Cala la disoccupazione? No, cresce la rassegnazione.
Il tasso di disoccupazione in Italia nel primo trimestre 2007 è sceso al 6,4%, ai minimi dal 1992, rispetto al 7,6% dello stesso periodo del 2006. Lo comunica Istat, sottolineando che rispetto al quarto trimestre 2006, al netto dei fattori stagionali, il tasso di disoccupazione si è ridotto di due decimi di punto al 6,2%. Nel primo trimestre dell'anno il numero delle persone in cerca di occupazione è risultato pari a 1.556.000 unità, in calo rispetto allo stesso periodo del 2006 (-17%, pari a -319.000 unità). La riduzione del tasso di disoccupazione - sottolinea l'Istituto di statistica - è dovuta fondamentalmente alla crescita dell'area di inattività, in altre parole alla rinuncia a ricercare attivamente un posto di lavoro. (fonte Ansa)
Adesso sentiremo i pavoni urlare ai 4 venti il dato positivo, diranno che è merito del Governo, di un governo che con serietà ha intrapreso, anche a costo di scelte impopolari, la strada del risanamento e della ripresa economica. Tutti cercheranno di prendersi il merito di questa notizia che potrebbe sembrare positiva. Potrebbe, ma non lo è. Non lo è perchè, come sottolinea l'istat, il dato è frutto della rinuncia, della rinuncia a sperare. Frutto della rassegnazione. Se questo è lo sviluppo, allora tenetevelo.
continua...
Scritto da: unamicoincomune
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