezozomoc inviò ambasciatori in questa città per annunciare la sua volontà di voler fare progredire i suoi vassalli aztechi, riducendo i tributi ai soli prodotti naturali della laguna: pesci e rane. Questo gesto rese chiaro che gli aztechi ora erano trattati come alleati e non più come vassalli oppressi, ma fu sufficiente per suscitare una forte contestazione tra i consiglieri di Tezozomoc. La sposa tepanaca di Huitzilihuitl morì quando il suo unico figlio Chimalpopoca aveva nove anni. Huitzilihuitl riuscì a mantenere le sue buone relazioni con il signore dei tepanachi, mentre conseguì un altro matrimonio molto importante, per facilitare l’espansione azteca verso le regioni più calde del sud, accrescendo in questo modo il benessere economico. Durante il regno di Huitzilihuitl, le campagne militari nella regione di Cuernavaca dove abbondavano il cotone e altri lussi tropicali, rifornirono gli aztechi, abituati a vestirsi con una grezza fibra di agave, dei primi vestiti di cotone. Le romantiche circostanze che ruotavano intorno al matrimonio con la principessa di Cuernavaca non fecero dimenticare le vere ragioni dell’unione, cioè la politica. Mentre otteneva vittorie per proprio conto, Huitzilihuitl era naturalmente obbligato a prendere parte anche alle campagne dei tepanachi.

Tezozomoc, con le sue conquiste nella valle del Messico e la sottomissione della valle di Toluca a nordovest, già aveva assorbito molte popolazioni circostanti. Rimanevano due nemici potenziali: Xaltocan e Texcoco; la guerra con quest’ultimo fu iniziata sotto Huitzilihuitl, ma terminò dopo la sua morte. Invece non fu strano che Xaltocan fosse scelta come la prossima vittima di Tezozomoc, poiché il suo potere era visibilmente in declino, mentre quello di Texcoco era in ascesa. La guerra con Xaltocan finì nel 1395 con la distruzione della città, mentre i suoi capi accompagnati da alcuni sudditi fuggirono verso il nord e altri si rifugiarono nella città di Tlaxcala. Questa guerra, essendo un affare tepanaca, aveva un grande significato per gli aztechi, perché, come ricompensa per i loro servizi, acquisirono le terre che erano appartenute a Xaltocan. Questo fu molto importante, non solo perché confermava la loro posizione privilegiata presso i tepanachi, ma anche perché ricevevano una cosa di cui avevano molto bisogno: terre per la coltivazione.

In questa epoca, le forze azteche-tepanache iniziarono la loro ambiziosa avanzata verso il golfo del Messico. Infatti da questa terra calda ottenevano le pietre preziose e le piume sgargianti per gli ornamenti dei nobili e dei guerrieri. Nel 1393 si cominciò la spedizione che culminò con la presa di Cuauhtinchan a sudest. Anche se a prima vista questa spedizione poteva sembrare eccessivamente ambiziosa, in realtà Cuauhtinchan non era molto più lontana di Cuernavaca ed era vicino a Cholula, un grande centro commerciale e importante centro religioso. I mercanti di Tlatelolco in questo periodo sicuramente già avevano iniziato a trafficare con i commercianti di Cholula, scambiando i loro prodotti con quelli della costa del golfo.

Un altro conflitto fu l’interminabile guerra contro l’indomabile gente di Chalco. Sotto Huitzilihuitl la guerra passò nelle mani degli aztechi e i tepanachi si fecero da parte. Durante la prima parte del regno il conflitto sembrava placarsi, ma si riaccese nel 1406 con una dura sconfitta inflitta a Chalco. Tuttavia era una guerra dalle sorti alterne e due anni dopo i chalcas fecero un grande recupero. Nel 1411 gli aztechi presero Chalco, costringendo uno dei suoi tanti signori all’esilio, mentre i trionfatori installavano altri capi più favorevoli. Il trionfo durò poco, perché la forza degli aztechi allarmò i vari popoli vicini che, però, non erano in grado di contrastarli. Allora si riunirono in coalizioni potenti che obbligarono gli aztechi a piegarsi. Una di queste coalizioni era capeggiate dai tepanachi di Azcapotzalco.

 
 
 

Post N° 23

Post n°23 pubblicato il 15 Marzo 2007 da itzacoatl
 

Le relazioni degli aztechi con l’impero tepanaca

 

L’impero tepanaca fu creato da un uomo, Tezozomoc di Azcapotzalco. Grazie alla sua abilità diplomatica ed alle sue imprese militari. La sua longevità gli permise di regnare per cinquanta anni, dandogli la grande opportunità di far fruttare il suo talento ed espandere il regno. Sviluppò un’abilità machiavellica nel dividere i suoi nemici ed usare altri per i propri scopi. Il vero maestro degli aztechi nel prendere il potere fu Tezozomoc; il suo genio servi a formare l’impero che gli aztechi avrebbero conquistato dal suo successore e che avrebbero poi ingrandito. Tezozomoc, con l’aiuto dei suoi vassalli aztechi, conquistò Tenayuca e Culhuacan. Texcoco, che iniziava a sorgere come città più importante degli acolhuacani, fu l’unico potere autonomo nelle vicinanze che non si lasciò sottomettere. Nel possesso dell’impero Tezozomoc superò le ambizioni della sua dinastia: oltre a dare il trono di Tlatelolco a suo figlio, assicurò le altre conquiste rimpiazzando i signori vinti con gente della sua famiglia. Quello dei tepanachi, come il futuro impero azteca, era sostanzialmente un’organizzazione basata sui tributi; infatti li riceveva dagli aztechi e da altri popoli che erano loro tributari. D’altra parte il regno di Acamapichtli fu difficile a causa dei forti tributi; infatti Tezozomoc per umiliare i suoi vassalli iniziò a fare richieste assurde.

Le conquiste fatte dagli aztechi in questo primo periodo, quando erano tributari dei tepanachi, erano tutte subordinate a Tezozomoc, ma queste conquiste si dividevano in due categorie: le spedizione fatte sotto il comando tepanaca e le spedizioni fatte dagli aztechi per proprio conto. Infatti in questa epoca agli aztechi era permesso di intraprendere proprie  campagne di conquista, purché non fossero in conflitto con la politica tepanaca ed i frutti della vittoria finissero in parte nelle tasche dei padroni. Inoltre le conquiste di Acamapichtli di città nella regione di Xochimilco, poco distante a sudest di Tenochtitlan, furono il preambolo per una spedizione contro Cuernavaca, verso sud, che rappresentava per gli aztechi un obiettivo molto ambizioso. Nell’area di Xochimilco, gli aztechi erano in contatto con popolazioni con le quali avevano forti somiglianze etniche: anche per questo i tepanachi li avevano mandati a trattare con quelle popolazioni. Le fonti azteche si attribuirono anche le conquiste fatte nella valle di Toluca a nordovest, ma in effetti era la zona di origine dei tepanachi, quindi la conquista era opera dei tepanachi stessi; gli aztechi in quel frangente come tributari svolsero un ruolo ausiliare.

Invece l’aspro conflitto con i chalcas, nel sudest della laguna, cominciò nel 1375, tre anni dopo la salita al trono di Acamapichtli e terminò due generazioni dopo con una vittoria. I chalcas erano un groviglio ingarbugliato di tribù e signori che si erano uniti nella confederazione di Chalco-Amecameca che  godeva di una lunga tradizione come stato potente, rispettato e unito, e possedeva un certo dominio imperiale proprio. Durante i primi dieci anni fino circa al 1385, la guerra fu condotta prevalentemente dagli stessi tepanachi. All’inizio i combattimenti erano tra cavalieri, e i prigionieri erano rimandati indietro invece che sacrificati secondo abitudine. Tuttavia, dopo il 1385 la guerra si fece più cruenta e gli aztechi svolgevano un ruolo importante nelle ostilità, ma solo con il successore di Amacapichtli divenne prettamente azteca. Acamapichtli morì nel 1391 dopo aver regnato per circa diciannove anni. Aveva consolidato il nascente stato azteca, non solo assumendo un ruolo importante nella costruzione della città e la formazione delle sue istituzioni, ma anche stabilendo le basi, seppure in maniera modesta, di una serie di conquiste che sfoceranno in seguito nella formazione di un grande impero. Alla morte del monarca si formò un consiglio elettorale la cui finalità era quella di scegliere un sovrano, i consigli in seguito si effettuarono a porte chiuse e il diritto del popolo di ratificare l’elezione si ridusse ad una pura formalità. L’importante era di eleggere il principe più adeguato. In questo come in altri aspetti, lo stato azteca era una meritocrazia, perché l’elezione del sovrano o tlatoani non era basata come la monarchia europea sulla successione per primogenitura. In questa occasione sembra che i capi dei quattro distretti più importanti in cui era divisa la città ebbero un ruolo fondamentale nell’elezione del sovrano.
 
 
 

Post N° 22

Post n°22 pubblicato il 14 Marzo 2007 da itzacoatl
 

Elezione del primo sovrano azteca Acamapichtli

 

Tenoch morì venticinque anni dopo la fondazione della città e nel 1375 si decise di non eleggere un altro sacerdote di puro sangue azteca, ma cercare un personaggio dotato del prestigio di una dinastia reale con antenati e connessioni più importanti. Era naturale che si rivolgessero verso Culhuacan con questo proposito, non solo perché i culhuacani erano gli eredi della civiltà tolteca, ma anche perché gli aztechi erano stati legati con Culhuacan durante il periodo di prigionia. Così fu eletto Acamapichtli, figlio di un nobile azteca e una principessa di Culhuacan. Culhuacan aveva quattro dinastie regnanti: la dinastia dalla quale discendeva il nuovo capo aveva forti collegamenti con Coatlichan, la città principale degli acolhuacani, che per importanza seguivano i tepanachi. Infatti quando gli aztechi elessero Acamapichtli lo trovarono a Coatlichan. Questa risultava un’elezione ideale, perché mentre Tlatelolco era governata da un tepanaca, Tenochtitlan era governata da un principe che da era un lato tolteca di Culhuacan e d’altro era collegato anche con i potenti acolhuacani. Fino ad adesso si è menzionato solo Acamapichtli, ma la moglie Ilancueitl aveva la stessa importanza ed era di Culhuacan e di sangue reale. Era più grande del marito ed non aveva avuto figli, alcune cronache dicevano che fosse sia madre sia moglie di Acamapichtli. Ilancueitl era il vero capo e Acamapichtli svolgeva il compito di principe consorte. Il fondatore della dinastia regale di Tlatelolco salì sul trono nello stesso periodo di Acamapichtli e si chiamava Cuacuapitzahuac. Egli era figlio di Tezozomoc, il grande sovrano dei tepanachi. Cuacuapitzahuac dovette aspettare un anno prima di andare ad abitare a Tlatelolco perché dovettero costruire la sua residenza e una volta divenuto capo della città avrebbe dato a suo padre Tezozomoc i tributi che riscuoteva dai nuovi sudditi. I matrimoni di Acamapichtli ed dei suoi figli ebbero grande importanza politica e sociale; intanto sia lui che i suoi successori avevano un gran numero di mogli secondarie i cui figli potevano salire al trono se mancava la discendenza della moglie principale. Acamapichtli si sposò con altre venti mogli, probabilmente figlie dei capi di ogni calpulli e con questa discendenza si formò la nuova aristocrazia che scalzò la vecchia classe dirigente.

Purtroppo ci sono poche informazioni sul governo dei primi anni; quasi tutto quello che si conosce risale all’epoca poco anteriore alla conquista. Il consiglio interno dei quattro, chiamato tlatocan, fu istituito probabilmente sessanta anni dopo la presa del potere da parte degli aztechi; tuttavia, certamente nel periodo iniziale esisteva una non bene definita forma di governo basata su un monarca eletto, coadiuvato da consiglieri scelti all’interno di un piccolo ceto dirigente. Nel governo primitivo degli aztechi l’organizzazione in calpulli era molto importante; probabilmente di origine totemica; con la fondazione di Tenochtitlan i calpulli si trasformarono in unità territoriali raggruppate nei quattro distretti più grandi della città. Il possesso della terra da parte dei calpulli era la base per la creazione delle unità militari e il capo di ogni calpulli era anche un capitano militare. Allo stesso tempo aveva una certa importanza religiosa ed ognuno aveva il suo dio protettore ed il suo tempio. Il regno di Acamapichtli fu pacifico; si costruì la città e si edificarono case, chinampas e canali e la vita non fu molto differente da quella del popolo di umili pescatori che partì da Aztlan. Quando si fondò Tenochtitlan, il potere nelle zone circostanti era diviso tra tre città e popoli: Azcapotzalco, la capitale dei tepanachi, a nordovest della laguna; ad est Coatlichan, la principale città degli acolhuacani; e a sud Culhuacan. Nello stesso tempo che Acamapichtli salì al trono stava sorgendo la supremazia di uno di questi popoli, i tepanachi, una superpotenza pronta a divorare i suoi vicini.

 
 
 

Post N° 21

Post n°21 pubblicato il 13 Marzo 2007 da itzacoatl
 

Arrivo nel luogo prestabilito e fondazione di Tenochtitlan[1]

 

Incalzati dai capi di Culhuacan, gli aztechi cercarono rifugio nella laguna. Infine arrivarono ad un punto distante quasi 2 km da dove più tardi sarebbe sorta la piazza principale di Tenochtitlan. In questo luogo apparve Huitzilopochtli ad un suo sacerdote e gli disse che il cuore di suo nipote Copil, che era stato assassinato dagli aztechi, era stato lanciato nelle vicinanze e proprio dove era il cuore avrebbero trovato un cactus gigante con sopra un’aquila che divorava un serpente ed in quel luogo avrebbero fondato la capitale Tenochtitlan. Gli aztechi il giorno seguente videro il cactus, con un grande aquila sopra di esso; allora si prostrarono come se fossero davanti una divinità ed erano gonfi di gioia per essere giunti all’approdo finale. Tanti secoli di peregrinazione erano terminati. Gli aztechi, sorpresi e meravigliati, procedettero a fondare la città. Il loro primo pensiero fu di costruire un tempio a Huitzilopochtli, la divinità che li aveva guidati fino lì.

La data della fondazione è controversa. Secondo la tradizione Tenochtitlan fu fondata nel 1325 d.C.; tuttavia sembra più corretto dire che l’evento accadde nel 1345. L’aquila simbolizza il sole e per questo è legata con la figura di Huitzilopochtli; i cuori delle vittime sacrificate furono collocati in un recipiente speciale chiamato cuauhxicalli, come la frutta del cactus che tanto per il colore rosso che per la forma, rappresenta i cuori umani che il sole divora. Tuttavia, in questo caso non solo l’aquila e il cactus hanno un significato simbolico: lo hanno anche i giunchi che circondano l’isola. Infatti Tollan, detta anche Tula, era stata la capitale dell’impero tolteca; Tollan significa letteralmente “luogo dei giunchi” ma questo nome era arrivato a significare per i toltechi “la grande città”. Pertanto, Tenochtitlan che era la città circondata dai giunchi, si chiamò anche Tollan e si trasformava nella nuova grande città che governava sul mondo.

Nella terra degli aztechi non scorreva latte e miele, ma la situazione non era così desolante. In primo luogo sia l’isola sia gli isolotti che la circondavano non erano territori vergini; può darsi che piccole popolazioni di toltechi già abitassero l’isola. In questa area i vantaggi materiali erano grandi, abbondavano pesci e uccelli e le condizioni per seminare risultarono ottime. Siccome lo spazio era ristretto, ogni centimetro quadrato era sfruttato al massimo con il sistema di coltivare le chinampas, che consistevano in una piattaforma costruita con il fango e piante acquatiche fermate da pareti di rami intrecciati come canaste per formare delle isolette galleggianti attraversate da canali. Il nuovo posto godeva della comodità di comunicazione via acqua con le altre città che si trovavano sulle rive della laguna, un grande vantaggio per una terra che non aveva né animali da tiro né conosceva l’uso della ruota. Però il maggiore merito di questa collocazione era nella protezione strategica che offriva la laguna e questo fu uno dei motivi dell’inespugnabilità della capitale, ma comunque gli aztechi soffrirono di altre privazioni. Il mangiare era abbondante però scarseggiavano alcune materie prime. Per questo motivo erano esposti alla presenza minacciosa dei vicini, dai quali dipendevano completamente per ottenere il legno e la pietra.

Dopo la fondazione, Tenochtitlan si era divisa in quattro quartieri, che a loro volta contenevano suddivisioni più piccole denominate calpulli. Ogni calpulli aveva il suo dio ed il tempio; in questo momento la terra disponibile era in gran parte sotto il potere dell’organizzazione comunale dei calpulli. L’avvenimento di maggiore importanza nei primi anni fu la fondazione della città sorella di Tlatelolco, probabilmente nel 1353, tredici anni dopo Tenochtitlan. L’isola dove fu fondata era della stessa grandezza di Tenochtitlan e le due erano collegate da una serie di isolotti di fango più piccoli che gradualmente si congiunsero fino a formare la grande metropoli di Tenochtitlan-Tlatelolco, collegate alla terra ferma da una serie di strade. La migrazione a Tlatelolco fu apparentemente effettuata per disaccordi sulla distribuzione della terra; è chiaro che gli aztechi si sentivano troppi in un’isola così piccola ed avendo un’altra isola vicina la colonizzazione anche di quella fu naturale. Le due città a volte unite ed a volte rivali si svilupparono in maniera differente: Tenochtitlan acquistò la supremazia nella guerra, mentre Tlatelolco aveva la supremazia sul commercio. Tuttavia, a parte un certo antagonismo, le città si completavano a vicenda ed il contributo dei mercanti di Tlatelolco ai futuri trionfi degli aztechi fu importante. Infatti fin dal principio Tlatelolco aveva un ruolo importante, tanto che in questo primo periodo forse fu tra le due città la più potente.

In questa fase iniziale sarebbe stato normale che il popolo insignificante di Tenochtitlan-Tlatelolco cercasse di la protezione  di un vicino più potente accettando di pagare un tributo, anche perché era accerchiato da tre potenze: i tepanachi, i aculhuacani e i culhuacani. Alcuni capi degli aztechi volevano sottomettersi ai tepanachi in cambio del legno e della pietra che gli erano tanto necessari, ma alla fine presero la decisione di non allearsi con nessun potere e di commerciare con i mercati vicini gli abbondanti prodotti della laguna che erano a disposizione. Anche per questo agli inizi prevalse Tlatelolco che svolgeva il commercio. In questa epoca Tenochtitlan era governata da Tenoch, un sacerdote che già aveva svolto un ruolo importante nella prigionia a Culhuacan. Durante questi primi anni, gli aztechi erano totalmente assorti dal lavoro di costruire e consolidare, sebbene in maniera modesta, la città. Il compito più arduo era costruire l’elaborato ma produttivo sistema di coltivazione delle chinampas.



[1] per la fondazione di Tenochtitlan vedere: J.Soustelle, La vida cotidiana de los aztecas en vispera de la conquista, (Mexico, 1956), cap.I

 
 
 
 
 

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