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Messaggio N° 2050
21/12/2006 - 11:38:04

La guerra dei Pacs...... eternam!






"Mai pensato a matrimoni gay" ha dichiarato Romano Prodi dopo aver affermato di essere a favore di un riconoscimento legale per le coppie di fatto, comprese quelle omosessuali. La posizione assunta dal leader dell'Unione ha provocato molte polemiche, soprattutto negli ambienti cattolici.

Spesso si parla dell'ingerenza della Chiesa in materia di Pacs, e, il cardinale Camillo Ruini si è espresso in maniera negativa in merito agli stessi, definendoli incostituzionali, perché interpretando le parole del Cardinale, voler parificare le unioni di fatto in tutte le loro specie a quella matrimoniale, effettivamente, si riscontra una vera e propria incostituzionalità al dettato delle leggi fondamentali che costituiscono la nostra garanzia più assoluta, La Costituzione.

La questione d'incostituzionalità della figura del pacs, inteso come riconoscimento legislativo delle unioni di fatto, etero od omosessuali è quello che più rimane il perno principale della discussione. Il dato normativo da cui partire, è l'articolo 29 del testo costituzionale, nel quale si legge che "la Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio" e identificata con la formazione sociale denominata "famiglia legittima".

Noi consideriamo, da sempre, la famiglia naturale basata sul matrimonio, come il fulcro dell'intera società che, si costituisce, cresce e si propaga proprio sulla certezza della solidità del rapporto stesso. La differenza basilare tra un'unione matrimoniale e una coppia di fatto è data proprio dalla consistenza stessa dell'unione che, riportata in società, la prima offre una base di solidità su cui o da cui partire per future consolidazioni, mentre la seconda resta un’unione che non ha intrinseco il concetto di solidità, perché è basata sulla mero affectio temporale.

Il principio che dobbiamo considerare difeso dalla Chiesa nel mondo politico, ed ecco la famosa ingerenza, è quello del matrimonio che è uno dei fondamentali della religione cristiana, quindi avocando a se la difesa morale di tale valore, la Chiesa, è immediatamente bollata come una discriminante nella vita politica di uno stato che si definisce laico.

Una falsa laicità, perché dagli atti normali d’ogni governo esistito nella Repubblica Italiana, si è avuto modo di vedere il classico comportamento alla Don Camillo e Peppone, i nostri politici hanno sempre urlato alla laicità di quest’Italia, osservando, di fatto, sempre e in ogni caso tutti, i dettati Cristiani a cui le loro coscienze hanno sempre rivolto scrupolosa attenzione.

La legge francese, da cui nascono e prendono vita i Pacs, n. 99-944 del del 15 novembre 1999 (Du pacte civil de solidarité et du concubinage) definisce la nuova forma d’unione, distinta dall'istituto matrimoniale, il Patto civile di solidarietà, un contratto tra due persone maggiorenni dello stesso sesso o di sesso diverso, al fine di organizzare la loro vita in comune.

Il Pacs, che non garantisce l'adozione, termina per la morte di uno dei partner, con il matrimonio per le coppie eterosessuali o dopo tre mesi dalla richiesta d’entrambi i partner. I benefici del welfare e la riduzione delle tasse si acquisiscono dopo tre anni dalla stipulazione del Pacs.

In Italia anche se non è prevista una speciale giurisprudenza in materia di coppie di fatto, il nostro codice lascia la possibilità di poter cautelare in tutti i modi, gli interessi d’ogni persona.

Esempi:

- Perde il diritto all'assegno di mantenimento chi convive con una persona che possa provvedere al suo mantenimento.

- Il convivente che collabora all'impresa dell’altro non ha nessun diritto. Può, lo stesso, premunirsi con un regolare contratto di società o di lavoro dipendente, ed esser quindi cautelato e regolamentato in base al diritto del lavoro o societario.

- Se dalla convivenza sono nati dei figli e questi sono ancora minorenni nel caso in cui la convivenza cessi, l'affidamento è stabilito in base al criterio dell'interesse del minore. Se vi è disaccordo, l'affidamento è deciso dal tribunale per i minorenni. Anche dopo la cessazione della convivenza, il genitore ha l'obbligo di mantenere il figlio che convive con l'altro partner.

- In caso di maltrattamenti si configura il reato di maltrattamenti in famiglia

- Se uno dei conviventi sconta una pena detentiva, il partner ha lo stesso diritto a colloqui e permessi di un coniuge.

- Se cessa la convivenza il proprietario o l'intestatario del contratto d'affitto ha diritto a restare nell'abitazione, salvo un diverso accordo tra le parti. Tuttavia non è lecito "cacciare" l'altro convivente e ogni contrasto sarà risolto dal giudice

- Se uno dei due conviventi muore la proprietà di quest'ultimo, spetta agli eredi legittimi del defunto, anche se è da considerare che il decuius ha il privilegio della " legittima" con tale forma, se espresso nelle sue VOLONTA', può passare parte del patrimonio a chiunque egli desideri. Con la semplice espressione testamentaria (che ha nel desiderio la volontà esplicita) decidere di lasciare che il proprio convivente abiti a tempo determinato e no, nell'appartamento che era l'abitazione comune di entrambi.

- Differenza di tempi per la risoluzione d’entrambi le unioni, il matrimonio è un istituto costituito sul concetto d’inscindibilità, e anche ove i giusti presupposti contemplati sia dal Legislatore che dalla Sacra Rota consentissero lo scioglimento dello stesso i tempi sarebbero lunghi, differentemente dallo scioglimento di una coppia di fatto che si dissolve in tre mesi.

Il vero punto cruciale del riconoscimento delle coppie di fatto è dato dalla possibilità dell'adozione di minori, anche da coppie a sesso unico. Il primo codice civile italiano (1865) vede l'adozione come uno strumento giuridico per dare eredi a chi non ne ha. La vera rivoluzione legislativa in materia si ha nel 1967, quando è posto al centro l'interesse del bambino in stato d’abbandono, il suo diritto ad avere una famiglia idonea e stabile.

Il Concilio Vaticano II (18 novembre 1965), nel decreto Apostolicam actuositatem (apostolato dei laici), cita "fra le varie opere di apostolato familiare ci sia concesso enumerare: adottare come figli propri i bambini abbandonati", valorizzando l'adozione anche all'interno della dottrina cattolica.

Il 29 maggio 1993, è redatta la Convenzione per la tutela dei minori e la cooperazione in materia d’adozione internazionale nota come Convenzione dell'Aja, ratificata dal Parlamento Italiano il 31 dicembre 1998 con la L. 476. Al centro della convenzione c'è il minore e i suoi diritti fondamentali, compreso quello di avere una famiglia. L'adozione internazionale viene così normata a livello sovranazionale, riconoscendola come un'opportunità di dare una famiglia permanente a quei minori per i quali non può essere trovata una famiglia idonea nel loro Stato d’origine è resa più trasparente e controllata.

Il termine ricorrente in tutte le legislazioni è quello della famiglia, intesa come unione stabile, come famiglia naturale basata sul matrimonio, e come perno centrale della società.

Nel corso dell'ultima legislatura sono state depositate, sia alla Camera dei deputati che al Senato, numerose proposte di legge per garantire la tutela giuridica delle unioni civili e dal 1 luglio 2004 è in discussione in Commissione giustizia, alla Camera dei Deputati, la proposta di legge dell'onorevole Franco Grillini dei Democratici di Sinistra, presidente nazionale di Arcigay dal 1987 al 1998, che ha dedicato buona parte della sua attività politica alla battaglia per i diritti delle famiglie di fatto.

In tutto l'arco politico, una corrente trasversale rimane, di fatto, poco aperta alla parificazione delle coppie di fatto all'istituzione della famiglia basata sul matrimonio, e completamente contraria all'adozione di minori da parte di coppie a sesso unico.

Ci aggiorniamo amici... ci aggiorniamo!!!

Un grazie particolare a ilariacz per la sua collaborazione.

di: il.corsaro.nero

Inviato da: il_giornalaio Trackback: 0 - Commenti: 8



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Inviato da il_giornalaio il 21/12/06 @ 12:11 via WEB
Il nostro problema, in Italia, è che abbiamo il Papa, a Roma, che sotto certi aspetti tende a regolare la vita dei cattolici molto piu di quello che succede in Spagna o in Francia.
E l'ingerenza della Chiesa, come dici, è effettiva proprio per la presenza a Roma delle istituzioni ecclesiastiche piu importante, a partire dallo Stato del Vaticano, forse lo stato piu ricco del mondo.
Dunque un'ingerenza è inevitabile, e i politici pur di nn perdere l'elettorato cattolico invece di procedere ad un rinnovamento della società pensano bene di andare a braccetto con i preti o presunti tali, ed evitare qualunque mossa che possa nuocere al Vaticano.
Ora, secondo me nn si deve cambiare la costituzione per permettere i PACS, e se fosse necessario, perche nn modificarla?
E per concludere, visto che le cose possono mutare a seconda delle circostanze e dei periodi, e diciamocelo, degli interessi in gioco....nn lo diceva qualcuno del vaticano, che IL CELIBATO DEI PRETI NON E' UN DOGMA?...per qualcuno lo è stato...ma visto il calo di preti..........
(Rispondi)

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Inviato da il.corsaro.nero il 21/12/06 @ 17:47 via WEB
quindi tu credi ke tutta la spagna cattolica che nn avendo il Papa in loco abbia votato no contro Zapatero sia stata influenzata da chi??? dalle statuette in kasa? Ogni persona forma il suo carattere e le sue idee in base alle decisioni che piu ritiene opportune, tu magari tenendo Max sul comodino io magari tenendo la foto di Topolino, ma prendiamo le decisioni politiche sempre in base alla nostra coscenza. Che la Chiesa come stato politico entri nel merito di determinate tematiche riguardanti strettamente i suoi dettati è una cosa piu che giustificata, in termini leninisti ognuno si difende il suo. I nosti politici da sempre Don Camillo e Peppone sai bene che predicano in un verso poi in realtà somigliano sempre piu al romanzo di Pirandello in merito alle MASCHERE. Stravolgere la Costituzione per modificarla in merito a situazioni che sono GIA' contemplate dalle leggi in essere lo trovo inutile, o forse si tratta di sfruttare il vento del carrozzone che sta al Governo, per la sinistra oggi sotto ricatto è obbligatorio nn perdere il voto di tutti questi elettori e quindi deve porre rimedi...... il problema, per molti, e che qui nn siamo in Spagna (grazie a Dio). In merito alla questione celibato, Melingo & c. si ricordassero l'impegno preso quando hanno assunto il voto del sacerdozio, se per loro la parola l'impegno ha ancora un valore .... stessero zitti e facessero ammenda.
(Rispondi)

 
 
Inviato da patriota64.cr il 27/12/06 @ 13:15 via WEB
PREMESSA: Sono separato, cristiano ma non praticante e me ne frego di quello che pensano il Papa e il Presidente del Consiglio ecc. ecc. sull'argomento. Sono perfettamente tollerante delle diversità, ma non per questo sono FERMAMENTE CONTRO I PACS. Allora vorrei sfatare un mistero al discorso PACS che i politici non dicono (come al solito). Semplicemente invitandovi a ragionare come segue: 1) da Sposato avevo più oneri che onori, convivendo da single la mia compagna risiede in altro comune, non ho l'obbligo di registrarla, per cui se fossimo PACSati aumenterebbero, l'affitto, le tasse della spazzatura, e altre cosucce comunali, lei non avrebbe più per i suoi genitori invalidi, certe esenzioni per reddito, ecc ecc. I PACS servono principalmente ai Comuni per fare cassa. 2) il discorso del partner in ospedale, in carcere, ecc sono STRONZATE !!! basta un richiesta in carta libera fatta da un legale e firmata dalle parti per avere questi diritti, e costa 50 euro tariffa avvocato, e dura per sempre fino a cambiamento voluto da una delle parti, quindi molto meno delle tasse comunali che aumentano. 3) se ci si ama scrivere non serve a nulla 4) nella proposta di legge non si menzionano assolutamente i benefici fiscali tipo assegni famigliari, ECCERTO, si prevedono 500.000 contratti di cui 400.000 famiglie PACS monoreddito se ce lo mettevano ste articolo la CONFINDUSTRIA piangeva. OTTIMO LAVORO PANNELLA E AMICI, COME AL SOLITO COPRITE LE VOSTRE CONQUISTE FAVOLOSE CON LA DEMAGOGIA !!!!!
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Inviato da patriota64.cr il 27/12/06 @ 13:18 via WEB
P.S. come vedete non ho menzionato DOGMI, PARTITI, ECC. ma solo piccoli dati di fatto per dimostrare ( e ce ne sarebbero altri 100 di esempi) che per soddisfare le voglie di risicate coppie non ben definite, alla fine sull'entusiasmo nel DIDIETRO ce l'hanno sempre gli ITALIANI !!!!! Ciao e buon 2007
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Inviato da bobthewolf il 27/12/06 @ 21:10 via WEB
mmmmmmmm, argomento molto spinoso, dalle mille sfaccettature. prevedo che sarà materia di forte contrasto tra gli italiani, poichè il modo come è stato proposto non è molto corretto, lascia spazio a molti fraintendimenti. in linea di principio non ne sono contrario, ma come persona coscientemente sposata, temo che i pacs siano l'anticamera dello sfaldamento della famiglia, poichè per le persone diventa piu facile e meno impegnativo creare una unione, di conseguenza ci si avvia a questa unione in maniera piu disinvolta, meno preparati alle logiche difficoltà che ne seguiranno, e considerando che la gioventù odierna è meno disposta ad accettare sacrifici....................................... (poi...posso anche sbagliarmi, mica sono il depositario delle verità terrene...:-) )
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Inviato da patriota64.cr il 27/12/06 @ 21:18 via WEB
Si spinoso, però se ogni volta lo vediamo dal lato etico, dogmatico, politico ci facciamo sempre del male. Ad esempio prendi il DIVORZIO e di conseguenza la facilità di separarsi quanto ti pare, prima almeno senza DIVORZIO c'era il deterrente, praticamente una si sveglia la mattina gli girano le scatole sbatte fuori di casa il marito si fa mantenere e tutto qui. MA SCHERZIAMO !!! la coppia è una cosa seria. Se uomini e donne fossero sullo stesso piano alla separazione ci sarebbero metà separazioni, invece sempre ragione alle donne!!!! sempre le più deboli !!!! ma smettiamola. E poi grande conquista il DIVORZIO, cioè lui fa la fame e lei gode al 90% sono finiti tutti così ECHECAZZO !!! Io dei miei alimenti non posso recuperare nemmeno l'IRPEF invece in GERMANI OLANDA FRANCIA INGHILTERRA IRLANDA GRECIA si EUROPA ??? Ma dove sta l'EUROPA -- GRAZIE PANNELLA BONINO PER LA GRANDE CONQUISTA CHE CI AVETE FATTO AVERE COL DIVORZIO
(Rispondi)

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Inviato da donne.vi.detesto il 28/12/06 @ 00:46 via WEB
Patriota.64 HAI RAGIONE AL 100%!! Hai fatto analisi molto accurate, circostanziate e soprattutto DENSE DI VERITA' OGGETTIVE che però tutti fanno fatica ad ammettere, visto che ci si copre gli occhi con le proverbiale fette di salame (sarà pk molti hanno paura delle donne??)... I PACS., oltretutto, diventerebbero un ulteriore strumento fatto apposta per le donne, per i vantaggi di cui ormai godono a 360° (non ammettendolo pk sennò significherebbe perderli... ecco pk continuano a fare le vittime!). Non si spiegherebbe sennò il motivo di tanta voglia di PACS soprattutto nelle femmine!! Bravo Patriota!! Per l'ennesima volta hai colto PIENAMENTE nel segno!!!
(Rispondi)

 
 
Inviato da istinto_animale il 02/01/07 @ 13:39 via WEB
Corsaro, tu che sai le leggi, mi spieghi da dove deriva il fatto che se io amo una persona devo dichiararlo mediante atto pubblico? E perche' si dice x sempre se anche secondo legge puo' nn essere cosi'? grazie
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