Creato da: Blog_Magazine

Blog Magazine

Il Blog Ufficiale della Community di Libero

Area personale

- Login

Cerca in questo Blog

 
trova
 

Archivio messaggi

  << Luglio 2024 >>  

Lu Ma Me Gi Ve Sa Do

 1   2   3   4   5   6   7 
 8   9   10   11   12   13   14 
 15   16   17   18   19   20   21 
 22   23   24   25   26   27   28 
 29   30   31         

Guarda le immagini del Mese

I miei Blog Amici

Leggi e diffondi

Scrivi anche tua.gif
 
Citazioni nei Blog Amici: 397

Chi può scrivere sul blog

Solo i membri di questo Blog possono pubblicare messaggi e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.

RSS (Really simple syndication) Feed Atom

BlogMagazine

Top 100 Italia di BlogItalia.it e Technorati

Cunctator

Free Hit Counter Code

 

Messaggio N° 2237
12/05/2007 - 20:29:36

CHE COS' E' LA MUSICA????

In tutte le epoche grandi uomini di cultura hanno cercato di dare una risposta a questa domanda. Ora vi propongo alcune riflessioni che dal 700 all'800 filosofi e artisti hanno fatto sulla musica.

Jean Baptiste Le Rond, detto D'Alembert (1717-1783):

" la musica, che nella sua origine forse non era destinata a rappresentare che dei rumori, è diventata una specie di discorso o persino linguaggio, per mezzo del quale esprime i diversi sentimenti dell'anima"

Jean Jacques Rousseau (1712-1778):

"non solo il musicista agiterà il mare, animerà le fiamme di un incendio, farà scorrere i ruscelli, cadere la pioggia e gonfiare i torrenti, ma dipingerà l'orrore di uno spaventoso deserto, oscurerà le mura di una prigione sotterranea, calmerà la tempesta, renderà l'aria tranquilla e serena, diffonderà con l'orchestra una nuova frescura sul boschetto".

Denis Diderot (1713-1784):

"come mai, delle tre arti imitatrici della natura, quella la cui espressioneè più arbitraria, tuttavia parla con più forza alla nostra anima? Forse che la musica mostrando meno direttamente gli oggetti lascia più spazio alla nostra immaginazione...essa è più atta che non la pittura e la poesia a produrre in noi quell'effetto di tumulto".

George Wilheilm Friederich Hegel (1770-1831):

"la musica può esprimere tutti i sentimenti particolari, tutte le sfumature della gioia, della serenità spirituale, l'allegria e ogni capriccio, gli slanci dell'animo, così come può percorrere tutti i gradi della tristezza e dell'ansia."

Wilheilm Heinrich Wackenroder (1773-1798):

"la musica dipinge dei sentimenti umani in maniera sovrumana perchè parla un linguaggio...che si può riconoscere solo come il linguaggio degli angeli".

Robert Alexander Schumann (1810-1856):

"la musica parla il linguaggio più universale, da cui l'anima è liberamente, indeterminatamente eccitata".

Richard Wagner (1813-1883):

"il linguaggio dei suoni, come pura emanazione del sentimento...esprime semplicemente l'inesprimibile".

Riassumendo le autorevoli riflessioni, dico che la musica è certamente un linguaggio universale con cui si esprimono i diversi sentimenti umani ma non bisogna dimenticare che con la musica ogni barriera d'incomprensibilità linguistica cade e il linguaggio musicale diventa un linguaggio per tutti.

Scritto da: oboe82




La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/blog_magazine/trackback.php?msg=2687922

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:

Nessun Trackback



 
 
Inviato da tetraf il 13/05/07 @ 11:57 via WEB
Bellissime queste citazioni. Ho avuto un brivido che sapeva di 'Tristano', quando ho letto quella del grande Riccardo... :-) Anche se bisogna ricordare che la musica è sì un linguaggio universale, ma le cui "lettere dell'alfabeto" cambiano da cultura a cultura... Ultimamente sono affascinato dai temperamenti estranei alle 12 note equalizzate, a partire dai quarti di tono, a 16,19,21,31,53 note per ottava, fino ad andare alle musiche balinesi, persiane, indiane... Certo le 12 suonano così bene perché sono i rapporti di terzo parziale a renderle così armoniose tra loro.
(Rispondi)

.. 
 
Inviato da oboe82 il 14/05/07 @ 11:17 via WEB
Si Tetraf, la citazione wagneriana è rappresentata egregiamente dall'opera "Tristano e Isotta", in cui il sentimento d'amore trionfa sul sentimento d'odio e sulle aspettative di morte...per un filtro d'amore! Per quanto riguarda il nome delle note musicali, è vero che se in Italia leggo Do, Re, Mi, in Inghilterra le chiamerò C, D, E, ma bisogna andare oltre la semplice notazione e farsi travolgere dalla bellezza e il fascino della musica; così quella fusione delle arti (testo, musica, allestimento scenico, recitazione) voluta proprio da Wagner è percepibile in tutto il mondo...anche dai balinesi. Comunque bel commento!
(Rispondi)

 
 
Inviato da biblion78 il 14/05/07 @ 17:15 via WEB
Ciao Oboe82, complimenti per il tuo blog è molto bello e interessante... Spero di leggere presto un po' di storia della musica oppure la storia del tuo bel strumento. A presto
(Rispondi)

.. 
 
Inviato da oboe82 il 14/05/07 @ 17:56 via WEB
grazie biblion, sarai presto accontentato!!!
(Rispondi)



© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963