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DATI SUI CAMBIAMENTI CLIMATICI: Le solite bufale all'italiana ...

La scorsa settimana l’ineffabile ministro dell’ambiente, il verde Pecoraro Scanio, aveva chiuso la Conferenza sui Cambiamenti Climatici strombazzando a destra e sinistra che l’Italia era la nazione più a rischio di tutti, sia di desertificazione che di innalzamento delle acque, dovuto all’aumento delle temperature che negli ultimi 40 anni risulta essere di 4 volte superiore rispetto alla media terrestre. Inoltre, aveva sentenziato senza il minimo dubbio, tali cambiamenti sono dovuti al 100 % alle attività umane, inquinamento da traffico, industrie ecc. preventivando tra 50 ed i 200 miliardi di euro l’anno i danni dovuti all’aumento delle temperature.

Dopo una minima fase di sbandamento iniziale ho cominciato a dubitare di tali affermazioni e, credetemi, non occorre una mente eccelsa, basta solo ragionare un po’. Il primo sospetto che ho avuto è stato questo: ma come, tutti i mezzi di informazione hanno riportato i dati del discorso di Pecoraro Scanio, il quale è un ministro, non è un tecnico ed i cambiamenti climatici sono un problema estremamente complesso. E’ possibile che in quella conferenza non ci fosse nessun climatologo, fisico, ricercatore, insomma un esperto del campo? E poi, ma che cosa ha l’Italia in peggio degli altri paesi per cui qui gli effetti sono così disastrosi?

Sui giornali di sabato ho trovato qualche risposta. Riporto qualche passo dell’intervista concessa al Corriere della Sera  di Franco Prodi, fratello del premier, uno dei più grandi climatologi italiani:

IL FRATELLO DI PRODI CONTESTA “Sbagliati i dati sul clima” contestate le cifre sulle temperature, alla conferenza nulla di scientifico

Dice Prodi: “E’ stata una conferenza impostata male. Gli è stato dato un titolo ed un’impronta scientifica, ma non hanno invitato nessun scienziato ed hanno sbagliato a leggere i dati. Ci siamo rivolti a Mussi per chiedere spiegazioni sul perché non hanno ritenuto opportuno far partecipare anche noi a questa conferenza, ma ancora non abbiamo avuto risposta. Spiego il motivo per cui hanno sbagliato a leggere i dati: è stato detto che in Italia la temperatura è aumentata di quattro volte in più rispetto al resto del pianeta: ma come hanno potuto? L’Italia è assolutamente in linea con il resto delle terre emerse ed ho i dati del CNR. Poi hanno dato per scontato e misurato il contributo dell’uomo (antropico) all’aumento della temperatura. Ma non è così: è assai probabile che ci sia il contributo dell’uomo nell’aumento della temperatura, ma quantificarlo è invece il problema di questo secolo. E dare un messaggio distorto in questo senso è assolutamente nocivo perché blocca il desiderio dei giovani per la ricerca.” Prodi parla inoltre della inevitabilità dell’energia nucleare se si vuole continuare con la nostra società dei consumi evitando di produrre anidride carbonica.

Intervista a Renato Angelo Ricci, fisico nucleare di fama mondiale, concessa al quotidiano Il Messaggero:

CALDO E SICCITA’, L’ANALISI ESIGE SERIETA’. “Dal ministro dell’ambiente affermazioni gravi che ci squalificano”

Dice Ricci: “Il ministro Pecoraro Scanio ha fatto due affermazioni gravi che ci squalificano di fronte alla comunità internazionale. La prima riguarda la certezza che il riscaldamento globale sia dovuto a cause umane e che avrà conseguenze catastrofiche. La seconda, assurda, è stata  nel parlare di un riscaldamento in Italia superiore di quattro volte rispetto al resto del mondo. Consiglierei al ministro di disfarsi di chi l’ha consigliato così male da procurargli una tale gaffe. Nel Medio Evo la temperatura era più alta di adesso e l’industria non poteva essere la causa, senza contare che l’aumento di due o tre gradi gioverebbe alla Terra e a noi che ci viviamo. Che dire della Groenlandia? Significa terra verde e nel Medio Evo i Vichinghi ci coltivavano l’uva. Andava peggio quando i ghiacci arrivavano giù fino alla Germania. Inoltre, è vero che negli ultimi 100 anni la temperatura media è salita di circa 0,7 gradi, però dal 1940 al 1975 era scesa anche se l’anidride carbonica aumentava. Quindi siamo ancora allo studio se effettivamente siamo in quella tendenza e se siamo noi la causa”. Al termine dell’intervista anche Ricci parla del nucleare come della soluzione sia alla mancanza di energia del nostro paese che all’anidride carbonica, avremmo tutte le competenze e le conoscenze per farle ma abbiamo le mani legate da potenti lobbies politiche ed economiche.

Non sono un esperto sul clima, è un problema estremamente complesso che richiede ricerca, serietà e soprattutto competenza. Però non è facendo ambientalismo integralista ed allarmista, come fa il ministro dell’ambiente, che si fornisce buona informazione al Paese. Soprattutto il ministro sembra più interessato alla propria immagine ed a dire no ad ogni grande opera che a fornire soluzioni. Faccio un esempio: in Francia i verdi sono stati al governo e non per questo sono state chiuse le centrali nucleari. L’Italia usa per il 16% energia nucleare che importa (comprandola) da fuori. Questa è semplice ipocrisia. Il problema delle scorie? Tutti i paesi l’hanno superato, da noi è bastata la rivolta di un paesetto per continuare a rinviare ogni decisione sullo stoccaggio. Anche sui rigassificatori, che risolverebbero una volta per tutte la nostra carenza di scorte energetiche a fronte di un eventuale taglio dei rifornimenti di gas dalla Russia, si evidenzia l’opposizione ideologica degli ambientalisti così come per i termo-valorizzatori.

Nell’intervista che ho letto di Enrico Letta (candidato leader del PD) parla di cultura ed ambientalismo del fare contro l’ambientalismo astratto del no e che Pecoraro Scanio si dovrà adeguare a tale politica nell’ipotetico futuro governo di centro-sinistra.

Secondo me, dopo la conferenza “bufala” sul clima, Dio ci salvi da tali annunciatori di catastrofi! Il governo di un paese serio e normale ha bisogno di ben altro!

Un saluto a tutti

di: svitol5



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