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Messaggio N° 2118
10/02/2007 - 18:46:27

Pecoraro batte Prodi 2 a 0.

Qualche giorno fa il Leader dei Verdi dettava le sue condizioni al Premier per risolvere senza traumi il nodo Afghanistan e per comodità di comprensione le possiamo ricordare:
- Aumento dell’impegno civile in Afghanistan rispetto a quello militare;
- Maggior contrasto alla produzione ed al traffico d’oppio;
- Indire, ad ottobre, una Conferenza di pace.

Ebbene dal supervertice, che sciocco Prodi non vuole che lo si chiami vertice ma più semplicemente riunione di maggioranza, è emerso chiaramente che Pecoraro esce vincente e così, per l’ennesima volta, il Re, pardon il Premier, è nudo e mostra il fondoschiena.
"Abbiamo annunciato la nostra ferma intenzione di promuovere una conferenza di pace sull'Afghanistan, nonostante sappiate bene che questo non era a tutti gradito. Ma alla fine anche costoro si sono detti non contrari. A Karzai, il 17 febbraio, ripeterò la nostra posizione. Anche queste sono scelte, non imposizioni". E se lo dice Lui possiamo credergli, Lui è uomo tutto d’un pezzo che non accetta imposizioni da nessuno, e qui, se al suo posto ci fosse il Silvio nazionale, ci starebbe bene un bel “Cribbio!”. Ancora, il Premier ritiene doveroso sottolineare che l’Italia è presente in Afghanistan con una posizione ben diversa da quella iniziale diEnduring Freedom”. Ora, spiega: "Abbiamo il contingente in un'area dove maggiore, direi quasi esclusivo, è l'impegno civile e di ricostruzione. Anche queste sono scelte, non imposizioni". E questa è la seconda volta che sottolinea il fatto che si è di fronte a scelte e non a imposizioni. Sarà, ma come dicevano i latini “Excusatio non petita, accusatio manifesta".
Il Premier continua a riportare le decisioni prese nella riunione e afferma:"per ora resteremo in Afghanistan, rafforzando l'impegno civile e quello per la pace come previsto dal programma dell'Unione ma la nostra presenza al Consiglio di Sicurezza ci aiuterà a realizzare questo obiettivo".
Ancora, aggiunge il Premier:"E' giusto che, dopo otto mesi di governo, tutti noi siamo consapevoli di come l'Italia ha cambiato passo in politica estera. E lo ha fatto a testa alta. Abbiamo cambiato passo, dunque. E oggi vi chiedo anche di cambiare musica". Quindi passiamo dal premier Ciclista al premier Timoniere ed ora al musicista e ballerino. Quando si dice la poliedricità! Ci spieghi il Premier in cosa consiste il cambio di passo e l’invito a cambiare musica. Detto fatto, ecco la spiegazione: "Anche in questo (ricorda "le decine di incontri bilaterali, le missioni e i viaggi internazionali", suoi e dei ministri, "a partire da Massimo D'Alema e Arturo Parisi", "la grande politica internazionale affidata ai viceministri e ai sottosegretari sulla cooperazione, gli aiuti umanitari, la collaborazione con le Ong, il rispetto degli accordi contro le grandi piaghe sociali e sanitarie") soprattutto in questo, abbiamo cambiato passo. Ci siamo messi a correre". "Se è vero che incontri come questi sono importanti, cerchiamo di stare attenti a non pensare di essere ancora in campagna elettorale. Abbiamo responsabilità precisissime". "Purtroppo assisto da settimane ad un avvitamento pericolosissimo del dibattito interno alla maggioranza. Rivendicazioni, pagelle, penultimatum che il nostro elettorato non capisce. Un elettorato che, come abbiamo visto alle primarie di domenica ha voglia di politica, ha voglia di un centrosinistra compatto e coeso. Sono sinceramente preoccupato da questi atteggiamenti. Quando si è chiesto al governo di ragionare, discutere e confrontarsi , le porte sono sempre state aperte. Il rischio è quello di pensare che invece di governare si litighi, invece di amministrare il paese si mettano bandierine o si alzino asticelle". Ma presidente, perché dice ciò? La sua coalizione è seria e coesa e lo ha dimostrato in più di un’occasione. Lo ha dimostrato, ad esempio, approvando la relazione del Ministro Parisi sull’allargamento della base di Vicenza. Le liti non sono cosa tipica della sua maggioranza, ciò che domina la Coalizione di governo è la serietà dei rapporti tra le diverse anime, la capacità di dare risposte ai diversi componenti. Per ora Lei ha risposto alle richieste dei Verdi. E domani? Pecoraro è stato accontentato, due delle tre richieste sono state soddisfatte e quindi, sembrerebbe, la crisi sull’Afghanistan non ci sarà. Ma per quanto riguarda il contrasto all’Oppio? Ne avete parlato? O c’è stato il veto di un’altra forza politica? Quella che preme per le liberalizzazioni della droga? Il sole può continuare a ridere! Ma il Paese piange dalla vergogna! Sorry mr President!

Scritto da: unamicoincomune




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