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Messaggio N° 2235
05/05/2007 - 17:57:37

CORTE COSTITUZIONALE!!!

Organo costituzionale, che esula completamente dai tre poteri dello Stato, legislativo, esecutivo e giudiziario, nasce nel 1947 quando l'Assemblea costituente decise di creare un organo super parti che esercitasse un’attività di controllo nei confronti sia degli atti emanati dallo Stato che su quelli delle Regioni.
La Corte costituzionale, anche se non fa parte del potere giudiziario, ha caratteristiche di giudice, molto particolari, perché giudica sulle leggi emesse dal Governo e dalle Regioni, tra le sue funzioni, molto speciali, troviamo anche quella in merito al giudicare l'ammissibilità delle richieste di referendum abrogativo, introdotta con la legge costituzionale n. 1 dell'11 marzo 1953.
Grazie al suo inopinabile requisito di " super partis" è chiamata a decidere nell'eventualità di un procedimento penale contro il Presidente della Repubblica, alto tradimento e attentato alla Costituzione, e a carico dei componenti del Governo concorrenti nel reato e dei responsabili dei reati commessi, reati "ministeriali".
15 Giudici d’elevata preparazione giuridica, sono eletti tra magistrati, professori ordinari d’università in materie giuridiche e avvocati con almeno 20 anni di professione, nominati dal Presidente della Repubblica, dal Parlamento, dalla Corte di cassazione e dalla Corte dei conti.
Uno di questi è il giudice Vaccarella, che il 30 aprile scorso si è dimesso dal suo incarico per protesta contro le "pressioni" di alcuni ministri per bloccare il referendum elettorale.
Un atto forte che, nel passato, ebbe riscontro solo in altre due situazioni, una del 1957 quando l'allora Presidente dell'Alta corte, Enrico De Nicola, si dimise perché lo Stato non intervenne contro il Vaticano per le ingerenze di quest'ultimo e nel 1987 con Giuseppe Ferrari.
Vani sono stati gli interventi di Bile e Flick, nella speranza di ricucire lo strappo hanno mediato con Prodi che è riuscito solo a fare, dopo lunghi silenzi, una dichiarazione "Non si deve discutere d’ammissibilità dei referendum, se deve occuparsene la Corte costituzionale, perché ha sempre agito con indipendenza e serietà".
Dichiarazione che, alle orecchie del Giudice Vaccarella, è risuonata intrinseca di parole "commoventi" ma inutili perché non facevano alcun riferimento alle frasi che sono state attribuite ai suoi ministri....... e se false mai smentite.
Quando un organo così importante e vitale per la libertà del popolo viene ad esser toccato, influenzato e costretto nelle sue funzioni abbiamo un attacco alla democrazia dello Stato, Bile e Flick sanno bene che la storia ormai è in pericolosa ascesa, l'atto del Giudice Vaccarella è di un impatto enorme che porta ad un secondo, molto più delicato e importante, le dimissioni dell'intera Corte costituzionale.

Grazie Prodi.


Ci aggiorniamo amici... ci aggiorniamo!!!

Scritto da: il.corsaro.nero




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Inviato da review il 07/05/07 @ 10:39 via WEB
Non capisco il "Grazie Prodi" finale, ma è di certo una mia manchevolezza. Nel frattempo mi permetto di allegare la lettera inviata dal giudice costituzionale Romano Vaccarella al presidente della Consulta Franco Bile, e con la quale le proprie dimissioni vengono confermate. «Caro Presidente, ho preso atto della delibera con la quale la Corte ha deciso, all'unanimità, di non accettare le mie dimissioni: dimissioni - delle quali avevo oralmente anticipato le ragioni, fin dal 28 aprile, sia a Te che al vicepresidente prof. Flick - che erano originate non già dal fatto che esponenti del Governo avessero espresso dubbi sull'ammissibilità del referendum ma 1) dal fatto che alcuni di tali esponenti si dicessero sicuri della 'disponibilità' della Corte a seguire i suggerimenti del Governo stesso; 2) dal fatto che tali gravissimi dichiarazioni non fossero state immediatamente e pubblicamente smentite dai ministri in questione (e, nel corso di questa vicenda, si è appreso che volutamente non sono state smentite perché... non vere!); 3) dal fatto che una vicenda di tali gravità non avesse provocato alcun intervento delle Istituzioni. Tale silenzio - prosegue la lettera di Vaccarella - mi ha reso evidente la considerazione nella quale sono tenuti il ruolo e la funzione della Corte (e ciò del tutto a prescindere dal fatto che, nel caso di specie, si trattasse di un referendum) e ho ritenuto, e ritengo, che le generiche e rituali dichiarazioni intervenute il 29 aprile (tra le quali quelle del presidente del Consiglio, Romano Prodi, ndr) non fossero in alcun modo idonee a fugare il mio convincimento. Nella sua delibera la Corte mostra di condividere le mie preoccupazioni sulla considerazione in cui essa è stata tenuta da quelle dichiarazioni (e sulle interferenze che tale considerazione consente e incoraggia), e mi conforta il fatto che - prosegue Vaccarella - con ciò essa escluda che io sia 'un attaccante di calcio che si produce in una capriola per indurre l'arbitro a fischiare un fallo inesistente', ovvero una sorta di 'agente provocatore', così come esclude la tesi 'complottarda' secondo la quale le mie dimissioni avrebbero seguito 'una strana tempistica'. Qualsiasi cosa pensino - ciascuno nel gergo e nella logica che gli sono propri - gli autori di tali dichiarazioni circa la 'incomprensibilità' (meglio, l'inconcepibilità, in questo Paese) di dimissioni date a tutela di un Organo costituzionale e della propria dignità personale, la realtà è semplicemente questa; e comprendi bene, caro Presidente, che - non certo per secondare il 'delicato' invito di un autorevole ministro della Repubblica, ma anche per quanto successivamente accaduto - non posso che confermarle irrevocabilmente. Ti prego di esprimere ai Colleghi la mia gratitudine per la solidarietà e la stima dimostratemi dopo le mie dimissioni e la speranza che questa vicenda giovi alla Corte della quale ho avuto l'onore di far parte. Romano Vaccarella 04 maggio 2007
(Rispondi)

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Inviato da il.corsaro.nero il 07/05/07 @ 12:26 via WEB
Review il mio è un "grazie" ironico, ti ringrazio della lettera che hai aggiunto all'articolo.
(Rispondi)

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Inviato da review il 12/05/07 @ 21:32 via WEB
Non pretendevo tanto da te. Accetto il grazie "ironico" (?) e gradisco anche l'altro. Perchè no? Tra parentesi, la lettera di Vaccarella l'ho inviata non per fare un favore a te, ma per dare l'occasione di parlare con cognizione di causa a tutti quelli che fanno interventi alla "membro di segugio", senza prima essersi minimamente documentati. Un caro saluto.
(Rispondi)

 
 
Inviato da Nicc0 il 09/05/07 @ 11:14 via WEB
caro corsaro (non a caso nero), ok, ma perché non diciamo anche altre cose? per esempio che Vaccarella nella Corte Costituzionale c'è entrato nel 2002 su "indicazione" del governo CdL? e che negli anni precedenti lo stesso Vaccarella ha prestato servizi come avvocato per Berlusconi e per le società del Gruppo Fininvest/Mediaset? diciamole, anche queste cose.... così, oltre a ringraziare Prodi, ringraziamo anche Silvio, eh?
(Rispondi)

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Inviato da dylandog il 09/05/07 @ 12:09 via WEB
Beh, stando cosi le cose...nn mi pare strano che Vaccarella voglia sollevare polveroni per farsi un po di pubblicità e aggiungere benzina al fuoco...sembrava strano che un giudice serio e dedito al lavoro si debba dimettere per una fesseria quale è stata la polemica sul referendum...vorrei fare un paragone azzardato...proprio come emergency doveva starsene al suo posto senza fare le valigie e fuggire dall'afghanistan, allo stesso modo il nostro buon giudice doveva strsene al suo posto e anzi dare il suo giudizio di ammissibilità o no al refrendum!!!!! Ahi! questi personaggi in cerca di gloria!!!
(Rispondi)

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Inviato da review il 12/05/07 @ 21:28 via WEB
Ma, perdona la curiosità, sei informato solo di chi ha eletto il giudice Vaccarella o sei anche a conoscenza di chi ha eletto gli altri e quali, ma solo per caso, fossero le loro attivtà? Diciamole, amico mio, queste cose, diciamole, per amore dell'oggettività, è chiaro. E ringraziamo anche gli altri. O no?!
(Rispondi)

 
 
Inviato da patriota64.cr il 14/05/07 @ 20:03 via WEB
Io che mi sento lontano dai due schieramenti, non a caso sono sostenitore di Di Pietro, vorrei soffermarmi nè sulle "poltrone" in uso nè sulle partis, ma solo su una considerazione umana....
nessuno ha pensato ad un pò di aterosclerosi galoppante ??
Grazie Tonino
(Rispondi)



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